• Non ci sono risultati.

Le novità intervenute in Europa in materia di consultazione pubblica

vincoli alle autorità nazional

4.2. Le novità intervenute in Europa in materia di consultazione pubblica

La revisione delle procedure di consultazione pubblica da parte della Commissione europea

Il 2013 è stato un anno di transizione per la politica di consultazione della Commissione europea, dedicato alla revisione delle procedure e degli standard minimi fissati nel 2002171.

Nell’ambito del programma REFIT, la Commissione ha pubblicato nel dicembre 2012 una review172 in cui ha dato conto del modo nel quale ha dato seguito agli standard nelle consultazioni svolte tra il 2010 e il 2012, con particolare riferimento al grado di apertura garantito, alla durata stabilita per il periodo di consultazione e al ritorno informativo (feedback) fornito ai partecipanti. Dall’esame è emerso che il più rilevante punto debole delle procedure di partecipazione della Commissione è costituito dalla riduzione del livello di trasparenza in termini sia di pubblicazione dei contributi pervenuti dai consultati, sia dei resoconti forniti dalla stessa Commissione sugli esiti delle

171. European Commission, COM(704) 2002.

172. Si tratta del documento ANNEX, Commission Staff Working Document, Review of the Commission Consultation Policy, accompanying the document Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions EU Regulatory Fitness, SWD(2012) 422 final, disponibile al link: http://ec.europa.eu/smart-regulation/better_regulation/ documents/document_travail_service_part1_en.pdf.

procedure173. All’inizio del 2014 anche l’Impact Assessment Board (IAB)174, valutando le AIR e le consultazioni svolte dalla Commissione nell’anno 2013, ha ribadito la raccomandazione di presentare più chiaramente nei resoconti conclusivi le posizioni espresse dai partecipanti, soprattutto nei casi di disaccordo con le ipotesi di regolazione175. In questo senso, lo IAB ha sollecitato la Commissione a rivedere gli standard minimi, individuando nell’aggiornamento l’occasione per migliorare la qualità dei documenti di consultazione e incoraggiare una più diffusa partecipazione.

Tenendo conto di quanto emerso dalla review e ribadendo lo stretto legame tra trasparenza e qualità della partecipazione, la Commissione ha ravvisato la necessità di intervenire per assicurare un maggiore rispetto degli standard di trasparenza previsti176 e ha annunciato, oltre alla pubblicazione di linee guida sulla consultazione177, innovazioni circa la trasparenza dei procedimenti di partecipazione178.

La prima innovazione, già introdotta, è la previsione di un calendario delle consultazioni pianificate, da pubblicare in evidenza 173. La review evidenzia una riduzione delle pubblicazioni dei resoconti e dei contributi avvenuta nel corso del triennio: nel 2012 il numero di contributi individuali pubblicati è stato di 18 su 101 consultazioni svolte; nel 2011 di 80 su 130 e nel 2010 di 53 su 97. Le percentuali non variano di molto per i resoconti. Per questi dati si veda il documento SWD(2012) 422 final, p. 16.

174. L’analisi e le raccomandazioni dello IAB sono contenute nel documento European Commission, Impact Assessment Board Report for 2013, 2014.

175. Su questo punto, che si riferisce specificamente ai casi delle consultazioni svolte all’interno della metodologia di analisi di impatto, si veda European Commission, Ibidem.

176. Nella SWD(2012) 422 final, a p. 16 la Commissione afferma che «assicurare un riscontro tempestivo e di migliore qualità, mostrando chiaramente come e a che punto le osservazioni pervenute influenzano la definizione degli interventi regolatori, migliorerebbe la trasparenza dell’intero processo di formazione delle politiche e solleciterebbe una maggiore qualità dei contributi alle consultazioni». Nella EU Regulatory Fitness, COM(2012) 746 final, (cd. Comunicazione REFIT), di cui la review costituisce un annex, è stato d’altra parte ribadito che la consultazione dei soggetti interessati aumenta il livello di trasparenza e aiuta a migliorare la qualità delle proposte dal momento che consente di raccogliere e bilanciare punti di vista e interessi diversi identificando diverse opzioni regolatorie e valutando il loro possibile impatto.

177. Una prima bozza di linee guida sulla consultazione degli stakeholders è stata pubblicata dalla Commissione europea il 30 giugno 2014 e sottoposta a consultazione pubblica. Le linee guida, dal titolo Draft Stakeholder Consultation Guidelines 2014, sono disponibili al link: http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/planned_ia/ consultation_2014/index_en.htm.

sul portale europeo Your voice in Europe dedicato alla partecipazione179 al fine di estendere la portata e l’influenza dell’iniziative di questo tipo. Il calendario sulle consultazioni pubbliche è stato reso noto per la prima volta dalla Commissione un anno dopo la comunicazione REFIT, nel dicembre 2013, e riporta le consultazioni previste, suddivise sia per area regolatoria di appartenenza, sia per data di avvio (mese o quadrimestre)180.

La seconda innovazione consiste nello sviluppo di una serie di accorgimenti sul fronte dell’informazione ai soggetti interessati: un sistema di alert che notifichi i passaggi successivi del procedimento regolatorio; report più accurati sugli esiti nelle relazioni AIR; il rafforzamento dell’obbligo di pubblicazione dei resoconti della consultazione; lo sviluppo di un template standard per tali resoconti181.

Il caso della consultazione sulla riforma del diritto d’autore

La crescente attenzione da parte della Commissione sull’efficacia e la portata delle consultazioni pubbliche costituisce una risposta alle esigenze espresse sempre più di frequente dai destinatari della regolazione, soprattutto in riferimento ad interventi che incidono su interessi diffusi e rilevanti. Un interessante esempio consiste nell’ampio movimento creatosi a cavallo tra il 2013 e il 2014 intorno alla consultazione pubblica che la Commissione europea ha svolto sulla riforma delle regole di copyright. Il documento di consultazione è stato reso pubblico il 5 dicembre 2013 e sui quesiti in esso contenuti la Commissione ha chiesto, come di consueto, di inviare proposte e osservazioni182. Suscitando interessi particolarmente diffusi, la consultazione è stata rilanciata dal Partito pirata islandese che ha tradotto il questionario della Commissione in termini sia tecnici che

179. Su questo punto si veda European Commission, EU Regulatory Fitness, op. cit., p. 18.

180. Il calendario è disponibile al link: http://ec.europa.eu/yourvoice/ consultations/docs/planned-consultations_en.pdf.

181. Le indicazioni sono contenute in SWD(2012) 422 final, p. 18.

182. Il documento di consultazione della Commissione era lungo 36 pagine e poneva 80 quesiti ed è disponibile al link: http://ec.europa.eu/internal_market/ consultations/2013/copyright-rules/docs/consultation-document_en.pdf.

linguistici183. L’obiettivo, pienamente raggiunto184, è stato quello di ampliare la platea dei soggetti in grado di rispondere favorendo la partecipazione anche dei non addetti ai lavori come i consumatori.

4.3. Le novità introdotte in materia di consultazione pubblica