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Sardegna: una terra da scoprire…

Nel documento Annuario 2018/2019 (pagine 164-167)

LEONARDO ZAMBONATO Ex studente V VE

DAVIDE GRAMAGLIA Ex studente V VE

al museo archeologico situato nella parte vecchia della città. Quest’ultimo rappresenta il punto di partenza da cui proseguire poi con le successive tappe del viaggio, necessario per com- prendere le radici della cultura e delle tradizioni isolane e costruirsi un’im- magine più chiara del contesto locale. Con la giornata di lunedì sono ini- ziate le visite tecniche ad aziende vi-

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OLTRE LA SCUOLA Foto di classe in spiaggia

tivinicole del posto, con l’obiettivo di conoscere le diverse realtà viticole e vinicole, figlie di differenti caratteri- stiche pedologiche e climatiche. Sia- mo partiti visitando i vigneti franchi di piede dell’isola di Sant’Antioco,

dove la tessitura sabbiosa del terreno, con percentuali di sabbia pari all’85%, consente di allevare la vite senza l’a- dozione di portinnesti, in quanto la minaccia di attacchi fillosserici non sussiste. Ci siamo poi spostati alla cantina Santadi, splendida realtà co-

operativa della zona con più di 200 agricoltori associati, che si sviluppa nella zona del Sulcis, regione sud occi- dentale dell’isola, il cui vitigno più rap- presentativo è l’autoctono Carignano. Nel pomeriggio siamo stati ospitati da

Antonella Corda, titolare dell’omoni-

ma cantina, esempio di come il settore enologico non debba essere per forza prettamente maschile per raggiunge- re alti traguardi e che con passione e determinazione tutte le sfide possono essere superate.

Martedì abbiamo lasciato Cagliari in direzione di Alghero. Nell’attra- versamento dell’oristanese abbia- mo visitato la cantina Attilio Con- tini, prima azienda vinicola sarda

per anno di fondazione, produttrice della Vernaccia di Oristano, vino ad elevato grado alcolico e carattere os- sidativo, affinato per 10 anni su lie- viti flor in botti di castagno scolme. La seconda realtà viticola appartie- ne invece all’areale della Planargia, a nord-ovest dell’isola. Qui l’azienda agricola Columbu ci ha illustrato la

coltivazione e trasformazione della Malvasia di Bosa, biotipo locale della Malvasia, che dà origine ad un vino

unico al mondo, per certi versi affine per struttura e colore alla Vernaccia di Oristano, ma completamente diverso nei sentori.

Durante lo spostamento non è man- cato l’approfondimento culturale, con la visita all’area archeologica della città di Tharros risalente all’ età punico-ro- mana, fondata nel VIII secolo a.C. dai fenici su di un insediamento urbano già presente e datato all’Età del Bron- zo (nuraghe).

Mercoledì mattina, nonostante il forte vento e una temperatura più fredda di quanto pensassimo, ci siamo recati alla spiaggia “La Pelosa” per ammirar- ne lo splendido paesaggio, rinomato in tutta Italia, tanto da essere consi- derata una delle spiagge più belle del Paese. La restante parte della matti- nata è stata trascorsa ad Alghero, di cui abbiamo visitato il centro storico e le mura perimetrali e la cui storia ci è stata raccontata da una guida. La giornata si è conclusa la visita alla cantina Giovanni Cherchi ad Usini

Giovedì 21 marzo abbiamo lasciato Alghero in direzione Tempio Pausa- nia. Particolarmente proficue sono state le due visite tecniche della gior- nata, nel corso delle quali abbiamo degustato i vini bandiera di questa re- gione, il Cannonau e il Vermentino di Gallura e ci sono state presentate due aziende agricole aventi un opposto approccio alla vitivinicoltura. La prima a gestione familiare, azienda vinicola Dettori, presenta un sistema di pro-

duzione biodinamico e riesce a trasfe- rire nel vino le tipicità e le tradizioni locali. La seconda invece, cantina Vi- gne Surrau, è dotata di una struttura

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enologici all’avanguardia, atti a con- seguire un maggior controllo sul pro- cesso enologico. Essa promuove un vino senza difetti e sperimenta tecni- che di lavorazione nuove per la zona, come una versione spumantizzata Blanc de Noir del Cannonau, da noi tutti molto apprezzata.

Venerdì, nel nostro viaggio di ritorno verso Cagliari, abbiamo attraversato le numerose sugherete della costa orien- tale dell’isola. Proprio in questa zona siamo stati accolti da un’importante azienda a livello nazionale: il sughe- rificio Molinas. All’interno dello sta-

bilimento abbiamo appreso la filiera produttiva completa dei tappi di su- ghero, dai monoblocco agli agglome- rati, partendo dal taglio della corteccia fino alle analisi qualitative svolte sui pezzi per garantirne la massima qua- lità. Visita tecnica molto interessante dato che la scelta e l’utilizzo corretto dei tappi influisce notevolmente sul vino, determinandone la sua evoluzio- ne nel tempo una volta imbottigliato. Come visita conclusiva del viaggio non poteva mancare una distilleria, azien- da f.lli Rau, dove ci è stato illustrato

il processo di produzione del mirto, distillato principe della Sardegna. Il sabato, ultimo giorno del viaggio, ci vede impegnati nella visita all’Orto Botanico della città di Cagliari prima del volo di ritorno per il Trentino.

Esso si sviluppa su di una superficie di 5 ettari ed è uno splendido “mu- seo vivente” nel quale abbiamo po- tuto ammirare le specie botaniche rappresentative della macchia me- diterranea, nonché piante succulenti e tropicali che ben si adattano al cli- ma caldo dell’isola. Il tutto arricchito dall’anfiteatro romano che cinge su di un lato il giardino, dai resti di al- cune domus romane e di un edificio termale.

Il resoconto di questo viaggio non può che essere positivo: il nostro ba- gaglio personale si è particolarmente arricchito sia in termini culturali che tecnici, entrando in contatto con una magnifica realtà vitivinicola, quale quella sarda, contraddistinta da aree viticole che mutano da nord a sud di pari passo con il territorio. Visitan- do le piccole aziende locali ci è stato possibile seguire il processo produt- tivo nella sua interezza, partendo dai vigneti, contraddistinti da specifiche caratteristiche pedoclimatiche e dalle varietà coltivate, per poi passare alle tecniche di vinificazione ed infine alla degustazione del vino. Un forte gra- zie va ai professori Luca Russo e Rino Minutolo che hanno organizzato alla perfezione l’intera uscita, ben coniu- gando le visite tecniche con quelle a carattere storico-culturale, il tutto arricchito dai meravigliosi paesaggi naturali che si susseguono spostan- dosi nell’isola.

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OLTRE LA SCUOLA

Parigi, arriviamo!

Eccoci pronti alla conquista di Parigi. Quest’anno, dopo tante indecisioni, la nostra meta è la bellissima capitale francese, Paris!

Siamo pronti, emozionati e curiosi di poter visitare questa fantastica città. Chissà cosa ci riserverà...

A cura della ex V CAPES

Davanti alla piramide del Louvre

1^ GIORNATA

Nel documento Annuario 2018/2019 (pagine 164-167)