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legislazione regionale in materia agricola Nel biennio 2012-2013 la Regione Siciliana

Nel documento L'agricoltura nella Sicilia in cifre. 2013 (pagine 129-133)

ha emanato una serie di atti normativi in gran parte rivolti al contenimento e alla ra- zionalizzazione della spesa pubblica. In attesa dell’approvazione del bilancio del- la Regione per l’esercizio finanziario 2012 (approvato in data 9 maggio 2012 con la legge regionale n. 27), la legge regionale n. 5 del 03 gennaio 2012 ha autorizzato l’esercizio provvisorio e, nelle more della definizione dei processi di stabilizzazione previsti dalla legge regionale n. 24/2010 e dalla legge dello Stato n. 102/2009, ha autorizzato, altresì, la proroga di contratti a tempo determinato tra i quali quelli a fa- vore del personale dei Consorzi di Bonifica. Con la legge regionale n. 7 del 10 gennaio 2012 la Regione ha disposto la partecipa- zione alla sperimentazione dell’armonizza- zione dei bilanci prevista dall’articolo 36 del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno 2011. Inoltre, al fine di razionalizzare la spesa pubblica regionale, ne ha avviato il monitoraggio con l’obiettivo di definire i

fabbisogni standard dei dipartimenti regio- nali e di evidenziare eventuali duplicazioni di strutture.

Anche la legge regionale n. 9 del 16 gen- naio 2012 include misure volte al conte- nimento della spesa e, nello specifico, in materia di personale. Per il triennio 2015- 2017, infatti, è prevista una riduzione an- nuale della dotazione organica pari al 50 per cento del personale di ruolo cessato dal rapporto di lavoro nel corso dell’anno precedente. Tale legge, inoltre, autorizza i Consorzi di Bonifica a porre in essere, nel rispetto dei limiti degli stanziamenti di bi- lancio, le garanzie occupazionali previste da precedenti leggi regionali.

Ulteriori misure tese alla salvaguardia degli equilibri di bilancio e alla razionaliz- zazione della spesa sono contenute nella legge regionale n. 26 del 9 maggio 2012 che prevede, in particolare, una riduzione annuale del 20% per gli anni 2012-2014 delle spese correnti relative a consumi intermedi e a trasferimenti correnti, con

l’esclusione di quelle che riguardano il set- tore sanitario e gli enti locali. La percen- tuale di riduzione viene diminuita al 5% o al 10% per alcune tipologie di spesa ricon- ducibili per lo più alla gestione del patrimo- nio naturalistico e artistico-culturale. La L.R. 26/2012 contiene, altresì, interventi volti alla salvaguardia e alla crescita della produzione agricola. Tale norma prevede, infatti, il rafforzamento dell’azione di con- trasto alle frodi in campo agroalimentare e delle misure volte a garantire la difesa dei prodotti agricoli locali attraverso la verifica della provenienza, della tracciabi- lità e del rispetto della normativa vigente in tema di etichettatura. A questo scopo viene istituito nel bilancio della Regione un apposito fondo la cui dotazione per cia- scuno degli esercizi finanziari 2012, 2013 e 2014 è pari a 300.000 euro. A fianco di queste misure, inoltre, viene introdotto il sostegno alla creazione di aree dedicate alla vendita di prodotti agricoli e, nell’am- bito degli appalti per i servizi di ristorazio-

ne collettiva rivolti a strutture pubbliche o convenzionate con la Regione, viene favori- to l’impiego dei prodotti agricoli di qualità e “a chilometro zero”.

A proposito di quest’ultima categoria di prodotti, il decreto dell’Assessorato delle risorse agricole e alimentari n. 53 del 18 maggio 2012 disciplina i criteri e le moda- lità per l’istituzione del logo “SICILIA KM ZERO” così come previsto dall’articolo 8 della L.R. 25/2011 e dall’articolo 81 del de- creto legislativo n. 59 del 26 marzo 2010. In tema di pianificazione delle risorse fo- restali va segnalata l’approvazione, con decreto presidenziale n. 158 del 10 aprile 2012, del piano forestale 2009-2013, uno strumento di indirizzo, finalizzato alla pianificazione, alla programmazione e alla gestione del territorio forestale e agrofore- stale regionale, che colma la mancanza di orientamenti organici per la politica regio- nale di settore.

Con il decreto dell’Assessorato delle ri- sorse agricole e alimentari n. 2729 del

10 agosto 2012 sono state approvate le modalità e le procedure per la concessio- ne dei contributi in conto capitale alle imprese agricole socie di cooperative o di società di capitali previsti dall’articolo 18 della legge regionale n. 6 del 14 maggio 2009. Lo scopo dell’intervento è quello di sostenere il rafforzamento patrimoniale delle cooperative e delle società di capitali attraverso contributi in conto capitale, da concedere in regime de minimis, destinati ai soci per consentire un miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale delle aziende.

Con riferimento al 2013, la legge regiona- le n. 1 del 9 gennaio 2013 ha autorizzato l’esercizio provvisorio del bilancio, men- tre la legge di stabilità regionale, ovvero la legge regionale n. 9 del 15 maggio 2013, ha stabilito ulteriori disposizioni volte al contenimento della spesa relativa al per- sonale e alla valorizzazione delle risorse umane nel settore forestale (alle mansio- ni abituali ne vengono aggiunte altre quali

la tutela ambientale e la prevenzione del dissesto idrogeologico; la manutenzione di aree verdi pubbliche, di SIC e ZPS, di siti archeologici, ecc.). Un punto partico- larmente qualificante della norma attiene alla razionalizzazione delle strutture am- ministrative. In particolare, l’articolo 34 dispone, con effetto dal 1 gennaio 2014, la riorganizzazione dell’Assessorato re- gionale delle risorse agricole e alimentari che viene trasformato in Assessorato re- gionale dell’agricoltura, dello sviluppo ru- rale e della pesca mediterranea. I quattro dipartimenti - Interventi strutturali per l’agricoltura, Interventi infrastrutturali per l’agricoltura, Interventi per la pesca e Azienda regionale foreste demaniali – vengono sostituiti dal Dipartimento regio- nale dell’agricoltura, dal Dipartimento re- gionale dello sviluppo rurale e territoriale e dal Dipartimento regionale della pesca mediterranea mentre tutte le funzioni ed i compiti attribuiti all’Azienda regionale delle foreste demaniali e al Dipartimento

regionale Azienda regionale foreste dema- niali sono trasferiti al Dipartimento regio- nale dello sviluppo rurale e territoriale. La stessa norma prevede, altresì, alcuni interventi per il miglioramento della zoo- tecnia. A questo scopo è prevista l’eroga- zione, nel triennio 2013-2015, di un con- tributo annuo di 2 milioni di euro a favore dell’Associazione regionale allevatori sici- liani (ARAS) per la realizzazione di pro- grammi destinati al miglioramento ed allo sviluppo della zootecnia siciliana nonché alla prevenzione, alla cura ed al controllo delle malattie diffusive del bestiame. Con la legge regionale n. 21 del 5 dicembre 2013, che contiene disposizioni finanziarie urgenti per l’anno 2013, all’ARAS viene al- tresì concesso, per l’esercizio finanziario 2013, un contributo di 1,5 milioni di euro per il miglioramento della zootecnia e per la tenuta dei libri genealogici ed i controlli funzionali del bestiame; viene autorizzata, inoltre, la concessione di un contributo di 200.000 euro agli allevamenti colpiti dalla

“blue tongue” al fine di consentire il ripri- stino dei livelli di produzione.

Con la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2013 è stato approvato il Bilancio di previ- sione per l’anno finanziario 2013 e il bilan- cio pluriennale per il triennio 2013-2015. Un provvedimento che desta un certo in- teresse tra gli operatori del settore è la legge regionale n. 19 del 18 novembre 2013 sulla tutela e la valorizzazione del- le risorse genetiche “Born in Sicily” per l’agricoltura e l’alimentazione, ossia le ri- sorse genetiche autoctone, in particolare quelle a rischio di erosione genetica, che abbiano un interesse agrario, forestale e zootecnico oltre che rilevanza economica, scientifica, ambientale e culturale. A que- sto scopo, viene istituito il Repertorio vo- lontario regionale delle risorse genetiche nel quale, a seguito delle proposte da parte di Enti e istituzioni scientifiche, enti pub- blici, associazioni, organizzazioni private e singoli cittadini e del successivo parere espresso da una Commissione tecnico-

scientifica, vengono iscritte specie, razze, varietà, popolazioni, cultivar, ecotipi e clo- ni. Con un apposito regolamento vengono stabiliti:

• i criteri in base ai quali le risorse geneti- che sono considerate a rischio di erosio- ne genetica;

• le modalità e le procedure per l’iscrizio- ne al Repertorio volontario regionale del- le risorse genetiche;

• le modalità di funzionamento della Com- missione tecnico-scientifica ed i criteri in base ai quali viene espresso parere sull’iscrizione e la cancellazione dal Re- pertorio volontario regionale;

• le modalità di funzionamento delle strut- ture per la conservazione ex situ e le modalità di affidamento delle attività di conservazione alle stesse;

• i criteri per il conferimento dell’incarico di conservazione in situ o on farm agli Agricoltori custodi, i compiti a essi de- mandati e le modalità di eventuali agevo- lazioni.

È inoltre prevista l’adozione di un program- ma operativo annuale mediante il quale la Regione pianifica le attività relative: • allo studio e al censimento dell’agrobio-

diversità animale e vegetale presente sul territorio regionale;

• alle iniziative pubbliche e private mirate alla conservazione della biodiversità di interesse agrario e alla diffusione delle conoscenze e delle innovazioni per la va- lorizzazione e l’uso di prodotti autoctoni; • alle azioni, che la Regione svolge di-

rettamente, mirate alla tutela, al mi- glioramento, alla moltiplicazione e alla valorizzazione delle risorse genetiche autoctone;

• a specifiche iniziative per incentivare gli agricoltori custodi.

sPesa agricola regionale

Nel documento L'agricoltura nella Sicilia in cifre. 2013 (pagine 129-133)