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Modalità attuative e criticità nell’attuazione dei servizi del Patto di servizio personalizzato

Il Patto per il lavoro del RdC alla luce dell’attuazione del Patto di servizio

3. Modalità attuative e criticità nell’attuazione dei servizi del Patto di servizio personalizzato

Vediamo allora, utilizzando i dati e le classificazioni del Rapporto di monitoraggio Anpal del 2017 sui servizi per il lavoro, come si è svolta l’attuazione dei servizi costitutivi del Patto di servizio equiparabili, come abbiamo visto, a quelli presenti nel Patto per il lavoro. In particolare tutte le attività elencate nella fase attuativa possono essere rappresentate in due macroaree di servizi, gene-ralmente definiti come servizi specialistici, l’orientamento di II li-vello e l’ accompagnamento al lavoro personalizzato, servizi che vengono scomposti nelle attività presenti nella tabella 1.

Tabella 1. Individuazione dei servizi specialistici di attuazione del Patto di servizio personalizzato/Patto per il lavoro

Orientamento di II livello e bilancio delle competenze

• Progettazione percorsi/consulenza orientativa

• Ricostruzione della storia socio-professionale della persona

• Identificazione e certificazione delle competenze

• Supporto all’utente nell’acquisizione di informazioni sulle opportunità profes-sionali, lavorative e formative

• Colloquio e definizione del piano di azione individuale

• Accompagnamento e supporto all’utente nella costruzione di un pro-getto di sviluppo professionale e relati-vo al Patto di servizio

personalizza-44 Il Patto per il lavoro del RdC e Patto di servizio personalizzato

to/Patto per il lavoro

Accompagnamento al lavoro – Matching

• Realizzazione di azioni di prevenzione dei rischi di insuccesso nei momenti di transizione

• Realizzazione di attività laboratoriali sulla ricerca attiva del lavoro

• Accompagnamento e monitoraggio dei percorsi individualizzati di inserimento lavorativo – tutoraggio, anche median-te ADR (assegno individuale di ricollo-cazione)

• Raccolta dei curricula

• Scouting opportunità lavorative (mat-ching)

• Gestione della banca dati (inserimento e aggiornamento dati)

Elaborazione su fonte Rapporto Anpal, 2017

Gli interventi di carattere amministrativo e di primo orientamen-to sono invece considerati come servizi generali, non personaliz-zati e propedeutici a quelli specialistici, e rientrano nella categoria dell’Accoglienza e dell’orientamento di I livello4. Ora cerchiamo di capire per ciascuna delle attività costituenti i macroservizi con-siderati, qual è stato il livello attuativo in termini quantitativi e qualitativi nel corso del 2017, per capire nell’immediato quale si-tuazione si troverà di fronte l’imminente percorso attuativo del Patto per il lavoro. Il rapporto Anpal 2017 (vedi tabella 2) evi-denzia fin dalle prime analisi come tra le azioni che registrano

4 Su un maggior dettaglio dei servizi generali si rimanda al contributo di L.

OLIVERI, Una sfida all’organizzazione dei centri per l’impiego, sempre su questo volume.

Massimo De Minicis 45

elementi di criticità compaiano quelle specialistiche, ricomprese, proprio, nell’orientamento di II livello e nell’incontro domanda offerta di lavoro con relativo inserimento lavorativo personaliz-zato tramite tutor. Tali aree di macroservizi, fanno registrare, quote di attivazione oscillanti tra un minimo del 51% ed un mas-simo di 79% dei Cpi, con una incidenza di attivazione critica compresa tra il 46% ed il 57% del totale. L’incidenza dell’attivazione con criticità è proporzionalmente maggiore in corrispondenza di azioni sempre più specialistiche. Le attività di piena realizzazione di inserimento lavorativo personalizzato, an-che mediante l’utilizzo di un assegno di ricollocazione, sembrano, quindi, quelle più difficili da realizzare da parte dei Cpi, che inve-ce erogano di più e con più facilità tutto l’insieme di azioni di ti-po adempimentale/amministrativo non individualizzabili, che vanno dall’accoglienza all’orientamento di I livello.

Tabella 2. Criticità e tasso di attivazione nella attuazione dei servizi generali e specialistici del Patto di servizio personalizzato

Servizi non personalizzati (Generali)

Servizio Criticità in % Tasso di

atti-vazione in %

Accoglienza e prima informazione 26,4 98,4

Orientamento di I livello 26,4 98,4

Servizi personalizzati (specialistici) Orientamento di II livello e bilancio delle competenze

51,0 79,0

Identificazione e certificazione delle competenze

57,9 51,2

46 Il Patto per il lavoro del RdC e Patto di servizio personalizzato

Accompagnamento e monitoraggio dei percorsi individualizzati di inse-rimento lavorativo – tutoraggio

46,2 72,0

Elaborazione su fonte Rapporto Anpal, 2017

Ma quali sono le ragioni che causano questa elevata criticità nel produrre servizi personalizzati da parte del sistema dei centri per l’impiego? A livello organizzativo le problematiche vengono in-dividuate con chiarezza nella tabella 3.

Tabella 3. Descrizione delle criticità per ambito organizzativo

Ambito Criticità % sul totale delle criticità

Spazi Inadeguatezza 5,9

Software,

collegamenti in rete

Mancanza,

malfunzionamento

18,3

Computer Carenza 8,8

Personale Carenza 49,3

Professionalità Carenza 10

Elaborazione su fonte Rapporto Anpal, 2017

Ad una prima lettura dei dati, considerando l’apparato organizza-tivo-strutturale nell’insieme dei servizi offerti generali e speciali-stici, le maggiori difficoltà vengono registrate sul versante della carenza di personale 49,3% e nella mancanza di software adegua-ti 18,3 %. Due fattori essenziali nella realizzazione di servizi di adegua- ti-po individualizzato: la mancanza di personale, infatti, appare estremamente deleteria nella realizzazione di un

accompagna-Massimo De Minicis 47

mento al lavoro con un tutor personalizzato, mentre la carenza di software specialistici ed innovativi preclude la possibilità di ren-dere più facile e molecolare l’aggiornamento costante delle offer-te di lavoro presenti sul offer-territorio. In generale, quindi, i dati evi-denziano come mano a mano che i servizi prevedono l’attivazione di azioni più mirate al tipo di richiesta formulata e ai fabbisogni individuali si registrano maggiori e forti criticità per una carenza di personale e di innovazione tecnologica. Secondo l’Anpal, in corrispondenza di attività a più diretto contatto con l’analisi individuale dell’ utenza: «il grosso dei Cpi appare in forte affanno, ancor più che rispetto al gruppo di funzioni non specia-listiche ed una parte di Cpi risulta non attivare questo set specifi-co di azioni, attualmente fuori dalla portata delle proprie capacita operative e funzionali»5. Vediamo, quindi, nella tabella 3 in che modalità le criticità evidenziate incidono in maniera diversificata sui servizi con maggiori criticità, quelli specialistici.

Tabella 4. Incidenza delle criticità nell’erogazione dei servizi specialistici (val. % sul totale delle criticità rilevate)

Servizio Mancanza

Elaborazione su fonte Rapporto Anpal, 2017

5 ANPAL, op. cit., 34.

48 Il Patto per il lavoro del RdC e Patto di servizio personalizzato

Nel 2017, i Cpi hanno riscontrato maggiori difficoltà nella realiz-zazione dei servizi specialistici attuativi del Patto di servizio per-sonalizzato per la mancanza di software adeguati e per la man-canza di personale. Il dato di maggiore criticità è quello relativo all’accompagnamento al lavoro, 19,3% per la carenza di software e 51,3% per la carenza di personale ma questo rientra nella logi-ca, già precedentemente evidenziata, che a servizi sempre più complessi e specialistici si amplificano le criticità presenti. Ap-profondendo l’analisi questa appare più interessante se proce-diamo alla scomposizione dei servizi specialistici nelle diverse azioni che li compongono, e osserviamo quali sono soggette alle maggiori difficoltà attuative. Per quanto riguarda l’orientamento di II livello la situazione appare variegata, con situazione di me-dia criticità per il bilancio di competenze, il supporto alla costru-zione di un progetto di sviluppo professionale fino ad arrivare a situazioni di alta criticità per la realizzazione di un percorso di identificazione e certificazione delle competenze. Situazione più complessa, appare invece quella dell’accompagnamento al lavoro, dove tutte le attività, dalla realizzazione di azioni di prevenzione dei rischi di insuccesso nei momenti di transizione, alla realizza-zione di attività laboratoriali per la ricerca attiva di lavoro, ai veri e propri interventi di inserimento lavorativo individualizzati con tutor, presentano tutte lo stesso livello massimo di criticità6.

Analizzando, quindi, la situazione di attuazione dei servizi specia-listici individualizzati nel 2017, costituenti il Patto di servizio, possiamo evidenziare come le difficoltà maggiori con cui si dovrà confrontare da subito il similare Patto per il lavoro del RdC si ri-scontreranno non nella definizione degli adempimenti ammini-strativi, nell’accoglienza dei beneficiari o nel fornire prime

6 Vedi in particolare le tabelle 17 e 18 del più volte richiamato rapporto di Monitoraggio Anpal, 32-33.

Massimo De Minicis 49

mazioni ed orientamento, ma nella parte relativa alla fase attuati-va del patto, la personalizzazione del servizio. Tali criticità emer-geranno essenzialmente per la mancanza di personale in grado di svolgere funzioni di assistenza personalizzata e per la carenza di software tecnologicamente adeguati. In tal senso anche l’esperienza attuativa di un altro intervento di politica attiva, che ha coinvolto centinaia di migliaia di giovani, la Garanzia Giovani ha confermato tale tendenza. Anche in questo caso fin dalle fasi di prima attuazione, si è registrato un gran numero di iscrizioni e attivazioni al programma, ma forti difficoltà nell’erogazione dell’orientamento specialistico e pochi inserimenti lavorativi per-sonalizzati, essenzialmente caratterizzati da tirocini lavorativi, an-che in presenza di importanti sgravi fiscali per le imprese da inte-grare con tale tipologia di intervento7.