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Storia della governance turistica dell’isola

2. Il prodotto turistico dell’Isola d’Elba

2.7 Storia della governance turistica dell’isola

2.7.1 L’ente per la valorizzazione dell’Isola d’Elba

Come citato nel paragrafo introduttivo sulla nascita del turismo elbano, l’EVE è stato il primo ente che si è occupato anche del turismo.

Fig.23, fonte: www.storia.camera.it

Con questo importante documento, si riconosceva l’Isola d’Elba come meritevole del supporto della Cassa del Mezzogiorno, ente creato da De Gasperi per incentivare lo sviluppo economico delle aree depresse nel dopoguerra. Così all’epoca si espresse De Gasperi: “Soppressi la sottoprefettura ed il tribunale, ridotte da due ad una le prefetture, sono venuti sempre più ad attenuarsi i contatti delle Autorità statali con l’isola la quale, anche in ragione della sua posizione geografica, trovasi ora quasi isolata dalle correnti di scambio che danno equilibrio alle risorse economiche delle vicine regioni della terraferma. Eppure, l’Elba ha un potenziale economico ricchissimo nel campo turistico, agricolo e peschereccio, al quale vanno, appunto perciò apprestate le condizioni che possano in più largo modo, favorirne il naturale incremento. Questo fine

potrà essere adeguatamente raggiunto attraverso un apposito organismo che, comprendendo nel suo seno i rappresentanti degli interessi economici dell’Isola, e senza pregiudizio delle competenze ed attività riservate dalle leggi vigenti agli Enti locali, sia capace di convogliare, coordinare e dirigere nel miglior modo le più proficue iniziative”. Con queste parole De Gasperi istituì l’EVE, con sede a Portoferraio e durata di trent’anni; l’obbiettivo dell’ente era di fare da organo propulsore e di coordinamento per la valorizzazione delle risorse naturali dell’isola, ponendo il focus sull’agricoltura, pesca, opere pubbliche da attuare nei vari comuni e soprattutto sullo sviluppo delle strutture ricettive. Già negli anni 50’ De Gasperi aveva visto nel turismo il vero e proprio futuro economico dell’Isola.

2.7.2 Dall’E.V.E all’A.P.T

L’A.P.T può essere considerata l’evoluzione dell’E.V.E: con la creazione di questo ente nei primi anni 80’ si mirava a valorizzare non più solo la risorsa mare dell’isola ma, si cominciò a puntare anche sulla natura e sugli aspetti

culturali. Come professato in un articolo di Umberto Gentini61, nel periodo

dell’EVE le forme promozionali più utilizzate erano semplici opuscoli e cortometraggi in bianco e nero di circa trenta minuti che puntavano a valorizzare le risorse balneari dell’isola. Con la nascita dell’Agenzia per il Turismo dell’Arcipelago Toscano, si cominciarono ad usare forme promozionali più avanzate, sfruttando i nuovi supporti informatici e multimediali del tempo, come i CD-ROM, che venivano inviati alle agenzie con immagini e video per promuovere l’isola; la promozione utilizzò i tradizionali opuscoli ma anche internet e cominciò ad estendere il suo interesse su altre attività al di fuori del settore balneare; lo sforzo di questo ente si concentrò quindi, nell’andare oltre il mono-prodotto, basato solo sull’attrazione balneare, diversificando l’offerta turistica integrando altre attività come il trekking, biking e le visite a musei, in grado di permettere

una certa destagionalizzazione. L’A..PT ha curato dagli anni 2000 fino al momento della sua scomparsa ufficiale nel 2011, varie attività di comunicazione ed informazione, come la realizzazione del sito internet

www.aptelba.it, non più attivo, l’apertura di un ufficio informazioni a

Portoferraio, attività di comu nicazione televisiva ( alcune comparse su vari programmi televisivi come Linea Blu e Sereno Variabile); l’A.P.T si è occupata anche dell’attività editoriale, realizzando alcuni opuscoli con immagini per stimolare l’attenzione del lettore su varie tematiche: natura, attività sportive come la vela, la canoa, il trekking, il ciclismo, e le degustazioni. Compito dell’A.P.T era anche quello di occuparsi della realizzazione di eventi di animazione sul territorio come festival musicali, gare rallistiche e altri vari eventi di degustazione di vino e cibi.

2.7.3 Lo scenario attuale e La Gestione Associata del turismo

La G.A.T, Gestione associata del turismo, nasce nel novembre del 2011 dall’approvazione degli otto comuni dell’Isola (Portoferraio, Marciana, Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio nell’Elba, Rio Marina); è una convenzione per la gestione delle funzioni in materia di turismo e per la costituzione di un servizio locale per la qualificazione del prodotto turistico e la predisposizione di azioni e di progettazioni ricadenti in programmi europei. La G.A.T nasce proprio nell’anno in cui è avvenuta la soppressione dell’A.P.T per una legge finanziaria della Regione Toscana che ha imposto la soppressione delle agenzie per il turismo entro il termine massimo del 31/12/2011; data l’importanza dell’economia turistica per lo sviluppo economico dell’Isola, i comuni hanno compreso la gravità della situazione e hanno provveduto alla creazione della G.A.T.

2.7.4 Associazione Albergatori Isola d’Elba

Un altro importante organo per il turismo dell’Isola è l’Associazione Albergatori, che oltre a svolgere servizi per gli alberghi associati, svolge anche attività di comunicazione e promozione dell’isola, sia sul mercato

interno che estero. L’Associazione Albergatori è inoltre l’unico ente sull’isola che si impegna per la raccolta di dati attendibili e disponibili in tempo utile, sia qualitativi che quantitativi sui flussi turistici. Parlando con il vicepresidente dell’associazione Umberto Gentini, è emerso come i dati provinciali sui flussi turistici del comune di Livorno siano molto poco attendibili e spesso discordanti con quelli dell’associazione; è accaduto varie volte che dopo un confronto dei dati, la provincia di Livorno abbia ammesso gli errori fatti e sia tornata sui suoi passi per un’ulteriore elaborazione. Altri dati a disposizione sui flussi turistici oltre a quelli provinciali, sono quelli forniti dall’Autorità portuale di Piombino che, tuttavia, sono molto generici e non rivelano nemmeno la nazionalità dei passeggeri; sia i dati provinciali che quelli dell’Autorità portuale di Piombino, oltre ad essere poco utili perché spesso molto aggregati, come dichiarato da Gentini, non sono mai disponibili in tempo utile perché rilasciati nei primi mesi dell’anno successivo, quindi, non permettono azioni di marketing correttive. L’Associazione Albergatori, oltre ad occuparsi della raccolta di dati grezzi, partecipa anche a fiere in vari paesi europei ed organizza eventi per promuovere il prodotto turistico dell’isola. Le attività di comunicazione e promozione del prodotto turistico elbano vengono svolte sia in quei paesi in cui la notorietà della destinazione è già alta, come la Svizzera e la Germania, che presentano un turismo piuttosto maturo, sia in quei paesi in via di sviluppo con grandissime potenzialità e caratterizzati da un turismo acerbo, come quelli dell’Europa dell’est (Polonia, Repubblica Ceca), in cui il PIL è in fortissimo aumento e il mito dell’Italia è molto radicato; risulta di fondamentale importanza far conoscere il prodotto turistico dell’Isola d’Elba, per farlo rientrare nel consideration set62 del turista, essendo la destinazione meno nota rispetto a Capri, Ischia o la Sardegna.