nell'anno 2020
UNA PREMESSA DOVEROSA
Va fatta una premessa: l’epidemia che ha scosso profondamente il nostro Paese ha inevitabilmente avuto pesanti influssi anche sull’andamento della giustizia. Pertanto, se si condivide pienamente l’idea di svolgere comunque l’inaugurazione dell’anno giudiziario e la conseguente riflessione sui dati sulla resa di giustizia, dando in tal modo un segno di normalità e di resistenza, non si può pensare che ciò non abbia avuto effetti sull’attività giudiziaria.
Il blocco che si è avuto per circa tre mesi si avverte nelle statistiche e, se, come vedremo i dati quest’anno interrompono la positiva discesa delle pendenze in corso da anni, vi è da rimarcare come sia già un risultato eccellente il pochissimo arretrato accumulato. Questo in particolare in relazione al distretto di Brescia che nella primavera è stato quello più drammaticamente colpito dalla pandemia in atto, con sedi come Bergamo, Cremona ed in parte la stessa Brescia con un numero di contagiati arrivato a colpire quasi un quarto della popolazione. Un grande merito, di cui dobbiamo dire grazie all’impegno del personale, dei magistrati e degli avvocati, è stato quello di non essersi fermati e di avere continuato l’attività al massimo livello possibile, compatibilmente con le esigenze di sicurezza. I risultati che possiamo vantare sono ottimi, anche comparandoli con altre sedi all’epoca molto meno colpite dall’epidemia. Così occorre far presente e riflettere, anche per il futuro, come molte prospettive siano e stiano cambiando e ci abbiano costretti ripensare assetti e comportamenti che pensavamo assodati.
Così è per le cautele sanitarie adottate e per l’attenzione non solo alla salute degli operatori della giustizia, ma più in generale alla salubrità e all’ampiezza degli ambienti di giustizia.
Così per la potenzialità che possono avere anche per il futuro i collegamenti da remoto sia ai fini del lavoro di cancelleria con il lavoro agile, sia ai fini più propriamente processuali.
Così infine per la stessa disponibilità e utilizzazione degli spazi fisici che date le prospettive sempre più virtuali vanno ripensati come quantità e qualità.
1. - LA SITUAZIONE DELLE RISORSE UMANE – PIANTE ORGANICHE, PRESENZE EFFETTIVE E PERCENTUALI DI SCOPERTURA
1.1 - I Magistrati
La pianta organica, a seguito dell’aumento determinatosi con la promulgazione della L. 27 dicembre 2019, n.160 prevede per il distretto 308 unità, di cui 228 giudicanti e 80 requirenti.
I magistrati togati effettivamente in servizio sono 268 ( n. 201 giudicanti e n. 67 requirenti) e dunque allo stato risultano vacanti 40 posti, dei quali 27 nel settore giudicante e 13 nel settore requirente, con una percentuale complessiva di scopertura del 12,99% ( di cui 11,84 % nel settore giudicante e del 16,25% per il settore requirente) in diminuzione rispetto a quella dello scorso anno che si attestata sul 17%
La diminuzione della scopertura è stata raggiunta grazie all’attenzione dimostrata nell’ultimo triennio dal Ministero della Giustizia e Consiglio Superiore della Magistratura in relazione al dimensionamento dell’organico dei magistrati del distretto. L’organico dei magistrati del distretto è stato aumentato di 16 unità.
Non c’è dubbio che negli ultimi anni si sia avuto un significativo aumento delle dotazioni organiche dei magistrati del distretto con successivi aumenti di organico tra il 2016 ed oggi di 40 unità. Si tratta comunque di un intervento che va ritenuto ancora insufficiente tenuto conto che il rapporto tra affari sopravvenuti e numero di magistrati vede ancora, anche con gli interventi adottati, in particolare Brescia e Bergamo tra le sedi più sfavorite a livello nazionale.
Ai magistrati ordinari si aggiungono i magistrati onorari (Giudici Onorari di Pace presso il Tribunale, Vice-Procuratori Onorari, esperti del Tribunale di Sorveglianza, componenti onorari del Tribunale per i Minorenni e della Sezione Minorenni presso la Corte d’Appello, giudici ausiliari di Corte di appello), la cui pianta organica complessiva prevede 206 unità; ne risultano effettivamente in servizio così suddivisi: 120 giudicanti e 45 requirenti.
Gli uffici del giudice di pace del distretto (con sede in Brescia, Chiari, Bergamo, Grumello del Monte, Treviglio, Cremona, Crema e Mantova) prevedono una pianta organica complessiva di 73 unità, a fronte di un numero di Giudici Onorari di Pace presso il Giudice di Pace effettivamente in servizio pari a 22.
In particolare a Brescia sono coperti 8 posti su 26, a Bergamo 4 su 28, a Cremona 1 su 10, a Mantova 2 su 9. Ciò evidenzia una situazione di gravissima sofferenza che non sarà, se non in minima parte, superata dal concorso in atto che porterà 6 nuovi giudici di pace, 3 a Bergamo ed 1 a Brescia, Crema e Mantova.
1.2 - Il Personale Amministrativo
Le risorse umane del distretto della Corte di Appello di Brescia.
Come si era già avuto modo di segnalare nella precedente relazione di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2020 permangono nel distretto della Corte di Appello di Brescia le forti e pesanti carenze di risorse umane, sia a livello di personale delle qualifiche funzionali che a livello di dirigenza amministrativa.
Tuttavia, al di là di ogni considerazione, l’emergenza provocata dalla ben nota situazione di pandemia che si è abbattuta su tutto il territorio nazionale e non solo, ha costituito la principale causa di aggravamento della situazione organizzativa.
Se in un primo momento il diffondersi del contagio ha provocato la quasi immediata sospensione dell’attività giurisdizionale a livello nazionale, con la conseguente inevitabile sospensione della erogazione dei servizi all’utenza, in concomitanza però - soprattutto nel distretto di Brescia che sin dai primi giorni è stato il principale territorio di diffusione del contagio da Covid-19 - tutti gli uffici giudiziari hanno immediatamente adottato tutte le misure consentite per tutelare la salute dei magistrati, dei lavoratori e della stessa utenza, allo scopo di mantenere un minimo livello di efficienza anche nel periodo di sospensione dell’attività giudiziaria. A tal fine gli uffici di vertice distrettuale, avvalendosi del lodevole impegno del personale assegnato agli uffici tecnici, di manutenzione e di ragioneria, hanno svolto un’azione di coordinamento per gli acquisti, l’allestimento e le forniture delle misure di protezione D.P.I. che sono state distribuite a favore di tutto il distretto.
E’ anche vero d’altro canto che tale inaspettata situazione ha “costretto” l’amministrazione a reinventarsi ed a mostrare un volto nuovo, non solo per quanto riguarda il lavoro del magistrato, ma anche nella struttura dell’organizzazione delle cancellerie e nelle modalità di approccio all’utenza interna ed esterna.
La progressiva diffusione del “lavoro agile”, previsto dalla normativa corrente ed emergenziale, ha condotto alla riorganizzazione delle cancellerie, ad un più ampio e diffuso utilizzo degli strumenti informatici utilizzando i mezzi messi a disposizione dal Ministero (comunicazioni tramite nuove caselle P.E.C., Videoconferenze, ecc.), esperimento che di per sé prelude e preluderà a sviluppi futuri, recando con sé una innovazione tecnologica di evidente rilievo.
Una nota positiva deve essere sottolineata, così come avvenuto sino a decorrere dall’anno 2018; difatti
all’esito di varie procedure concorsuali attivate dal Ministero della Giustizia – Direzione Generale del Personale è stato possibile reintegrare l’organico degli assistenti giudiziari e, parzialmente, quello dei Funzionari giudiziari, con progressive immissioni in possesso di personale di nuova nomina, che è continuata a più riprese - dopo il 2018 - anche nel corso del 2019 e nei primi mesi del 2020.
Complessivamente nell’intero distretto, nel solo periodo compreso fra il 2019 e il 30 giugno 2020 sono stati immessi in possesso n. 16 nuovi assistenti giudiziari, distribuiti fra i vari uffici giudicanti e requirenti.
In particolare, una iniziativa si è concretizzata in sede locale fra il mese di novembre 2019 e gennaio 2020, portando all’assunzione n. 15 nuovi Funzionari giudiziari, dallo scorrimento di graduatoria di altro concorso bandito dal locale Consiglio dell’Ordine di Brescia, che ha messo a disposizione del Ministero della Giustizia la graduatoria degli idonei di proprio concorso.
V’è da dire, per altro verso, che le nuove immissioni in possesso sono state compensate in negativo dai progressivi pensionamenti di personale di ruolo, riequilibrando sostanzialmente assenze e presenze preesistenti. Con il risultato di una sofferenza sempre più cronica e che come tale risulta difficile continuare a perpetuare senza affetti negativi sul concreto servizio offerto.
Inoltre, nel corso del 2020, su bando pubblicato nel mese di ottobre 2019, si sono svolte le procedure concorsuali per titoli ed esami, per le assunzioni di operatori giudiziari selezionati tramite graduatorie dei Centri per l’impiego; dopo la prima fase di valutazione dei titoli, le prove pratiche (da Settembre 2020) si sono potute svolgere egualmente, in ragione delle cautele sanitarie adottate dalla Commissione esaminatrice, che ha proceduto speditamente ed alla quale va un doveroso ringraziamento, nonostante le fisiologiche lentezze burocratiche della procedura assunzionale, che si è volta in sinergia fra Regione Lombardia, la Corte di Appello ed i Centri provinciali per l’impiego del distretto di Brescia.
Si attendono ora gli ulteriori sviluppi delle iniziative concorsuali per le assunzioni di Direttori, Funzionari giudiziari e Cancellieri, le cui procedure sono state rinviate giocoforza, causa epidemia da Covid – 19 ai primi mesi del 2021. Soltanto nell’anno prossimo si potrà pertanto prevedere un lento ma costante miglioramento della situazione di scopertura degli organici.
In questa sede pare doveroso peraltro esprimere un sincero ringraziamento a tutto il personale amministrativo in servizio per lo spirito di sacrificio e per la dedizione al lavoro quotidianamente dimostrata, sia
nell’assistenza diretta al magistrato che nella esecuzione ed organizzazione degli adempimenti di cancelleria, in taluni casi raggiungendo anche livelli di eccellenza, nonostante la situazione di pandemia.
Personale amministrativo della Corte di Appello.
Oltre a quanto segnalato per l’intero distretto, per quanto riguarda in particolare la Corte di Appello, alle lamentate carenze è stato possibile sopperire almeno in parte con l’assunzione, oltre che degli assistenti giudiziari di nuova nomina, di n. 5 unità di Funzionari giudiziari, che hanno coperto posti di responsabilità, compensando i progressivi pensionamenti di Direttori (oramai ridotti ad 1 unità su 5 posti in organico) e Funzionari, avvenuti fra il 1 luglio 2019 ed il 30 giugno 2020; parallelamente la Dirigenza ha proceduto ad una diversa redistribuzione di compiti e mansioni fra il personale presente, in primis quale conseguenza diretta dell’applicazione della normativa emergenziale in tema di “lavoro agile”, in maniera tale da poter garantire almeno il funzionamento dei servizi essenziali per l’assistenza al magistrato, oltre che nei rapporti con l’utenza.
Non si deve dimenticare nemmeno l’attività formativa sul campo svolta costantemente, seppur in forma ridotta, a cura dell’Ufficio di Formazione distrettuale per il personale amministrativo, secondo le linee guida definite da apposito progetto ministeriale, avendo cura di osservare sempre le regole del distanziamento sociale.
Un ringraziamento a parte si desidera infine esprimere ai Dirigenti amministrativi in servizio nel distretto (Corte di Appello di Brescia, Procura Generale di Brescia, Tribunale di Brescia, Procura della Repubblica di Brescia, Tribunale di Cremona) che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a fornire la loro collaborazione qualificata sia ai Capi degli uffici che ai magistrati tutti, nella difficile impresa di organizzazione delle risorse umane, tecniche e strumentali degli uffici giudiziari, oltre che nella organizzazione delle cancellerie e segreterie, inventando sempre nuove soluzioni per affrontare le emergenze.