In posa davanti al Museum of Cocoa and Chocolate di Bruxelles
Il viaggio di fine corso è sempre un’esperienza che tutti gli studenti aspettano con ansia di vivere: avvie- ne alla fine di un percorso scolastico impegnativo, a ridosso dell’Esame di Stato, con le incognite per il futuro e la consapevolezza di dover lasciare, a breve, un gruppo di amici con cui si sono condivisi problemi, paure, sod- disfazioni e sogni.
Ecco perché, ogni volta che parto in- sieme ai miei ragazzi, mi sento for- tunata e grata di poter condividere con loro questa esperienza... Oddio, alla partenza del viaggio di fine corso della V B PT proprio proprio fortuna- ta e grata magari non mi sarò sentita: l’appuntamento al cancello dell’Istituto era infatti fissato per le 01.30 di lune- dì 1 aprile 2019, i ragazzi ovviamente avevano “fatto after”, io e la collega Adele Eccheli invece, con occhi asson-
nati e vagamente persi, dubitavamo assai del fatto di riuscire a concludere in maniera dignitosa la lunghissima giornata che ci attendeva.
Un autista spericolato ci ha porta- to all’aeroporto di Linate bruciando tutte le tappe, l’aereo è partito in perfetto orario e alle 08.30, come da programma, siamo atterrati a Bru- xelles, dove in tre giorni abbiamo veramente potuto conoscere questa meravigliosa città da diversi punti di vista. Ci siamo quindi fatti coinvolgere e affascinare dalla Grande Place, con- siderata una delle più belle piazze del mondo, nonché patrimonio mondiale dell’Unesco, dai caratteristici fumetti rappresentati sui palazzi, dal Manne-
quin Pis, uno dei simboli della città,
tappa obbligatoria per ogni turista e statua tra le più fotografate, dalla birreria Cantillon, una delle poche
DANIELA ZANETTI Docente di Materie letterarie
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OLTRE LA SCUOLA Asta dei fiori di Aalsmeer
Tipico canale di Amsterdam
al mondo che ancora produce birra seguendo le antiche tecniche di fer- mentazione naturale, dal Parlamen- to europeo e dal Museo della Storia europea, che ci hanno permesso di conoscere da vicino il cuore pulsan- te della politica europea, dal Museo del cioccolato, con i suoi profumi e le ricche degustazioni, dalla cioccolate- ria artigianale, in cui un abilissimo e simpatico maestro cioccolataio, sotto i nostri increduli occhi, creava delizio- se praline, dal Palazzo reale, sede po- litica della monarchia belga.
La mattina del 4 aprile siamo partiti per Amsterdam; lungo il tragitto ab- biamo visitato il centro sperimentale dell’Università di Wageningen, fonda- ta nel 1918 e considerata tra le princi- pali a livello mondiale nel campo del- le Scienze agrarie. Successivamente abbiamo fatto sosta presso la stalla
Peter’s Farm Van den Berg, specializ-
zata nell’allevamento dei vitelli da carne.
Verso sera siamo arrivati ad Amster- dam, dove siamo rimasti quattro giorni e dove abbiamo vissuto delle esperienze emotivamente forti, pri- ma fra tutte la visita alla Casa Museo
di Anna Frank, dove la ragazza visse
nascosta insieme alla sua famiglia e dove scrisse il suo noto Diario; cam- minare nella soffitta, visionare i suoi quaderni vergati dalla scrittura fitta e ordinata, osservare le foto, ascoltare dalle audioguide il racconto di quanto successe, ha indubbiamente segnato
noi tutti che, all’uscita, ci siamo scam- biati impressioni ed emozioni. Amsterdam è però anche una città colorata, allegra, multietnica e vivace, che ci ha regalato visite uniche e inte- ressanti. Di buon mattino il 6 aprile ci siamo recati all’Asta dei Fiori, dove ogni giorno vengono venduti oltre 20 milioni di fiori e piante attraverso la
Royal FloraHolland: qui abbiamo sen-
tito tutta la tensione presente nella casa d’asta, abbiamo visto divertiti e meravigliati decine di montacarichi strapieni di fiori, abbiamo scoperto dal vivo le dinamiche del commercio di fiori e piante.
Nel pomeriggio, restando in tema, abbiamo visitato il famoso Mercato dei Fiori galleggiante di Amsterdam, noto localmente come Bloemenmarkt.
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Con la pioggia o con il sole, dal lune- dì al sabato, questo tratto del canale Singel, nel centro della città, è avvolto dai colori vivaci e dai profumi dei fiori freschi ed è frequentato sia dai turisti che dagli abitanti locali; qui abbiamo acquistato bulbi di tulipano per i no- stri giardini e simpatici souvenir tipi- camente olandesi.
Il giorno successivo è stata la volta del Museo di Van Gogh, che possiede la più grande collezione di opere del pittore olandese Vincent van Gogh; la collezione comprende opere che documentano le varie fasi della sua vita, dall’infanzia ai vari stadi emotivi, fino alla morte. Tra le tele, abbiamo ammirato I mangiatori di patate, La
camera di Vincent ad Arles e una delle
varie realizzazioni de I Girasoli. Nel pomeriggio abbiamo visitato la città in battello, in un suggestivo percorso tra i suoi 165 canali creati nei secoli per incentivare il commer- cio e il trasporto e allo stesso tempo per bonificare il terreno favorendo l’espansione della città. Da una pro- spettiva decisamente insolita abbia- mo quindi avuto modo di ammirare le eleganti case mercantili che risal- gono al Secolo d’oro olandese, i me- ravigliosi timpani, le bellissime chiese, il suggestivo Magere Brug (Ponte Ma- gro) e molte altre attrazioni turistiche.
Visita alla Peter’s Farm Van den Berg Lezione di cioccolato al Museum of Cocoa and Chocolate
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OLTRE LA SCUOLA
Il 7 aprile, ultimo giorno, sotto una timida pioggerella, ci siamo recati all’Orto botanico, uno dei più antichi al mondo, fondato nel 1638 dai cit- tadini come giardino di erbe medici- nali destinate a medici e farmacisti. Contiene più di seimila alberi, piante tropicali ed indigene; la monumentale
Palm House risale al 1912 ed è nota
per la sua collezione di cicadofite. Particolarmente interessante si è rive-
lata la serra di ingenti dimensioni che riproduce tre differenti climi tropicali. Con gli occhi pieni di immagini e di bellezza, la sera del 7 aprile siamo decollati da Amsterdam per il rientro; quando, nel cuore della notte, siamo arrivati al cancello dell’Istituto, erava- mo tutti stanchi e assonnati, ma grati per la bella esperienza vissuta che ha saputo creare tra noi un legame uni- co e speciale.
Giochiamo tra i fiori di Aalsmeer
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Aperitivo time!
Dal 13 al 19 aprile 2019 noi, classe VB GAT, abbiamo effettuato l’uscita didattica di fine corso attraversando Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Croa- zia. Il primo giorno siamo partiti, tutti molto eccitati, alla volta della nostra prima tappa: l’Azienda Agricola biodi- namica San Michele situata a Cortel- lazzo, in provincia di Venezia. Dopo la visita guidata da parte del proprieta- rio, siamo saliti sul pullman per diri- gerci verso Palmanova dove abbiamo svolto un tour di questa particolare città. Al termine della giornata abbia- mo raggiunto l’hotel, situato a Trieste, in cui abbiamo pernottato.
Il mattino seguente ci aspettava una visita guidata al centro storico della città di Trieste, per poi ripartire ed oltrepassare il confine per entrare in Slovenia. Qui abbiamo avuto la pos- sibilità di vedere le più grandi grotte
del Carso: le Grotte di Postumia. La seconda giornata è terminata con l’arrivo nella capitale slovena, una piccola perla, Lubiana.
I tre giorni successivi sono stati dedi- cati ad escursioni naturalistiche pres- so alcuni dei maggiori e più bei parchi dell’est Europa. Infatti il terzo dì dell’u- scita didattica l’abbiamo trascorso all’interno del Parco Nazionale del Tri- glav, per osservare la fauna locale, con una sosta presso il vicino Lago di Bled. La mattina dopo siamo partiti da Lu- biana per dirigerci verso la Croazia, più precisamente verso il Parco Nazionale del Risnjak. Finita l’escursione ci siamo avviati verso l’hotel, nella città di Fiume. L’ultimo parco che abbiamo visitato è stato il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, in cui abbiamo vissuto un’e- sperienza suggestiva dettata dal me- raviglioso paesaggio di questo luogo.
A cura della ex classe VB GAT