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Metodologia della ricerca empirica

Nel documento Welfare aziendale e reti d'impresa (pagine 120-124)

La ricerca è stata svolta tramite la metodologia dello “studio di caso”, una ricerca empirica in cui ogni singolo caso di welfare aziendale è stato analizzato tramite:

• ricerche di sfondo (contratti aziendali o territoriali, precedenti ricerche, articoli di giornale, etc.);

• questionari;

• interviste semi-strutturate.

Lo “studio di caso” è un metodo di ricerca che concentra l’attenzione su una o più situazioni che il ricercatore considera esemplari anche se non pienamente rappresentative dell’insieme della sua interezza.

La scelta delle best practice di reti per il welfare aziendale, oggetto della presente ricerca, è pertanto suggerita dal ricercatore in base alle proprie nozioni e all’esemplarità del caso stesso.

La ricerca ha interessato due reti, poste sul territorio italiano.

Il campione non è probabilistico e non è indicativo della popolazione di aziende sul territorio, perciò i risultati non possono essere estesi in modo generale.

Per la scelta delle reti da comprendere nella ricerca si è partiti da uno studio delle realtà presenti sul territorio italiano considerando il tipo di rete che sarebbe poi stato oggetto della ricerca, vale a dire reti per il welfare aziendale che hanno come fulcro le aziende e come obiettivo la pianificazione ed erogazione di servizi fruibili da tutti i partecipanti. Prendendo come base la letteratura prodotta e gli articoli giornalistici, le realtà che avrebbero potuto far parte alla ricerca sono state: BioNetwork, EuGenio, Giano, GIUNCA, Made in Pavia; Rete delle imprese del porto di La Spezia per il welfare aziendale, Rete Welfare Toscana, Welstep, WelafareNet.

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In questa fase sono state riscontrate particolari difficoltà, una volta reperiti (non sempre agevolmente) i recapiti, nello stabilire un contatto con uno o più esponenti delle reti in questione al fine di illustrare la ricerca è richiedere la disponibilità a partecipare.

Le reti che si sono rese disponibili sono state la rete d’impresa Giano di Correggio (RE) e WelfareNet una rete per il benessere delle province di Padova e Rovigo.

La ricerca ha coinvolto sia le aziende che partecipano alla rete che i soggetti che si occupano del coordinamento delle attività della rete.

Visto il carattere esplorativo della ricerca, è stato, innanzitutto, sottoposto un questionario al responsabile della rete e successivamente un’intervista semi-strutturata. Di seguito è stato sottoposto un questionario al responsabile di welfare aziendale all’interno delle partecipanti alle reti, seguito da un’intervista semi-strutturata. Tale dinamica, effettuata per ogni rete oggetto di studio, ha consentito, di prendere maggiore familiarità con la rete, esaminando storia e dinamiche interne, e anche i meccanismi di organizzazione, per poi, in una seconda fase esaminare singoli casi.

3.1 Questionari

Il questionario è servito, principalmente, per raccogliere informazioni propedeutiche alle interviste i rappresentati aziendali, in modo da preparare domane precise su determinati argomenti che si è deciso di approfondire.

Secondariamente, il questionario ha consentito di raccogliere una sequenza di informazioni standardizzabili per realizzare un’analisi globale dei casi studiati.

Oltre a informazioni di tipo generale in merito alla composizione della rete o alle caratteristiche dell’impresa (a seconda della tipologia di questionario preso in considerazione), le tematiche trattate sono state: relazioni industriali; la motivazione di unirsi in rete e le dinamiche interne; la partecipazione delle organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e terzo settore; risorse dedicate; performance delle iniziative. Trattare il tema delle relazioni industriali all’interno della rete e all’interno di ogni singola retista assume importanza poiché consente di comprendere, oltre al clima delle stesse, se il welfare aziendale è affiancato ad un dialogo con il sindacato o è affrontato

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in un atteggiamento unilaterale e, nel primo caso, se il dialogo è ufficializzato in una contrattazione di secondo livello aziendale o territoriale.

La parte che si occupa delle dinamiche interne alla rete e dei motivi che hanno spinto ad unirsi consentono di avere un quadro sui risultati attesi e poi quelli effettivamente ottenuti dalla adesione alla stessa per il welfare aziendale, il grado di collaborazione reale tra le imprese, i vantaggi ed i problemi riscontrati.

Esaminare il coinvolgimento di attori presenti sul territorio come organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e terzo settore consente di determinare quanto questi attori sono stati attivi per l’ideazione, la promozione, la pianificazione e la gestione del progetto.

Il coinvolgimento più o meno esteso di tutti o di parte degli attori suddetti può portare a considerazioni relative all’effettivo coinvolgimento del territorio in cui la rete opera. Le parti relative alle risorse destinate al progetto ed i risultati delle iniziative attivate ha diverso valore a seconda che si osservi l’intera rete o le singole aziende retiste.

A livello di rete, le informazioni in tal modo raccolte consentono di avere un quadro d’insieme delle risorse riservate alle iniziative comuni, nel caso che fosse previsto una specie di “budget comune”.

A livello di singola azienda retista, invece, le informazioni raccolte consentono di controllare la presenza in azienda, all'infuori della partecipazione alla rete, di un budget destinato al welfare aziendale, le risorse ad esso adibite e la presenza di strumenti che consentono di destinare parte della retribuzione fissa o variabile del dipendente al welfare aziendale.

In merito alle performance, la ricerca si concentra sulla presenza di strumenti dedicati a verificare i vantaggi delle misure adottate, sia dalla singola retista che dalla rete stessa, anche grazie all’utilizzo della normativa fiscale di favore.

Vi è infine poi una parte dedicata alle misure di welfare aziendale avviate al loro interno dalle singole aziende in autonomia.

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3.2 Interviste

Nella fase di progettazione della ricerca ci si è posto il dilemma della scelta del tipo di intervista qualitativa da usare.

Avendo programmato di ottenere risultati standardizzabili, ovvero contenuti informativi raffrontabili in quanto omogenei si è escluso l’utilizzo del modello di intervista strutturata.

Lo scopo dell’intervista, infatti, è quello di esaminare in modo approfondito determinati aspetti delle singole realtà affiorati dalle risposte ai questionari oppure dalle ricerche di sfondo oppure ancora, nel corso della stessa intervista.

Pertanto, è stata scelta il modello dell’intervista semi-strutturata ed è stata predisposto una lista di domande guida.

Gli argomenti esaminati durante le interviste sono stati: • storia della rete;

• presenza di un organismo comune di Rete e suo funzionamento; • soggetto/i incaricato/i alla gestione del welfare in rete

• sistemi utilizzati per implementare il welfare aziendale in rete; • funzionamento del welfare aziendale per la rete;

• uso di piattaforme tecnologiche per la gestione del welfare a nell’ambito della rete o della singola azienda;

• comunicazione sul welfare aziendale nell’ambito della rete; • problematiche riscontrate;

• ipotesi di miglioramento.

Le interviste in azienda sono state realizzate verso i Direttori del Personale (o delle figure simili) oppure è stata riportata la loro opinione da altri.

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Nel documento Welfare aziendale e reti d'impresa (pagine 120-124)