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3. LA SOCIETAS LUOGO DI RIPARAZIONE E SOLIDARIETA’

4.4. MODALITÀ DI ANALISI DEI DATI

Come già più volte detto, un progetto di ricerca-azione è radicato nella prassi.

Un percorso di ricerca, quindi, parte da un aspetto di una situazione concreta e i risultati vanno direttamente e immediatamente ad informare quella stessa situazione concreta.

Siamo ovviamente dentro la cornice della Grounded Theory (Tarozzi, 2008), molto sinteticamente si tratta di un metodo flessibile che, per giungere al risultato finale, non sfrutta procedure stereotipate, ma adotta strategie euristiche. Le informazioni, di volta in volta raccolte, vengono analizzate e possono contribuire ad una ridefinizione del problema (De Gregorio, Mosiello, 2004). In questo modo, le fasi della raccolta e dell’analisi dei dati non sono separate, ma convivono in un processo circolare e iterattivo che porta ad una continua riformulazione degli assunti di partenza. La teoria (o discorso teorico) pertanto non costituisce il punto di partenza (come per esempio in un percorso top down) e neanche il punto di arrivo. La teoria trova il suo posto nel momento in cui si riflette sulla prassi.

I risultati delle attività di teorizzazione contribuiscono direttamente ad informare i tipi di cambiamento o innovazione da introdurre o decisioni da adottare nella situazione concreta. In questo senso, quindi, la ricerca azione è bottom up perché usa il materiale concreto di una situazione come punto di partenza per le riflessione teorica la quale, pertanto, non resta così fine a stessa.

91 Cecilia Sechi. Conflitto e riparazione: la promozione di una comunità relazionale. Il progetto “Condominio

Solidale . ViciniPiùVicini”.

Tesi di dottorato in Scienze sociali, indirizzo Scienze della governance e sistemi complessi. XXVI ciclo. Università degli studi di Sassari

In seguito all’analisi dei dati, pertanto, la valutazione si configura come un'azione interpretativa che dà senso ai processi formativi vissuti e riconduce a sintesi sistemica le qualità, i valori e le significatività personali (esperienze, atteggiamenti, motivazioni, bisogni etc.) da essi veicolati. La valutazione restituisce il valore formativo dei processi attivati, ossia ciò che mira a interpretare e comprendere il senso e il significato delle trasformazioni progettate e quelle attuate.

Con la valutazione si cambia il registro di lettura-interpretazione e si allarga il contesto di riferimento: il nuovo registro non è designato dalla confermabilità o dalla falsificabilità delle ipotesi progettuali, ma dalla loro efficacia nell’innestare significativi processi di trasformazione rispetto a questi.

I dati qualitativi raccolti in questa ricerca sono dati centrati sui significati, sull’analisi del contenuto delle risposte e metodologicamente centrati sul linguaggio con l’analisi della conversazione.

Quando si valuta non ci si limita solo all’analisi dei risultati, ma si punta a comprendere tutto il sistema dei processi individuali (intellettuali, affettivi, comportamentali) e collettivi (sociali, relazionali, comunicativi) che qualificano e rendono unica ogni esperienza di ricerca.

Come già riportato nel paragrafi che precedono, si vuole riassumere per maggiore facilità di chi legge:

 lo strumento d’indagine dell’intervista semistrutturata è stato rivolto ai condòmini, veri attori del progetto, che davanti ad uno strumento più direttivo potevano manifestare ritrosia, imbarazzo e schernirsi, poiché sono quasi tutte persone schive, alcune avanti con l’età, con poca o nessuna attitudine ad un confronto formalmente strutturato;

 l’intervista esperta è stata rivolta ai presidenti delle associazioni, al coordinatore dei facilitatori e a persone che hanno rivestito ruoli di snodo nel progetto (psicologa, alcuni condomini);

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Tesi di dottorato in Scienze sociali, indirizzo Scienze della governance e sistemi complessi. XXVI ciclo. Università degli studi di Sassari

 i focus group hanno interessato il gruppo dei facilitatori e il gruppo di progetto.

Ha confortato, in questa non facile scelta di strumenti coerenti ed efficaci per questo progetto, anche l’utilizzo di un'analisi interpretativa "analogica" e un percorso empirico con l’aggiunta dei seguenti strumenti oltre a quelli già indicati: l’individuazione di parole chiave ed estratti nei diversi target di riferimento:

 gruppo facilitatrici;  gruppo di progetto;  esperti;

 condomini;

Questa scelta, a parità di lunghezza delle interviste e focus group, ha permesso di indagare la diversità dei target, di esaminare le parole che comparivano trasversalmente, arricchendo il progetto di scoperte e conferme.

Le parole chiave, utilizzate in tal senso sono state utili alla descrizione e recupero del significato delle risposte. La particolarità delle parole chiave è che sono uniche ed una volta individuate, unite ad altre parole chiave dello stesso testo dovrebbero permettere di risalire facilmente alla loro contestualizzazione e ai principali item individuati.

Il riconoscimento del contenuto e del significato prevede un precedente riconoscimento dei concetti presenti nel testo (o in sue sotto parti di interesse). Tale riconoscimento è importante in molteplici ambiti:

 per riconoscere concetti simili indipendentemente dal modo in cui sono stati scritti;  per identificare parti di discorso parzialmente o totalmente sovrapponibili;

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Così, documentazione riconosciuta simile con un’analisi linguistica a livello di “parola”, potrebbe sottintendere e svelare differenti concettualizzazioni.

L’analisi delle parole chiave è utile anche nel:

 rimuovere le ambiguità terminologiche e di significato mentre possono risolvere anche situazioni di conflitto tra interpretazioni;

 riconoscere similarità concettuali nei testi.

“… un dizionario semantico disegnato come una rete, anche perché rappresenta parole e concetti come un sistema interrelato, sembra essere consistente con l’evidenza con cui i parlanti organizzano i loro lessici mentali…”

(Fellbaum, 1998).

Ciò che serve è la possibilità di organizzare, in relazione a topiche di interesse, dati ed informazioni anche se provenienti da sorgenti diverse.

Cercare le parole chiave all'interno del testo è una analisi che deve essere fatta con molta cura. Ogni singola parola deve essere segnata su un foglio a parte ed al termine leggendole di seguito, devono poter dare una descrizione il più vicina possibile al contesto e al target da cui sono state estrapolate. Le parole chiave, sono come la struttura del nostro cervello. Ad ogni singola parola può essere data una destinazione diversa, ma confrontate tra loro descrivono contesto e target.

In sostanza, le parole chiave si sono rivelate utili, per creare delle mappe mentali, quindi delle strutture articolate per la lettura dei dati, permettendo di addivenire a nuove significatività in relazione al progetto di ricerca e alla suoi obiettivi.

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