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CAPITOLO 2 – IL RUOLO DELLE INFORMAZION

1. Industria 4.0

1.2. Lo scenario di Industria 4.0

L’osservatorio Industria 4.0 del politecnico di Milano ha condotto nel 2018 una indagine volta a comprendere la reale portata del fenomeno all’interno del panorama italiano e i riflessi che si sono avuti.

Per ciò che fa riferimento al mercato relativo a Industria 4.0 è possibile notare un progressivo incremento nel corso degli anni, passando da un valore di circa 1,2 miliardi nel 2015, a 1,7 del 2016 (+25%) fino ad arrivare ai dati del 2017 che ci presentano un valore complessivo di circa 2,2 miliardi di euro (+30%). Al netto della flessione che si è registrata negli ultimi periodi è comunque considerabile un mercato in espansione, anche per via della crescente consapevolezza delle aziende sulle tematiche inerenti. Non è poi da sottovalutare l’impatto positivo che questa crescita ha avuto anche sugli investimenti effettuati, per un valore di circa 400 milioni, in quelle che vengono definite “soluzioni abilitanti” (come ad esempio nuove infrastrutture, connettività e altre ancora).

Figura 20 – Evoluzione del valore di mercato relativo agli applicativi di Industria 4.0

Investimenti e conoscenza

Tra i diversi ambiti di approfondimento, l’indagine dell’osservatorio si è focalizzata anche sulla reale percezione del fenomeno Industria 4.0 e come le aziende si sono mosse in relazione agli investimenti effettuati. Nello specifico il campione preso come riferimento riguarda complessivamente 236 imprese, di cui circa il 27% PMI e il restante afferente alla categoria di grandi imprese.

I risultati dell’indagine relativamente a questi aspetti hanno mostrato come la quasi totalità delle aziende sottoposte al sondaggio (97,5%) dichiara di conoscere le tematiche afferenti a Industria 4.0. Di queste circa il 55% afferma di essere in fase di implementazione o di consolidamento di progetti finalizzati ad adottare tecnologie connesse a Industria 4.0, contando in media circa 3,7 applicazioni per azienda (l’anno precedentesi erano assestate a circa 3,4). In relazione a questo ultimo punto, circa il 32% delle aziende intervistate dichiara di non aver avuto particolari problemi in fase di attuazione, mentre altre hanno affermato di aver incontrano alcune difficoltà relative principalmente alla mancanza di competenze tecnologiche (25%) e l’inadeguatezza dei sistemi informativi preesistenti (18%). Solo circa il 15% delle aziende intervistate ha dichiarato di essere ancora in una fase preliminare/esplorativa. Più nello specifico, per quanto riguarda l’ammontare degli investimenti, si è potuto evincere come circa il 25% delle imprese ha superato i 3 milioni complessivi, mentre il 20% si attesta su un investimento complessivo non superiore ai 200 mila euro.

Applicazioni

Per quanto riguarda la ripartizione degli investimenti e del valore di mercato delle diverse tecnologie abilitanti, ripartite secondo la classificazione fornita dall’osservatorio, i dati ottenuti dall’indagine sono i seguenti:

• Per ciò che attiene alle Information Technologies (IT) l’applicazione più rilevante fa riferimento all’Industrial IoT che raggiunge una cifra vicina a 1,4 miliardi, coprendo circa il 60% del mercato complessivo e in aumento del 30% rispetto al 2016. Riguardo le altre due categorie relative all’IT, l’Industrial Analytics rappresenta circa il 20% (con un +30% rispetto al 2016) del valore complessivo di mercato con i suoi 400 milioni di euro, mentre il Cloud Manufacturing raggiunge quota 10% (in aumento del 25% circa) per un valore degli investimenti di circa 200 milioni. Con particolare riguardo all’Industrial IoT, è importante evidenziare come una volta a regime, tale applicazione consente di generare una grande mole di dati utili ai fini gestionali. Come diretta conseguenza di ciò si è visto un incremento di circa il 20% degli investimenti rispetto ai valori del 2016 delle soluzioni di Data Analytics e Business Intelligence, generando un volume d’affari di circa 400 milioni di euro.

• L’area riferita alle Operational Technologies (OT) presenta dei numeri inferiori rispetto alla precedente. L’Advanced Automation copre circa il 7,5% del valore di

mercato complessivo con i suoi 150 milioni (in aumento del 20% rispetto ai dati del 2016). L’Advanced Human Machine Interface presenta un valore degli investimenti relativamente contenuto, assestandosi a una cifra di poco superiore ai 30 milioni, ma caratterizzato da un tasso di crescita molto elevato rispetto all’anno precedente di circa il 50%. La quota residuale è quella relativa invece all’Additive Manufacturing.

Figura 21 – Tecnologie abilitanti e quota di mercato corrispondente

Skills

Come detto in precedenza, dall’indagine è emerso come la carenza delle competenze tecnologiche e digitali rappresenti uno dei più grandi impedimenti all’implementazione di soluzioni di Industria 4.0. Approfondendo questo aspetto, i risultati dell’indagine hanno evidenziato come la metà delle aziende analizzate (circa il 50% del campione di analisi) abbia posto in essere un processo di valutazione delle competenze in questione mentre circa il 26% ha dichiarato che tali valutazioni sono in programma nell’immediato futuro. I soggetti ai quali si rivolge l’assesstment sono in prima battuta tutti quelli che sono impegnati al livello di produzione, ma tale valutazione si estende inevitabilmente verso

le figure manageriali, in quanto anch’esse pienamente coinvolte in questo processo di sviluppo.

In particolare le competenze alle quali si fa riferimento sono state individuate in cinque differenti “pilastri” imprescindibili per poter attuare adeguatamente una vera e propria trasformazione digitale. Tali competenze riguardano principalmente questi ambiti:

• Rapporto uomo-macchina • Supply Chain in chiave digitale • Manutenzione intelligente • Lean Manufacturing 4.0 • Cyber Security

Per rispondere alle carenze in termini di competenze, dall’indagine è emerso come le imprese individuino come soluzioni principali l’adozione di iniziative di formazione per il proprio personale (circa il 24%) e l’acquisizione di nuovo personale dall’esterno (11%). L’aspetto peculiare in questa ottica però, da ciò che emerge dalle indagini, risulta essere lo scarso coinvolgimento della funzione HR per la gestione delle skills 4.0. Infatti è emerso come solo il 12% circa del campione abbia previsto un suo effettivo coinvolgimento nel processo di formazione e di sviluppo delle competenze digitali dei propri dipendenti.

2. Tecnologia a supporto della gestione aziendale: alcuni esempi