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Nuovo soggettario

1) Norme. Le norme rappresentano la grammatica del linguaggio di indicizzazione:

1.5 Modularità, flessibilità e sviluppo

Il sistema Nuovo soggettario è caratterizzato da una modularità che lo rende flessibile sotto molti aspetti, fra cui:

a) Grado di complessità dei soggetti. Il linguaggio è adattabile alla rappresentazione di soggetti di diverso livello di complessità.

Questa caratteristica consiste nella capacità di esprimere i temi trattati nelle opere in tutta la loro varietà e complessità, con il risultato di una maggiore precisione nella rappresentazione di un soggetto. La precisione, che è un requisito essenziale per l’efficienza del catalogo, è perseguibile grazie alla natura analitico-sintetica del linguaggio (vedi G), che consente di costruire stringhe di soggetto di estensione commisurata ai temi che devono rappresentare (stringhe ‘coestese’ o ‘su misura’).

b) Ambiti di applicazione. Il sistema è applicabile a risorse di varia natura (es.

analogiche o digitali, grafiche, sonore, ecc.) e in contesti documentari diversi (biblioteche, archivi, musei, ecc.), generali o specialistici.

Il sistema non prevede un elenco precostituito di stringhe di soggetto, impiegabile da tutte le istituzioni nell’indicizzazione delle proprie risorse. Ogni istituzione costruisce le proprie stringhe di soggetto graduando esaustività, coestensione e specificità secondo le proprie esigenze, pur nell’adozione di un linguaggio comune, fatto di regole condivise e di uno stesso vocabolario controllato di riferimento. Inoltre, essendo la componente semantica e quella sintattica integrate nel sistema come strutture distinte e all’occorrenza separabili, il sistema è impiegabile anche in ambienti in cui si adotta un’indicizzazione post-coordinata.

c) Sviluppo del sistema. Il sistema si sviluppa continuamente in relazione all’attività di indicizzazione e, in modo differenziato, in relazione alle sue diverse componenti.

Tutte le componenti si accrescono via via che il sistema viene aggiornato (anche grazie alle proposte degli enti che partecipano allo sviluppo del Thesaurus) e impiegato dalle varie istituzioni nell’indicizzazione delle proprie risorse.

Tuttavia, le componenti non crescono contemporaneamente e nella stessa misura. La distinzione logica e funzionale fra le componenti, delineata in 1.1, consente anche una loro distinta e progressiva realizzazione, senza che sia compromessa la funzionalità dell’intero sistema. Infatti, se i termini e le norme sono indispensabili per il suo impiego, non lo è nella stessa misura il corredo applicativo che, essendo un elemento di supporto, di aiuto, ha la natura di un work in progress. Analogamente, la costruzione delle stringhe di soggetto si sviluppa in modo progressivo come risultato dell’applicazione del linguaggio all’indicizzazione dei documenti da parte delle singole istituzioni e delle loro reti.

2. Il Thesaurus

Il Thesaurus è il vocabolario del linguaggio di indicizzazione: contiene i termini che rappresentano concetti utili per la descrizione del soggetto delle opere e per il loro recupero da parte dell’utente in fase di ricerca. I termini sono, pertanto, impiegabili:

a) nell’indicizzazione dei documenti, indipendentemente dalla modalità adottata, sia essa pre-coordinata o post-coordinata (vedi F.1);

b) nella ricerca, da parte dell’utente, dei temi di proprio interesse e delle opere che ne trattano.

A questo scopo sono essenziali alcune operazioni, dette di controllo del vocabolario, finalizzate a garantire l’uniformità e l’univocità dei termini (vedi 2.2-2.3).

Inoltre i termini sono presentati nel Thesaurus in modo strutturato, così da rendere più agevole all’utente l’identificazione dei concetti utili per la sua ricerca. A questo scopo si stabiliscono relazioni paradigmatiche fra termini, come le relazioni di equivalenza, e fra concetti, come le relazioni gerarchiche e quelle associative (vedi 2.4).

Alla base delle operazioni di controllo e di strutturazione del vocabolario vi sono alcuni metodi di analisi, come l’analisi del significato dei termini, l’analisi categoriale e l’analisi a faccette (vedi 2.1.2).

Sono previste modalità di accesso e di presentazione dei termini (e delle loro relazioni) idonee all’indicizzazione e alla ricerca (vedi 2.6). La procedura operativa adottata per la costruzione e l’aggiornamento del Thesaurus è descritta in 2.7.

Le norme per l’allestimento del Thesaurus fanno riferimento allo standard ISO 25964-1:2011. Nella costruzione del vocabolario del Nuovo soggettario esse sono applicate sia ai nuovi termini, sia a quelli recuperati da precedenti strumenti (Soggettario del 1956 e successivi Aggiornamenti della Bibliografia nazionale italiana) oppure impiegati dalla BNI o per il catalogo della BNCF e mai registrati.

Il Thesaurus presenta le seguenti caratteristiche generali, compatibili con le linee guida del citato standard:

a) struttura classificatoria: il vocabolario è organizzato non per discipline, ma sulla base di una struttura definita da macrocategorie, categorie e faccette (vedi 2.5);

b) copertura semantica: il vocabolario non è limitato a un settore specifico, ma accoglie termini appartenenti a qualsiasi ambito di conoscenza: si tratta dunque di un thesaurus generale; questa caratteristica, combinata con un’organizzazione dei concetti su base categoriale e non disciplinare, favorisce un approccio interdisciplinare alla conoscenza;

c) monogerarchia/poligerarchia: il vocabolario è monogerarchico, essendo la poligerarchia ammessa solo in pochi casi e con particolari cautele (vedi 2.4.4);

d) metodo di costruzione del vocabolario: il vocabolario è costruito dal basso verso l’alto, ossia i termini acquisiscono relazioni gerarchiche verso l’alto, fino alle loro classi più generali (vedi 2.7.1), seppure all’interno di una macrostruttura predefinita;

questo non significa che le relazioni non possano essere visualizzate anche dall’alto verso il basso;

e) procedura di aggiornamento: il vocabolario è aggiornato periodicamente, sulla base dell’attività di indicizzazione della Bibliografia nazionale italiana (BNI) e degli altri enti e istituzioni che collaborano al Nuovo soggettario; questa caratteristica fa sì che il Thesaurus si sviluppi sulla base della garanzia bibliografica (literary warrant) e in modo ‘partecipativo’, estendendo la sua copertura multidisciplinare anche con l’apporto di competenze e di realtà documentarie specialistiche (vedi 2.1.2.1 e 2.8).

Il Thesaurus del Nuovo soggettario presenta alcune differenze fondamentali rispetto al Soggettario del 1956.

− Ogni termine, indipendentemente dalla funzione che svolge nella descrizione dei soggetti e dalla posizione che assume nelle stringhe, costituisce una voce del Thesaurus. Conseguentemente è stata abbandonata la distinzione fra voce principale e suddivisioni, per cui sotto ciascun termine del Thesaurus non figura alcuna suddivisione. I termini che nel Soggettario comparivano unicamente come suddivisioni, se ritenuti accettabili (ossia rispondenti ai requisiti formali e semantici previsti dalle nuove norme), sono acquisiti nel Thesaurus come termini di indicizzazione.

− I riferimenti alla sintassi sono presenti nel Thesaurus unicamente sotto forma di istruzioni (note sintattiche) di cui sono corredati alcuni tipi di termini, e di link al Manuale applicativo nel quale si possono trovare esempi e suggerimenti relativi alla costruzione delle stringhe di soggetto.

− I termini del Thesaurus presentano un apparato di relazioni, legami, elementi descrittivi, applicativi e gestionali più ricco rispetto a quello delle voci del Soggettario. Tale apparato li rende idonei a svolgere le nuove funzioni loro assegnate: di controllo e strutturazione del vocabolario, di raccordo con i precedenti strumenti, di applicazione nell’indicizzazione dei documenti.

− Oltre ai termini, sono presenti nel Thesaurus le etichette di nodo (vedi 2.5), che hanno la funzione di indicare ‘caratteristiche di divisione’ di una classe.

Nel recupero della terminologia del Soggettario i termini sono stati sottoposti a un processo di revisione, sia riguardo agli aspetti morfologici che al corredo delle relazioni, applicando le stesse norme usate per la strutturazione dei termini nuovi. In particolare non sono accolte relazioni semantiche fra termini e stringhe, come invece avveniva in certi casi nel Soggettario62.

Inoltre, la struttura meno formalizzata del Soggettario è sostituita da quella a tre relazioni (di equivalenza, gerarchiche e associativa) prevista dagli standard sui thesauri.

62 Per la relazione di scomposizione, vedi 2.4.1.