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Il suddetto cambiamento culturale è necessario per un efficace sviluppo delle reti organizzative attraverso:

• l’integrazione sia professionale (lavoro di equipe, sviluppo dei percorsi, ecc.) che gestionale (lavoro per obiettivi);

• la valorizzazione delle autonomie e delle competenze, • gli strumenti del governo clinico

Per favorire questo processo è stato avviato un percorso formativo blended che ha coinvolto progressivamente il personale di tutte le Case della Salute programmate. Il percorso formativo, che si è articolato in tre edizioni di durata semestrale (da giugno 2011 a dicembre 2011; da giugno 2012 a dicembre 2012; da giugno 2013 a dicembre 2013), ha previsto 40 ore di lezioni in presenza e 20 ore di attività su piattaforma e-learning.

La formazione è mirata alla definizione di un background comune per i diversi team distrettuali che consentirà di implementare e consolidare i processi di integrazione, nelle specifiche realtà locali, utilizzando un omogeneo linguaggio interpretativo

E’ stata adottata una metodologia didattica costruttivista che ha posto l’attenzione sulla capacità dei professionisti di descrivere la realtà attraverso l’esperienza e di partecipare alla costruzione ed interpretazione della stessa.

La piattaforma e-learning

Una parte rilevante del percorso formativo si è svolta on line, in particolare su una piattaforma Moodle creata appositamente per ciascuna edizione del percorso secondo una logica di trasferimento dell’esperienza (alcuni studenti dell’edizione precedente venivano integrati nella “nuova” piattaforma in modo che questi potessero fornire supporto ai nuovi facilitatori)

Ciascun discente, una volta iscritto alla piattaforma, entrava contemporaneamente nella community dei facilitatori ed in un gruppo che corrispondeva alla Casa della Salute nella quale avrebbe in futuro operato e nel quale ritrovava dunque i suoi futuri colleghi. Ciascun gruppo ha poi nominato, anche su indicazione degli organizzatori, un animatore – coordinatore che potesse essere un punto di riferimento tecnico e organizzativo per il completamento di tutte le attività. Il funzionamento della piattaforma e, conseguentemente, di tutte le attività, segue questa logica di gruppo, o meglio di “Casa della Salute”.

L’ambiente di apprendimento si componeva di tre fondamentali aree: • Area Interazione

• Area Risorse • Area Laboratori

Nella prima, area interazione, si concentra una buona parte della comunicazione 1. tra gli organizzatori e i partecipanti

2. tra i partecipanti

3. tra i partecipanti e gli esperti intervenuti come docenti nel percorso formativo

Per il primo tipo di comunicazione, fondamentalmente verticale ed unidirezionale, è stato utilizzato lo strumento “News” di Moodle, un forum – bacheca che non permette agli studenti di rispondere, ma solamente di leggere gli interventi postati dagli organizzatori. Questi hanno riguardato principalmente gli aspetti logistici (spostamento di date e o luoghi degli incontri in aula) il lancio di nuove attività sulla piattaforma (esercitazioni, laboratori e strumenti attivati per realizzarli), inviti dei facilitatori ad altri incontri ed iniziative non previste dal percorso formativo, ma che riguardassero le Case della Salute.

L’interazione tra i facilitatori e tra questi e i docenti, è invece avvenuta all’interno di un forum “generale” aperto e visibile a tutti che non poneva nessun vincolo in termini di temi di discussione o numero di interventi e aveva l’obiettivo di mantenere “viva” l’aula: ciò è avvenuto grazie all’iniziativa di alcuni partecipanti che hanno proposto discussioni su diversi argomenti direttamente oppure hanno posto questioni ai docenti. Fra i topics:

- Il ruolo delle tecnologie del web 2.0 nella formazione dei professionisti sanitari e nella gestione degli utenti

- La centralità del paziente ed il lavoro di equipe

- La realtà della Casa della Salute ed il ruolo del facilitatore

- Gli strumenti della negoziazione integrativa: esperienze di applicazione nella pratica quotidiana

L’Area Risorse racchiude tutto il materiale didattico utilizzato da esperti ed organizzatori per sviluppare e concludere il processo didattico:

• presentazioni in pdf dei docenti,

• video (sono stati utilizzati estratti di film, cortometraggi)

• questionari somministrati (ad esempio quello utilizzato per la rilevazione iniziale delle competenze oppure per la determinazione dello stile di leadership)

• i copioni delle simulazioni realizzate in aula

• i risultati delle esercitazioni (le schede compilate a penna da ciascun gruppo venivano successivamente digitalizzate attraverso scanner oppure apparecchio fotografico)

Questa area segue la struttura del percorso formativo e dunque è suddivisa in tre sotto aree (moduli) che contengono le cartelle di ciascun incontro formativo (facendo riferimento alla data)

- Modulo sulle competenze relazionali - Modulo sull’integrazione socio sanitaria - Modulo sulle competenze organizzative

L’Area Laboratori è il cuore pulsante della piattaforma. Questa è stata appositamente creata per assolvere due funzioni:

- Mantenere vivo il percorso formativo durante la pausa estiva invitando i partecipanti a riflettere sulle tematiche trattate a giugno e preparare il terreno per le “sessioni autunnali” (da settembre a dicembre)

- Co-costruire il contenuto dei projects works a conclusione del percorso (mappatura – costruzione di percorsi di presa in carico nella Casa della Salute).

I laboratori estivi hanno caratterizzato tutte le edizioni del percorso formativo; oltre a prevedere attività come l’analisi critica di un articolo oppure la rilettura di situazioni critiche vissute nella pratica quotidiana attraverso alcune metodologie fornite in aula, si sono sviluppati principalmente intorno a due macro – attività: la costruzione di un “caso” e l’individuazione di un problema organizzativo. Entrambe le esercitazioni dovevano essere svolte in gruppo. Nella prima il gruppo di lavoro aveva l’obiettivo di co–costruire un caso clinico, facendo riferimento a quanto vissuto dai professionisti quotidianamente. In seguito ad un brainstorming da realizzarsi su un forum riservato al gruppo, era necessario estrapolare i tratti caratteristici di quel o quei soggetti, percepibili o accomunabili ad altri, al fine di descrivere un utente ideale che, nel futuro prossimo, avrebbe richiesto assistenza alla Casa della Salute. Il caso doveva essere successivamente redatto à più mani in una pagina wiki e reso disponibile agli altri gruppi. A questo punto i casi (quattro – cinque, a seconda del numero dei facilitatori) venivano successivamente sottoposti ad un’analisi di tutti gli altri partecipanti

(ad eccezione degli autori) per una rilettura critica della presa in carico secondo la logica dell’integrazione.

Nel secondo laboratorio si chiedeva invece di condurre un’analisi organizzativa attraverso lo strumento del “problem tree”, una nota metodologia utilizzata per l’analisi del problema. L’obiettivo era quello di produrre e pubblicare un “albero del problema” che, secondo una logica di causa – effetto, individuasse i diversi fattori che contribuivano ad una determinata situazione critica, attuale oppure futura, con riferimento al nuovo assetto organizzativo. Anche in questo caso, a disposizione dei facilitatori, un forum ed un wiki per la raccolta di idee e la pubblicazione del lavoro; la peer review è stata svolta in aula e non su piattaforma, come è avvenuto per l’altro laboratorio.

Anche la realizzazione dei project works, necessari per il completamento del percorso formativo, è avvenuto con l’uso degli strumenti disponibili sulla piattaforma (principalmente forum di gruppo oltre che alcune guide metodologiche fornite dai tutor). Dopo aver definito in aula il percorso di presa in carico integrata da strutturare all’interno nel project work, i diversi gruppi hanno avviato il lavoro sulla piattaforma confrontandosi sui vari episodi di cura da considerare, riorganizzando la sequenza logica delle fasi, coinvolgendo altre figure professionali nel percorso.

Il risultato, frutto dell’attività sulla piattaforma ma anche di incontri, ha avviato, dopo la sua presentazione nel giorno conclusivo del percorso formativo, progettualità specifiche all’interno di ciascuna Casa della Salute.

Conclusioni

L’utilizzo della piattaforma in un percorso formativo di importanza strategica per l’Azienda USL di Parma ha significato puntare su queste tecnologie non solamente per avere risultati in termini di efficacia formativa e, di conseguenza di impatto della formazione sull’organizzazione, ma anche per innescarne ed estenderne l’utilizzo in una realtà territoriale nella quale i professionisti sono

disseminati sul territorio e dunque distanti fra di loro.

Per quanto riguarda il primo aspetto è innegabile che la piattaforma abbia favorito da un parte, la costruzione del “gruppo” attraverso la possibilità di interagire non solamente con i futuri colleghi della Casa della Salute ma anche con gli altri facilitatori. Dall’altra ha facilitato l’integrazione fra le diverse professionalità per mezzo della condivisione della conoscenza e dei saperi professionali specifici e la costruzione di progettualità condivise.

Per quanto concerne il secondo aspetto, l’utilizzo della piattaforma nel contesto aziendale è in continua e rapida ascesa: ad ottobre 2013, poco più di due anni dalla sua nascita, questa ha registrato oltre 10mila accessi. I 22 corsi, attualmente disponibili, sono utilizzati dai professionisti dell’Azienda oltre che da medici di Medicina Generale, in diversi progetti di collaborazione – formazione con molteplici e diversi obiettivi, dalla semplice costruzione condivisa di procedure operative, al confronto ed implementazione di pratiche cliniche, alla gestione di pazienti complessi.

Bibliografia

[1] Azienda Usl di Parma, Bilancio di Missione 2012

[2] E. Dooley, R. Lindner, M. Dooley, Advanced Methods in Distance Education: Applications and Practices for Educator, Administrators and Learners, Information Science Publisching, 2005

[3] M. Knowles, Quando l’adulto impara, Franco Angeli, 1973

[4] G. Marconato, Usare Moodle. Manuale di didattica, Guaraldi Editore, 2011

[5] G. Salmon, E-tivities, the key to active online learning, London, Kogan Page, 2002

[6] G. Trentin, La sostenibilità didattico – formative dell’e.learning. Social networking e apprendimento attivo, Franco Angeli, 2008