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La legislazione

2. Australia

2.3. La legislazione

Nel corso degli anni ci sono stati molti tentativi di introdurre forme di disciplina della morte assistita da parte degli organi legislativi, ma solo in due casi si è avuto un esito positivo. Nel 1995 entra in vigore, nel Northern Territory, la norma "Rights of the Terminally

III Act" che legalizza sia il suicidio assistito sia l'eutanasia

volontaria, ma tale legge viene abrogata nel 1997 . Il secondo 106

tentativo, l’unico realmente riuscito, riguarda la legge approvata dal parlamento dello stato del Victoria nel novembre 2017.

La legge del Northern Territory

Nel 1996 il Northern Territory è il primo territorio al mondo ad introdurre l’istituto dell’eutanasia attiva e del suicidio assistito con il Rights of the Terminally III Act . Questo permette ai 107

maggiorenni che soffrono di una malattia terminale di chiedere, a determinate condizioni, l’aiuto di un medico per morire. La Federazione però interviene e abroga la legge con l’Euthanasia La sentenza è reperibile alla pagina http://www8.austlii.edu.au/cgi- 105

bin/viewdoc/au/cases/nsw/NSWSC/2008/1194.html

G.Mosca, La mappa dell’eutanasia nel mondo, 7/03/17, reperibile 106

alla pagina https://www.wired.it/attualita/politica/2017/03/07/mappa- eutanasia-mondo/

Per il testo integrale, v. alla pagina https://euthanasia.procon.org/ 107

Laws Act 1997, impedendo così a tutti i territori di legiferare in

materia . 108

Il Voluntary Assisted Dying Act 2017 (Victoria)

Il 29 novembre 2017 la Legislative Assembly, lower house del Parlamento dello Stato australiano di Victoria, approva definitivamente (46 voti favorevoli e 37 contrari) il Voluntary

Assisted Dying Act, nel testo già adottato (22 voti favorevoli e 18

contrari) il 22 novembre 2017 dal Legislative Council (upper

house). Con il completamento dell’ultimo passaggio, cioè

l’ottenimento del Royal Assent da parte del Governatore, il bill entrerà definitivamente nella raccolta delle leggi di questo importante Stato della federazione australiana. La legge dello stato australiano consente ai malati terminali di ottenere, subordinatamente al rispetto di una complessa procedura, l’aiuto medico al suicidio e, in determinati casi, la somministrazione della sostanza letale da parte del medico stesso.

La legge entrerà in vigore il 19 giugno 2019 e prevede l’istituzione di un Voluntary Assisted Dying Review Board con compiti di controllo, ispezione, revisione, consulenza all’amministrazione e al Parlamento . 109

Si trattò, peraltro, della prima volta nella storia in cui il Parlamento 108

federale invocò il proprio potere di legiferare per tutti i territori australiani senza vincoli di contenuto, per invalidare una legge emessa da un territorio.

L.Gaudino, Il Voluntary Assisted Dying Act 2017. Lo Stato di Victoria 109

(Australia) legifera in materia di suicidio ed eutanasia medicalmente a s s i s t i t i , 4 / 1 2 / 1 7 , r e p e r i b i l e a l l a p a g i n a h t t p : / /

www.rivistaresponsabilitamedica.it/voluntary-assisted-dying-act-2017- lo-victoria-australia-legifera-materia-suicidio-ed-eutanasia- medicalmente-assistiti/

Il nuovo provvedimento potrà essere applicato solo ai residenti dello Stato sopra i 18 anni e con un’aspettativa di vita inferiore ai sei mesi. Secondo la legge, i pazienti che soffrano in un modo che “non può essere alleviato in una maniera che la persona consideri tollerabile”, potranno ottenere il farmaco letale dopo aver completato una procedura che si articola in tre fasi e che comprende anche due valutazioni mediche indipendenti. Il farmaco dovrà essere assunto in maniera autonoma dal paziente stesso. Ma se questo non potrà farlo, sarà il medico ad intervenire. La legge prevede anche una serie di operazioni per verificare che la richiesta sia volontaria e non frutto di una coercizione . Devono esserci tre 110

richieste, la seconda della quale deve avvenire in forma scritta e alla presenza di due testimoni indipendenti: in ogni momento il richiedente deve avere la capacità mentale per decidere. La domanda deve essere fatta direttamente dalla persona malata, non può essere fatta per mezzo di testamento biologico e, tra la prima richiesta e la possibilità di assumere il farmaco, devono passare almeno 10 giorni. Due medici devono poi valutare l’idoneità dell’individuo e solo quello autorizzato può somministrare il medicinale. Essi hanno la facoltà di opporre l’obiezione di coscienza. La section 79, inoltre, esime da responsabilità penale chiunque assista o agevoli il richiedere o il realizzarsi della morte assistita volontaria: essi non sono colpevoli di alcun reato, così come i professionisti sanitari. Al contrario, chi in modo disonesto induce un individuo a richiedere questa pratica commette un reato

L.Urbani, Il suicidio assistito diventa legge in Victoria. Scontro con la 110

Chiesa, 30/11/17, reperibile alla pagina https://www.lumsanews.it/

ed è punibile con una pena detentiva massima di 5 anni e/o con una sanzione pecuniaria.

Nuove proposte di legge

In seguito alla legge approvata dallo stato del Victoria, viene presentato nel senato federale un disegno di legge sul suicidio assistito da parte del senatore del partito liberal democratico David Leyonhjelm. Esso avrebbe consentito ai territori federali di legiferare in materia, senza l’approvazione federale, ribaltando così la legge del 1997 che invece lo proibiva. La proposta di legge viene bocciata con 36 voti contrari contro i 34 favorevoli, dopo due giorni di dibattito e dopo che due senatori, inizialmente a favore per la sua approvazione, hanno cambiato idea. Essi sono Anne Ruston e Steve Martin.

<<Non posso, in buona coscienza, offrire il mio supporto a questa legge che fornirà ai territori la possibilità di legiferare sull’eutanasia, senza assicurare che siano state predisposte adeguate misure di salvaguardia>> ha affermato il senatore Martin.

La preoccupazione risiede nel fatto che, secondo molti, l’approvazione di questa legge recherebbe danno alle persone più vulnerabili. A parere del senatore Leyonhjelm, <<tutti gli australiani, indipendentemente da dove vivono, hanno diritto di decidere da soli quando si tratta di un trattamento per il fine vita>>, aggiungendo che <<non ha senso che le persone che vivono nel Victoria ora abbiano un certo controllo sul modo in cui hanno scelto di morire di fronte a sofferenze intollerabili, eppure agli altri

australiani è stata negata anche la possibilità di votare su un tema così critico>> . 111