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di Maria Di Turs

Molta poesia del periodo vittoriano non è stata spesso molto stimata, a causa di ciò che F. R. Leavis chiama “inferiorità, in rigore e forza, del contenuto intel- lettuale”. Eppure, considerando i singoli poeti, molte poesie risultano ben co- struite e commoventi. Elizabeth Barrett Browning (1806-1861) che dedicò Son-

nets from the Portuguese a suo marito Robert Browning (1812-1889), fu proba-

bilmente la scrittrice di sonetti più genuinamente popolare (e più travisata dalla critica) del periodo. Fra gli altri poeti dell’età vittoriana ricordiamo Thomas Hood (1799-1845), Matthew Arnold (1822-1888), Charles Tennyson Turner (1808-1879) e il suo più famoso fratello Alfred, Lord Tennyson (1809-1892), autore del famoso canzoniere d’amore omosessuale In Memoriam.

George Meredith (1828-1909) scrisse un canzoniere, Modern Love, sulla ro- vina del suo matrimonio. È una sorta di romanzo in versi della fine di un amore e nasce da un’occasione scopertamente autobiografica. Nel 1861 moriva, ancora relativamente giovane, Mary Ellen Nicolls, figlia del romanziere T. L. Peacock e moglie, in seconde nozze, di Meredith, che era alla prima esperienza. Era stata bellissima, colta, spregiudicata, e aveva abbandonato il marito, dopo una trava- gliata convivenza, per seguire il pittore preraffaellita Henry Wallis. La sua morte sigilla un rapporto, quello con Meredith, chiuso da tempo, e costellato di infeli- cità, delusioni e tradimenti; ma spinge anche lo scrittore, da anni impegnato in prove narrative, a un improvviso ritorno alla poesia.

Il libro, nato per ripercorrere la storia di quell’amore e di quel matrimonio, è infatti una sequenza di cinquanta sonetti che tracciano, se pur con modi allusivi e non realistici, le tappe della vita dei due. Pochi eventi (il tradimento della mo- glie, la scelta, da parte del marito, di tradire a sua volta, per vendetta) scandisco- no il percorso poetico, che è invece costruito in prevalenza sui monologhi inte- riori dell’uomo, che scava nei sentimenti di entrambi alla ricerca di una spiega- zione del fallimento. Sebbene la sequenza consista di poesie di sedici pentametri giambici rimati, il poeta le considera sonetti (come dimostra esplicitamente il Sonetto 30). Pubblicato nel 1862, Modern Love è un esperimento nuovo nella letteratura inglese, non solo per la scelta, originalissima, di una forma dove poe- sia e filo narrativo si intrecciano, ma anche per la sua capacità di corrodere i miti dell’amore romantico e del matrimonio. Accolto con perplessità dai contempo- ranei proprio per tali caratteri innovativi, il canzoniere è oggi riconosciuto come

un capolavoro della letteratura vittoriana. Oltre a Meredith, tra i compositori di sonetti del tardo Ottocento, appartenuti al gruppo dei Pre-Raffaelliti, ricordiamo Theodore Watts Dunton (1832-1924), Christina Rossetti, nonché suo fratello Dante Gabriel, autore del canzoniere d’amore coniugale The House of Life.

Propongo, a seguire, la mia personale traduzione di tre sonetti del canzonie- re di Rossetti, a fronte delle versioni originali. I miei studi specialistici in tradu- zione letteraria mi hanno spinto a cimentarmi nell’ardua impresa di conservare, seppur con qualche modifica, lo schema delle rime (che riporto al termine di ogni componimento), senza influire sul significato letterale della poesia. Impresa che non era mai stata tentata prima da nessun traduttore di The House of Life…

The Kiss

What smouldering senses in death’s sick delay Or seizure of malign vicissitude

Can rob this body of honour, or denude This soul of wedding-raiment worn to-day? For lo! even now my lady’s lips did play With these my lips such consonant interlude As laurelled Orpheus longed for when he wooed The half-drawn hungering face with that last lay. I was a child beneath her touch, - a man

When breast to breast we clung, even I and she, A spirit when her spirit looked through me, - A god when all our life-breath met to fan Our life-blood, till love’s emulous ardours ran, Fire within fire, desire in deity.

Il Bacio

Quali soffocanti sensazioni nella nausea della morte ritardata O quale attacco di maligno avvenire

Può rubare a questo corpo l’onore, o svestire Quest’anima della veste nuziale oggi indossata?

Ecco! le labbra della mia donna componevano proprio adesso Con queste mie labbra tale interludio armonioso

Come l’avrebbe desiderato il laureato Orfeo, smanioso In quell’ultimo canto, di quel viso teso e perplesso.

Un bambino ero sotto il suo tocco; un uomo da abbracciare Quando i nostri corpi si univano nell’intimità;

Uno spirito quando il suo spirito guardava attraverso la mia metà; Un dio quando i nostri soffi di vita s’incontravano per eccitare La nostra linfa, finché dalle brame d’amore ci lasciavamo infuocare; Fuoco nel fuoco, desiderio nella deità.

Nuptial Sleep

At length their long kiss severed, with sweet smart: And as the last slow sudden drops are shed

From sparkling eaves when all the storm has fled, So singly flagged the pulses of each heart. Their bosoms sundered, with the opening start Of married flowers to either side outspread

From the knit stem; yet still their mouths, burnt red, Fawned on each other where they lay apart.

Sleep sank them lower than the tide of dreams, And their dreams watched them sink, and slid away. Slowly their souls swam up again, through gleams Of watered light and dull drowned waifs of day; Till from some wonder of new woods and streams He woke, and wondered more: for there she lay.

Sonno Nuziale

Alla fine il loro lungo bacio si disgiunse, con dolce dolore; E come l’ ultima lenta improvvisa goccia si è versata Dalle grondaie scintillanti, quando la tempesta è terminata, Così, solitari, si affievolirono i battiti di ciascun cuore. I loro petti si separarono, non appena lo schiudersi iniziava Dei fiori uniti sbocciati su ciascun lato

Dello stelo legato; e ancora la bocca, di un rosso infuocato, Adulava l’altra che separata se ne stava.

Oltre la corrente dei sogni, il sonno li aveva affondati E il loro sogno li vide sprofondare, e già era svanito. Lentamente le anime riaffiorarono, tra bagliori sfuocati

Di luce diluita e relitti sommersi del giorno che era sbiadito; Finché, da qualche stupore ruscelli e boschi rinnovati,

Lui si svegliò e ancora si stupì: perché accanto a lei aveva dormito.

Passion and Worship

One flame-winged brought a white-winged harp-player Even where my lady and I lay alone;

Saying: “Behold, this minstrel is unknown; Bid him depart, for I am minstrel here: Only my strains are to Love’s dear ones dear”, Then said I: “Through thine hautboy’s rapturous tone Unto my lady still this harp makes moan,

And still she deems the cadence deep and dear”. Then said my lady: “Thou art Passion of Love, And this Love’s Worship: both he plights to me. Thy mastering music walks the sunlit sea: But where wan water trembles in the grove And the wan moon is all the light thereof, This harp still makes my name its voluntary”.

Passione e Adorazione

Qualcuno dalle ali ardenti portò un arpista di candor alato Là dove io e la mia donna da soli giacevamo;

E disse: “Ecco, questo menestrello non conosciamo; Ordinategli di andare, sono io qui il rinomato: Solo i miei canti ai diletti d’Amore sono cari”. “Per il tono estasiato del tuo oboe - fu la risposta mia - Quest’arpa geme ancor nel cuor della donna mia E ancora lei ne trova gli accordi profondi e chiari”. Disse allora la mia signora: “Tu sei Passione d’Amore E questi ne è Adorazione: egli non me ne dona uno solo. La tua musica il mare assolato attraversa in volo: Ma nel bosco, dove delle acque smorte si sente il tremore E la pallida luna ne è il solo bagliore,