• Non ci sono risultati.

Lateralizzazione emisferica

11. Frustrazione

11.3 Lateralizzazione emisferica

una valenza negativa senza la mediazione del ruolo dell‘appraisal, è sufficiente ad attivare la tendenza a comportamenti aggressivi (Berkowitz 1990; 2000; Berkowitz & Harmon-Jones, 2004). Ulteriore supporto a queste ricerche, arriva da una ricerca recente che applica una prospettiva di due sistemi, rabbia e aggressività (Krieglmeyer, Strack & Wittstadt, 2007).

Questi autori hanno dimostrato che l‘attribuzione dell‘intenzione veniva influenzata dal comportamento aggressivo, solo se la risorsa cognitiva dei partecipanti non era stata esaurita. In un secondo studio, l‘attribuzione dell‘intenzione moderava un comportame nto aggressivo, ma non le tendenze aggressive, misurate da misure implicite. Questi risultati suggeriscono che l‘aggressione è evocata automaticamente e che le valutazioni possono modulare un comportamento manifesto solo quando sono disponibili sufficienti risorse cognitive.

11.3 Lateralizzazione emisferica

La ricerca sulla lateralizzazione emisferica è rilevante in relazione alla frustrazione orientata alla motivazione ed all‘intensità emozionale perché le ricerche hanno dimostrato e dimostrano che le regioni prefrontali del cervello sono asimmetricamente co involte nella motivazione e nell‘emozione. Tuttavia poiché l‘esatta natura delle relazioni è ancora poco chiara, non è possibile trarre delle conclusioni definitive tranne che per certi aspetti funzionali riguardanti la lateralizzazione emisferica e le regioni cerebrali coinvolte nella frustrazione in soggetti con differenti predisposizioni o tratti di personalità. Fin dalle prime ricerche su questo campo, è emerso che la lateralizzazione emisferica rappresenta l‘orientamento motivazionale (Harmon-Jones & Allen, 1998). Questi autori hanno basato il loro lavoro su precedenti ricerche che hanno dimostrato che la corteccia prefrontale sinistra è coinvolta nell‘affezione positiva e nell‘approccio motivazionale e la corteccia prefrontale destra è coinvolta nell‘a ffezione negativa e nell‘evitamento motivazionale (Davidson, 1995; Davidson, Ekman, Saron, Senulis & Friesen, 1990; Sutton & Davidson, 1997). Successive ricerche hanno dimostrato che la corteccia prefrontale sinistra è anche coinvolta in situazioni che possono indurre rabbia e aggressività (Harmon-Jones, 2004a, 2004b;

115

Harmon-Jones & Allen, 1998; Harmon-Jones & Sigelman, 2001). Inoltre è stato dimostrato che la rabbia indotta da una situazione frustrante è associata ad un incremento dell‘attività nelle regio ni prefrontali di sinistra (Harmon-Jones et al., 2003). In accordo con questi autori, queste ricerche dimostrano che la lateralizzazione emisferica si riflette sull‘orientamento motivazionale piuttosto che sulla valutazione, poiché la rabbia e l‘aggressione sono relative all‘approccio o avvicinamento motivazionale.

Tenendo conto di questa spiegazione si può concludere che la frustrazione elicita un approccio alla motivazione poiché porta ad un aumento della corteccia prefrontale sinistra; tuttavia c‘è una limitazione da evidenziare: l‘aggressione e la rabbia non sempre sono associate con l‘approccio motivazionale come evidenziato in precedenza; infatti secondo questa premessa, gli autori sostengono che la relazione rabbia-avvicinamento non è sostenibile, poiché cambia le conclusioni che riguardano il significato della relativa attivazione prefrontale sinistra. Secondo uno studio di Harmon-Jones e colleghi (2003), viene dimostrato che la frustrazione causa un incremento dell‘attivazione emisferica sinistra solo quando esso può essere superata; in particolare, i partecipanti di questo studio, erano studenti universitari che erano in protesta a causa di un aumento di tasse universitarie per loro ingiustificato. Un gruppo è stato informato che l‘aumento delle tasse sarebbe passato in via definitiva nella loro università (questo gruppo a causa della frustrazione aveva una bassa capacità di coping). Invece l‘altro gruppo era stato informato che se facevano una petizione firmata contro l‘aumento delle tasse, la proposta di non aumentare le tasse veniva presa in considerazione (gruppo con alta capacità di coping). Entrambi i gruppi risultavano frustrati9, ma differivano rispetto al loro potenziale di coping. I risultati hanno dimostrato che il gruppo con maggior capacità di ―coping‖ ha evidenziato una maggiore attività frontale sinistra rispetto al gruppo con un coping basso; inoltre nel gruppo con alto potenziale di coping, rispetto all‘altro

9

Gli autori per interpretare questa manipolazione come frustrazione hanno presupposto che i partecipanti che erano contro un aumento di tasse scolastiche, avevano l‘obiettivo di mantenere le tasse stabili (Harmon J et al., 2003)

116

gruppo, l‘attività frontale sinistra era relativa alla rabbia ed al comportamento di coping; inoltre un risultato simile è stato ottenuto usando una situazione che induce la rabbia, manipolando l‘azione di approccio collegata all‘aspettativa (Harmon-Joneset al.,, 2006; Peterson CK et al & Harmon-Jones 2007).

Questi risultati suggeriscono che non sono la frustrazione o la rabbia che fanno attivare la corteccia prefrontale di sinistra, ma ―l‘aspettativa di fare qualcosa‖ che la elicita.

Una seconda spiegazione della lateralizzazione emisferica, evidenzia che la regione anteriore sinistra dell‘encefalo è coinvolta nell‘attivazione comportamentale, mentre la regione frontale destra è coinvolta nell‘inibizione del comportamento (Wacker J et al., 2003; Spielberg G et al., 2008)

Gli autori, basandosi sul modello BIS/BAS di Gray (Gray & McNaughton, 2000), sottolineano che l‘inibizione del comportamento è causata da un conflitto fra obiettivi attivati incompatibili tra loro; il risultato è un‘interruzione od un‘inibizione del comportamento diretto all‘obiettivo. Questi autori hanno dimostrato che l‘esperienza del conflitto causata da un mancato raggiungimento dell‘obiettivo causa l‘attivazione della corteccia prefrontale e che questa esperienza mancata porta ad un‘attivazione alta della corteccia prefrontale di sinistra, suggerendo che la lateralizzazione emisferica rappresenta l‘intensità motivazionale piuttosto che l‘orientamento motivazionale.

In conclusione l‘attivazione dell‘emisfero sinistro riflette l‘avvicinamento o approccio alla motivazione e anche la relazione tra la frustrazione e l‘attività dell‘area prefrontale sinistra, evidenziando che la frustrazione elicita l‘approccio alla motivazione (Harmon-Jones, Lueck, Fearn, & Harmon-Jones, 2006) e l‘attivazione dell‘emisfero sinistro riflette l‘intensità motivazionale (attivazione comportamentale); inoltre il controllo della frustrazione causa un incremento nell‘intensità motivazionale indipendentemente dalla direzione (avvicinamento o evitamento).

117

11.4 Effetti della frustrazione nell‟encefalo in soggetti con differenti tratti di personalità.