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vincoli alle autorità nazional

7.3. Organizzazione amministrativa

Negli anni che vanno dall’avvio delle prime sperimentazioni al 2013, la disciplina dei principi di buona regolazione e trasparenza da parte delle regioni ha determinato una parziale riorganizzazione delle strutture e dei ruoli regionali. Tuttavia, solo in casi sporadici essa ha determinato anche una maggiore definizione delle responsabilità politiche in materia, traducendosi per lo più nella creazione di comitati in seno ai consigli regionali, di cui rispecchiano proporzionalmente la composizione politica. Sul fronte delle giunte, invece, non si rileva l’esistenza di assessorati specifici o di deleghe per la qualità della regolazione275.

Nel corso del 2013 sono stati fatti pochi passi avanti rispetto alla situazione previgente, con solo due regioni, Campania e Lazio, che hanno riformato le loro strutture amministrative per la buona gestione dei processi di AIR e VIR. In entrambi i casi, le funzioni specifiche sono state assegnate a strutture preesistenti (cfr. Tab. 7.2). Si aggiunga, poi, che sul finire dell’anno, con l’accordo del 5 dicembre tra la presidente dell’assemblea legislativa e il presidente della giunta regionale, anche l’Emilia Romagna ha definito meglio le modalità di collaborazione tecnica tra le rispettive strutture, per il perseguimento degli obiettivi 275. Una diversa tendenza, di contro, si registra in relazione ai temi specifici della semplificazione e della trasparenza amministrativa: sono, infatti, sei le regioni che si sono dotate di un apposito assessore regionale o che hanno attribuito deleghe in materia (per approfondimenti su quest’ultimo aspetto, si rimanda a F. Cacciatore, Regioni italiane e qualità della regolazione: nuove funzioni e adeguamento delle strutture, in «Rassegna trimestrale dell’Osservatorio AIR», n. 1/V, 2014, pp. 40-44.

di semplificazione previsti dalla l.r. n. 18/2011.

Le strutture di Giunta

Nel 2013, con le esperienze di Campania e Lazio, appena citate, si conferma la tendenza, presso le giunte regionali, ad attribuire a strutture amministrative e funzionari tecnici le competenze in tema di qualità e valutazione della regolazione.

Se si analizza il quadro complessivo alla fine del 2013, si nota che in materia di AIR, VIR e monitoraggio della regolazione regionale la competenza è stata attribuita in molti casi agli uffici legislativi, spesso facenti capo al Gabinetto del presidente della giunta o istituiti all’interno delle avvocature. In alcuni casi sono state istituite apposite aree di coordinamento o posizioni organizzative276 (cfr. Tab. 7.2).

276. Fra le regioni che hanno attribuito le nuove funzioni a strutture preesistenti si annoverano: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria e Puglia. In Basilicata, l’Ufficio affari legislativi e qualità della normazione risponde direttamente alla Presidenza della Giunta; dal 2005, con d.G.R. n. 2017/2005, a esso sono stati affidati poteri specifici in materia di better regulation. In Puglia, la l.r. n. 29/2011 ha affidato analoghe funzioni al servizio Legislativo della Giunta. Anche in Calabria è l’ufficio Legislativo ad avere competenze in materia, secondo quanto disposto dal regolamento regionale n. 11/2012. Anche il settore Coordinamento legislativo e processi di semplificazione, in Liguria, incardinato presso la direzione centrale Affari legali, giuridici e legislativi ha competenze sia in tema di analisi di impatto sia in tema di semplificazione. Con il recente riassetto delle strutture di diretta collaborazione, anche nella Giunta regionale del Lazio è stato individuato nell’ufficio Legislativo del Segretario generale l’organo incaricato di raccordarsi con le altre strutture organizzative per l’AIR, la VIR e l’AIEPI. In Campania, nel corso del 2013, si è avuta una riorganizzazione amministrativa delle strutture di Giunta: se, attualmente, è il settore Legislativo – Osservatorio sulle pronunce giurisdizionali in materia legislativa a coordinare le attività legate al processo legislativo, con il nuovo assetto saranno i sei uffici di diretta collaborazione del Presidente della Giunta (cfr. il sito istituzionale della regione, al link: http://www.regione.campania.it/portal/ media-type/html/user/anon/page/PRES_UfficioPresidenza.psml?theVectString=-1), supportati dal NVVIP, Nucleo di verifica e valutazione degli investimenti pubblici, a fornire agli organismi politici supporto per la realizzazione dell’AIR regionale. Ciò comporterà anche la soppressione del Settore legislativo. Fra le amministrazioni che hanno costituito uffici e strutture ad hoc si annoverano: Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e la provincia autonoma di Trento. Nell’ambito della Giunta marchigiana è attivo il servizio Attività normativa e legale e risorse strumentali, all’interno del quale è stata istituita la posizione di funzione Legislativo e attività istituzionali, espressamente incaricata dalla normativa regionale della redazione delle analisi di impatto; si prevede, tuttavia, che ciascun servizio supporti tali uffici nella realizzazione delle AIR, per quanto di loro competenza. In Toscana, secondo la disciplina organizzativa dettata dalla l.r. n. 55/2008, opera, presso la direzione generale Presidenza, l’area di coordinamento Attività legislativa e giuridica. Al suo interno opera

Tab. 7.2 – Competenze amministrative in tema di qualità della regolazione presso le Giunte regionali (dicembre 2013)

Strutture preesistenti Strutture ad hoc

Basilicata

Presidenza della Giunta - Ufficio Affari legislativi e

qualità della normazione Calabria Ufficio Legislativo Campania

Presidente della Giunta regionale - Uffici di diretta collabora-

zione

Emilia Romagna Direzione affari istituzionali- Servizio affari legislativi e qualità dei processi normativi

Lazio Segretariato generale

- Ufficio Legislativo

Liguria

Direzione centrale affari lega- li, giuridici e legislativi - Settore Coordinamento legislativo e processi di sempli-

ficazione

il settore Strumenti della valutazione, programmazione negoziata e controlli comunitari, cui fa capo la posizione organizzativa Assistenza all’analisi di impatto della regolazione. Analogamente, in Sicilia è presso l’Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Giunta che, con l.r. n. 19/2008, si è prevista la costituzione di una Unità operativa competente in materia di AIR e VIR (secondo quanto riportato nella sintesi del Progetto Operativo Regione Siciliana, elaborato nell’ambito del Progetto Operativo di Assistenza Tecnica alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza per il rafforzamento delle capacità di normazione, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi e finalizzato a supportare l’introduzione e la sperimentazione delle tecniche e degli strumenti per il miglioramento della normazione regionale; cfr. http:// www.qualitanormazione.gov.it). Presso le direzioni Affari istituzionali di Piemonte ed Emilia Romagna sono istituiti, rispettivamente, il settore Attività legislativa e per la qualità della normazione e il servizio Affari legislativi e qualità dei processi normativi, quest’ultimo competente anche nel campo della semplificazione amministrativa. Nella provincia autonoma di Trento è istituito l’Ufficio per la semplificazione amministrativa, di livello dirigenziale generale, competente anche in tema di AIR e VIR.

Strutture preesistenti Strutture ad hoc

Marche

Servizio attività normativa e legale e risorse strumentali

- P.F. Legislativo e attività istituzionali Piemonte

Direzione affari istituzionali - Settore Attività legislativa e

per la qualità della norma- zione Puglia Area di coordinamento organizzazione e riforma dell’amministrazione - Servizio Legislativo Sicilia

Presidenza della Giunta - Ufficio Legislativo e legale - U.O. competente in materia di

AIR e VIR

Toscana

Direzione generale Presi- denza

- Area di Coordinamento atti- vità legislativa e giuridica

- Settore Strumenti della valutazione, programma- zione negoziata e controlli

comunitari - P.O. assistenza all’analisi di

impatto della regolazione p.a. Trento Ufficio per la semplificazione amministrativa

Le strutture interne ai Consigli

La necessità di una funzione politica di controllo della qualità delle leggi sembra avvertirsi a prima vista maggiormente presso i consigli regionali. In molti casi, infatti, si è scelto di istituire per via statutaria comitati per la legislazione (pur con variazioni nella denominazione) seguendo il modello del Comitato della Camera dei deputati; essi, generalmente, trovano una disciplina di dettaglio nei regolamenti interni, e sono competenti a vigilare sulla qualità delle leggi e dei

processi normativi277. In questi casi, ai comitati viene delegata anche la funzione di promuovere l’uso di clausole valutative e di altri strumenti di valutazione ex post della legislazione.

Spesso si tratta, però, di organismi meramente rappresentativi, se non del tutto simbolici, ai quali solo in alcuni casi i consigli regionali hanno affiancato strutture tecniche e amministrative di supporto, che si occupano della realizzazione delle attività di analisi della regolazione e, soprattutto, del reperimento di dati e della redazione di dossier. In molti casi si tratta di servizi ovvero di uffici, inseriti all’interno di altre strutture consiliari278.

277. Le regioni che hanno previsto comitati siffatti sono: Abruzzo, Lazio, Piemonte, Sicilia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Umbria. In quest’ultima, in seno al Consiglio regionale operano ben due comitati: il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale svolge il compito di monitorare le attività relative all’attuazione delle leggi; il Comitato per la legislazione, invece, si occupa di formulare proposte per l’inserimento delle clausole valutative nei provvedimenti legislativi. Un Comitato per la legislazione è previsto anche nella bozza di nuovo statuto che il Molise ha elaborato da tempo e su cui, tuttavia, non si è ancora raggiunto un accordo politico. Le previsioni statutarie e le relative norme di attuazione previste nei regolamenti consiliari, tuttavia, in alcuni casi restano lettera morta, poiché i comitati sono stati istituiti da troppo poco tempo (come nel Lazio); o perché, come in Sicilia, di fatto non hanno mai operato; oppure perché, come in Calabria, sono stati soppressi da successive deliberazioni. Si segnala anche, nella provincia autonoma di Bolzano, la previsione, contenuta nel disegno di legge provinciale di iniziativa consiliare n. 115/2012, di un Consiglio di valutazione, con il compito di collaborare con il Consiglio e la Giunta per la realizzazione di analisi ex ante e periodiche verifiche ex post della normazione.

278. Si pensi al servizio Processo legislativo, presso la Segreteria generale del Consiglio del Friuli Venezia Giulia; al servizio Affari e studi giuridici e legislativi, operante nel Consiglio pugliese; al servizio Studi e commissioni delle Marche; al servizio Legislativo e qualità della legislazione, interno all’Assemblea dell’Emilia Romagna; al servizio Studi e valutazione politiche regionali, presso il Consiglio della Lombardia. In Abruzzo, i servizi attivi nell’ambito della qualità legislativa sono due e fanno capo entrambi alla direzione Affari della presidenza e legislativi: il servizio Legislativo, qualità della legislazione e studi è competente per l’esame dei testi dei progetti di legge per la verifica del rispetto della tecnica legislativa (drafting) e per l’analisi tecnico-normativa e di fattibilità ed eventuale analisi di impatto della regolazione; il servizio Analisi economica, statistica e monitoraggio, tra le altre funzioni, ha quella di svolgere analisi ex ante delle proposte di legge sotto il profilo economico, finanziario e sociale nonché di monitorare l’andamento delle politiche attuate e di verificarne periodicamente l’impatto. Uffici consiliari con funzioni analoghe sono presenti anche in Basilicata (Ufficio per il controllo consiliare e la valutazione delle politiche regionali) e in Molise (Ufficio monitoraggio, analisi leggi e politiche regionali, incardinato presso il servizio Documentazione, studi e monitoraggio delle politiche regionali del Consiglio). In Umbria, i già citati Comitati, responsabili politici della qualità della legislazione e del monitoraggio delle politiche, sono supportati nelle loro attività dalla sezione Analisi

Nel corso del 2013 si registrano alcuni progressi in tal senso, fra i quali si annovera l’esperienza della Lombardia, il cui Consiglio, con modifica del suo regolamento generale (d.C.r. 7 maggio 2013, n. 16), si è dotato di un Comitato paritetico di controllo e valutazione. Vanno poi ricordati: il citato accordo raggiunto in Emilia Romagna tra Giunta e Consiglio, per la gestione congiunta delle materie in oggetto, nonché la l.r. Toscana 2 agosto 2013, n. 46, che mira a migliorare il dibattito pubblico regionale e la partecipazione alle politiche regionali e locali, e che istituisce un apposito organo indipendente, l’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione. L’autorità è composta da tre membri, di cui due espressione del Consiglio e uno della Giunta. Occorre, infine, ricordare che nel 2013, nella provincia di Bolzano, è definitivamente decaduto per fine legislatura un disegno di d.d.l. provinciale (n. 115/2012), che prevedeva l’istituzione di un Consiglio di valutazione, organo di collaborazione fra Giunta e Consiglio per il miglioramento del processo normativo, l’analisi di impatto ex ante ed ex post e la misurazione degli oneri amministrativi.