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Monitoraggio Scopi:

Nel documento PDF - Linee Guida Malattie Reumatiche (pagine 89-96)

•valutare l’attività di malattia;

•evidenziare precocemente uno specifico impegno d’organo; •controllare eventuale tossicità da farmaci;

•controllare patologie concomitanti;

consentire ai pazienti una vita pressoché normale in tutti i suoi aspetti (adeguato follow-up in corso di gravidanza).

Costituzionali Muscolo- Cutanee Renali Polmonari Cardiologiche Reticolo- Ematologiche

Neuropsi-scheletriche endoteliali chiatriche

Astenia Artralgie Rash malare, Micro- Pleurite Pericardite Linfadenopatia Anemia Epilessia Febbre Artriti subacuto- ematuria Ipertensione Endocardite diffusa Leucopenia Mielite (escludere discoide Cilindri polmonare Miocardite Splenomegalia Piastrinopenia trasversa

infezione) Ulcere orali urinari Embolia Cefalea

Perdita Alopecia proteinuria polmonare intrattabile

di peso fen. Raynaud S. nefrosica (giovani Neuropatie

Porpora senza altre periferiche

Vasculite/ patologie) Psicosi

livedo Disturbi

mnesici e cognitivi Tabella 2. Manifestazioni cliniche e di laboratorio suggestive di LES

Linee guida per la diagnosi e la terapia del lupus eritematoso sistemico (LES)

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La frequenza delle visite ambulatoriali di controllo è difficilmente codificabile, perché dipen-de dalle manifestazioni d’organo. Tuttavia, nei pazienti con malattia inattiva, senza comor-bilità e danno potrebbe essere sufficiente eseguire una valutazione della malattia ogni 6-8 mesi.

Nel monitoraggio dell’attività di malattia deve essere indagata l’eventuale comparsa di nuove manifestazioni cliniche, in particolare cutanee, articolari, sierositiche, neurologiche.

Va, inoltre, sorvegliata ogni variazione degli esami ematochimici: emocromo, azotemia, crea-tininemia, eGFR, proteinemia totale e frazioni, C3, C4, VES, PCR, esame urine completo. Nei pazienti con pregresso impegno renale è necessario eseguire anche la proteinuria delle 24 ore.

Si raccomanda il controllo delle comorbilità, in particolare con la valutazione annuale dei fat-tori di rischio cardiovascolare e con l’esecuzione degli screening tumorali previsti per la popo-lazione generale.

La ricerca degli autoanticorpi, effettuata in occasione della valutazione basale, va ripetuta in caso di cambiamenti del quadro clinico, per confermare il sospetto di una riacutizzazione o in particolari condizioni quali gravidanza o interventi chirurgici:

•anticorpi antinucleo (ANA, screening alla diagnosi); •anticorpi anti-DNA (diagnosi e monitoraggio); •anticorpi anti-ENA (diagnosi);

•anticorpi anti-fosfolipidi (diagnosi).

Autoanticorpo Frequenza (%) Specificità diagnostica

ANA 95-98% Screening, non specifici

Anti-DNA 50-60% Alta; a titolo elevato nel LES con coinvolgimento renale e cerebrale

Anti-RNP 5-10% Abbastanza alta; tipici nel LES con fenomeno di Raynaud

e interessamento polmonare

Anti-Sm 15-20% Alta

Anti-SSA/Ro 30% ~ Bassa; correlati con fotosensibilità, LECS, LEN Anti-SSB/La 10% ~ Bassa; correlati a LEN o nel LES con sindrome sicca Anti-C1q 30-60% ~ Medio-bassa; molto frequenti nella nefrite lupica

attiva

Anti-nucleosomi 70-80% ~ Alta; associati a nefrite lupica Anti-proteina-P 10-15% Alta; associati a neuro-LES ribosomiale

La ricerca di altre specificità anticorpali dovrà essere decisa dallo specialista in base alle mani-festazioni cliniche presentate dal paziente.

Terapia

Nel trattamento dei pazienti senza impegno d’organo maggiore è indicato l’utilizzo di corti-costeroidi e antimalarici. Gli antimalarici sono in grado di controllare l’attività di malattia lie-ve; la loro assunzione è associata ad aumentata sopravvivenza e minore sviluppo di danno e la loro sospensione è associata ad aumentato rischio di riacutizzazioni. Pertanto, si raccomanda che i pazienti con LES assumano una terapia di fondo con antimalarici a meno che non sia controindicata.

In pazienti non responsivi o per i quali si renda necessaria una dose di corticosteroidi troppo elevata per lunghi periodi, è indicato l’utilizzo di farmaci immunosoppressori.

Nei pazienti con glomerulonefrite proliferativa diffusa è raccomandata l’associazione di glu-cocorticoidi a elevato dosaggio e farmaci immunosoppressori, in particolare ciclofosfamide o micofenolato mofetile. Sono raccomandate, come misure aggiuntive, la foto protezione e l’as-sunzione di calcio e vitamina D.

Per i dettagli della terapia vedi le tre figure in appendice.

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Linee guida per la diagnosi e la terapia del lupus eritematoso sistemico (LES)

Figura 1. Algoritmo terapeutico nelle manifestazioni cutanee ed ematologiche Manifestazioni cutanee di LES Terapia locale e HCQ + CCS a basso dosaggio Da valutare estensione delle manifestazioni cutanee:

nel Lupus acuto diffuso o bolloso, CCS a dosi medio/alte

Risposta Non risposta Continuare MTX Risposta Non risposta: effettuare o ripetere IVIG* Mantenimento con dose minima

efficace di CCS + immunosoppressore Belimumab o Rituximab Perdita di efficacia Risposta Non risposta Continuare Talidomide o Dapsone Alte dosi di CCS + IVIG*, AZA o CSA o MMF

NB. Nell’interessamento articolare/cutaneo e per le manifestazioni sistemiche di malattia come risparmiatore di

corticosteroidi considera belimumab. * Valutare costi/benefici.

Manifestazioni ematologiche (piastrinopenie autoimmuni)

Appendice: terapia

Linee guida per la diagnosi e la terapia del lupus eritematoso sistemico (LES)

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Figura 2. Algoritmi terapeutici in: artrite, pericardite e interessamento neurologico

Artrite HCQ-CCS a dosaggio medio/basso Risposta Non risposta Continuare MTX AZA o MTX Risposta Non risposta

Continuare con CCS a medie dosi da ridurre al minimo dosaggio quando le condizioni del paziente lo consentono

+ AZA o MMF

Valutare la possibilità di altre terapie: rituximab o MMF (come da case series e case

report in letteratura) FANS, CCS a dosaggio

medio/basso

NB. Nell'interessamento articolare/cutaneo e per le manifestazioni sistemiche di malattia come risparmiatore di

corticosteroidi considerare belimumab.

Pericardite

Boli di CCS + boli di CYC Danno neurologico

Figura 3. Algoritmo terapeutico di induzione e mantenimento nella nefrite lupica proliferativa Induzione di remissione NIH modificato (CYC 750 mg/mq/mese x 6 mesi) EUROLUPUS (CYC 500 mg/2 settim. x 6vv) MMF (2-3 g/dì x 6 mesi) CYC orale 100 mg/dì per un max di 3-6 g AZA (2 mg/kg/dì) MMF (1-2 g/dì) Mantenimento della remissione

Corticosteroidi ad alte dosi, con successiva riduzione fino a dosaggio minimo efficace

Considerare nelle forme non responsive rituximab o ciclosporina

Nel documento PDF - Linee Guida Malattie Reumatiche (pagine 89-96)