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Metodi e strumenti di un corso

Prendiamo dunque in considerazione alcuni metodi didattici utilizzabili per un intero corso o per una parte di esso, parte che possiamo chiamare “modulo didattico”.

I metodi e gli strumenti sono:

 metodi basati sul computer (CAI o CBT o CBE);  videocassette o filmati in genere;

 libri e manuali;

 corso tradizionale in aula.

Cerchiamo ora di valutare come questi metodi sono in grado di caratterizzare i sei ingredienti visti prima o comunque le funzioni corrispondenti.

I metodi CBT o simili, utilizzano lo strumento informatico rappresentato di solito da personal computer come posti di studio eventualmente collegati con un elaboratore centrale, sono in grado di guidare l’allievo in modo interattivo, proponendo lezioni tecniche ricche di illustrazioni, animazioni, esempi ed esercizi. Vengono attuati controlli sull’apprendimento, rappresentati da questionari cui l’allievo deve dare risposte soddisfacenti prima di proseguire con i nuovi argomenti. L’allievo è così responsabilizzato sul controllo del suo avanzamento. Un “tutor” imparziale guida l’allievo giudicandolo sui fatti. Se individua delle lacune il tutor ripropone i brani di lezione opportuni, magari in forma più semplice, fino a raggiungere il risultato voluto. La velocità con cui avviene il processo è quello più adatto alle caratteristiche dell’allievo, il quale può inoltre scegliere gli orari che più gli si addicono, interrompere

56 lo studio quando ciò è necessario, godendo quindi di gradi di libertà impensabili per un corso in aula.

Inoltre l’esercitazione pratica si svolge in situazione ideale. Infatti l’allievo ha a disposizione le informazioni e gli aiuti (help) nella misura prevista e non può essere aiutato da altri, come succede nelle esercitazioni in aula. Questo però implica la mancanza di un dialogo con gli altri allievi. Altre lacune dei metodi CBT sono l’impossibiltà di domande e risposte estemporanee e libere e la mancanza di un contesto che permetta la discussione di situazioni reali o simulate.

L’uso didattico di una buona videocassetta è adatto alla trattazione di un argomento, che può essere illustrato con grande efficacia. Mancano però altri elementi come il tutor, anche se però può essere sostituito dallo speaker. Tuttavia anche se il filmato può proporre efficaci simulazioni che possono offrire qualche spunto di riflessione per analisi situazionali passiva manca l’interattività.

Il libro (o il manuale) è un aiuto per la trattazione di un argomento e quindi per favorire la base teorica della conoscenza. Il libro può essere letto in sequenza ed è anche di facile consultazione grazie all’indice. Durata e momento dell’uso sono assolutamente discrezionali è in più può essere letto nei luoghi più disparati (ad esempio in treno, in albergo, a casa, ecc.). Per questo strumento sono state sperimentate tecniche per sottoporre l’allievo a controlli dell’apprendimento.

Infine il metodo tradizionale dell’aula che immaginiamo corredata da luoghi adatti ad esercitazioni in piccoli gruppi. La presenza fisica del docente garantisce la guida degli allievi. La presenza degli allievi è molto importante per il processo formativo (professionale, manageriale ma anche umano) a patto che il docente utilizzi questa grande energia della classe per favorire la partecipazione, la discussione il confronto delle idee.

Nei moduli prettamente informativi e in quelli addestrativi, la classe può diventare elemento di disturbo (richieste di chiarimenti, discussioni inutili su cose che nessuno può cambiare, ecc.). Comunque il docente autorevole senza diventare autoritario, sa imprimere al corso il ritmo giusto, facendo emergere la discussione là dove serve e limitandola quando potrebbe diventare sterile e arrecare danno al corso. Il metodo tradizionale funziona anche per trasferire le conoscenze. Gli argomenti possono essere trattati con perizia dal docente o da uno specialista del caso, eventualmente supportati da esempi, materiale visivo e da una documentazione che resta agli allievi. Durante il corso possono essere simulate situazioni tipiche (casi di studio) per sperimentare le

57 possibili vie risolutive dei problemi. A conclusione dei principali moduli possono essere programmate delle sessioni di domande e risposte (date dal docente o degli stessi allievi), ferma restando la possibilità di chiarimento immediato dei dubbi.

Il metodo tradizionale è il più completo, caratterizzato dalla professionalità del docente, professionalità che è l’insieme di personalità, intelligenza, senso di responsabilità, equilibrio, e tante altre doti che fanno di questa attività uno dei mestieri più belli ma anche più difficili.

La gamma delle possibilità e opportunità per quanto riguarda il reperimento o sviluppo di un corso è molto vasta. La casistica minima da considerare potrebbe comprendere:

1. partecipazione a corsi interaziendali, sviluppati e condotti da organizzazioni esterne; 2. utilizzo di edizioni ad hoc per l’azienda, di corsi sviluppati e condotti da

organizzazioni esterne;

3. acquisizione di corsi sviluppati all’esterno, loro personalizzazione e conduzione in autonomia;

4. lavoro d’équipe con organizzazioni esterne, per lo sviluppo ed eventualmente la conduzione di corsi;

5. corsi sviluppati e condotti completamente a cura della formazione e di altre risorse aziendali.

Per ogni esigenza di formazione la scelta fra le cinque alternative dovrebbe essere ispirata ai soli criteri di efficacia e di economicità.

Alcuni degli elementi o parametri da tenere in considerazione e che influiscono sulla scelta dell’alternativa migliore sono:

a) le dimensioni dell’azienda, il numero e l’ubicazione degli utenti del corso;

b) la metodologia con le relative implicazioni di specializzazione specie per lo sviluppo del corso;

c) il costo complessivo di ciascuna alternativa;

d) la natura degli argomenti e la disponibilità o meno di skill esperti all’interno dell’azienda;

e) l’esigenza di affermare una cultura aziendale e/o la riservatezza dei contenuti del corso;

f) l’opportunità di aprirsi ad apporti culturali esterni rappresentati dai conduttori e dai partecipanti.

58 Le cinque alternative e i sei elementi per la scelta vanno esaminate e valutate da ogni responsabile della formazione per la definizione di programmi d’istruzione di una certa importanza. Inoltre il responsabile della formazione potrà avvalersi di suoi collaboratori, ne valuterà le proposte, potrà ricorrere a consulenze, e contare sulla sua esperienza e sull’intuito. Tuttavia l’esperienza e l’intuito dovrebbero comunque essere affiancate da una riflessione analitica per poter tenere conto della continua evoluzione che ci circonda.

A carattere indicativo comunque è più probabile che la piccola-media azienda faccia maggior ricorso a corsi esterni, vuoi per il minor numero di persone che deve istruire che per il semplice motivo di essere probabilmente poco “adatta” (potrebbe forse non avere dei formatori) per la formazione. L’azienda media-grande invece avrà volumi di partecipanti tali da ammortizzare gli investimenti di sviluppo e avrà uno staff di formatori sufficiente alla conduzione tradizionale, o la possibilità di dotarsi di apparecchiature per l’erogazione di corsi CAI vicino al posto di lavoro. Senza distinzione di dimensioni, le aziende ricorrono a fornitori esterni specializzati per le esigenze di formazione e addestramento in aree quali l’informatica, le lingue straniere, le tecniche avanzate di finanza, gestione aziendale, management in generale, ecc..