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Il programma sperimentale di Apprendistato in Alternanza Scuola-Lavoro di Enel: l’esperienza con l’IISS Galilei-Sani

Nel documento I MODELLI DI SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DUALE (pagine 124-131)

di Latina

Contesto istituzionale e normativo

Per il collegamento tra apprendistato e sistema dell’istruzione è stata impor-tante la cosiddetta sperimentazione “Carrozza” (D.L. n. 103 del 2013) e il suc-cessivo Decreto interministeriale n. 473 che hanno lanciato un programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda rivolto agli studenti del IV e V anno delle scuole secondarie di II grado attraverso l’utilizzo dei contratti di apprendistato per l’alta formazione. In questo qua-dro ha preso avvio il programma Enel: nell’a.s. 2014 -2015, in n. 7 istituti tecnici del settore tecnologico in alcune aree del Paese, l’Enel ha stipulato circa150 contratti di apprendistato di alta formazione con studenti ammessi al IV anno, finalizzati allo svolgimento di periodi di formazione in azienda riconosciuti nel curricolo scolastico.

Questa sperimentazione è stata poi abrogata con l’adozione del Jobs Act: l’ap-prendistato di altra formazione è stato destinato soltanto all’alta formazione e ha perso qualunque collegamento con l’istruzione secondaria superiore ag-ganciata esclusivamente all’apprendistato di I livello. Il programma Enel at-tualmente in corso, quindi, viene realizzato sulla base della nuova disciplina attraverso quest’ultima tipologia di apprendistato.

In questo caso studio sarà approfondita l’esperienza avviata per il periodo

2016-2018 con l’IIS Galilei-Sani di Latina102 .

Avvio dell’esperienza

Motivazioni ed obiettivi

Enel ha avviato l’esperienza nella convinzione che avvicinare l’istruzione se-condaria di secondo grado al mondo delle imprese sia una delle best practi-ces indispensabili per favorire le transizioni scuola-lavoro dei giovani. In par-ticolare, viene sottolineata l’importanza di fare riferimento ad un dispositivo, quale l’apprendistato per il conseguimento del diploma, che permetta di an-ticipare negli studenti l’acquisizione di conoscenze tecnico-specialistiche e capacità operative che siano allineate alle esigenze del mercato del lavoro. Coerentemente con questa motivazione, l’ideazione, la progettazione e lo svi-luppo dell’esperienza hanno risposto anche all’esigenza, da parte di Enel, di creare un percorso di inserimento che permettesse di ottimizzare il turn-over delle competenze tecnico-operative ‘core’ dell’azienda. In questo modo, Enel ritiene sia possibile velocizzare l’iter di professionalizzazione aziendale, va-lorizzando inoltre la formazione scolastica svolta secondo le metodologie didattiche tradizionali e l’attività di training on-the-job. Si tratta di aspetti che concorrono alla creazione di un circolo virtuoso tra mondo della scuola e mondo del lavoro e allo sviluppo di un percorso di integrazione scuola-a-zienda e di inserimento lavorativo degli studenti estendibile, sia sul piano territoriale, sia ad altre imprese.

L’IISS Galilei-Sani è una realtà importante nell’istruzione secondaria del ter-ritorio pontino, con oltre 1.000 studenti e 27 strutture laboratoriali per i sei indirizzi nell’area tecnologica: meccanica, meccatronica ed energia; elettro-nica ed elettrotecelettro-nica; chimica, materiali e biotecnologie; informatica e

tele-comunicazioni; costruzione ambiente e territorio; grafica e comunicazione103.

Negli anni, la scuola ha saputo costruire un percorso integrato che arricchisce l’offerta didattica con orientamento in entrata e in uscita degli studenti e

at-102. Per la realizzazione del caso studio sono state effettua-te n. 3 ineffettua-terviseffettua-te:

• un’intervista al manager del-la funzione Industrial Redel-la- Rela-tions - Human Resources and Organization di Enel SpA. • un’intervista all’HR Business

Partner di Enel SpA che ha seguito l’esperienza con l’I-ISS Galilei-Sani

• un’intervista al dirigente sco-lastico dell’IISS Galilei-Sani di Latina.

Inoltre si è fatto riferimento ai due monitoraggi condotti sulla prima e la seconda annualità da un gruppo di lavoro MIUR, Mini-stero del Lavoro e ISFOL. ISFOL, 2015. Programma speri-mentale di apprendistato in al-ternanza scuola-lavoro. Report di monitoraggio delle prima annualità 2014-2015.

ISFOL, 2016. Programma speri-mentale di apprendistato in al-ternanza scuola-lavoro. Report di monitoraggio delle seconda annualità 2015-2016.

103. Dal prossimo a.s. sarà at-tivato anche l’indirizzo in Tra-sporti e Logistica (Aeronautica).

2.18

tività di work-based learning, indirizzando l’attenzione alla propria responsa-bilità educativa e formativa nel territorio e alle esigenze del tessuto produt-tivo locale. Per quanto riguarda l’orientamento in entrata, se da un lato, per la scuola, è funzionale a contenere il numero di iscritti entro una quota che permetta di garantire sicurezza ed efficacia delle attività didattiche, dall’altro, attraverso gli incontri con le famiglie degli studenti di scuola secondaria di primo grado, si trasmette la consapevolezza del valore dell’istruzione tecnica – spesso considerata di ‘serie b’ rispetto a quella liceale – e del conseguen-te impegno richiesto agli studenti in conseguen-termini di attività di didattica in aula e di apprendimento duale. Il work-based learning, nella forma di tirocinio aziendale, viene svolto a partire dal quarto anno e segue ad interventi forma-tivi propedeutici, dedicati alle classi terze, che consistono in testimonianze aziendali finalizzate a trasmettere agli studenti competenze trasversali utili sul luogo di lavoro (rispetto delle regole, lavoro di gruppo, assunzione di responsabilità…).

In questo quadro, la proposta di adesione, per una classe quarta, alla speri-mentazione programmata da Enel è stata vista come un’opportunità impor-tante per esplorare, rispetto all’apprendistato per il conseguimento del diplo-ma, potenzialità formativa, condizioni e risorse organizzative per l’utilizzo dei questo dispositivo.

Difficoltà, ostacoli, problem solving

Da parte della scuola vengono evidenziate difficoltà di carattere organizza-tivo e burocratico. In particolare, la strutturazione dei Piani Formativi Indivi-duali ha richiesto uno sforzo da parte del corpo docente nell’allineare i con-tenuti della programmazione didattica alle competenze in entrata richieste dal percorso di apprendistato. A titolo esemplificativo, la scuola fa riferimento alla necessità – da parte dell’azienda – di avere studenti pronti sul ‘sistema trifase’, a fronte di una preparazione che per la classe che ha partecipato all’e-sperienza, come previsto dalla programmazione didattica, avrebbe dovuto ri-guardare esclusivamente i ‘sistemi monofase’. Viene comunque sottolineato come l’attività di ridefinizione della programmazione, se inizialmente è stata fonte di difficoltà, col passare del tempo ha svolto una funzione di stimolo importante verso la ricerca di soluzioni innovative rispetto alla programma-zione tradizionale. Si tratta di un percorso che è stato facilitato notevolmen-te, a parere delle scuola, sia dallo spazio dedicato alla co-progettazione con l’azienda, sia da un’attitudine flessibile e pro-attiva mostrata dai docenti che, esercitando in molti casi una seconda professione in ambiti affini alla disci-plina di insegnamento, sono stati in grado di ridurre uno scollamento iniziale e fisiologico tra scuola e azienda.

Difficoltà di altro ordine hanno riguardato gli studenti. Viene riportato come, per quanto riguarda i ragazzi con profitti non soddisfacenti nelle discipline curricolari, siano state espresse delle perplessità da parte dei docenti in me-rito alla possibilità di un ulteriore peggioramento delle performance a causa dell’impegno richiesto in azienda. Al fine di scongiurare tale effetto sono stati predisposti, con la collaborazione di Enel, dei moduli di supporto alla didat-tica tradizionale, profilati rispetto alle singole discipline e ai singoli studenti. Sempre in merito agli studenti, una seconda problematica ha riguardato quei ragazzi che, affetti da forme di disabilità fisica, non hanno avuto la possibilità di svolgere il percorso sul luogo di lavoro per ragioni di sicurezza. Rispetto a questa criticità, la scuola sta studiando delle soluzioni che, attraverso la pro-gettazione di canali alternativi personalizzati, permettano a tutti gli studenti di svolgere un percorso di work-based learning completo.

La prossimità geografica e il ruolo delle reti

La scuola intrattiene relazioni strette con le realtà produttive territoriali che le hanno permesso, negli anni, di maturare i contatti e l’esperienza organiz-zativa utili a costruire un’offerta di esperienze di work-based learning ampia, diversificata e coerente con i fabbisogni professionali locali e, in seguito, di entrare a far parte del bacino di istituzioni scolastiche che hanno partecipato alla sperimentazione dell’apprendistato con Enel.

Inoltre, al fine di trovare soluzioni alle problematiche di carattere organiz-zativo – nell’allineamento tra didattica e percorso in azienda – ha fatto ri-ferimento all’esperienza delle scuole che avevano partecipato alla prima sperimentazione e ha lavorato in rete sia con le altre sei realtà scolastiche coinvolte nella sperimentazione in corso, sia con altre scuole del Lazio inse-rendo, nella classe di 20 studenti che ha partecipato alla sperimentazione Enel, otto studenti provenienti da altri due istituti tecnici (Nettuno e Civita-vecchia).

Sviluppo dell’esperienza

Co-progettazione tra azienda e scuole

L’attività di co-progettazione ha ricevuto un ampio spazio, in ragione del gra-do elevato di curvatura curricolare che caratterizza i percorsi di apprendista-to formativo, e si è sviluppata su due livelli. In primo luogo, ha riguardaapprendista-to la collaborazione scuola-impresa, con l’attività congiunta di tutor aziendali e tutor scolastici che sta permettendo di garantire il raccordo tra i due attori durante l’intero percorso formativo. Per favorire questo processo, l’azienda ha organizzato un evento di formazione congiunta tra tutor e docenti scolastici e tutor aziendali, tenuto da un docente esterno, finalizzato i) a stimolare la riflessione sulla gestione dell’esperienza e sulla valutazione dei risultati del primo anno; ii) a favorire la condivisione dell’importanza del ruolo del tutor nell’orientamento e nella crescita degli studenti; iii) a costruire un confronto sulle modalità di osservazione e valutazione delle competenze e delle soft skills (team work, problem solving, proattività, responsabilità). Viene sotto-lineato da scuola e azienda come la chiave della fattibilità e della qualità dell’esperienza stia in una cooperazione continua che permetta di sviluppare sinergia nell’azione e un monitoraggio attento dei percorsi dalle condizioni di partenza al raggiungimento dell’obiettivo finale.

Un secondo piano di co-progettazione si è delineato nei rapporti tra le sette scuole coinvolte nella sperimentazione che, in una serie di incontri svolti an-che in assenza dell’azienda, hanno potuto concordare tempistian-che e attività integrative al training on-the-job che andassero a supportare le discipline che subivano una compressione a causa dell’impegno di un giorno per setti-mana in azienda.

La selezione degli studenti è stata curata da Enel, attraverso un iter cono-scitivo che ha previsto la somministrazione di questionari di orientamento professionale ed un colloquio individuale, finalizzati ad integrare un giudizio iniziale basato sul profitto scolastico con una valutazione su motivazioni, at-titudini e conoscenze e coerenza con il profilo atteso dall’azienda.

Caratteristiche dell’esperienza

L’esperienza, della durata complessiva di 36 mesi, è stata avviata – per il programma 2016/2018 – il 5 settembre 2016 con l’attivazione dei primi con-tratti di apprendistato per il conseguimento del diploma di istruzione secon-daria superiore. Coinvolge 140 apprendisti provenienti da 7 istituti tecnici di

7 Regioni, come riportato nella tabella che segue.

La programmazione 2017-2019 ha previsto un addendum che ha incluso 30 apprendisti provenienti da due Istituti Tecnici abruzzesi (l’IIS ‘Alessandri-ni-Marino’ di Teramo e l’IIS ‘Luigi Di Savoia’ di Chieti). La durata totale del rapporto di lavoro in apprendistato nei due anni ammonta a oltre 1.400 ore, gli apprendisti sono inseriti nel primo livello di inquadramento con una retri-buzione lorda di circa 7.000 €. Sono riconosciuti 20 giorni di ferie e 4 giorni di riposi annui, da usufruire collettivamente nei periodi estivi e in quelli di chiusura delle scuole per le festività.

Nel dettaglio, l’esperienza di sviluppa durante la frequenza del quarto e quin-to anno dell’indirizzo elettronica ed elettrotecnica (articolazione elettrotec-nica). I primi 23 mesi prevedono la presenza in azienda per un giorno alla settimana (il mercoledì) e una presenza full time durante il periodo estivo. Gli studenti sono assunti con un contratto di apprendistato di I Livello, nel quale il Piano Formativo Individuale prevede una curvatura dei program-mi scolastici e di formazione aziendale al fine di consentire all’apprendista il conseguimento del diploma tecnico contestualmente alla maturazione di una prima esperienza lavorativa.

Durante l’anno scolastico gli apprendisti svolgono, durante il giorno in azien-da, un programma formativo, della durata complessiva di 280 ore, focalizzato prevalentemente su esercitazioni laboratoriali e lezioni propedeutiche all’ac-quisizione delle competenze specifiche per l’inserimento lavorativo. Il pro-gramma è elaborato dalla sede centrale di Enel e distribuito alle varie sedi nelle quali si svolgono i percorsi e al termine di ciascuna lezione gli studenti sono invitati a compilare un questionario per la verifica degli apprendimenti. Anche i tutor scolastici, come avvenuto nel caso dell’IISS Galilei-Sani, hanno la possibilità di partecipare alla formazione in azienda.

Al termine dell’anno scolastico 2016/2017 studenti e tutors scolastici hanno partecipato ad un percorso di formazione della durata di 10 giorni presso il centro di addestramento Enel dell’Aquila. In seguito, durante il periodo estivo, gli apprendisti sono presenti in azienda per l’intera settimana (38 ore, dal lu-nedì al venerdì, per un totale di oltre 400 ore) per effettuare sia la formazione tecnica, sia per sperimentarsi direttamente sul lavoro nelle unità operative di destinazione con il training on-the-job, affiancando le squadre operative e applicando concretamente le nozioni apprese durante l’anno scolastico, nel rispetto delle competenze acquisite in materia di safety.

Nei successivi 13 mesi il percorso di inserimento in azienda prosegue con la trasformazione del contratto in apprendistato professionalizzante, a seguito di un colloquio di idoneità. Regione/Città Istituto SARDEGNA Cagliari CALABRIA Catanzaro LAZIO Latina SICILIA Palermo LOMBARDIA Milano FRIULI VENEZIA GIULIA

Pordenone CAMPANIA Salerno

GALILEI SANI

VITTORIO EMANUELE III

GIORGI

J.F. KENNEDY

B. FOCACCIA BUCCARI- MARCONI

Gli studenti della classe dell’IISS Galilei-Sani che sta partecipando al percor-so percor-sono 20 (diventati, in seguito, 19 a causa di un trasferimento), otto dei qua-li provengono dalle altre due scuole (di Civitavecchia e Nettuno) che hanno partecipato alla selezione.

Risorse interne e strumentazioni

Enel ha sottolineato il forte impegno per quanto concerne l’impiego del-le risorse umane e finanziarie necessarie allo sviluppo dell’esperienza. Per quanto riguarda le prime, sono coinvolte la funzione HR che si è occupata della progettazione, della selezione degli studenti e di tutti gli aspetti orga-nizzativi relativi allo svolgimento del percorso in azienda, dal training on-the-job – svolto il mercoledì durante il periodo di didattica – all’esperienza di dieci giorni nel centro di addestramento dell’Aquila, all’attività lavorativa insieme ai colleghi di distribuzione. Tali attività hanno richiesto la docenza da parte di figure tecniche interne ed esterne all’azienda, l’utilizzo di struttu-re laboratoriali e l’affiancamento degli studenti sul lavoro da parte dei tutor individuali. Le risorse finanziarie riguardano principalmente la retribuzione degli apprendisti, le ore di formazione in azienda e altri costi organizzativi.

Esiti dell’esperienza

Una riflessione sugli esiti definitivi può essere sviluppata solo in relazione alla prima sperimentazione (2014-2016), in quanto l’esperienza con l’IISS Ga-lilei-Sani (2016-2018) non è ancora conclusa. Rispetto alla sperimentazione 2014-2016, le attività di monitoraggio svolte dal gruppo di lavoro compo-sto da MIUR, Ministero del Lavoro e ISFOL hanno riportato valutazioni am-piamente positive. I dati raccolti sugli studenti delle classi Enel, paragonati con quanto osservato su un ‘gruppo di controllo’, composto da studenti del medesimo indirizzo, mostrano un sostanziale impatto positivo della parte-cipazione al programma. La media dei voti di ammissione agli scrutini finali delle classi Enel è, nel 65% degli studenti, superiore al 6 e, in circa il 30% dei casi, superiore al 7, mentre nel gruppo di controllo la quota di studenti con votazione superiore al 6 è limitata al 40%. Anche sulle ore di assenza si regi-stra una differenza sostanziale: gli studenti delle classi Enel che hanno fatto meno di 50 ore di assenza nell’a.s. 2015/2016 sono il 30% (contro il 10% del gruppo di controllo) e le assenze oltre le 150 ore riguardano poco più del 10% degli studenti Enel e quasi il 30% degli studenti del gruppo di controllo. A luglio 2016 gli apprendisti della prima sperimentazione hanno sostenuto l’esame di Stato per il conseguimento del diploma: il 65% con votazione su-periore a 80/100 e il 9% con 100/100. Enel ha valutato 136 apprendisti, su un totale ad inizio percorso di 145, come idonei per il proseguimento del rappor-to di lavoro. Al termine dei due anni di apprendistarappor-to di I Livello gli studenti

hanno ricevuto la qualifica ‘PAV in Bassa Tensione104 ’, mentre agli studenti

non ammessi alla seconda annualità, o all’esame di Stato, e a coloro che non sono stati valutati idonei è stata fornita un’attestazione relativa all’attività svolta in azienda.

Rispetto al punto di vista degli studenti, indagato dal gruppo di monitoraggio tramite interviste in profondità e focus group, emerge una piena soddisfazio-ne per gli aspetti organizzativi del percorso, per gli strumenti e le attrezzatu-re messe a disposizione da Enel, per la qualità della attrezzatu-relazione costruita con i tutor aziendali e per la piena collaborazione tra tutor aziendali e scolastici. La maggiore criticità, per molti studenti della seconda annualità, ha riguarda-to la preparazione per l’esame di Stariguarda-to e il timore di non raggiungere una vo-tazione finale soddisfacente per l’azienda che permettesse loro di proseguire il percorso in apprendistato professionalizzante. Difatti, se, da un lato, tramite

104. “Persona adeguatamente avvisata da persone esperte, per metterla in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può cre-are sulla rete di bassa tensione”. Qualifica riconosciuta a livello internazionale, ai sensi delle Norme CEI EN 50110-1 e CEI 11-27 “PAV bt”

l’esperienza in azienda gli studenti hanno avuto l’opportunità di approfondire concetti base di elettrotecnica, dall’altro, viene sottolineato come una parte del programma che non è stato svolto in aula non è stata compensata dai contenuti della formazione in azienda. Il giudizio è comunque molto positivo in merito all’acquisizione di competenze tecnico-specialistiche e soft skills durante l’attività on-the-job nel periodo estivo.

Le aspettative rispetto a quelli che saranno gli esiti dell’esperienza approfon-dita in questo report (2016-2018), al termine dei due anni di apprendistato formativo, sono positive in ragione del buon andamento dei percorsi registra-to nella prima annualità e del fatregistra-to che molte delle assunzioni precedenti di Enel provengono proprio dall’IISS Galilei-Sani.

Rispetto alla possibilità del prolungamento del rapporto di lavoro nei 13 mesi di apprendistato professionalizzante, una volta ottenuto il diploma di istruzione superiore, scuola e azienda non prevedono ostacoli particolari, fer-mo restando che il rendimento in aula e sul luogo di lavoro saranno i criteri che orienteranno la decisione.

Valutazione

L’attività degli studenti sul lavoro viene valutata attraverso una scheda, co-progettata da azienda e scuola sulla base delle rispettive esigenze, finaliz-zata a verificare gli apprendimenti del gruppo classe con cadenza bimestrale e a monitorare costantemente l’andamento del progetto formativo. Al fine di creare le condizioni per una valutazione integrata, sono previste delle occa-sioni nelle quali i tutor scolastici hanno la possibilità di osservare l’attività degli studenti in azienda e i tecnici di Enel sono invitati dalla scuola per ap-profondire alcune tematiche teoriche durante lo svolgimento della didattica tradizionale.

Le valutazioni concorrono a comporre i giudizi della scuola in sede di scru-tinio finale e la terza prova dell’esame di Stato è strutturata sulla base dei contenuti dell’esperienza in azienda.

Replicabilità interna ed esterna

Riguardo la replicabilità interna, la sperimentazione Enel sta proseguendo anche per le nuove classi quarte dell’indirizzo “elettronica ed elettrotecnica”, articolazione “elettrotecnica” o “elettronica” dell’a.s. 2017/2018.

Parallelamente, Enel sta lavorando alla replicabilità esterna dell’esperienza, attraverso un impegno istituzionale rilevante, finalizzato all’estensione del modello, che prevede:

• Messa a disposizione in sede associativa – Confindustria, Assolombarda, Unindustria – di tutti i materiali e i tools applicativi del Programma. • Coordinamento del Tavolo Apprendistato di Pact for Youth Italia, con

tuto-raggio delle PMI interessate all’apprendistato e allo sviluppo di rapporti strutturati con il mondo dell’education.

• Collaborazione con Elis per Tavoli di lavoro interaziendali su temi inno-vativi (IOT, Smart Grids, Mobilità elettrica) finalizzati all’integrazione di ‘pacchetti’ di alternanza e apprendistato per studenti di tutta Italia. • Adesione all’European Alliance for Apprenticeship (EAFA), network

istitu-zionale della Commissione Europea per la diffusione di best practices a livello internazionale. A novembre 2017 è stato attribuito ad Enel l’Euro-pean Alliance for Apprenticeship Award 2017 per le grandi imprese, grazie

Nel documento I MODELLI DI SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DUALE (pagine 124-131)

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