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Nuovo soggettario

Regola 3. Un termine composto viene scomposto se il focus indica un’azione (transitiva o intransitiva) e la differenza indica il suo agente o strumento

3. Le stringhe di soggetto

3.4 Analisi dell’enunciato di soggetto

3.4.1 Valenza sintattica

La valenza sintattica è la capacità di un concetto di creare legami con altri concetti: per esempio di un’azione transitiva con un oggetto e un agente, o di una parte con l’intero a cui appartiene, ecc. Questa nozione è ripresa nel paragrafo sulla nota sintattica (vedi 3.7).

L’analisi delle relazioni si effettua a partire dai concetti che hanno valenza sintattica, dai quali dipendono le funzioni assunte dai concetti direttamente collegati e che, pertanto, determinano la struttura dell’enunciato o di un suo segmento: innanzitutto il concetto di azione (o altro tipo di concetto che, nel contesto dell’enunciato, svolge analoga funzione), ma anche i concetti di parte e di proprietà.

Per esempio, nell’enunciato

Gestione finanziaria delle aziende di servizi pubblici

è l’azione ‘gestione finanziaria’ a stabilire un legame con l’oggetto ‘aziende di servizi pubblici’; è presente, dunque, una relazione transitiva, con associate le funzioni logiche dell’azione transitiva e dell’oggetto.

Nell’enunciato

Insegnamento della lingua italiana agli immigrati arabi

l’azione ‘insegnamento’ stabilisce un legame, oltre che con l’oggetto (‘lingua italiana’), con un beneficiario (‘immigrati arabi’); è presente, anche in questo caso, una relazione transitiva, con associate tre funzioni logiche: l’azione transitiva, l’oggetto e il beneficiario.

Nell’enunciato

Comportamento sociale degli adolescenti

l’azione ‘comportamento sociale’ ha un legame con l’agente ‘adolescenti’ e dà luogo a una relazione intransitiva che è considerata una fattispecie della relazione di appartenenza.

Nell’enunciato

Controllo dell’elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti

l’azione di ‘controllo’ è diretta verso l’oggetto ‘elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’, costituito da una proprietà (‘elasticità’) appartenente a un tipo di struttura in muratura (‘strutture in cemento armato’) impiegata nella costruzione dei ponti.

Quando nell’enunciato di soggetto sono presenti più concetti con valenza sintattica, l’analisi deve tendere prima di tutto a riconoscere la relazione sulla quale l’enunciato è incentrato, la relazione primaria da cui derivano le funzioni logiche primarie. Infatti, da questa relazione dipende, in primo luogo, l’applicazione appropriata dello schema dei ruoli.

Nell’enunciato ‘controllo dell’elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’, la relazione primaria è quella fra l’azione ‘controllo’ e l’oggetto ‘elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’. Successivamente, a un secondo livello - ossia a livello di ciascuna funzione primaria individuata – l’indicizzatore identifica le eventuali relazioni e funzioni logiche esistenti, e così via fino al completamento dell’analisi. Nell’esempio sopra citato, l’oggetto ‘elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’ è costituito da una proprietà (‘elasticità’) e dal possessore (‘strutture in cemento armato dei ponti’); quest’ultimo è costituito da una parte (‘strutture in cemento armato’) e dall’intero (‘ponti’): in entrambi i segmenti dell’enunciato è presente una relazione di appartenenza. La distinzione tra funzioni primarie e funzioni secondarie si riferisce, dunque, a livelli diversi della struttura sintattica e assume il seguente significato: le funzioni primarie sono quelle determinate dalla relazione sulla quale è incentrato l’enunciato di soggetto, le funzioni secondarie sono quelle corrispondenti ai singoli elementi derivanti dalla scomposizione di un sintagma che rappresenta una funzione primaria.

Questo tipo di analisi può essere rappresentato graficamente come segue:

Fig. 13 – Analisi delle funzioni sintattiche

Nel contesto di un enunciato, il riconoscimento della valenza sintattica di un concetto, del tipo di relazione attivata e delle funzioni logiche collegate è normalmente un’operazione intuitiva. Tuttavia, nell’analisi di enunciati più complessi possono determinarsi dubbi e incertezze, tali da richiedere una certa cautela.

Per esempio, nell’enunciato

Impiego di audiovisivi nell’insegnamento della lingua italiana agli immigrati arabi

la relazione espressa da ‘impiego di ... nel ...’ è interpretata in queste norme come una relazione transitiva, nella quale ciò che è impiegato (‘audiovisivi’) assume la funzione dell’agente o strumento, mentre l’ambito di impiego (‘insegnamento della lingua italiana a immigrati arabi’) rappresenta l’oggetto.

Nell’enunciato

Catalogo delle incisioni delle collezioni della Biblioteca nazionale centrale di Firenze

il concetto espresso dal termine ‘collezioni’ è inteso come una proprietà della classe di oggetti raccolti (‘incisioni’) e come una parte rispetto al contesto di

conservazione ‘Biblioteca nazionale centrale di Firenze’, dando luogo a una particolare costruzione della stringa di soggetto.

Esempi come questi, nella misura in cui sono riconducibili a una casistica più ampia (il primo a una specifica modalità della funzione di agente, detta agente indiretto; il secondo a un particolare contesto applicativo della relazione di appartenenza), si possono risolvere facendone oggetto di una specificazione o corollario della regola (vedi, rispettivamente, 3.6.1.5 e 3.6.1.6).

Nell’enunciato di soggetto

Disegni di cavalli di Leonardo da Vinci della Royal Library di Windsor

la valenza sintattica di ‘disegni’, come proprietà del loro autore (‘disegni di Leonardo da Vinci’) e come parte dell’organizzazione che li conserva (‘disegni della Royal Library di Windsor’) non pone problemi di interpretazione, mentre qualche dubbio può nascere nell’identificazione della natura della relazione con il soggetto raffigurato (‘cavalli’). In casi come questi, è un’istruzione specifica – la nota sintattica di Disegni – che può aiutare l’indicizzatore nell’analisi dell’enunciato e nella costruzione della relativa stringa di soggetto.

3.4.1.1 Valenza sintattica e categoria semantica

La valenza sintattica di un concetto in un enunciato di soggetto è indipendente dalla sua categoria semantica, registrata nel Thesaurus. Tuttavia, quest’ultima può essere un indicatore utile per l’individuazione nell’enunciato delle valenze sintattiche e delle funzioni logiche associate. Questo vale, in particolare, per le azioni e per le proprietà.

Per esempio: il concetto ‘gestione finanziaria’, che nell’enunciato ‘gestione finanziaria delle aziende di servizi pubblici’ svolge la funzione di azione transitiva, è collegato nel Thesaurus alla categoria Attività della macrocategoria AZIONI. Analogamente i concetti

‘controllo’ ed ‘elasticità’ (rispettivamente un’azione transitiva e una proprietà nell’enunciato ‘controllo dell’elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’) sono registrati nel Thesaurus l’uno nella categoria Attività della macrocategoria AZIONI, l’altro come una proprietà meccanica dei materiali, all’interno della categoria Materia della macrocategoria COSE.

Non c’è, tuttavia, una sovrapposizione completa e rigida fra le due nozioni, per cui la valenza sintattica di un concetto non può essere derivata aprioristicamente dalla categoria semantica di appartenenza; tanto meno possono esserlo le diverse funzioni logiche che un concetto può svolgere nel contesto di un enunciato di soggetto.

Negli esempi illustrati al paragrafo precedente, la corrispondenza tra funzione sintattica e categoria semantica è verificabile anche per altri concetti, come

‘insegnamento’ (azione transitiva nell’enunciato ‘insegnamento della lingua italiana agli immigrati arabi’; AZIONI/Attività nel Thesaurus) e ‘comportamento’

(azione intransitiva nell’enunciato ‘comportamento sociale degli adolescenti’;

AZIONI/Attività nel Thesaurus). In alcuni casi, più che di una corrispondenza in senso stretto si tratta di una compatibilità. Per esempio: un tipo di Strutture (‘strutture in cemento armato’) può essere considerato in un enunciato di soggetto come parte di una struttura più ampia, che ne costituisce l’intero

(‘ponti’). Un tipo di Oggetti (‘disegni’) può avere in un enunciato la valenza di parte (rispetto al contesto di conservazione, la ‘Royal Library di Windsor’) e di proprietà (rispetto al suo autore, ‘Leonardo da Vinci’).

La corrispondenza vale soprattutto per le AZIONI/Attività. Così nelle Attività troviamo, come valenze sintattiche tipiche, le azioni transitive (es. Acquisto, Esportazione, Gestione, Tortura) e le azioni intransitive (es. Delinquenza, Servizi bancari, Assenteismo). Naturalmente esistono, all’interno di questa categoria, concetti la cui propensione a stabilire relazioni sintattiche con altri concetti è scarsa (es. Aeronautica, Erboristeria, Cinema, Agricoltura). Inoltre un concetto che ha come valenza tipica, per esempio, quella di azione intransitiva o di proprietà, può in certi contesti assumere una valenza diversa, transitiva, quando è diretto verso un oggetto-meta come Funzioni e Responsabilità nei seguenti enunciati:

Funzioni delle Regioni in materia di viabilità

Responsabilità degli amministratori pubblici per danni all’ambiente naturale.

3.4.1.2 Valenza sintattica e sintagma nominale

L’analisi della valenza sintattica e delle funzioni logiche associate trova un riscontro nell’analisi del sintagma nominale che forma l’enunciato di soggetto.

Il sintagma nominale è una sequenza significativa di parole, costituita da un sostantivo legato sintatticamente a uno o più aggettivi, oppure legato ad altri sostantivi mediante preposizioni. Come si può notare negli enunciati analizzati in 3.4.1, il concetto che ha valenza sintattica e da cui si parte per identificare relazioni e funzioni logiche ha una posizione particolare nel sintagma: è quello rappresentato dal primo termine – testa o focus – dell’intero enunciato o del segmento analizzato. Per esempio ‘controllo’ è la testa dell’enunciato ‘controllo dell’elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’; quando, successivamente, si analizza il segmento ‘elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’, è di nuovo il primo termine che regge sintatticamente l’intero segmento; e così per ‘strutture in cemento armato’ nel segmento ‘strutture in cemento armato dei ponti’.

Questa corrispondenza fra valenza sintattica ed elemento iniziale del sintagma è un ulteriore ausilio per l’individuazione, nell’enunciato di soggetto, delle valenze sintattiche e delle funzioni logiche associate.

Il sintagma nominale è analizzabile in due componenti: la testa (o focus) e i modificatori (o differenze). La testa è l’elemento nominale con il quale inizia il sintagma e che regge e domina sintatticamente gli altri elementi, i modificatori:

questi fungono da complementi o specificazioni del termine di testa.

Nell’esempio sopra citato, la testa ‘controllo’ ha come modificatore

‘dell’elasticità delle strutture in cemento armato dei ponti’; ‘elasticità’ ha come modificatore ‘delle strutture in cemento armato dei ponti’, e così via.

L’indicazione di cercare la valenza sintattica fondamentale nel termine di testa presuppone che si sia preliminarmente individuata la componente essenziale o nucleo dell’enunciato, distinta dai concetti complementari (vedi 3.4.2). Con

termine di testa dell’enunciato si deve, infatti, intendere il primo termine del nucleo dell’enunciato, ossia quello che ha la capacità di determinare le relazioni fra i concetti.

Queste considerazioni sulla forma grammaticale del sintagma nominale possono essere di qualche utilità per l’analisi delle relazioni sintattiche dell’enunciato di soggetto, oltre a trovare nel Thesaurus un’efficace applicazione all’analisi e al trattamento dei termini composti (vedi 2.2.6).