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Indicizzazione per soggetto

C. Selezione delle opere da indicizzare

La relazione di soggetto, secondo il modello concettuale IFLA LRM, è la relazione fra un’entità (che abbiamo chiamato ‘tema’) e l’opera che ne tratta. Come si è visto sopra, l’attribuzione di questa relazione si basa su una connessione logica caratterizzata dai requisiti della pertinenza e della rilevanza.

Dunque, la relazione di soggetto si applica propriamente all’opera. Tuttavia, poiché un’opera si realizza in un’espressione che a sua volta si materializza in una manifestazione, il processo di indicizzazione per soggetto interessa sia l’espressione che la manifestazione di un’opera.

Nell’espressione, l’opera è caratterizzata da una specifica forma intellettuale o artistica;

nella manifestazione, da una specifica forma fisica. Entrambe queste caratteristiche, sebbene distinte dal tema dell’opera, possono fornire utili indicazioni per la formulazione del soggetto.

Nella manifestazione di un’espressione, l’opera è spesso accompagnata da elementi paratestuali (introduzioni, prefazioni, commenti, indici, biografie, ecc.) che svolgono un’importante funzione di ausilio nell’analisi concettuale, indicando il tema di base o i temi principali dell’opera. Inoltre, un elemento paratestuale può, in determinati casi, essere trattato esso stesso come un’opera distinta, oggetto di interesse ai fini dell’indicizzazione per la sua rilevanza, per il suo potenziale informativo, per il suo interesse storico, ecc.

Dunque, in questo contesto, il significato di ‘opera’ può essere circoscritto nel modo seguente: per ‘opera’ s’intende una determinata creazione intellettuale o artistica (in qualsiasi forma e su qualsiasi supporto) il cui contenuto è oggetto di interesse ai fini dell’indicizzazione.

Le opere indicizzabili appartengono a varie tipologie, distinguibili in base alla forma bibliografica, documentaria o editoriale (libri, opuscoli, periodici, tesi di dottorato, documenti archivistici, ecc.), al supporto documentario (a stampa o digitale), oppure relative a risorse di natura non bibliografica né testuale (fotografie, carte geografiche, opere d'arte, ecc.).

Non può essere posto arbitrariamente alcun limite alla selezione delle opere da indicizzare. Tradizionalmente, tuttavia, vengono seguiti alcuni criteri di carattere tipologico e cronologico (come si dirà nei paragrafi seguenti), soprattutto in riferimento alle risorse bibliografiche.

A questo proposito sarebbe opportuno che le biblioteche dichiarassero esplicitamente, nei propri siti web o in altre sedi, le scelte che hanno adottato in riferimento alle opere indicizzate.

C.1 Selezione tipologica

Non viene generalmente fornito un accesso per soggetto alle opere per le quali non sia identificabile un soggetto specifico, poiché trattano una tale varietà di temi da renderne impossibile la sommarizzazione tramite uno o più soggetti: per esempio enciclopedie e periodici generali, almanacchi, raccolte di scritti su argomenti diversi, ecc.

Tradizionalmente, sono state escluse dall’indicizzazione le opere dell’immaginazione e della creazione artistica, con la motivazione che, anche quando sono incentrate su un tema, il loro intento non è fornire informazioni. L’esclusione ha riguardato in misura maggiore le opere letterarie, data la loro consistenza e rilevanza nell’ambito delle biblioteche pubbliche. Tuttavia, anche queste opere sono studiate e ricercate per il loro soggetto: possono avere, dunque, un valore informativo, oltre che letterario o estetico, contribuendo alla conoscenza di un determinato tema. Questo vale, in particolare, per alcuni generi letterari e artistici, come la letteratura di viaggio, la saggistica letteraria, la narrativa per ragazzi, la fotografia... Inoltre, occorre tenere conto di quanto indicato in B, ossia che per questo tipo di opere la nozione di soggetto è estensibile a vari elementi del loro contenuto, come temi, personaggi, eventi, ambienti, luoghi, in esse descritti o rappresentati, ognuno dei quali può costituire motivo di interesse per gli utenti nella

ricerca di opere letterarie o artistiche. Appropriate indicazioni formali, nella stringa di soggetto, permettono di distinguere i testi di letteratura, le opere d’arte e le loro riproduzioni dagli studi critici su uno stesso tema considerato in generale o in ambito letterario o artistico.

L’interesse, l’utilità, la fattibilità dell’indicizzazione per soggetto di questo tipo di opere è, del resto, attestata dalla pubblicazione di contributi scientifici e linee guida, dalla creazione di strumenti appositi (classificazioni e thesauri), da sperimentazioni e servizi diffusi anche in Italia.

Per queste opere, siano esse indicizzate per soggetto oppure no, è possibile creare accessi mediante concetti che ne rappresentano la forma e il genere (vedi F.3).

Qualsiasi scelta venga operata in merito alla selezione, essa dipende dalle politiche di indicizzazione delle diverse istituzioni, che possono variare a seconda delle loro caratteristiche e finalità e della loro utenza.

C.2 Selezione cronologica e opere antiche

Il criterio della selezione cronologica, in base al quale escludere dalla soggettazione – del tutto o in parte – opere scritte o realizzate anteriormente a una certa data, indipendentemente dall’anno della loro pubblicazione, attiene a scelte di opportunità delle singole biblioteche e non ai principi dell'indicizzazione.

Lo standard ISO 5963:1985 (vers. italiana: ISO 5963:1989) sull’analisi concettuale dei documenti e lo standard ISO 25964-1:2011 sui thesauri non prevedono criteri di selezione cronologica. IFLA LRM fa riferimento alla ‘selezione cronologica’ non come esclusione dalla soggettazione delle opere anteriori a una certa data, ma come possibilità per l’utente di selezionare ulteriormente, in fase di ricerca, tramite la data di creazione dell’opera, le risorse recuperate in una ricerca per soggetto, scegliendo opere recenti per un’informazione corrente, oppure opere scritte prima di una certa data o in un determinato periodo se è interessato a conoscere il modo in cui un tema è stato inteso e spiegato a quel tempo39.

Se gli stessi principi valgono sia per le opere moderne sia per quelle antiche, ciò che le differenzia ai fini dell’indicizzazione per soggetto sono alcune implicazioni derivanti dalla dimensione temporale delle opere antiche, caratterizzata da una pluralità di ‘tempi’

diversi: l’epoca in cui l’opera è stata prodotta, il presente nel quale l’opera è nuovamente oggetto di ricerca e di studio, l’intervallo fra i due tempi, durante il quale si sono succedute le sue ‘espressioni’ e ‘manifestazioni’, sedimentate le sue interpretazioni.

Queste implicazioni riguardano sia l’analisi concettuale dei documenti che il controllo terminologico, ossia le procedure per identificare il soggetto dell’opera e le operazioni

39 «To select, from among the resources identified through a subject search, those resources that seem the most relevant […] - due to the date of creation of the content (for example, to select recently written works for an information need for state-of-the-art current information, but instead select works created in the 1800s (regardless of the date of publication of the manifestation) if the information need is to understand how the subject was perceived at that time)» (IFLA LRM cit., p. 98-99).

per scegliere i termini appropriati per rappresentarne i concetti.

Per esempio nel verificare la rilevanza dei temi trattati si dovrebbe tenere conto della ricezione dell’opera nel tempo, verificando il coevo interesse dei temi in essa trattati, ma anche i significati che l’opera ha assunto nel tempo, l’uso che ne è stato fatto, i temi che ne hanno determinato la ‘fortuna’ o per i quali l’opera è divenuta una fonte di informazione importante, il modo in cui oggi è recepita. Tutti questi elementi di giudizio possono rappresentare fattori di rilevanza nella selezione dei soggetti. Inoltre, l’individuazione di temi pertinenti e rilevanti può essere influenzata dalla natura spesso eterogenea del libro antico, rendendo opportuna la segnalazione di più aspetti di uno stesso soggetto o di più temi specifici, siano essi trattati come temi indipendenti o facenti parte di un tema più ampio. Dunque, nell’analisi concettuale delle opere del passato la valutazione dei fattori contestuali e di quelli testuali può richiedere una procedura più complessa e articolata rispetto alle opere moderne.

Altre implicazioni, nell’indicizzazione per soggetto di opere antiche, riguardano l’uniformità e l’univocità dei termini in relazione all’evoluzione lessicale. Se i termini di indicizzazione scelti per rappresentare un concetto sono normalmente quelli di uso corrente, è opportuno creare punti di accesso allo stesso concetto anche da termini impiegati in epoche passate e non più in uso, purché siano effettivamente attestati nelle opere e nelle fonti lessicografiche. Allo stesso tempo, occorre evitare gli anacronismi derivanti dalla scelta di un termine associato oggi a un significato diverso da quello del passato, oppure di un termine che rappresenta un concetto non pertinente rispetto al contesto storico e culturale dell’epoca.

Si possono dunque impiegare nell’indicizzazione per soggetto delle opere antiche gli stessi strumenti con cui si indicizzano le opere moderne, purché essi siano dotati di strutture e mezzi idonei a soddisfare le particolari esigenze che tale indicizzazione comporta, sia sul piano dell’analisi concettuale che su quello del controllo terminologico.

Se nella tradizione italiana le esperienze di soggettazione di opere antiche, in edizioni contemporanee o del passato, sono rare, in altri Paesi esse sono maggiormente diffuse. Tuttavia, questa prassi sta iniziando ad affermarsi anche in Italia. Nella Bibliografia nazionale italiana (BNI)40 dall’annata 2016 vengono indicizzate per soggetto le nuove edizioni di opere scritte e/o realizzate prima dell’anno 1900, pur con le analoghe esclusioni operate per quelle moderne. La stringa di soggetto si conclude sempre con il termine Opere anteriori al 1900, secondo il significato e le indicazioni d'uso previste dal Thesaurus del Nuovo soggettario41. La pubblicazione di linee guida, a cura della BNCF e della Biblioteca dell’Accademia della Crusca, ne faciliterà la diffusione.

Nel Thesaurus, oltre al termine Opere anteriori al 1900, da impiegarsi nel caso di

40 Bibliografia nazionale italiana: nuova serie del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Firenze: Biblioteca nazionale centrale, 1958-.

41 In altri Paesi si adottano limiti o parametri cronologici diversi, come mostrano i termini Early works to 1800 e Ouvrages avant 1800 previsti rispettivamente da Library of Congress subject headings (LCSH) e da Répertoire d’autorité-matière encyclopédique et alphabétique unifié (RAMEAU).

indicizzazione semantica di opere scritte o realizzate prima dell’anno 1900 (indipendentemente dall’anno della loro pubblicazione), apposite etichette di nodo raggruppano termini che denotano gruppi sociali, organizzazioni, attività, istituti finanziari, giuridici e politici del passato, facilitandone l’individuazione nell’ambito delle rispettive categorie.