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Miglioramento dei servizi sulle spiagge

Nel documento Destination marketing: il caso Isola d'Elba (pagine 118-129)

3. Valutazione della soddisfazione turistica all’Elba e

3.5 Suggerimenti

3.5.5 Miglioramento dei servizi sulle spiagge

Le spiagge dell’Isola d’Elba dal punto di vista naturalistico non hanno niente da invidiare alle spiagge della Sardegna o di altre destinazioni ben più note: come mai allora non ottengono la certificazione di qualità

Bandiera Blu? Perché quest’ultima la si ottiene non con la sola bellezza del luogo ma, rispettando vari criteri che riguardano: educazione ambientale e informazione, qualità delle acque, gestione ambientale, servizi e sicurezza. La G.A.T collaborando con il parco dovrà far si che vengano rispettati i seguenti punti:

Educazione ambientale ed informazione

1. Informazioni sul programma Bandiera Blu ed altri ecolabel FEE devono essere affisse (I)

2. Un minimo di cinque attività di educazione ambientale deve essere offerto e promosso ai bagnanti(I)

3. Informazioni sulla qualità delle acque di balneazione devono essere affisse (I)

4. Informazioni relative ad ecosistemi locali, elementi naturali e siti culturali devono essere affisse (I)

5. Mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi, deve essere affissa (I)

6. Codice di condotta relativo alla norma vigente sull’uso della spiaggia e delle aree circostanti deve essere affisso (I)

Qualità delle acque

7. La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I)

8. La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I) 9. Conformità alle direttive sul trattamento delle acque reflue

10. Conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue

reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia (I)

11. La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i

parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi) (I)

12. La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per

parametri fisici e chimici (oli e materiale galleggiante) (I)

Gestione ambientale

13. L’Autorità Locale / Operatore balneare dovrebbero istituire

un Comitato di gestione della spiaggia (G)

14. L’Autorità Locale / Operatore balneare devono rispettare

tutte le normative relative alla ubicazione e al funzionamento della spiaggia (I)

15. Le aree sensibili vicino ad una spiaggia Bandiera Blu

devono essere gestite per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini (I)

16. La spiaggia deve essere pulita (I)

17. Vegetazione algale o detriti naturali devono essere lasciati

sulla spiaggia (I)

18. Sulla spiaggia devono essere disponibili cestini per i rifiuti

in numero adeguato che devono essere regolarmente mantenuti in ordine (I)

19. Sulla spiaggia devono essere disponibili contenitori distinti

per la raccolta differenziata (I)

20. Sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero

di servizi igienici o spogliatoi (I)

21. I servizi igienici o spogliatoi devono essere mantenuti puliti

22. I servizi igienici o spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario o recapitate in contenitori a tenuta stagna da svuotare in maniera appropriata (I)

23. Sulla spiaggia deve essere fatto rispettare il divieto di

campeggio, di circolazione ad autoveicoli o motoveicoli e deve essere proibito ogni tipo di discarica (I)

24. L’accesso in spiaggia di cani e di altri animali domestici

deve essere strettamente controllato (I)

25. Tutti gli edifici e le attrezzature della spiaggia devono

essere mantenuti in buono stato (I)

26. Gli habitat marini e lacustri (come la barriera corallina o le

praterie di posidonia) presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati (I)

27. Mezzi di trasporto sostenibili devono essere promossi

nell’area circostante la spiaggia (G)

Servizi e sicurezza

28. Un numero adeguato di personale di salvataggio e/o

attrezzature di salvataggio deve essere disponibile sulla spiaggia (I)

29. L’equipaggiamento di primo soccorso deve essere

disponibile sulla spiaggia (I)

30. Piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per

la sicurezza ambientale devono essere predisposti (I)

31. Deve essere prevista la gestione di diverse utenze e

differenti usi della spiaggia in modo tale da prevenire conflitti e incidenti (I)

32. Misure di sicurezza per la tutela dei bagnanti devono essere

33. Una fonte di acqua potabile deve essere disponibile sulla spiaggia (G)

34. Almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni Comune deve

avere accesso e servizi per disabili fisici (I)

L’obbiettivo dovrà essere dunque, espandere l’ottenimento delle bandiere blu alle principali spiagge elbane migliorando il deludente risultato del 2017 che vede la spiaggia di Marciana Marina come l’unica rispettosa dei precedenti criteri.

Installazione di reti wi-fi e webcam sulle spiagge

Un’altra operation riguarderà l’installazione di una rete wi-fi almeno sulle più grandi e densamente frequentate spiagge dell’isola: Lacona, Biodola, Marina di Campo, Cavoli. Sarà possibile per il turista registrarsi alla rete inserendo le proprie credenziali o utilizzare il più rapido Facebook Connect; una volta che si connetterà alla rete, verrà automaticamente reindirizzato in un’apposita pagina del sito gestito

dalla G.A.T www.visitelba.info in cui verrà informato sui principali

eventi sull’isola e sulle varie attività praticabili. La presenza di tale servizio di rete wi-fi verrà segnalata con appositi cartelli situati nei vari ingressi della spiaggia; tale iniziativa allargherà i servizi sulle spiagge permettendo ai turisti di poter utilizzare internet in libertà senza vincoli nelle principali spiagge elbane e avrà scopo informativo, infatti, connettendosi alla rete il turista verrà immediatamente informato dell’esistenza del sito internet e degli eventi in programma nei vari paesi elbani e attività che può praticare sull’isola. Altra operation riguarderà l’installazione di webcam accessibili online nelle principali spiagge elbane come avviene per le piste da sci nelle principali località sciistiche; al momento le uniche webcam accessibili sono quelle di strutture private. Insieme alle webcam verranno applicati alcuni sensori che indicheranno la temperatura, la direzione del vento ed infine un innovativo sistema di valutazione dell’affollamento della

spiaggia. Tali webcam saranno accessibili dai principali siti

metereologici e sul sito www.visitelba.info, fungeranno sia da

strumento di promozione permettendo al turista di vedere le spiagge in tempo reale, la temperatura , l’affollamento e di controllo; tale iniziativa innovativa darà ulteriore risalto alla destinazione sui media locali e nazionali, cercando di ripercorrere il successo appena ricevuto dall’applicazione sviluppata in collaborazione con Google per sentieri e spiagge.

Collaborazioni con lo Stato

Altra importante iniziativa sarà quella di iniziare strette collaborazioni con lo Stato: i musei napoleonici, infatti, non sono comunali, ma bensì gestiti dallo Stato. Essendo un patrimonio di fondamentale importanza per l’Elba ed i terzi per incassi in Toscana, non possono essere lasciati nello stato di completo

degrado attuale; la

provincia, infatti, non

dispone delle risorse

sufficienti per la loro manutenzione. Essendo un elemento di imprescindibile importanza, la governance dovrebbe stanziare dei fondi con obiettivi specifici come per esempio la programmazione del mantenimento dei giardini ed interventi di ordinaria amministrazione; tali fondi saranno destinati alla provincia, ente gestore dei musei e utilizzati per la realizzazione di tali interventi. Conclusioni

A seguito delle criticità emerse dai risultati del questionario, dalle conversazioni fatte con chi si è occupato di turismo all’Elba in passato, dai dati emersi nell’analisi S.W.O.T e dalla comparazione con Malta nel

Fig.68, immagine della Villa napoleonica di San Martino, fonte: www.infoelba.it

capitolo 2, si è cercato di individuare alcune azioni di intervento volte a ridurre le debolezze della destinazione elbana e sfruttare le opportunità con suggerimenti che riguardano il miglioramento di vari aspetti: la consapevolezza e tempestività delle azioni della governance, la mobilità interna, l’erogazione dei servizi, la destagionalizzazione, le risorse culturali, i servizi sulle spiagge. Per migliorare la consapevolezza e la tempestività delle azioni della governance è stato suggerito di creare un ufficio statistico che si occupi dello sviluppo di questionari strutturati con l’obbiettivo di segmentare il target turistico e valutare la soddisfazione per la destinazione in tutte le sue sfaccettature, della somministrazione, elaborazione e analisi dei dati. Per il miglioramento della mobilità interna è stato ritenuto necessario suggerire di implementare linee di bus “Marebus” con linee nella costa nord e costa sud dell’isola. Per il miglioramento dell’erogazione dei servizi da parte del settore privato è stata ritenuta necessaria una stretta collaborazione tra la G.A.T e le altre associazioni che operano sul territorio e i vari imprenditori per intraprendere un dialogo e creare percorsi di formazione che porteranno ad una maggior consapevolezza e capacità del settore privato; tale operazione vedrà la G.A.T come ente coordinatore delle varie associazioni di categoria che si occuperanno di intraprendere un percorso di crescita con il settore privato. La destagionalizzazione è stato l’aspetto che è stato trattato in maniera più approfondita perché ritenuto di fondamentale importanza; si è ritenuto necessario intraprendere azioni per migliorare la comunicazione (miglioramento del sito e collaborazione con le compagnie di trasporto marittime), per implementare il ciclismo sportivo (sia stradale che mountain biking) attraverso la creazione di piste ciclabili; sarà anche necessario presentare l’offerta turistica alle fiere cicloturistiche, creare itinerari storici e naturalistici, organizzare eventi a tema, progettare un museo della marineria e collaborare con gli organi statali per la gestione dei musei napoleonici, fonte di inestimabile valore per l’Isola d’Elba. Relativamente al miglioramento

dei servizi sulle spiagge è stato suggerito di organizzarsi per rispettare i parametri (servizi e sicurezza, gestione ambientale, educazione ambientale ed informazione, qualità delle acque) ed ottenere la certificazione della bandiera blu almeno nelle spiagge principali e procedere all’installazione di reti wi-fi e webcam nelle spiagge più importanti. Attraverso l’attuazione di questi suggerimenti ed il coordinamento e la collaborazione della G.A.T e delle altre associazioni, la ripresa turistica può essere sicuramente un obbiettivo alla portata della destinazione Elba, che a detta di tanti rappresenta un contesto insulare unico nel suo genere. Con la raccolta di dati attendibili attraverso un centro statistico all’avanguardia non verranno più investite risorse alla cieca o ad intuito come purtroppo avviene oggi; altro obiettivo auspicabile è quello della collaborazione dei comuni e delle associazioni per realizzare in maniera congiunta attività ed iniziative altrimenti impossibili per i singoli comuni o associazioni, così da impedire lo spreco di risorse. È sicuramente vero che il prodotto turistico dell’isola d’Elba si trova in uno stadio di avanzata maturità ma, ci sono grandi opportunità che ancora non sono state colte (vedi cicloturismo tedesco o ampliamento dell’aeroporto) che se opportunamente sfruttate potrebbero rilanciare e sostenere il turismo. Mi auspico che questi suggerimenti prima o poi vengano attuati dalla governance cosicché possano essere valorizzate al meglio tutte le bellezze dell’isola. Molto dipenderà dalla capacità di collaborazione dei vari comuni, obiettivo finora mai raggiunto o dalla realizzazione di un comune unico, bocciato da un referendum nel 2013, che permetterebbe la realizzazione di progetti ed iniziative con meno limitazioni ed in tempi più rapidi.

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