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Salvatore COLAZZO

3. Verso NewWebquest

Le riflessioni e le esperienze condotte nell'ultimo decennio, anche grazie al punto di raccolta di webquest prodotti da numerosi docenti csotituito attraverso la piattaforma varata nel 2003 e tuttora in funzione, mi hanno portato, con la collaborazione di Francesco Bearzi, a pervenire alla seguente definizione di webquest, che, come è stato detto, apparendo piuttosto distante da quella originaria, è stata ribattezzata come NewWebquest:

«Un’attività creativa cooperativa, volta all’approfondimento e alla ricerca, che valorizza le opportunità formative offerte da applicazioni e contenuti Web. Co-creando un prodotto ampiamente condivisibile, una comunità di apprendimento, formata da un gruppo di pari e da un docente-facilitatore, sviluppa motivazione intrinseca e affina funzioni cognitive e metacognitive, attitudine al pensiero critico, creativo, divergente e laterale, al problem solving e al pensiero indiziario e abduttivo, capacità relazionali e “cosmopolitiche”».

Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, Webquest rappresenta un modo per sviluppare negli allievi capacità cognitive e funzionalità metacognitive ricorrendo ad una vera e propria “inchiesta virtuale”, basata sull’uso estensivo della Rete, al fine di recuperare una molteplicità di informazioni necessarie per pervenire al confezionamento di un prodotto culturale capace di rispettare una serie di criteri prefissati. Da un punto di vista metacognitivo, il discente, per poter realizzare il compito richiestogli, finisce per esercitare il pensiero abduttivo, fondamentale per affrontare lo studio in termini strategici e potenzialmente creativi.

Webquest può essere considerato un metodo attivo, in quanto si propone di rendere l’allievo protagonista dei propri processi conoscitivi, lasciandogli ampio margine di discrezionalità nella realizzazione del compito di apprendimento.

Ha aspetto ludiforme, nel senso che il completamento dell’inchiesta virtuale è avvincente come una “caccia al tesoro” e può prevedere dispositivi che richiedono l’assunzione di ruoli (role playing). Ha carattere cooperativo, nel senso che l’inchiesta da svolgersi è complessa, tanto da richiedere la divisione del lavoro in gruppi, ognuno con porzioni significative del compito da portare a termine, per pervenire poi ad un assemblamento negoziato dei risultati parziali, in un unicum ampiamente

condiviso.

In quanto apprendimento cooperativo, favorisce lo scaffolding, sia nell’interazione allievo-allievo che nel rapporto allievi-docente. Ciò significa che il docente assume, nel contesto d’apprendimento, il ruolo di mediatore dei processi di interazione, partecipazione ed apprendimento degli allievi, con interventi finalizzati a rendere superabili, attraverso il dialogo e la ricostruzione della situazione, momenti di impasse, di difficoltà, di stanca o di perdita di motivazione.

Webquest contiene pure un momento valutativo, sulla base del quale è richiesta l’espressione di un atto di riflessione sull’esperienza vissuta sia da parte degli allievi che da parte del docente, ma non in terini statici, perché al docente come agli allievi è richiesto di proiettarsi, nel giudicare, in una logica di miglioramento, proponendo come proseguire il lavoro, bypassando gli eventuali elementi critici riscontrati. La valutazione viene a configurarsi come un confrontarsi di punti di vista diversi, se non addirittura contrastanti, e quindi può dar luogo ad un processo di negoziazione di significati, di lettura ed analisi del contesto, configurandosi come processo di co-valutazione.

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Gain, improve and maintain expertise