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Le esperienze regionali sull’AIR e sulla VIR

vincoli alle autorità nazional

7.4. Le esperienze regionali sull’AIR e sulla VIR

Malgrado molte regioni abbiano scelto di disciplinare normativamente o di adottare linee guida metodologiche per il ricorso all’AIR e, in misura minore, alla VIR, testimoniando la (presunta) volontà di riconoscerne il ruolo fondamentale nel processo normativo, solo poche di esse hanno proceduto alla concreta attuazione di tali strumenti279.

documentale, controllo e valutazione e dalla sezione Analisi tecnico-normativa e affari giuridici. Il Consiglio toscano e quello valdostano hanno previsto specifiche direzioni di area: nel primo caso alla direzione di area Assistenza istituzionale spettano funzioni di assistenza legislativa e giuridica e qualità della normazione, analisi di impatto della regolazione e di fattibilità, valutazione delle politiche; nel secondo caso, la direzione Affari legislativi, studi e documentazione è competente in tema di clausole valutative e valutazioni ex post. In Piemonte, pur senza una previsione normativa espressa, è stata istituita una unità organizzativa autonoma Qualità della normazione e valutazione delle politiche. Si noti che, per iniziativa del Consiglio regionale, in questa Regione opera anche il Laboratorio giuridico, «una struttura interattiva del Consiglio e della Giunta regionale, nonché uno spazio di formazione permanente e di scambio di conoscenze ed esperienze anche con altre realtà», che si occupa anche di elaborare «metodologie di analisi e monitoraggio e di standard, per qualificare la produzione normativa e per sviluppare nuove professionalità e “culture del fare” le leggi e dell’amministrare» (cfr. il link: http://www.cr.piemonte.it/cms/leggi-e-banche-dati/laboratorio-giuridico.html).

279. Per approfondimenti, si veda E. Morfuni, Gli strumenti per la qualità della regolazione nelle regioni: esperienze di AIR e VIR, op. cit., pp. 30 ss.

Le AIR realizzate

Nel periodo precedente al 2013, le regioni si sono misurate soprattutto con le AIR, e meno con le VIR, di cui, come si vedrà, le esperienze sono numericamente molto ridotte. In particolare, per quanto concerne le AIR (cfr. Tab. 7.3), in un primo periodo (2002- 2006) si sono concentrate le sperimentazioni guidate dal Formez nelle regioni del centro-nord, e in un secondo periodo (2006-2012) si sono avviate delle sperimentazioni individuali da parte delle regioni più attive in tema di qualità della regolazione, come la Toscana, la Lombardia e la Liguria.

Nella maggior parte dei casi l’adozione di apposite leggi regionali è stata preceduta da periodi di sperimentazione, come nel caso dell’antesignana Toscana, che, con il progetto Una Toscana più

efficiente e meno burocratica, già nel luglio 2001 aveva avviato una

sperimentazione pluriennale della metodologia di AIR, per giungere soltanto nel 2008 all’adozione della legge regionale. Di contro, si annoverano casi come quello della Basilicata, prima regione in Italia a dotarsi di una propria legislazione per il ricorso all’AIR, nel 2001, che non ha mai realizzato alcuna esperienza in merito. Fatta eccezione per la Toscana e, in parte, per la Lombardia, in tutti gli altri casi si registrano sperimentazioni episodiche280. Queste sono state realizzate per lo più all’interno di specifici progetti, senza, in definitiva, riuscire a radicarsi all’interno del sistema normativo regionale.

Il 2013 registra una sostanziale stasi: vengono realizzate soltanto le AIR sperimentali previste dal POAT (una rispettivamente in Calabria e in Campania, due in Puglia e tre in Sicilia), che tuttavia non vengono allegate ai rispettivi ddl regionali, e una AIR nel Lazio, in ottemperanza al recente regolamento regionale che ne disciplina l’adozione. Le restanti regioni, nel 2013, non realizzano alcuna AIR. Per quanto 280. Ibidem. Morfuni ha correttamente individuato tre fasi evolutive della better regulation regionale, in riferimento alla diversa attenzione posta all’AIR e alle sue applicazioni concrete. In una prima fase (2001-2005) l’attenzione è alta: essa è caratterizzata dall’avvio contestuale di diverse sperimentazioni regionali, per iniziativa autonoma (come in Toscana) ovvero, più spesso, mediante il supporto metodologico di organismi esterni come il Formez, o il Consorzio MIPA. Segue una seconda fase (2006- 2010) di calo dell’attività regionale, caratterizzata da stasi attuativa e interruzione delle sperimentazioni. In questa fase le regioni attive sono poche. Una terza fase (2011-2013), infine, si caratterizza la reviviscenza delle tematiche legate all’AIR e alla valutazione ex ante, ancora una volta sulla base di una spinta esterna, fornita stavolta dal Dipartimento affari giuridici e legislativi (DAGL) della Presidenza del consiglio dei ministri, con il Programma operativo di assistenza tecnica (POAT) per il rafforzamento delle capacità normative nelle regioni cd. obiettivo convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

riguarda le AIR realizzate nell’ambito del Programma operativo di

assistenza tecnica (POAT) per il rafforzamento delle capacità normative nelle regioni cd. obiettivo convergenza, il metodo seguito è stato quello

illustrato nelle linee guida predisposte fra i documenti metodologici del progetto stesso281, che si rifà sostanzialmente al processo di AIR statale, adottato con il d.P.C.M. n. 212/2009. Le sperimentazioni hanno annoverato, nel gruppo di lavoro, i servizi legislativi delle Giunte regionali coinvolte e hanno riguardato diversi settori di regolazione regionale (Cfr. Tab. 7.3)282.

Tab. 7.3 – Le AIR regionali realizzate

2001-2005 2006-2012 2013

Abruzzo

2003 - Progetto FORMEZ - Sperimentazione AIR sulla deroga al divieto di istituire nuovi mercati e fiere nei giorni domeni-

cali e festivi.

Calabria

2007 - Progetto FORMEZ - Sperimentazione AIR sulla disciplina della raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati. Calabria 2013 - Progetto POAT-DAGL - Sperimentazione AIR sulla riforma delle aree di

sviluppo industriale.

Emilia Romagna

2003 - Progetto FORMEZ - Sperimentazione AIR sulla proposta di legge relativa a nuove misure per la prevenzione delle malattie trasmissibili attraverso gli alimenti.

Liguria

2011 - Sperimentazione AIR sul T.U. della disciplina delle attività estrattive.

Campania

2013 - Progetto POAT-DAGL - Sperimentazione AIR sulla proposta di legge regionale per il recupero e la valoriz-

zazione dei beni culturali regionali.

281. Attualmente in fase di aggiornamento. Il manuale Strumenti per il ciclo della regolazione, a cura del DAGL della Presidenza del consiglio dei ministri, è reperibile al link: http://qualitanormazione.gov.it/uploads/download/file/269/PCM-DAGL_ manuale_operativo_air_vir.vfinal.pdf.

282. Maggiori informazioni sulle attività regionali previste dal POAT e la documentazione prodotta possono rinvenirsi sul sito istituzionale del progetto, al link:

2001-2005 2006-2012 2013