• Non ci sono risultati.

Le strategie

Nel testo I Labirinti del male Luciano Garofalo5 e Rossella Diaz6riportano

le quattro tattiche di gestione delle molestie assillanti da parte delle vittime. La prima, denita stile cooperativo e collaborativo, si presenta quando la vittima e lo stalker erano legati da una situazione sentimentale. La vittima infatti tende ad incontrare lo stalker per confrontarsi, ad un occhio esterno l'atteggiamento spesso può sembrare remissivo in realtà può essere un'azione per depistare lo stalker. Il depistamento si ha attraverso una riduzione al minimo sulle informazioni personali o sugli spostamenti; al contempo, al ne di dissuadere lo stalker dalle sue intenzioni, gli si può esprimere il disagio e la soerenza a cui si è sottoposte.

La seconda tattica è denita di reazione, quando la prima tattica più volte tentata fallisce. In questo caso le vittime hanno una sorta di ribellio- ne attuando aggressioni verso il molestatore arrecandogli danni soprattutto materiali. Rientra in questa tattica il ricorso al sistema giudiziario.

La terza tattica è quella più usata ed è denita di allontanamento, que- sta tattica è la più deleteria per la vittima poichè tende ad annullare la 5Ex comandante del RIS di Parma,Generale dei Carabinieri in ausiliaria, docente

universitario a Parma, Roma e Lecce

6Economista, ideatrice e organizzatrice del Buk-Festival della piccolo e media editoria,

propria vita per scappare dal molestatore. Per non essere oggetto di com- portamenti indesiderati la vittima sceglie la fuga, cambia numeri di telefono, cambia il domicilio, rinuncia alle proprie abitudini.

La quarta tattica è quella che dovrebbe essere scelta poichè richiede l'a- iuto e il sostegno di parti terze come ad esempio la rete di supporto sociale e delle forze dell'ordine. A dierenza della seconda tattica non c'è l'aggressione diretta nei confronti dello stalker ma solo la richiesta di aiuto.

Nel 2010 è stata realizzata una guida Staliking: conoscerlo per difen- dersi dall'Adoc Marche in collaborazione con la regione Marche, nella quale viene analizzato il fenomeno dello stalking e vengono dati i consigli pratici per contrastarlo.

L'elemento che maggiormente viene sottolineato all'interno della guida è che non esiste un'unica soluzione che vada bene per ogni situazione di molestie assillanti. Le strategie d'azione rivelatesi ecaci nel contrastare lo stalking sono molteplici ma, poiché ogni singola storia ha caratteristiche proprie e uniche, non tutte sono valide in tutti i casi.

L'importante è di rivolgersi alle forze dell'ordine, alle associazioni o ai gruppi di sostegno che possano valutare il caso e fornire strategie disegnate sulla persona e le sue esigenze di sicurezza.

Ad ogni modo tutti noi possiamo adottare alcuni accorgimenti in caso di molestie; infatti, se non possiamo modicare direttamente il comporta- mento dello stalker, possiamo cambiare le nostre azioni per prevenire alcune situazioni di rischio.

Il punto di partenza è la presa di coscienza da parte della persona della sua condizione di vittima; la consapevolezza che ciò che sta subendo è ingiusto e immotivato è necessaria a superare il senso di impotenza che prova la vittima e ad innescare una sua reazione.

Cosa fare per gestire i tentativi di contatto dello stalker:

• Per prima cosa è bene chiarire allo stalker che non si ha alcun interesse ad aver una relazione o altro tipo di rapporto con lui/lei.

• Un unico riuto fermo e deciso, con il quale si comunica allo stalker che non si gradiscono le sue attenzioni e che non si desidera alcun tipo di relazione con lui/lei.

• La comunicazione non deve essere aggressiva o ricorrere a minacce, inoltre non si deve cercare di convincere il molestatore o cercare di farlo ragionare, ma se possibile non lasciare la possibilità di replicare. • In seguito, la vittima dovrebbe cercare di ignorare lo stalker ed evitare ogni ulteriore contatto; ogni azione e comunicazione viene percepita dallo stalker come un incoraggiamento a continuare le molestie, un segnale che la sua perseveranza potrebbe essere in futuro ripagata con una relazione da parte della vittima.

• Si dovrebbe anche evitare di rispondere alle telefonate o sms, magari utilizzando il caller ID per identicare numero del chiamante. Inoltre nel caso in cui si incontri, anche casualmente, lo stalker si dovrebbe cercare di mantenere la calma, cambiare percorso o comunque cercare di allontanarsi senza dare inizio ad alcun tipo di comunicazione verbale. Se si viene seguiti, cercare di raggiungere un luogo frequentato o meglio ancora un posto di polizia.

• Informare le persone che ci sono vicine della situazione e inserire i loro numeri nella lista di contatti. Descrivere il molestatore (anche eventuali veicoli che conduce) ai familiari, ai vicini di casa, colleghi di lavoro, personale scolastico degli istituti frequentati dai gli, e non ultimo alla polizia. Ancora meglio se si hanno delle foto del soggetto. • Informare le persone vicine su come dovrebbero comportarsi nel caso

in cui venissero contattate dallo stalker, ad esempio non dare numeri di telefono o altre informazioni personali né proprie né della vittima. • Evitare di seguire sempre gli stessi tragitti negli spostamenti per torna-

re a casa, recarsi al lavoro ecc., e privilegiare gli orari più frequentati. • Se ci si accorge di essere pedinati cercare di raggiungere un luogo aol- lato, se si ha un cellulare chiamare i numeri di soccorso. Se lo stalker continua a seguirci è meglio non recarsi direttamente a casa o da amici ma rivolgersi alle forze dell'ordine.

• Non sostare in luoghi isolati, preferire parcheggi ben illuminati o sor- vegliati. Quando possibile non viaggiare soli.

• Tenere sempre a portata di mano un telefono cellulare per chiamare in caso di bisogno, impostare la funzionalità di chiamata rapida, con i numeri di persone che ci potrebbero soccorrere.

Nel nostro Paese, un concreto aiuto alle vittime di stalking viene fornito a livello nazionale dall'Osservatorio Nazionale Stalking7che è stato creato al-

l'interno dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia con lo scopo di monitorare i casi che sono riconducibili allo stalking, informare e sensi- bilizzare la popolazione e gli operatori socio sanitari, divulgare e pubblicare dati e ricerche scientiche, mantenere contatti con partner internazionali e orire con il Centro di Ascolto e Orientamento sostegno psicologico e legale alle vittime, autori e familiari.

Anche il Dipartimento per le Pari Opportunità ha intrapreso una campa- gna per contrastare il fenomeno con l'attivazione del numero 1522, numero antiviolenza e antistalking gratuito, attivo 24 ore su 24, che è in grado di

mettere in collegamento diretto le vittime con le questure, orendo anche supporto psicologico e giuridico.

Sempre presso il Dipartimento per le pari opportunità da marzo 2009 è stato istituito, il Nucleo Carabinieri  Sezione Atti Persecutori  composto da un gruppo di esperti che ha il compito di monitorare il fenomeno e individuare i proli psicosociali dei molestatori.