La mia azienda agricola è denominata Maso Canova e ha sede a Monte Terlago in Valle dei Laghi; è una piccola azienda biologica certificata Bio, nata a gennaio 2016 e che si occupa della produzione di ortaggi in pieno campo e in serra, della coltivazione di piante aromatiche e officinali, di un meleto di varietà re- sistente Topaz e di altre piante da frutto. Accanto all’attività di coltivazione c’è anche l’allevamento di animali per una piccola fattoria didattica e l’apicoltura in arnie Top Bar (non per la produzione di miele, ma per la ripopolazione delle api, per la biodiversità e per l’impollinazione delle nostre piante).
Il mio progetto aziendale, oltre che per un obiettivo economico, è nato anche per perseguire le seguenti finalità:
• poter svolgere un lavoro in piena libertà e perfetta armonia con la fami- glia; lavoro da intendere come filosofia di vita che ruota attorno alla na- tura, rispettando e favorendo la biodiversità senza sfruttamento di terra e animali;
• poter divulgare questa filosofia cercando di coinvolgere e avvicinare i bambini e le loro famiglie a madre terra.
Le nostre famiglie di provenienza, la mia e anche quella di mio marito Massi- mo che mi aiuta part-time nella gestione dell’azienda, non avevano nessuna esperienza in ambito agricolo e di conseguenza il nostro progetto è stato av- viato praticamente da zero.
Io ho seguito un percorso formativo quadriennale di Estetista Autonoma svi- luppando anche la passione per i massaggi olistici ed il benessere legato alla natura. Per un certo periodo ho esercitato questa professione che ho dovuto però abbandonare per problemi di salute.
Dopo la frequenza ad alcuni corsi del Fondo Sociale Europeo sono riuscita ad ottenere un’adeguata formazione per occuparmi di pratiche d’ufficio e per al- cuni anni ho svolto questa professione, con molte responsabilità e soddisfazio- ni, presso un’officina meccanica specializzata. Nel 2010 è arrivata la mia prima figlia (Viola) a cui sono seguiti Matteo e Celeste che mi hanno resa orgogliosa di fare la mamma; a questo punto, viste anche le difficoltà a trovare posto per
Stefania Lusuardi con alcuni degli animali della sua fattoria didattica
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LA REALTÀ
i tre bimbi all’asilo nido, pensare di tornare a lavorare ai ritmi precedenti era impensabile.
Così nel 2016, dopo aver frequentato dei corsi di permacultura, orto sinergico e agricoltura consapevole, mi sono buttata in questa meravigliosa esperienza. Tante idee, amore, passione, unite ad un po’ di sana confusione, hanno dato vita a Maso Canova, dove si pratica un’agricoltura rigenerativa, dove gli ani- mali vengono rispettati e amati, dove la terra prende valore e viene arricchita quotidianamente.
La gestione è molto impegnativa, ma riesco a conciliare famiglia e lavoro (non sempre benissimo per la verità); i miei bimbi mi seguono in tutte le attività, a volte mi aiutano, spesso fanno caos e in molte occasioni mi consentono di tornare un po’ bambina come loro.
L’estensione produttiva è di due ettari, più un ettaro di pascolo riservato a di- verse specie di animali. Alcuni terreni sono di proprietà di mio marito, mentre uno l’ho acquistato io due anni fa; questi sono i lotti attorno alla nostra abita- zione nonché sede dell’azienda e parte della fattoria didattica. Gli altri fondi si trovano comunque vicini, si potrebbe dire adiacenti e comunicanti, separati dal comparto principale da una stradina comunale; alcuni di questi sono in affitto ed altri in comodato d’uso.
Da quest’anno l’azienda fa parte anche della Carta Europea del Turismo Soste- nibile grazie al supporto della rete di Riserve del Bondone.
All’interno di questa piccola azienda mi occupo di un po’ di tutto, sia nella parte pratica (lavorazione terreno, semine, trapianti, cura degli animali, raccolta e vendita prodotti), sia nella parte tecnico amministrativa e contabile (ordini, fatture, pagamenti, pianificazione, progetti didattici).
Per sviluppare ulteriormente il progetto aziendale mi piacerebbe realizzare prossimamente un piccolo laboratorio di trasformazione delle piante aroma- tiche e officinali, solo per essiccarle e confezionare buste di aromi singoli, sali aromatici e fioriti, tisane, ... (uso alimentare); nei miei sogni ci sarebbe anche quello di creare una piccola lodge relax vicino all’apiario, magari con all’interno dei lettini di fieno ed erbe officinali, per sdraiarsi, rigenerarsi e coccolarsi con la musica delle api in un luogo magico e silenzioso, vicino al bosco verde e rigoglioso. Sto valutando inoltre la possibilità di acquistare la parte dei terreni in comodato d’uso al cui interno vi è una casa da ristrutturare per poter fare un agricampeggio, un ristoro agricolo sostenibile e il già citato laboratorio di trasformazione delle aromatiche e officinali (chissà se anche questo rimarrà solo un sogno…).
Le attività in essere sono molteplici e attualmente i nostri servizi sono: Coltivazione alberi da frutto, ortaggi e piante officinale e allevamento animali con:
• raccolta di frutta e ortaggi direttamente del campo (vendita diretta al cliente);
• raccolta e vendita delle uova;
• percorsi e corsi con esperti agronomi in permacultura;
Fattoria didattica (0/99 anni) rivolta a privati, scuole, associazioni..., insomma a tutti con:
• escursioni nei boschi nei sentieri (alla scoperta della flora e fauna selvatica del nostro territorio) in collaborazione con accompagnatori di territorio specializzati;
• visite guidate alla fattoria e all’azienda agricola;
• laboratori esperienziali, ludico creativi (infeltrimento lana, lavoretti con il fieno, pittura naturale,...);
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• laboratori didattici (ciclo del pane, ciclo del latte, bugs hotel, creazione sale aromatico…);
• Accademia Genitore Albero: insegna ai bambini la magia del bosco (semi- nari rivolti ad insegnanti ed educatori).
Collaboro attualmente con associazioni di promozione sociale e cooperative sociali con l’obbiettivo di riuscire ad integrare persone con disabilità, disagio sociale, farle sentire importanti, aumentarne l’autostima con l’aiuto degli ani- mali e della terra.
Le future ipotesi progettuali per l’azienda agricola possono essere così sinte- tizzate:
• costruire un altro tunnel (lunghezza 50 mt larghezza 5mt);
• aumentare i metri di coltivazione delle piante aromatiche e officinali; • un piccolo vigneto a guyot con vite varietà resistente Perla Nera.
Per la diversificazione aziendale collegata all’agricoltura invece i prossimi passi, come già detto, potrebbero essere:
• piccolo laboratorio di trasformazione di piante aromatiche e officinali; • lodge relax (fieno/officinali – api);
• agricampeggio e ristoro agricolo sostenibile.
Il nostro “problema” principale è il clima che, soprattutto in questi ultimi mesi, non si è comportato molto bene, anzi ha arrecato molti danni. Il meleto in fioritura si è gelato (è nevicato il 5 maggio), a causa del vento fortissimo si è strappato tutto il telo professionale long life della serra di 50 mt, alcune delle piantine messe a dimora all’aperto a fine aprile si sono bloccate (brassiche, insalate, radicchio), mentre altre sono proprio morte (zucche, zucchine, pomo- dori, peperoni): per questo motivo vorrei tanto riuscire a fare entro il prossimo autunno un altro tunnel lungo 50 mt.
Stefania Lusuardi con la figlia e una gallina dell’aia
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LA REALTÀ
Per quanto riguarda l’allevamento il pensiero principale è legato alle numerose aggressioni (non ancora direttamente da noi per fortuna) da parte dei grandi carnivori e per questo da qualche mese abbiamo adottato due cani marem- mani abruzzesi come cani da guardia.
Come specificato nelle righe precedenti, il metodo di commercializzazione è la vendita diretta, mi piace accompagnare i clienti nel campo e raccogliere assieme a loro il prodotto desiderato. In questo modo si instaurano relazioni, chiacchierando qua e là si fa informazione e didattica, si propongono piante, piantine, fiori da inserire nella dieta. Con questa modalità si sensibilizza anche il cliente sulle difficoltà, pregi e difetti dell’agricoltura.
Per quanto riguarda i risultati ottenuti, è necessario fare una riflessione di que- sto tipo. Non ho ancora ben definito gli obiettivi economici visto che l’azienda è in fase di sviluppo, quello di cui sono sicura è che i servizi che offriamo sono molti e fatti con il cuore e sono convinta che NON tutto ha un prezzo; lavo- rando in questa azienda giorno e notte ne ho ricevuto conferma. Il mio non è solo un progetto, ma uno stile di vita e poter divulgare e coinvolgere tante persone è per me un onore.
Inoltre con la mia attività vorrei anche:
• lanciare un messaggio forte e chiaro che una agricoltura sana e sostenibile esiste e si può fare, costa impegno e fatica, ma dà un sacco di soddisfazione; • conciliare lavoro e famiglia e dimostrare come i bambini cresciuti in un
ambiente agricolo sano possano avere una marcia in più in corpo, cuore e mente.
Reputo molto importante la partecipazione al B.P.I.A; per me è stata una fan- tastica esperienza anche grazie a coordinatori e docenti stimolanti, capaci, preparati e coinvolgenti. Di conseguenza sono stata felice di aver partecipato, saltando solo una lezione in due anni; è stato uno sforzo enorme per me, mamma di tre bimbi piccoli e con una piccola azienda agricola da portare avanti, ma sono fiera di avercela fatta e farò tesoro di tutto ciò che ho impa- rato e che mi è stato trasmesso.
Siamo stati un bel gruppo, unito quanto basta, alcune teste calde e pazze (io per prima) qualche genio incompreso...
Ringrazio di cuore per aver avuto l’opportunità di partecipare a questa espe- rienza molto formativa!
Per quanto concerne la formazione e l’aggiornamento permanente, devo evi- denziare che mi piace molto istruirmi e seguire corsi e seminari; nell’ultimo periodo ho frequentato anche il corso (sempre organizzato dal Centro Istru- zione e Formazione FEM) di “Coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali” al CREA di Villazzano e attualmente sto frequentando dei corsi all’Accademia di Naturopatia a Dimaro (olii essenziali), oltre all’Accademia “Genitore Albero” che terminerà a luglio 2020 (per imparare ed “insegnare” a vivere a contatto con la natura).
La partecipazione di Andrea e Stefa- nia al corso per giovani imprenditori agricoli è la classica dimostrazione della nostra convinzione che il bi- lancio tra quello che il BPIA offre ai corsisti e quello che molti corsisti danno a noi (nelle varie componen- ti: coordinatori, docenti, frequentan-
ti) è nettamente a favore di questi ultimi.
Per questo quando si chiude il pe- riodo di attività di ogni gruppo ci ri- mane un po’ di nostalgia e la voglia di passare ogni tanto a “controllare” come procedono le varie attività dei nostri “ex-allievi”.
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