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I Master di Apprendistato di Alta Formazione in Additive Manufacturing e Industrial Automation del Politecnico

Nel documento I MODELLI DI SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DUALE (pagine 170-177)

di Torino: l’esperienza con Prima Industrie SpA

Contesto istituzionale e normativo

L’utilizzo dell’apprendistato di alta formazione e ricerca è ancora molto li-mitato in Italia, sia in termini assoluti, con un numero medio di contratti di apprendistato di III Livello pari a 1.045; sia in termini relativi, con un peso dello 0,6% sul totale dei contratti di apprendistato; sia al livello territoriale, con un’offerta formativa che prevede l’utilizzo di questo strumento che al 31/12/2016 è limitata a quattro Regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia

Giulia ed Emilia-Romagna)154 .

In tale contesto, sono comunque nate delle esperienze altamente innovative nelle quali le pratiche di work-based learning vengono adottate da Atenei e aziende con la finalità di formare profili professionali che sappiano coniugare una visione trasversale – in termini tecnologici, organizzativi e di mercato – delle trasformazioni in atto nei processi produttivi del settore manifatturiero con una integrazione verticale di competenze tecnico-specialistiche funzio-nali all’innovazione tecnologica nei core business delle singole aziende. Il Politecnico di Torino vanta un’esperienza decennale nell’offerta di Master in alto apprendistato che ha portato alla costruzione di sinergie ormai con-solidate con le imprese del tessuto produttivo locale. In questo caso studio viene approfondita l’esperienza, avviata nel 2015, con Prima Industrie SpA nella co-progettazione e nello sviluppo dei percorsi di formazione in alto

ap-prendistato dei Master in Industrial Automation e Additive Manufacturing155.

Il Gruppo Prima Industrie è un leader internazionale nello sviluppo, produ-zione e commercializzaprodu-zione di sistemi laser per applicazioni industriali, macchine per la lavorazione della lamiera, e dell’elettronica industriale e sorgenti laser, conta più di 1.650 dipendenti con sedi in Italia, Finlandia, USA e Cina e opera in oltre 80 Paesi.

I Master sono gratuiti per gli studenti che vengono tutti assunti dalle aziende partner del corso e sono retribuiti secondo la regolamentazione dell’appren-distato di alta formazione e ricerca (D.Lgs. 81/2015). La Regione Piemonte, emanando gli ‘Avvisi pubblici per la realizzazione dei percorsi formativi in

apprendistato di Alta Formazione e di Ricerca’156, finanzia i costi di

formazio-ne in aula, tramite risorse del Fondo Sociale Europeo della programmazioformazio-ne 2014-2020.

Avvio dell’esperienza

Motivazioni e obiettivi

Il Politecnico di Torino ha avviato i percorsi di Master in altro apprendistato nell’ambito di partnerships costruite con le imprese del territorio. Le espe-rienze sono nate a seguito dell’esigenza, da parte delle imprese, di risorse specializzate e altamente profilate sulla base delle strategie di sviluppo tec-nologico adottate, che i corsi di studio tradizionali – a causa di un’eccessiva rigidità dei programmi – non erano in grado di formare. La flessibilità del Ma-ster, i cui programmi possono essere modificati e adattati di anno in anno ai cambiamenti delle esigenze delle imprese conseguenti ai mutamenti delle traiettorie tecnologiche, si è rivelata come un fattore vincente nel consoli-dare la collaborazione tra ateneo e aziende in campi quali l’additive manu-facturing, l’intelligenza artificiale, la robotica collaborativa e altre tecnologie abilitanti per i mutamenti che caratterizzano l’Industria 4.0. In questa

pro-154. INAPP, INPS (2017). Verso una ripresa dell’apprendistato: XVII rapporto di monitoraggio. 155. Per la realizzazione del caso studio sono state effettua-te 2 ineffettua-terviseffettua-te:

• un’intervista al coordinatore dei Master in apprendistato di alta formazione e ricerca del Politecnico di Torino; • un’intervista ad un HR

Busi-ness Partner di Prima Indu-strie SpA. 156. http://www.regione.pie-monte.it/bandipiemonte/cms/ finanziamenti/avviso-pubbli- co-la-realizzazione-dei-per- corsi-formativi-apprendista-to-di-alta

2.25

spettiva, università e aziende, nel co-progettare programmi, contenuti e at-tività dei Master in alto apprendistato, hanno la possibilità di formare profili professionali ingegneristici che da un lato seguono un percorso in azienda che permette loro di inserirsi progressivamente nei processi lavorativi e di sviluppare quelle competenze strategiche rispetto alle traiettorie innovative seguite dall’impresa, dall’altro acquisiscono una vision a 360° rispetto a tut-te le dimensioni dei processi innovativi che stanno trasformando il settore manifatturiero a livelli differenti: progettazione, produzione, manutenzione, sicurezza, commercializzazione. Un approccio globale che, a parere dell’uni-versità, permette di formare delle figure in grado di integrare l’utilizzo delle nuove tecnologie nei processi produttivi aziendali tradizionali, facilitando la transizione delle aziende verso un nuovo paradigma della produzione. Elemento chiave per l’ideazione e l’avvio di esperienze di dual learning for-temente indirizzate verso le competenze per l’innovazione e lo sviluppo tec-nologico è, a parere dell’Ateneo, la capacità di guardare oltre e di immaginare il futuro, avendo il coraggio – insieme alle aziende – di proporre dei percorsi di formazione orientati verso la combinazione innovativa delle tecnologie tradizionali, un approccio che ha fatto sì che il Politecnico di Torino, nel 2015, sia stata la prima istituzione in Europa a co-progettare con le aziende un Master in Additive Manufacturing. Questo programma, congiuntamente agli altri Master di II livello in alto apprendistato del Politecnico, vede la sua genesi nelle interazioni quotidiane con alcune aziende innovation leaders localizzate nel territorio.

Tra queste, Prima Industrie nel 2015 ha avviato la partnership con il Politec-nico su input di un’azienda – Comau SpA – che già collaborava con l’Ateneo nell’ambito del Master in Industrial Automation. La decisione dell’azienda è stata indirizzata, coerentemente con la visione che informa l’offerta formativa dei Master in alto apprendistato del Politecnico, dalla necessità di integrare una formazione orizzontale dei profili professionali con una specializzazio-ne verticale su competenze strategiche per le direttrici di sviluppo tecnolo-gico sulle quali sta investendo. L’utilizzo del laser nella manifattura – una delle core technologies di Prima Industrie – ha ormai raggiunto uno stadio di maturazione e l’interesse dell’azienda va oltre l’esigenza di formare delle figure professionali che abbiano un buon livello di conoscenza tecnico-spe-cialistica. Ciò che l’impresa percepisce come strategico è la capacità di inte-grare, in modo orizzontale, tecnologia e capacità gestionali delle risorse in una capacità analitica di ampio respiro che abbracci anche la dimensione commerciale. In questo senso, viene sottolineato come l’utilizzo della lingua inglese nelle lezioni del Master sia, per quanto apparentemente banale, un elemento cruciale nella formazione di profili adatti alle strategie di interna-zionalizzazione dell’azienda. Dall’altro lato, l’impresa – attraverso i percorsi di formazione dei Master in alto apprendistato – vuole sviluppare in-house quelle competenze verticali strategiche rispetto allo sviluppo delle tecnolo-gie di additive manufacturing nei processi produttivi, così da indirizzare la loro trasformazione verso le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica. Difficoltà, ostacoli, problem solving

La collaborazione tra Politecnico e Prima Industrie è stata caratterizzata, fin dal principio, da interazioni fluide e sintonia nella definizione congiunta de-gli obiettivi, dei contenuti e delle modalità e tempistiche della programma-zione dei Master. In questo senso, ha aiutato il fatto che Prima Industrie sia stata introdotta alla collaborazione con l’Ateneo da un’altra impresa nell’am-bito di un’esperienza di successo – il Master in Industrial Automation – già consolidata. L’azienda sottolinea come una condizione fondamentale per su-perare le criticità che possono presentarsi nella fasi di avvio e di sviluppo

consiste nell’avere una visione chiara e definita, ma allo stesso tempo che sappia andare oltre il breve termine, degli obiettivi da perseguire. In questo modo, se da un lato, si pongono le basi per un allineamento tra azienda e isti-tuzione formativa, parallelamente – durante lo sviluppo dell’esperienza – si ha la possibilità di guidare l’apprendista in un processo che, congiuntamente all’acquisizione di competenze tecniche, aiuta lo sviluppo della consapevo-lezza del proprio ruolo in azienda come funzionale ad una programmazione orientata verso il futuro. Così facendo, sottolinea l’azienda, si riducono i rischi legati ad una mancata integrazione dell’apprendista in azienda che possono portare ad uno scollamento tra la sua attività e quella dei dipendenti senior e, conseguentemente, ad un fallimento del percorso.

Chiarezza delle idee e vision oltre l’immediato sono, anche a parere del Po-litecnico, gli elementi che permettono di evitare le criticità che possono ren-dere difficile l’avvio e lo sviluppo dell’esperienza. Viene sottolineato come, nelle fasi iniziali, la figura del coordinatore del Master svolga un ruolo fon-damentale nel mediare tra le esigenze delle diverse aziende che partecipano al Master – che si costituiscono in un’Associazione Temporanea di Scopo – e nello svolgere la funzione di garante delle regole durante lo sviluppo dell’e-sperienza. Solitamente, vengono svolti degli incontri iniziali tra Politecnico e imprese nelle quali si stila un progetto di massima condiviso tra tutti; a seguito di questi incontri, l’Ateneo raccoglie altre indicazioni dalle singole aziende che portano alla strutturazione di una bozza del percorso sulla base della quale vengono concordati contenuti, attività, modalità formative e tem-pistiche del Master.

La prossimità geografica e il ruolo delle reti

Prossimità geografica e reti tra attori con missions istituzionali differen-ti svolgono un ruolo chiave nell’ideazione, nell’avvio e nella progettazione dei Master in alto apprendistato del Politecnico di Torino. Per quanto riguar-da il supporto istituzionale e il finanziamento delle esperienze, la Regione

Piemonte emana degli Avvisi Pubblici157 che permettono ad Atenei, Consorzi

Universitari e altre istituzioni di Alta Formazione di usufruire di risorse pro-venienti dal Fondo Sociale Europeo per la formazione esterna in percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca. L’Ateneo sottolinea come i rapporti con i policy maker regionali siano decisamente positivi e si estendono anche alla collaborazione nello sviluppo di altre attività di formazione e progetti di ricerca anche di ampio respiro.

Un secondo attore rilevante è l’Unione Industriale di Torino – associazione territoriale del sistema Confindustria – che, in particolare attraverso la

piat-taforma Skillab158, facilita le interazioni con le imprese del territorio. Con

que-ste ultime, il Politecnico ha costruito un network eque-steso, strutturato attorno a partnerships in attività di formazione e di ricerca, coinvolgendo aziende di dimensione medio-grande (nel 60% delle collaborazioni) e piccole e mi-cro-imprese (40%), tra le quali molte start-up innovative. Viene evidenziato come i rapporti in attività di formazione con le imprese giovani, in alcuni casi fondate proprio da ex-studenti del Politecnico, portino allo sviluppo di esperienze molto dinamiche e siano improntati da una forte motivazione dell’azienda a far crescere le risorse umane al proprio interno.

Anche Prima Industrie sottolinea la rilevanza del network del territorio: in primo luogo ha permesso loro di ampliare i già esistenti contatti con il Poli-tecnico e avviare la prima esperienza di alto apprendistato con il Master in Industrial Automation; successivamente, anche attraverso l’intermediazione di Skillab, è stato possibile ideare e avviare il Master in Additive Manufactu-ring in partnership con altre imprese del territorio.

157. I percorsi approfonditi in questa sede sono stati finanzia-ti con l’ ‘Avviso pubblico per la realizzazione dei percorsi for-mativi in apprendistato di Alta Formazione e di Ricerca. Validi-tà 2016-2018’.

Sviluppo dell’esperienza

Co-progettazione tra università e azienda

La presenza e il funzionamento delle reti permette una co-progettazione am-pia di contenuti, attività e tempistiche dei Master, partendo dai fabbisogni di competenze delle imprese del territorio. Viene sottolineato come Skillab svolga un ruolo fondamentale nel favorire l’incontro tra imprese e Ateneo, nel suggerire i docenti per i Master e nell’identificare le esigenze comuni delle imprese in termini di competenze trasversali per definire e impostare i contenuti dei corsi. Le competenze tecnico-specialistiche vengono sviluppate maggiormente nei singoli percorsi in azienda, che vengono comunque con-divisi con il Politecnico al fine mantenere solidità e organicità nel percorso formativo. In questo senso, l’impresa sottolinea come le possibilità di curva-tura curriculare offerte dall’apprendistato siano sfruttate al massimo, grazie alla capacità di tutti gli attori di condividere pratiche, percorsi e obiettivi. Un’attività di co-progettazione che sta permettendo, negli anni, di seguire un percorso di countinuous improvement, adattando i contenuti di ogni edi-zione dei Master allo sviluppo tecnologico, ai mutamenti delle esigenze e delle strategie aziendali e ai feedbacks degli apprendisti. Ne è risultato un processo di ‘industrializzazione’ delle ultime edizioni dei Master che, rispetto alle prime – più ancorate ai contenuti della didattica dei corsi di laurea – of-frono dei contenuti fortemente indirizzati verso i processi lavorativi che gli apprendisti sperimentano in azienda.

Caratteristiche dell’esperienza

I Master di secondo livello hanno una durata di due anni e prevedono 1.200 ore di formazione, divise – secondo la normativa dell’apprendistato – tra 400 ore in aula e 800 ore on-the-job. La formazione in aula, che nelle esperienze approfondite in questa sede viene svolta interamente in lingua inglese, è affidata a docenti del Politecnico e altri professionisti del settore industriale, nelle ore di formazione in azienda l’apprendista sviluppa un project work che sarà oggetto di discussione nell’esame conclusivo del percorso. Gli stu-denti sono circa 15 per Master, considerato dall’Ateneo come numero otti-male, all’interno del range 12-18, al di sotto del quale il Master non sarebbe sostenibile da un punto di vista finanziario e al di sopra del quale sarebbe complicato seguire adeguatamente i singoli percorsi formativi. Il profilo in entrata dei candidati è in discipline ingegneristiche (industriale, aerospaziale, meccanica, gestionale, elettronica, informatica) e, poiché tutti svolgeranno il percorso come apprendisti, vengono selezionati direttamente – tra le circa 150 candidature che pervengono al Politecnico per ciascun Master – dalle imprese partecipanti. In azienda vengono generalmente inseriti nelle funzio-ni di ricerca e sviluppo, manutenzione e controllo qualità.

Rispetto alla programmazione delle tempistiche, le 400 ore di formazione in aula vengono interamente erogate al primo anno in blocchi di una settimana per mese, mentre le altre tre settimane sono dedicata al lavoro in azienda. Il project work viene sviluppato nel secondo anno nelle 800 ore di training on-the-job, durante le quali l’apprendista è affiancato quotidianamente dal tutor aziendale e supervisionato dal tutor del Politecnico che garantisce il raccordo con i contenuti della formazione svolta in aula.

Prima Industrie, nell’anno formativo 2017/2018 accoglie 10 apprendisti, sei del Master in Industrial Automation (tre al primo anno dell’edizione 2017 e tre al secondo anno dell’edizione 2016) e quattro del Master in Additive Manufacturing (uno al primo anno dell’edizione 2017 e 3 al secondo anno dell’edizione precedente).

Nel primo anno del precorso in azienda gli apprendisti fanno esperienze in reparti differenti al fine di comprendere, tramite l’esperienza on-the-job, l’am-bito più affine alle loro capacità e inclinazioni per lo sviluppo del project-work al secondo anno.

Viene sottolineato come alcuni di loro siano stati coinvolti in ruoli di re-sponsabilità rilevanti nei processi lavorativi, principalmente negli ambiti di progettazione meccanica, project management e additive manufacturing, per la progettazione dei macchinari che andranno in produzione nel 2018. La formazione del Master in Industrial Automation, che vede la partecipa-zione di Comau SpA e Prima Industrie è strutturata in moduli e suddivisa tra azienda e Ateneo come segue:

Per quanto riguarda il Master in Additive Manufacturing le imprese

parteci-panti all’edizione 2017 sono dieci159, inclusa Prima Industrie, e la formazione

in aula è organizzata in 11 moduli:

Risorse interne e strumentazioni

Per quanto riguarda il Politecnico, l’attività didattica è interamente finanziata dalla Regione tramite gli ‘Avvisi Pubblici’ dedicati, si tratta di finanziamenti ‘a sportello’ che finanziano i progetti presentati per il periodo di

copertu-ra previsto dall’avviso, fino ad esaurimento fondi160. In particolare, nel caso

del training in aula dei Master di primo e secondo livello, vengono erogati 165 euro per ora di formazione. Il Politecnico sottolinea come il margine di guadagno, oltre i costi vivi, dei Master in altro apprendistato sia minimo; diversamente da quanto accade con l’erogazione dei Master tradizionali, la finalità economica è assente, mentre sono predominanti motivazioni legate allo sviluppo di competenze sul territorio e di sinergie inter-istituzionali con

Corso Training in aula (ore) Training on-the-job (ore)

Induction 28 12

Customer Product 36

-Methods, Technological Process & Architectures 170 58 Line Builder Product Development 166 70 Training on the job, Seminars & Project Work - 660

Totale 400 800

Corso Training in aula (ore) Training on-the-job (ore)

Design for Additive Manufacturing 64 10 Materials for Additive Manufacturing 44 10

Additive Manufacturing systems 60

-Advanced sensors for the control of Additive Manufacturing systems 36 10 Integration of Additive Manufacturing technologies with conventional

processes for parts’ finishing 40

-Systems for the evaluation of products made using Additive

Manufacturing 36 10

Production management in Additive Manufacturing systems 16 10 Supply chain management in Additive Manufacturing systems 16 10 ICT platforms for facilitating the integration of Additive Manufacturing in

traditional manufacturing processes 16 10

Managerial training processes 72 10

Training on the job and individual project work - 720

Totale 400 800

159. 3D New Technologies S.r.l., APR Srl, COMUTENSILI S.p.A., Ellena S.p.A., FCA Italy S.p.A., GE Avio s.r.l., IRIS S.r.l., Prima Electro S.p.A., Prima Industrie S.p.A., S.R.S. Engineering Desi-gn S.r.l.

160. L’Avviso corrente è stato, emanato il 26/09/2016 con sca-denza il 21/12/2018, ha previ-sto uno stanziamento di cinque milioni di euro.

Regione e imprese.

La formazione in aula viene svolta da tre tipi di docenti: professori del Poli-tecnico di Torino, professionisti delle aziende che partecipano al Master e do-centi di Skillab che si occupano principalmente di soft skills relative al lavoro di gruppo, al project management e al marketing. Ogni studente è affiancato da un tutor d’aula – un professore associato o ordinario del Politecnico – e da un tutor aziendale.

Per quanto riguarda l’azienda, è inizialmente coinvolta la funzione di gestio-ne delle risorse umagestio-ne che si occupa della seleziogestio-ne dei candidati e, una vol-ta avviato il percorso, si aggiungono i responsabili e gli specialisti dei dipar-timenti nei quali gli apprendisti svolgono l’attività lavorativa e sviluppano il project work. Il tutor che affianca lo studente viene selezionato tra gli spe-cialisti del dipartimento in base all’affinità delle sue competenze e mansioni con il Piano Formativo Individuale dell’apprendista e alla sua disponibilità a svolgere l’attività di affiancamento. La formazione on-the-job viene svolta sia in aule dedicate, presenti nella nuova sede commerciale dell’azienda, sia tramite visite sulle linee di produzione nelle quali viene chiesto agli appren-disti di partecipare ai processi lavorativi, inserendoli in un laboratorio ‘reale’ e stemperando il confine tra formazione sul lavoro e attività lavorativa vera e propria.

Esiti dell’esperienza

Il Politecnico sottolinea come la quota di apprendisti che completa il per-corso sia oltre il 95%, coloro che abbandonano il perper-corso generalmente lo fanno nei primi mesi, dopo aver sperimentato un disallineamento con le pro-prie aspettative iniziali. Al termine dei due anni, gli apprendisti ottengono la certificazione prevista dal Master e, nella quasi totalità dei casi, la carriera in azienda prosegue normalmente con un contratto a tempo indeterminato con inquadramento di VI livello.

Prima Industrie esprime un’ampia soddisfazione rispetto ai percorsi formativi finora avviati, sottolineando come i nuovi lavoratori si siano integrati con una certa fluidità nei processi aziendali, assumendo ruoli di responsabilità già du-rante il percorso di apprendistato. Viene sottolineato come i livelli di compe-tenza degli apprendisti erano elevati già in entrata e il percorso sul lavoro ha permesso loro di acquisire una ‘cultura complessa’ dell’organizzazione azien-dale. In particolare, viene evidenziato come alcuni apprendisti abbiano dato un contributo alle strategie di internazionalizzazione dell’impresa lavorando a progetti industriali in Paesi quali Germania, Messico e Cina, sperimentan-do situazioni lavorative che hanno permesso loro di sviluppare competenze trasversali relative al lavoro in team, alla gestione di situazioni lavorative non routinarie, alla comunicazione e alla capacità di assumere responsabilità. Inoltre, l’impresa nota come gli apprendisti, oltre a portare nella quotidianità dei processi lavorativi entusiasmo e spinta motivazionale, hanno – in quanto nativi digitali – una visione ‘naturale’ delle tecnologie digitali che, indirizzata da un percorso di formazione sul lavoro altamente strutturato come quello di apprendistato, ha un potenziale rilevante per l’innovazione tecnologica. Valutazione

La valutazione riguarda la formazione in aula, l’attività on-the-job e il project

Nel documento I MODELLI DI SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DUALE (pagine 170-177)

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