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La sperimentazione dell’apprendistato per il conseguimento del Diploma di istruzione secondaria superiore: l’esperienza

Nel documento I MODELLI DI SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DUALE (pagine 131-137)

dell’I.I.S.S. ‘Carlo Emilio Gadda’ di Fornovo di Taro, Dallara

Automobili SpA e Innovation Farm

Contesto istituzionale e normativo

Il caso studio approfondito in questa sede è relativo alla sperimentazione dell’apprendistato per il conseguimento del Diploma di Istruzione Seconda-ria Superiore che vede coinvolti, tra gli altri, Dallara Automobili, l’IISS Gadda

di Fornovo di Taro (PR) e il consorzio Innovation Farm105. Si tratta di

un’espe-rienza che sul piano normativo prende le mosse dal Jobs Act (D.Lgs. 81/2015), che ha istituzionalizzato l’apprendistato nei percorsi di istruzione secondaria superiore. Un fattore cruciale per l’avvio e lo sviluppo dell’esperienza è rap-presentato da un’articolata rete di relazioni tra scuole, imprese, enti di forma-zione e policy maker locali, di cui Dallara e l’IISS Gadda sono tra i partners più attivi che ha portato alla costituzione del “Polo Tecnico-Professionale per la Meccanica-Materiali Compositi” nel 2013 e alla sua evoluzione, nel 2016, nel-la società consortile Innovation Farm. Attraverso percorsi condivisi tra i vari attori in gioco sono stati definiti strumenti per l’apprendimento e la forma-zione in contesti lavorativi che interessano l’istruforma-zione secondaria superiore, la formazione professionale, le specializzazioni post-diploma e l’istruzione terziaria, all’interno di una vision – della quale Dallara è promotrice attiva da anni – che riconosce il valore della formazione, della diffusione della cultura tecnico-scientifica e, più in generale, dell’integrazione tra scuole e imprese ai fini dello sviluppo di innovazione tecnologica, e quindi per la competitività del tessuto economico-produttivo locale sui mercati internazionali.

Avvio dell’esperienza

Motivazioni e obiettivi

L’esperienza approfondita in questo caso studio prende forma e si sviluppa all’interno di un quadro di relazioni nel territorio articolato tra attori istitu-zionali, del sistema di istruzione e formazione e del mondo imprenditoriale e contestualmente ad altre esperienze e attività finalizzate a creare un rac-cordo tra tessuto produttivo e istruzione e formazione, frutto di un continuo allineamento di esigenze e aspettative reciproche.

Seguendo la direttrice dello sviluppo del sistema territoriale nelle sue com-ponenti produttiva e formativa, Dallara e l’IISS Gadda nel 2011 hanno costi-tuito un Comitato Tecnico Scientifico (il primo della provincia di Parma), com-posto da docenti e da esponenti della realtà imprenditoriale del territorio. Si tratta di un organismo con funzioni consultive e propositive in merito all’or-ganizzazione delle aree di indirizzo ed all’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità dell’offerta formativa della scuola con il compito di individuare un efficace raccordo tra gli obiettivi didattici e formativi dell’Istituto e le esigen-ze del territorio, relativamente ai fabbisogni produttivi. Successivamente Dal-lara ha contribuito attivamente alla creazione di altri due CTS nella provincia di Parma, uno con l’IISS Berenini di Fidenza, l’altro con l’IISS Zappa-Fermi di Borgotaro.

Alla luce di queste esperienze, la Regione Emilia-Romagna, con una delibe-ra di fine 2013, ha assegnato a Fornovo il “Polo Tecnico-Professionale per la meccanica-materiali compositi” (uno dei 4 poli sperimentali presenti in regione), una rete, che mette insieme scuola, formazione e impresa e vede

tra i fondatori l’ IISS Gadda e Dallara106 con gli obiettivi di offrire concrete

105. Per la realizzazione del caso studio sono state effettua-te due ineffettua-terviseffettua-te:

• un’intervista in videocon-ferenza alla quale hanno partecipato il direttore e la referente per l’apprendistato della funzione HR di Dallara Automobili SpA e la coordi-natrice del consorzio Inno-vation Farm.

• un’intervista via e-mail alla dirigente scolastica dell’IIS Gadda di Fornovo di Taro (PR).

106.. Altri soggetti fondatori sono l’I.I.S.S. Berenini di Fiden-za, gli enti di formazione pro-fessionale Cisita Parma e For-ma Futuro, le aziende Dallara e Bercella. A questi, si sono poi aggiunti Camattini Meccanica ed Experis MotorSport, divi-sione specializzata del gruppo Manpower.

opportunità di sviluppo al sistema territoriale, diffondere la cultura tecni-co-professionale e tecnologica, costruire un sistema educativo di istruzione e formazione di eccellenza e ad alta specializzazione, integrato con le filiere produttive del territorio, sollecitare l’interesse verso la filiera meccanica, va-lorizzando il cluster, in crescita, di imprese impegnate nello studio e nelle lavorazioni di materiali compositi.

A tal fine, il Polo supporta un’ampia gamma di esperienze ed iniziative che coinvolgono il sistema dell’istruzione e della formazione del territorio, dalla scuola secondaria di primo grado (scuole medie) e di secondo grado, com-presa la formazione professionale, all’istruzione terziaria universitaria e non (reti IFTS e Fondazioni ITS), alla formazione per gli adulti. Le attività pro-mosse e supportate comprendono momenti di orientamento per studenti di scuole secondarie di primo grado (classi II e III) e di secondo grado (classi IV e V) e famiglie; percorsi di apprendistato per il conseguimento del diploma; corsi pomeridiani presso istituti scolastici su salute e sicurezza sul luogo di lavoro e per la certificazione delle competenze in lingua inglese (Cambridge English), in informatica (ECDL) e nel disegno 3D (Creo); tirocini internazionali

nell’ambito del Programma Erasmus Plus107; visite guidate, seminari, open

day e workshop, sia a scuola che in azienda, finalizzati a comunicare il valore dell’integrazione di manualità e conoscenza; sperimentazioni di nuove tec-nologie in ambito didattico (ad esempio stampa 3D).

Riguardo i percorsi sul luogo di lavoro inquadrati nel framework dell’alternan-za Dallara è stata inserita dal MIUR tra i “Campioni Nazionali dell'Alternandell’alternan-za Scuola-Lavoro”, per la partecipazione al progetto Traineeship promosso da MIUR, INDIRE e Federmeccanica. Nel corso di tale esperienza oltre 110 stu-denti delle classi 3°, 4° e 5° dell’Istituto Berenini di Fidenza hanno effettuato

tirocini in piccole e medie imprese108 per sviluppare competenze trasversali e

tecniche in linea con la vocazione produttiva del territorio (meccanica, elet-tronica e automazione industriale).

E’ stato inoltre portato avanti un importante progetto di alternanza scuola-la-voro, relativo ai laboratori didattici in azienda in orario curriculare nel quale due classi dell’IISS Gadda e due classi dell’IISS Berenini hanno progettato e realizzato modelli radiocomandati di vetture, con il supporto di professori e di tecnici delle imprese e al termine del progetto si sono sfidate su una pista, in scala, presso l’autodromo di Varano.

Sempre in tema di alternanza scuola-lavoro, l’esperienza approfondita in questa sede costituisce una delle prime sperimentazioni in Italia di Appren-distato di I Livello per il conseguimento del Diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi, avviati a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2015, interessano studenti dell’IISS Gadda che conseguono il Diploma svolgendo gli ultimi due anni in apprendistato presso Dallara e altre aziende del terri-torio109.

A partire dall’anno scolastico 2015-16, presso l’IISS Gadda, è stato avviato un nuovo Liceo Scientifico, opzione Scienze Applicate, caratterizzato da un pia-no di studi particolarmente inpia-novativo che prevede una curvatura didattica sullo studio dei materiali compositi con ore di laboratorio, sia a scuola, sia in azienda110.

Il 20 ottobre 2016 l’esperienza del Polo Tecnico-Professionale di Fornovo di Taro ha esaurito il ciclo di vita previsto alla sua costituzione e si è evoluta con la costituzione di Innovation Farm S.c.a.r.l., di cui fanno parte aziende (Ber-cella, Camattini, Dallara, Turbocoating) ed enti di formazione (Cisita, Experis) in qualità di soci paritetici. In tal modo si sono create le condizioni per dare continuità alle attività intraprese dal Polo, consolidando la collaborazione con scuole, enti di formazione e aziende.

107. 72 studenti e neodiplomati e 24 docenti hanno svolto tirocini presso imprese del settore automotive in Austria, Olanda, Polonia, Regno Unito, Svezia.

108. Le altre aziende coinvolte sono: Casappa, Custom Engineering, CFT, Ferrari Sistemi, TME, Logicon, FT System, Pfannenberg, Futura Robotica, Tecninox, Acmi, Tesi, Bercella.

109. Le altre aziende coinvolte sono: Turbocoating, Bercella, Camattini Meccanica, Mora, FB Torneria, Torneria Pesante Parmense, Valfer.

110. Dallara, Bercella, ACMI, ADUE, Turbocoating, Cedacri, Torneria Pesante.

Difficoltà, ostacoli, problem solving

Dal punto di vista di Dallara e di Innovation Farm è stato fondamentale il ruolo giocato dal Polo Tecnico-Professionale che, creando le condizioni per la strutturazione nel territorio di una rete collaborativa tra aziende, scuole e altri attori della formazione ha permesso il superamento di criticità lega-te a diffidenze, scetticismi e rapporti competitivi. In questo senso, l’agency del Polo ha avuto il merito di convincere le imprese a rischiare, investendo su progetti di apprendimento duale con il sistema formativo locale, con la prospettiva di un ritorno sul medio periodo in termini di manodopera con qualifiche e competenze che rispondessero ai propri fabbisogni. Inoltre, ha facilitato la costruzione di un linguaggio comune tra scuole e mondo impren-ditoriale, permettendo il superamento di rigidità reciproche di carattere cul-turale e organizzativo che avrebbero ostacolato la costruzione cooperativa di buone pratiche. A parere di Dallara e di Innovation Farm, l’elemento vincente che ha permesso l’attività del Polo e la sua evoluzione nel consorzio attuale è la consapevolezza che se il territorio non sta insieme e non crea relazioni collaborative, non potrà svilupparsi. Viene sottolineato come l’acquisizione di tale consapevolezza sia stata facilitata dalla presenza di professionisti terzi provenienti dal mondo della formazione rispetto a imprese e scuole all’inter-no del Polo che hanall’inter-no guadagnato la fiducia di imprese e scuole, congiunta-mente al ruolo di Dallara che ha raggruppato le piccole e le medie imprese del territorio.

Il filo conduttore delle attività del Polo si snoda attorno alla convinzione, maturata da tutti gli attori in gioco, della centralità in termini di strategia competitiva dell’innovazione tecnologica, sia per le scuole, che faticano a tenere il passo con l’innovazione, sia per le aziende, che devono sopravvivere sul mercato. In questo senso è cresciuta l’esigenza e la responsabilizzazione comune nel costruire un sistema integrato che puntasse a formare quelle professionalità che rispondessero ai fabbisogni del tessuto produttivo locale. Difficoltà, specifiche rispetto alla sperimentazione dell’apprendistato per il conseguimento del Diploma, vengono attribuite alla scarsa chiarezza della regolamentazione sulla retribuzione nei contratti per gli apprendisti di I Li-vello. L’azienda sottolinea come le questioni legate ad aspetti contrattuali e giuslavoristici, sulle quali era meno preparata a causa della novità della ma-teria, sono state risolte solo dopo un lavoro comune dei consulenti del lavoro delle varie imprese coinvolte nell’esperienza.

Anche da parte dell’IISS Gadda viene sottolineato come l’esperienza costru-ita e maturata con il Polo Tecnico-Professionale sia stata fondamentale per superare le criticità che caratterizzano l’avvio e la realizzazione della speri-mentazione dei percorsi di apprendistato. Un punto di debolezza, secondo la scuola, è relativo all’elevata frequenza del turn-over dei docenti, soprattutto nelle materie tecniche, che rende difficile garantire continuità ai percorsi. Co-progettazione con scuola, azienda, Innovation Farm e studenti

Alla luce di quanto discusso in merito ai percorsi attivati nell’ambito delle attività con il Polo Tecnico-Professionale prima, e con Innovation Farm poi, la co-progettazione tra scuola e impresa ricopre un ruolo centrale nell’avvio e nello sviluppo dei percorsi di apprendistato e delle altre esperienze di ap-prendimento duale che da anni vengono svolte nel territorio. Dallara sottoli-nea, inoltre, la rilevanza del coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna per permettere all’impresa di acquisire gli strumenti necessari all’avvio dei percorsi di apprendistato di I Livello.

Innovation Farm evidenzia come le risorse impiegate nella co-progettazio-ne assumano una rilevanza particolare co-progettazio-nell’esperienza di apprendistato. In

questo caso, un progetto impostato secondo le esigenze e le specificità degli attori in gioco – scuola, impresa e apprendisti – costituisce un investimento che garantisce un risparmio di tempo notevole al termine dei due anni del percorso nella misura in cui permette una transizione di successo tra scuola e lavoro.

In particolare, viene evidenziato dall’azienda come il coinvolgimento degli studenti nella definizione del percorso – e nella sua ricalibrazione nel caso in cui le scelte iniziali non corrispondessero alle aspettative e alle inclinazio-ni dell’apprendista – contribuisca a stimolare quella motivazione che è una delle condizioni necessarie per il successo dell’esperienza.

La scuola aggiunge come anche il contributo dell’Università di Bergamo ab-bia svolto un ruolo rilevante nell’attività di co-progettazione dei percorsi. Caratteristiche dell’esperienza

L’esperienza approfondita in questa sede ha visto il coinvolgimento di 18 stu-denti del IV anno del IISS Gadda iscritti al percorso professionale (indirizzo in manutenzione e assistenza tecnica) in percorsi biennali di apprendistato per il conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria Superiore presso aziende del territorio, tra le quali Dallara111. La selezione dei 18 studenti, provenienti da due classi diverse, ha avuto luogo nell’ottobre 2016 a seguito di colloqui degli studenti disponibili ad intraprendere il percorso con i do-centi referenti per l’alternanza e con i responsabili delle risorse umane delle aziende.

I Piani Formativi Individuali prevedono, per ciascuno dei due anni, 686 ore di formazione a scuola (65% del totale delle ore di formazione), 370 ore di formazione in azienda (35% del totale) e 700 ore di attività lavorativa che, in Dallara, sono state svolte nei reparti di carrozzeria e montaggio.

E’ stata strutturata una calendarizzazione omogenea della partizione delle settimane alternando periodi di 4/5 settimane in azienda a periodi di 6/7 settimane a scuola.

La co-progettazione delle attività di formazione interna ed esterna ha porta-to ad una strutturazione per ambiti tematici e obiettivi di apprendimenporta-to nel Piano Formativo Individuale condivisa tra scuola e impresa. Il tutor scolastico e il tutor aziendale monitorano costantemente il percorso al fine di ricali-brare gli strumenti quando necessario e al fine di valutare e certificare gli esiti di apprendimento e le competenze acquisite, come descritte nel Piano Formativo Individuale.

Risorse e strumentazioni

Da parte dell’azienda viene sottolineato come l’investimento principale vada riferito al tempo da dedicare alla co-progettazione dell’esperienze e alla for-mazione e all’affiancamento on-the-job degli apprendisti. Il tutoraggio è affi-dato tendenzialmente ai capi-reparto che, per maturità professionale, hanno acquisito competenze tecnico-specialistiche avanzate e sono particolarmen-te predisposti e motivati alla trasmissione del know-how professionale. Il tutoring viene vissuto come un affiancamento e un accompagnamento nelle azioni quotidiane per il raggiungimento degli obiettivi che sono stati prefissati di anno in anno nella progettazione dell’apprendistato, nella con-sapevolezza che la crescita professionale dell’apprendista dipende, oltre che dalla sua motivazione, dalla qualità della relazione di affiancamento.

Esiti dell’esperienza

Tutti gli attori intervistati sottolineano l’incremento della maturità

professio-111. Le altre aziende coinvolte sono: Barcella, Camattini, Mora, SB Torneria, Torneria Pesante, Turbocoating, Valfer

nale e scolastica degli alunni che hanno partecipato all’esperienza. In parti-colare, Innovation Farm evidenzia come sia stata fondamentale l’attività di coinvolgimento degli studenti nella definizione dei percorsi di apprendistato che ha permesso loro di acquisire una consapevolezza sulle proprie motiva-zioni, interessi e inclinazioni. Infine, ha esaltato le potenzialità degli studenti in un percorso che, richiedendo contemporaneamente il raggiungimento di obiettivi scolastici e l’acquisizione di competenze sul luogo di lavoro, è di per sé molto impegnativo. Anche da parte dell’azienda vengono valorizzate le dimensioni motivazionale e attitudinale dello studente come componenti che integrano conoscenze e competenze, sapere teorico e know-how pratico, nella formazione del futuro lavoratore. In questo senso, l’apprendistato for-mativo, in quanto strumento di formazione integrale del soggetto, viene rite-nuto come un investimento che frutta dei ritorni per tutti gli attori in gioco: scuola, studenti e impresa.

Inoltre, viene sottolineata l’efficacia dell’apprendistato nel contrasto alla di-spersione scolastica nella misura in cui è in grado di proporre allo studente un approccio alternativo che fa leva su aspetti attitudinali e motivazionali e sulla dimensione pratica delle conoscenze che vengono valorizzati con mol-ta difficoltà nelle imposmol-tazioni più tradizionali del percorso di istruzione a scuola.

L’azienda aggiunge come l’introduzione degli apprendisti nei reparti di pro-duzione abbia portato un’atmosfera di ‘freschezza’ che ha costituito uno sti-molo per tutti i lavoratori. In particolare, ha messo in moto un processo di ulteriore maturazione professionale nei lavoratori che, ricoprendo il ruolo di tutors aziendali, hanno affiancato gli studenti nelle attività on-the-job. Viene evidenziato come la mission formativa assunta da questi lavoratori abbia permesso loro di sviluppare un livello di consapevolezza e di riflessività sulle azioni svolte nelle routines produttive quotidiane che, congiuntamente alla responsabilizzazione nei confronti dell’apprendista da formare, ha portato ad una loro crescita professionale.

Valutazione

L’attività degli studenti nel percorso di apprendistato in azienda viene va-lorizzata in sede di scrutinio finale attraverso i giudizi espressi in una gri-glia valutativa condivisa tra scuola e azienda che definisce, sulla base delle competenze in entrata degli studenti, gli outcomes attesi al termine dell’an-nualità. La definizione dello strumento valutativo ha permesso all’azienda di individuare – all’interno dei propri processi produttivi – quelle attività che permettessero l’allineamento con i profili curricolari e con gli esiti previsti al termine dell’anno scolastico per gli studenti in apprendistato, in modo tale da mantenere la coerenza tra percorso di istruzione e percorso sul luogo di lavoro.

Lo strumento, inserito nel Piano Formativo Individuale, viene compilato con i punteggi assegnati dal tutor aziendale alle aree di valutazione – che com-prendono competenze tecnico-specialistiche e trasversali – ed è recepito dalla scuola che va ad integrare i metodi tradizionali di valutazione nelle materie curricolari affini al percorso svolto in azienda.

Inoltre, al fine di facilitare la maturazione di consapevolezza del raggiungi-mento di obiettivi professionali e riflessività sul significato di quanto appreso nell’attività sul luogo di lavoro, agli apprendisti è richiesta la compilazione di un diario di bordo nel quale sono registrate le attività svolte quotidiana-mente in azienda.

Replicabilità interna ed esterna

La sperimentazione viene replicata nell’a.s. 2017/2018, con nuovi studenti del quarto anno dell’IIS Gadda che iniziano il percorso biennale di appren-distato per il conseguimento del Diploma. Dallara sottolinea come le condi-zioni per la replicabilità di questa esperienza, e di molte altre iniziative per l’apprendimento duale, debbano essere ricondotte in primo luogo alle speci-ficità del territorio con uno sguardo attento alla sostenibilità dei costi e degli investimenti degli attori in gioco. In questo senso, piuttosto che aspettarsi o affidarsi ad iniziative estemporanee provenienti da grandi players multina-zionali oppure cercare di replicare acriticamente modelli per il dual learning che hanno avuto successo in altri contesti – come quello tedesco – o modelli di sviluppo di innovation clusters – come la sylicon valley – secondo l’azien-da bisogna guarl’azien-dare a quella che è la realtà del territorio, con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli attori interessati – imprese, aziende, enti di formazione, policy maker, associazioni datoriali, studenti e famiglie – in un lavoro di rete capace di creare un percorso condiviso su esigenze, fabbisogni, obiettivi e outcomes attesi.

Dunque, ad avviso dell’azienda, la replicabilità dell’esperienza non va ana-lizzata come iniziativa isolata, ma come componente delle azioni e degli strumenti di un sistema locale che guarda alla competitività sul piano inter-nazionale attraverso la creazione delle condizioni per l’innovazione tecnolo-gica, a partire dalle competenze dei lavoratori attuali e futuri.

Ne consegue che, rispetto alla replicabilità esterna, ciò che può essere espor-tato in contesti territoriali con caratteristiche simili concerne percorsi, stru-menti e metodi per l’identificazione e la comunicazione di una vision comu-ne degli obiettivi da raggiungere e per la co-progettaziocomu-ne di esperienze di work-based learning. L’azienda aggiunge come, nel loro contesto, l’obiettivo è di proseguire la traiettoria tracciata dall’esperienza del “Polo Tecnico-Pro-fessionale per la meccanica-materiali compositi”, poi evoluto nel consorzio Innovation Farm, allargando la base, ovvero coinvolgendo più scuole, enti formativi, studenti, imprese e lavoratori.

E’ in tale prospettiva che l’attività di Dallara, delle altre aziende, delle scuo-le, degli enti di formazione e degli atenei del territorio ha costruito e sta costruendo una serie di esperienze per la formazione di studenti e lavora-tori, dai percorsi IFTS, agli ITS – dove Dallara è socio della Fondazione ITS Maker – a corsi per il re-skilling dei disoccupati, alla creazione della

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