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AEF C OMPLESSIVA DEL TERRITORIO

I NDICI DI STRUTTURA DEL PAESAGGIO (LS)

LS_1: Indice di forma corretto (CPA)

La prima caratteristica indagata è la compattezza delle singole unità territoriali tramite l’analisi della loro forma. Per fare ciò viene utilizzato l’Indice di forma

corretto (CPA) (Farina, 1998) che mette in relazione il perimetro (P) e l’area del poligono considerato (A).

CPA 0.282P

Tale rapporto varia da 0 (quando la patch è un cerchio perfetto) ad infinito (per una patch infinitamente lunga e stretta).

La normalizzazione ha consentito di attribuire, in relazione alla valutazione del contributo di tale indicatore nella complessiva dell’impronta agro-ambientale, punteggi inferiori a poligoni con forme più irregolari, proprie di situazioni che possono essere caratterizzate da fenomeni di parcellizzazione e frammentazione.

LS_2: Indice di Entropia del Paesaggio (SHI)

L’Entropia del paesaggio, che fa riferimento all’equazione di Boltzman per la descrizione del concetto di Entropia introdotto con il 2° principio della termodinamica, è stata valutata tramite il calcolo dell’Indice di Entropia di

Shannon-Weiner (SHI) (Thomas, 1981).

Tale indice fu introdotto, nel campo della “teoria dell’informazione”, da Claude Shannon nel 1948 (Shannon, 1948), e negli anni ’60 tale approccio fu introdotto in Ecologia per misurare la quantità di informazione di cui sono portatori i sistemi viventi e valutare l’entità della biodiversità in un ecosistema. Attualmente il suo significato è stato declinato al fine di permettere la valutazione del grado di concentrazione/dispersione di una variabile geografica su una determinata porzione di territorio (Turner, 1990).

L’entropia, secondo tale indice, è calcolata come

Hn pi n

i 1

loge pi

dove pi indica la probabilità della variabile osservata nella i-esima zona. Tale valore varia da 0 a loge n . I valori prossimi allo 0 indicano compattezza mentre i valori prossimi a loge n corrispondono a situazioni territoriali disperse e di conseguenza maggiormente disorganizzate e con una maggiore presenza del fenomeno dello sprawl insediativo.

Nella presente ricerca tale indice è calcolato con riferimento alle aree agricole, diversamente da quanto più frequentemente rinvenibile in altri studi presenti in letteratura, dove viene applicato alle patch del mosaico urbano.

Le elaborazioni sono state riferite alle singole sezioni di censimento, per le quali è stato calcolato un solo valore aggregato che permette di compiere valutazioni sulle variazioni spaziali del fenomeno della dispersione delle aree agricole (Antrop & Van Eetvelde, 2000).

I dati ottenuti sono stati poi normalizzati al fine di attribuire alle sezioni con un valore più elevato il minore punteggio nella valutazione dell’impronta agro- ambientale.

LS_3: Dimensione frattale (FD)

Un ulteriore indice per valutare la qualità del paesaggio attraverso l’analisi della forma delle singole patches agricole è la dimensione frattale (FD) (O'Neill, 1988; Sugihara & May, 1990) la quale, facendo riferimento alle figure frattali, esprime l’irregolarità dei bordi dell’elemento considerato dando un’indicazione dell’impatto dell’azione umana sul territorio. Ciò è possibile partendo dal presupposto che le forme naturali presentano forme più frastagliate (valori di FD più alti) a differenza di quelle antropiche che hanno forme più regolari (FD più bassi, vicino a 1).

Tale indice è così espresso:

dove L corrisponde alla lunghezza apparente, in questo caso il perimetro del poligono considerato, K è una costante, è la scala di riferimento (risoluzione) e FD è la Dimensione Frattale.

Valori elevati di tale indicatore appartengono a forme dal perimetro irregolare, tipicamente conseguenti a fenomeni di parcellizzazione e frammentazione, per cui è stato necessario ricalibrare i punteggi al fine di attribuire, alle situazioni non caratterizzate da tali dinamiche, un punteggio positivo nella complessiva valutazione dell’Impronta agro-ambientale.

LS_4: Indice di frammentazione (FR)

L’entità della frammentazione del mosaico territoriale è valutata tramite l’Indice

di frammentazione (FR) (La Greca, et al., 2011) che determina la suddivisione di

ecosistemi contigui in singole aree omogenee.

È estremamente utile tenere in considerazione tale indice poiché fra le conseguenze di una forte frammentazione vi è l’indebolimento degli ecosistemi a causa dell’isolamento dei singoli habitat.

L’indice di frammentazione viene misurato anch’esso, come gli indici sopra descritti, sulle singole sezioni di censimento prendendo a riferimento i poligoni di uso del suolo relativi alle aree non urbanizzate. La formula applicata è la seguente

FR 1 PA

PAMAX

+ NP

NPMAX

dove PA corrisponde all’area del singolo poligono di uso del suolo, PAmax all’area

totale della sezione mentre NP è il numero di poligoni della classe scelta per l’indagine presenti nella sezione presa a riferimento e NPmax è il numero di

poligoni totali nella sezione.

In riferimento al significato di tale indicatore, viene effettuata una elaborazione dei risultati al fine di attribuire alle sezioni di censimento che registrano valori più elevati, indicanti fenomeni di frammentazione, il minore punteggio nella valutazione complessiva dell’Impronta Agro-ambientale.

LS_5: Valore ecologico e ricreativo territoriale (DEN_NAT)

Il valore ecologico e ricreativo (DEN_NAT), caratteristica e requisito fondamentale per le aree a contatto con il sistema urbano è stato preso in considerazione mettendo in evidenza la presenza di aree naturali e protette, quali parchi regionali, siti della Rete Natura 2000 o altre aree di interesse ecologico naturale indicate dagli enti amministrativi. Tale livello informativo è stato unito con i poligoni di uso del suolo classificati come parchi e giardini e con le aree forestali e di tutela così come previste dai Piani territoriali del territorio indagato.

La loro presenza sul territorio è valutata in termini di densità.

LS_6: Valore agricolo (DEN_AGR)

Il valore agricolo (DEN_AGR) del territorio extra-urbano è stato analizzato attraverso il calcolo della densità Kernel dei poligoni di uso del suolo classificati con codice 2 del primo livello della Legenda CLC al fine di valutare l’entità e la distribuzione spaziale della copertura agricola del territorio indagato.

LS_7: Transizioni uso del suolo (LUT)

Ulteriori elaborazioni hanno permesso una lettura della composizione del mosaico territoriale da un punto di vista funzionale, basata sulla valutazione dell’uso del suolo prevalente e sulle sue variazioni (LUT) nel periodo 2003-2008.

Vista la finalità di carattere primariamente metodologico della ricerca, la scelta dell’arco temporale di riferimento per l’indagine è stata operata al fine di prendere in considerazione database cartografici che permettessero, sebbene ravvicinati da un punto di vista temporale, condizioni ottimali di coerenza geometrica. L’applicazione della metodologia potrà ovviamente fare riferimento ad intervalli temporali più ampi al fine di cogliere e descrivere tendenze di medio e lungo periodo.

L’analisi delle dinamiche evolutive dell’uso del suolo ha richiesto differenti riclassificazioni delle mappe di uso del suolo al fine di ottenere una matrice di

transizione (Tabella 15 e Figura 68) che ne prevede cinque tipologie:

1. Persistenza

2. Urbanizzazione aree agricole 3. Urbanizzazione aree naturali

4. Estensificazione (naturalizzazione/abbandono/dissesto) 5. Intensificazione

Tabella 15: Matrice di transizione variabile LS_7 (LUT) AREE URBANE AREE AGRICOLE AREE NATURALI E SEMI-NATURALI AREE UMIDE AREE URBANE 1 AREE AGRICOLE 2 1 4 4

AREE NATURALI E SEMI-