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LE NANOTECNOLOGIE NELLA STAMPA ITALIANA (2000 2005)

3.3 OBIETTIVI ED IPOTES

La ricerca, di natura per alcuni versi preliminare data la mancanza di dati preesistenti sul caso italiano, ha avuto come obiettivo generale quello di descrivere le traiettorie che ha assunto il discorso pubblico sulle nanoscienze nei quattro maggiori quotidiani italiani (“Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Sole24Ore”) nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2005.

La scelta di concentrarsi sulla stampa, escludendo altri media, è stata dettata da due considerazioni: a) l’assoluta prevalenza in seno alla letteratura di riferimento di analisi condotte sui grandi quotidiani nazionali; b) l’attenzione che i quotidiani riservano alla tecnoscienza attraverso inserti settimanali o sezioni specifiche all'interno della edizione giornaliera. Questo ultimo aspetto ha indotto ad includere nella ricerca anche gli articoli inseriti negli allegati come “Tuttoscienze” “Corriere Economia” e “Corriere Salute”. Per quanto riguarda il periodo di copertura

considerato, la mancanza di dati disponibili sul caso in questione esigeva uno studio a carattere parzialmente esplorativo che mantenesse comunque una certa attenzione rispetto all’evoluzione diacronica della copertura. Inoltre, gli archivi on line delle quattro testate considerate non hanno consentito di raccogliere dati uniformi dopo il 2000, anno dell’articolo polemico di Billy Joy e, quindi, ottimo punto di partenza. Per ovviare a questa mancanza, si è deciso di estendere il progetto di ricerca ai quattro quotidiani italiani di èlite invece che alle due testate più diffuse, come si è fatto frequentemente nella letteratura specialistica sull'argomento.

L'orientamento necessariamente theory driven ha permesso di poggiare il case study su un set di research question piuttosto definite, mutuate dagli studi condotti nel contesto internazionale.

• Quale è stato il livello di attenzione riservato dalla stampa italiana alle nanoscienze durante il periodo di analisi?

• Quali sono stati i temi più frequenti? • Quali sono stati i più comuni media frame? • Quale è stato il tono generale della copertura? • Quali sono gli attori principali?

L'utilizzo del concetto-guida di emerging technologies ha portato alla definizione di tre ipotesi con esso coerenti che abbiamo tentato di verificare empiricamente (Nisbet e Lewenstein 2002; Gorss e Lewenstein 2005).

• L'attenzione della stampa sarà mediamente bassa con picchi di attenzione in corrispondenza di determinati framing events

• Il tono della copertura sarà prevalentemente positivo

• Gli attori sociali presenti nel coverage saranno ristretti a pochi gruppi sociali

Le ipotesi sono servite per testare l’utilità della proposta teorica di Hilgartner e

Lewenstein per il nostro caso. Correlato a questo microbiettivo, gli sforzi della ricerca sono convogliati in un secondo step: dopo l’analisi della copertura, abbiamo

rintracciato le rappresentazioni che i “gruppi sociali rilevanti” hanno immesso nel testo mediale per ricostruire, almeno a grandi linee, il “mondo sociale distintivo”, nella accezione offerta dai due autori, dove vengono attivamente discusse e ri- costruite le innovazioni tecnologiche.

3.4 METODO

Gli articoli, ognuno dei quali è stato considerato come singola unità di analisi, sono stati dapprima analizzati attraverso analisi del contenuto come inchiesta. Questa tecnica segue la stessa logica dell'inchiesta con questionario e permette di “interrogare” il testo sulle dimensioni considerati rilevanti dal ricercatore

(Losito,1996). Le evidenti difficoltà, nel tradurre la complessità semantica del testo in risposte standardizzate quali quelle ottenibili da uno strumento come il questionario, sono state ammortizzate dal fatto che non si pretendeva la comprensione del senso generale dei messaggi ma l'individuazione di alcuni aspetti definiti rilevanti per gli obiettivi di ricerca precedentemente esposti.

La costruzione della scheda di analisi ha ricalcato l'approccio empirico allo studio della copertura giornalistica dei temi scientifici promosso da Gamson e Modigliani (1989), poi perfezionato da Bauer e Gaskell (a cura di, 2002) ed utilizzato, per gli stessi nostri obiettivi, da Gorss e Lewenstein (2004). Lo strumento di rilevazione, per ogni unità di analisi, ha registrato le seguenti dimensioni:

1 sezione dove compare l’articolo 2 struttura della titolazione

4 tipologia di “pezzo”giornalistico 5 collocazione geografica della notizia 6 tipologia di evento (se presente) 7 area tematica

8 iprincipali attori presenti nel testo sia individuali che collettivi 9 posizioni assunte dagli attori individuali rispetto alle nanotecnologie 10 media frame

11 valutazioni in termini rischi/benefici (se presenti) 12 posizione dell'autore

13 tono generale dell’articolo

Le modalità della variabile “frame” sono state costruite sulla base delle indicazioni fornite da Gorss e Lewenstein (2004). Successivamente, sono state adattate allo specifico contesto di analisi (tabella 3.1). Per la individuazione degli attori sono state costruite categorie secondo criteri di omogeneità. In questo modo, abbiamo potuto trattare come “attori” anche generici riferimenti a “scienziati” “politici” “istituzioni” etc..; quando in un articolo veniva introdotto uno specifico soggetto, ad esempio un fisico, questo è stato considerato “rappresentante” della sua categoria (gli scienziati); mentre, quando il testo conteneva un accenno soltanto al gruppo, l'attribuzione risultava automatica. Ciò è stato particolarmente utile nel secondo step della ricerca. Gli articoli ritenuti più congruenti con gli obiettivi del nostro studio sono stati sottoposti ad una analisi finalizzata ad individuare le “visioni” delle nanotecnologie, ovvero le rappresentazioni presenti nel testo direttamente attribuibili a determinati soggetti o “gruppi sociali rilevanti”.

La relazione tra “visioni” ed “attori” o “gruppi sociali rilevanti” ha costituito l’unità di analisi della seconda parte della ricerca. L'utilizzo di categorie omogenee sotto il profilo della collocazione sociale se da un lato ha facilitato il collegamento tra soggetti e “visioni”, dall'altro ha condotto ad una certa ambivalenza rispetto alla identificazione della posizione di ciascun attore verso una determinata “visione”. Se, infatti, “un chimico” e un “ricercatore biomedico” possono essere sussunti nella stessa categoria, “esperti scientifici ”, il loro accordo/disaccordo verso una cornice di senso” può ovviamente variare. In altre parole, ogni categoria contiene posizioni e “visioni” diverse, difficilmente attribuibili ad un network piuttosto che ad un altro. Nonostante questo limite, ove possibile, si è preferito utilizzare categorie di attori per

coerenza con il livello di analisi scelto. L'obiettivo della seconda parte dello studio è stato isolare alcune delle principali “visioni” delle nanotecnologie, non ricostruire dettagliatamente la composizione dei network. Nella prospettiva che stiamo

perseguendo, alternativa all’approccio diffusionista, un fatto scientifico o un oggetto tecnologico si consolida soltanto quando riesce a mobilitare una rete di attori/alleati attraverso la convergenza di interessi particolari verso un frame condiviso, punto di riferimento per l'azione collettiva che trascende la dimensione individuale. (Latour 1998; Bijker 1995; Bauer 2002).

Il protocollo di ricerca utilizzato nella seconda fase è stato messo a punto seguendo le indicazioni di David Altheide sull’analisi qualitativa dei testi (Altheide 2000)

adattandole agli obiettivi ed al contesto teorico dello studio.

Tabella 3.1 Tipologia di frame

PROGRESSO Le nanotecnologie sono “l'onda del futuro”

ECONOMICO Effetto delle nanotecnologia sull'economia

ETICO Focus sugli aspetti etici della ricerca delle

nanotecnologie

VASO DI PANDORA Le nanotecnologie potrebbero portare a sviluppi

negativi imprevisti

COINVOLGIMENTO PUBBLICO I cittadini devono essere coinvolti nella direzione da dare alla ricerca sulle nanotecnologie

LONTANO FUTURO Le applicazioni pratiche arriveranno soltanto in

un futuro lontano

CONFLUENZE Le nanotecnologie rappresentano la confluenza

tra campi disciplinari diversi

POST UMANO Le nanotecnologie porteranno al superamento del

corpo umano come pura entità biologica

TECNICO/DIVULGATIVO Focus sul background scientifico, attenzione alla esposizione dei dati sperimentali