11. Frustrazione
12.1 Umiliazione: la sua natura in campo giuridico e le sue conseguenze
casi anziché perseguire nella realizzazione dei propri progetti che rafforzano la propria autostima, si chiudono in sé impegnandosi a limitare le perdite; questo è tipico dei soggetti con tra tti di personalità evitante, tendenzialmente pessimista che si accontenta di minimizzare le proprie debolezze anziché concentrarsi sui propri punti di forza (Schlenker, Weigold e Hallam, 1990).
12.1 Umiliazione: la sua natura in campo giuridico e le sue conseguenze
L‘umiliazione è un elemento importante in molte situazioni, soprattutto in ambito forense. La sua presenza e gli effetti sono indicati, esplicitamente ed implicitamente in una serie di azioni civili, negli illeciti, nella negligenza, nella diffamazione, ne ll‘ingiuria, nella calunnia ed è una delle principali cause di vendetta in ambito penale, soprattutto in situazioni in cui accadono eventi avvalersi gravemente umilianti per la persona. Nella vita di tutti i giorni si assiste ad una vasta gamma di eventi umilianti e degradanti contro altre persone; ad esempio, per citarne uno, nel caso del mobbing in cui il lavoratore degradato, senza alcun motivo apparente, prova un senso di sofferenza che lo porta a sviluppare un senso di disistima, di umiliazione che lo portano a sperimentare circostanze umilianti ingiuste che vanno a ledere il proprio sé, sottraendolo dalle proprie mansioni con conseguente emarginazione, con frequenti spostamenti di mansioni senza plausibili ragioni, in violazione dell‘art. 2087 del cod. civile, oppure nel caso della diffamazione o dell‘ingiuria; questi due reati, causati da terzi, sono spesso confusi tra loro, previsti nel codice penale vigente, il primo, a tutela dell‘onore e del decoro di una persona (l‘onore attiene alle qualità che concorrono a determinare il valore di un individuo, mentre il decoro concerne il rispetto o il riguardo di ciascun essere umano che ne è comunque degno).( Sez. 5, n. 34599 del 4.7.2008, imp. Camozzi, Rv. 241346). Il secondo riguarda la sua reputazione, da intendersi come il complesso della identità personale di un soggetto, costituito dal ―patrimonio intellettuale, politico, religioso, sociale, ideologico o professionale dell‟individuo o della persona giuridica, comprensiva anche del profilo connesso alla attività economica e professionale svolta dall‟individuo e alla considerazione
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che essa ottiene nel gruppo sociale, sicché la condotta lesiva può attenere anche al buon nome commerciale di un soggetto‖ (Cass. Pen. 16.06.2011 n. 37383).
In sostanza si vuole proteggere il buon nome di un soggetto, tanto personalmente, quanto nelle sue proiezioni sociali. La differenza fondamentale tra ingiuria e diffamazione costituita dalla circostanza che l‘offesa avvenga alla presenza o meno dell‘interessato. Nel primo caso, quando la persona è presente, ricorre l‘ipotesi di ingiuria; nel secondo caso, si parla di diffamazione.
Anzi tutto, bisogna considerare che ―esistono espressioni che oggettivamente (e dunque per
l‟intrinseca carica di disprezzo e dileggio che esse manifestano e/o per la riconoscibile volontà di umiliare il destinatario) sono da considerarsi offensive in qualsiasi contesto‖ (Cass. Pen.
02.07.2010 n. 30956),
Conta, comunque, il significato socialmente condiviso del termine, e l‘effetto che ha sulla persona che se lo sente riferire.
Un‘importante precisazione è data anche dalla rilevanza del contesto nel quale le frasi sono pronunciate; sul punto la Cassazione ha più volte chiarito che ―la potenzialità offensiva di una
determinata espressione non può essere v alutata in astratto, ma deve essere contestualizzata ed apprezzata in concreto, in relazione alle modalità del fatto ed a tutte le circostanze che lo caratterizzano. (Cass. Pen. 16.06.2011 n. 38297).
Inoltre un‘espressione lievemente offensiva può essere una ingiuria per il contesto in cui viene esposta; vale, però, anche il contrario, ovvero che il contesto può giustificare espressioni che, normalmente, costituirebbero un‘offesa.
Il problema principale nella calunnia, nell‘ingiuria e nella diffamazione è l‘esatta individuazione dell‘elemento psicologico che sottende al significato dei suddetti termini, regolati dall‘art. 368 c.p. e viene affrontato, dalla Suprema Corte, la quale pone, prioritariamente a qualsiasi altra valutazione, la dimostrazione della cosiddetta ―sussistenza della coscienza e consapevolezza, in capo dell‘accusante, dell‘innocenza dell‘accusato rispetto al fatto, alla condotta all‘evento attribuitogli.
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Va anche considerato che ―la Costituzione europea colloca il danno morale sotto il valore universale della dignità umana (art.II-61), dotata di inviolabilità e di garanzia giurisdizionale e risarcitoria piena (art.II-107)―, ricollegando ―la tutela del danno morale alla integrità morale della persona‖. (Cass. civ., 12.7.2006, n. 15760, Cass. civ.,, S. U., 26.1.2004, n. 1338, Cass. civ., 12.12. 2003, n. 19057.)
Considerazioni
La sofferenza che consegue all‘umiliazione può essere di grado severo e può, a seconda del grado, degenerare anche in disturbi molto seri; l‘elemento essenziale da considerare sono le caratteristiche personali che portano gli individui a sopportare gradi diversi di umiliazione, senza necessariamente degenerare in patologie. Inoltre, oltre alla predisposizioni, c‘è da tener conto anche delle circostanze in cui avviene il fatto illecito, per poi attribuirle alle varietà individuale. Da non tralasciare è il ruolo sociale dell‘individuo che subisce il danno illecito, in quanto è sottoposto ad una sorta di de-classificazione che comporta una significativa perdita del suo status che fino ad allora lo aveva caratterizzato ed inoltre è importante considerare fino a che punto la persona sia in grado di riprendere il suo ruolo sociale dopo questa esperienza di sofferenza interiore (Corner D.R & Swartz 2014)
Individui che sono stati sottoposti a gravi umiliazioni pubbliche provano spesso sentimenti di impotenza e disperazione e, di conseguenza non riescono a intravedere una soluzione positiva nel loro futuro soprattutto a causa delle ―stigmatizzazioni‖ causate dalla società in cui vivono, accentuate anche a volte dai mass media che acuizzano questo tipo di situazioni, che possono diventare a volte intollerabili. Conseguentemente essi non riescono a concentrarsi sul senso di giustizia che viene a mancare e costantemente vengono distratti da pensieri concernenti il fatto accaduto, non dormono a causa delle loro continue ruminazioni inerenti il problema e spesso subentra in loro un senso di inutilità dovuto al progredire del loro pessimismo che viene rivolto ad una soluzione negativa del problema. (Torres W.J., Bergner M, 2010)
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