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La scelta e la cultura del territorio

Nel documento Welfare aziendale e reti d'impresa (pagine 132-134)

4.1 La rete d’impresa Giano di Correggio (RE)

4.1.5 La scelta e la cultura del territorio

Anche se, come emerge dalle interviste, ogni impresa è caratterizzata da modelli culturali tra loro diversi, è invece presente una visione a tutte le imprese rispetto alla rete.

La rete consente, prima di tutto, per tutti gli intervistati di potersi rivolgere verso i fornitori e i provider di servizi con un vasto numero di dipendenti, esigenze e bisogni, permettendo alle piccole e medio imprese di avvicinarsi al tema del welfare senza i problemi che la loro dimensione ridotta avrebbe comportato.

La possibilità di sfruttare la forza del numero rappresenta, infatti, il principale motivo che ha spinto le imprese ad unirsi in rete.

La rete, infatti, rappresenta uno mezzo, un modo per condividere esperienze, bisogni, conoscenze, un’opportunità per dibattere e riflettere insieme su questioni comuni e da tale dialogo, trovare soluzioni a tali criticità, la cui risposta per le PMI è possibile spesso soltanto attraverso i meccanismi propri della rete.

Per gli interpellati, le opportunità fornite dalla rete, non riguardano solo un maggior potere contrattuale, ma rappresentano anche un’occasione di sviluppo e sostegno del territorio di riferimento, collaborando in tale modo alla crescita dell’economia locale tramite la collaborazione con altre imprese deputate alla fornitura di servizi di welfare. In sintesi, secondo gli intervistati, la rete consente

1) il raggiungimento di una massa critica capace di ottenere sconti dai provider di servizi di welfare e il raggruppamento di piccole aziende che, senza le dinamiche di rete, faticosamente manifesterebbero le loro esigenze;

2) di discutere e ricercare insieme soluzioni innovative attraverso la condivisione, il confronto e lo scambio di conoscenze, esperienze e delle rispettive esigenze e problematiche;

c) di sostenere il territorio contribuendo ad aumentare la produttività e la notorietà di altre attività e realtà presenti ma conseguendo nello stesso tempo servizi a costi ridotti.

4.1.5 La scelta e la cultura del territorio

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Dall’incontro con il referente della rete si deduce come la scelta di tale posizione deriva, prima di tutto, dalla presenza di due imprese molto sensibili alla tematica e, secondariamente, dall’attrattività del territorio sotto l’aspetto industriale; infatti in tale area operano imprese multinazionali, che sono più vicine alle politiche di welfare rispetto alle piccole e medio imprese locali.

Partendo da tali considerazioni e dal coinvolgimento di imprese già attive sul tema del welfare, Unindustria ha sondato le volontà di altre imprese presenti nel Comune, informandole sullo scopo del piano ed arrivando ad ottenere otto imprese interessate, operanti nel Comune di Correggio, che si sono unite con un contratto di rete.

Come si è detto in precedenza, è fondamentale nello studio delle reti d’impresa la nozione di territorio.

La costituzione delle reti racchiude infatti, il passaggio da un’idea del territorio come bene pubblico rinchiuso nell’aspetto semplicemente fisico-geografico, a una concezione di bene comune che permette di raggiungere un obiettivo per l’appunto “comune” a tutte le parti in questione.

La rappresentazione di territorio che esce fuori da quasi tutte le partecipanti rinvia al passaggio suddetto.

Unindustria Reggio Emilia e le aziende coinvolte, mostrano un’idea comune, che le conduce a avvertire il territorio come terra nativa, come il luogo in cui è nata la propria realtà, come il luogo in cui si sviluppano le proprie azioni, il luogo in cui si svolge la propria vita, e più in generale come l’unione di storia e cultura che hanno determinato l’aspetto attuale delle proprie aziende.

Le aziende si sentono parte del territorio in cui agiscono, un territorio che ha determinato la loro identità, ragion per cui si sentono responsabili verso di esso.

A tal scopo, individuano un sentimento di identità che è importante conservare, sebbene le dinamiche aziendali le conducano a distanziarsi da esso, ingrandendosi e creando nuovi stabilimenti produttivi in altri luoghi

La responsabilità ed il legame verso la comunità di origine lo si ritrova, nelle parole degli interpellati, nella voglia di partecipare allo sviluppo locale, nella conservazione delle caratteristiche che legano le aziende al loro territorio di riferimento nonché nella nascita di una coscienza sociale che fa sentire le aziende stesse responsabili nei confronti dei propri lavoratori e della comunità vicina presso cui si è collocati.

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A prova dello stretto legame con il territorio di riferimento, si evidenzia anche lo sforzo di alcune aziende di creare relazioni con fornitori locali per piccoli servizi prima ancora di far parte della rete, il sostegno, anche economico, a progetti ed eventi locali; e i buoni rapporti con gli attori presenti sul territorio di riferimento dichiarato da tutte le parti interessate.

Anche se è possibile individuare un’idea comune, tale da portare le parti in questione a rivelare una concezione del territorio come “bene comune”, vi sono in ogni caso delle realtà più distanti da ciò.

Infatti in tal caso l’attenzione è posta principalmente sulle dinamiche e sulla produttività aziendale pur evidenziando la centralità del territorio.

Più precisamente, esce fuori una concezione del territorio come ambito presso cui ricercare personale, in un ambiente in cui, sia per la posizione aziendale sia per le limitate dimensioni, si reputa molto difficoltoso attirare personale.

Per tale motivo, è sostanziale ricercare e attrarre personale dal territorio e dalle zone adiacenti presso cui si opera.

L’azienda trova nell’attivazione di servizi di welfare un mezzo per attirare nuovo personale e nello stesso tempo un mezzo per fidelizzare e rinsaldare il senso di appartenenza all’azienda dei propri lavoratori.

Nel documento Welfare aziendale e reti d'impresa (pagine 132-134)