UN PARTENARIATO CON OBIETTIVI STRATEGIC
4.2. Principali risultati della Cooperazione UE-ASEAN
Oggi ASEAN e UE, con le loro dinamiche istituzionali e organizzative articolate e con i rispettivi obiettivi raggiunti sono probabilmente le due organizzazioni di integrazione regionale più ambiziose al mondo e quindi a maggior ragione è degna di attenzione un’analisi costante dell’evolversi dei loro rapporti politici332ed economici333.
Da quest’ultimo punto di vista, anche durante periodi di congiuntura difficili, l’UE si è sempre impegnata per ampliare i rapporti commerciali e gli investimenti a livello bilaterale e regionale tanto che la crescita delle sue esportazioni e dei suoi investimenti nei Paesi dell’ASEAN hanno superato di gran lunga la crescita del PIL dell'UE334. In effetti l’Unione Europea è diventata il secondo partner commerciale dell'ASEAN (dopo la Cina) con una quota del 13,1%, mentre l'ASEAN, nel suo complesso, è il terzo partner commerciale dell'UE fuori dall'Europa (dopo Stati Uniti e Cina), con scambi per 201,6 miliardi di euro già nel 2015335. Anche il commercio di merci bilaterale è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni e ciò è dovuto al fatto che l'UE, oltre ad impegnarsi attivamente a livello regionale, si sta impegnando sempre più con i singoli Stati che ne fanno parte attraverso accordi di partenerariato e di libero scambio, avviati dal 2010336
332A livello politico molto importante è stata nel luglio 2012 l’adesione di Bruxelles al Trattato di Amicizia
e Cooperazione dell’ASEAN dopo che, due mesi prima, l’UE e i ministri degli Esteri dell’ASEAN avevano adottato un Piano d’Azione, riferito al periodo 2013-2017, nel Brunei.
333 Cfr. N. Thuy Ngan e N. Minh Trang, UE-ASEAN: La cooperazione in un contesto di integrazione,
saggio in “Scenari Internazionali”, op. cit.
334 ASEAN, 40 years of UE-ASEAN: Partership and Prosperity. Trading and Investing together, op. cit.,
p.3, consultabile sul sito https://eeas.europa.eu/. Come si legge nell’articolo “Even during difficult economic times, trade and investment flows between EU and ASEAN have grown substantially- showing how robust and positive our commercial relations are. Growth in both EU exports to the ASEAN and EU investment in ASEAN have far outpaced growth in the EU’s GDP (Gross Domestic Power)”.
335 C. Filippini, Quale futuro per le relazioni economiche UE – ASEAN?, in “Relazioni internazionali e
International political economy del Sud-Est asiatico”, TWAI, Torino, Vol. 1, N°2, Aprile 2016, p.7.
336 Consiglio dell’Unione Europea, Accordi commerciali dell’Unione Europea, per approfondimenti
125 prima con Singapore337 e, successivamente, con Malaysia, Vietnam338, Thailandia e
Filippine339.
Il crescente impegno di Bruxelles verso l’ASEAN creerà interessanti opportunità commerciali anche per le piccole-medie imprese europee che operano in quell’area340. Ciò comporterà di conseguenza un miglioramento del contesto normativo, dell'accesso al credito, dei diritti di proprietà intellettuale e dell'accesso ai mercati (anche attraverso gli appalti pubblici) e contribuirà allo sviluppo della corporate governance341. Le specifiche iniziative messe in atto dall’UE per promuovere il commercio, gli investimenti e lo sviluppo delle PMI includono:
migliori opportunità commerciali per le PMI, anche mediante strumenti come l'EU Gateway/Business Avenues in South-East Asia342, un programma dell'UE che offre possibilità di accesso ai mercati in crescita del Sud-est asiatico mediante servizi di supporto, e l'ASEAN-UE Business Council343;
337 C. Campanelli, L’altra Via della Seta: gli scambi commerciali tra Ue e Singapore, in “Report ASEAN”,
ASRIE Associazione, 2016, p. 26. Con Singapore, nel 2014 l’UE ha stipulato il primo accordo bilaterale in materia di commercio e protezione degli investimenti. Oltre alla classica eliminazione dei dazi doganali e degli ostacoli non tariffari agli scambi di beni e servizi, l’Accordo contiene disposizioni importanti sulla tutela della proprietà intellettuale, la liberalizzazione degli investimenti, gli appalti pubblici, la concorrenza e lo sviluppo sostenibile. Grazie all’Accordo sulla Protezione degli Investimenti, invece, sarà possibile contare su una maggiore certezza e perseguire obiettivi di politica pubblica, tra cui la protezione della salute, della sicurezza e dell’ambiente pur salvaguardando il diritto dell'UE e di Singapore di legiferare. Attualmente è in attesa di approvazione da parte del Consiglio un ALS ancora più ampio.
338 Con il Vietnam invece l’Accordo di Libero Scambio è nella fase precedente la firma e la sua entrata in
vigore è prevista nel 2019; le direttive di negoziato sono state adottate nel 2007.
339 Un accordo di partenariato e cooperazione UE-Filippine è entrato in vigore nel marzo 2018. Invece la
negoziazione per l’accordo di libero scambio è iniziata nel 2015 e non si è ancora conclusa. Per approfondimenti si guardi l’atto del Consiglio dell’Unione Europea, Relazione PESC: Le nostre priorità
per il 2018, CFSP/PESC 656 COPS 248, Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la
politica di sicurezza, 9 Luglio 2018.
340Secondo Eurochambres, solo il 13% delle PMI dell'UE è attivo al di fuori dell'UE e solo il 9,7% circa
delle PMI del settore manifatturiero esporta beni in paesi che si situano al di fuori dell'UE. Si prevede che il 90% della crescita mondiale dei prossimi cinque anni avverrà al di fuori dell'Europa.
341Commissione Europea, UE- ASEAN: Un Partenariato con obiettivi strategici, Comunicazione Congiunta
al Parlamento Europeo e al Consiglio, op. cit., p.6.
342 Dopo il completamento di un programma pilota di successo a Singapore, in Malesia e in Vietnam nel
2014 e 2015, il programma ampliato coprirà tre mercati supplementari: Indonesia, Filippine e Tailandia.
343 L’ASEAN-EU Business Council è la voce principale per le imprese europee all'interno della regione
ASEAN. L'obiettivo generale del Consiglio è quello di promuovere cambiamenti nelle politiche, norme e regolamenti in modo che le imprese europee possano investire e sviluppare più facilmente le loro attività nell'ASEAN, beneficiando non solo i propri azionisti ma anche le economie e le popolazioni locali. Formalmente costituita all'inizio del 2014, e su base informale già dal 2011, organizza con successo numerosi vertici aziendali ASEAN-UE e interagisce regolarmente con la Commissione europea, gli Stati
126 l’ adozione di provvedimenti, insieme alla Banca Europea per gli Investimenti e alle Banche di sviluppo che operano nella regione ASEAN, per migliorare l’accesso ai finanziamenti e internazionalizzare le PMI;
il rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l’UE e l’ASEAN nel settore delle misure sanitarie sulla base delle norme internazionali per eliminare gli ostacoli agli scambi commerciali attualmente esistenti in questo settore;
il rafforzamento della cooperazione con le autorità di frontiera per combattere le frodi doganali, favorire la trasparenza e la non discriminazione tra operatori economici attraverso l'assistenza tecnica344;
l’avviamento di un dialogo con l'ASEAN per migliorare la comprensione del rispettivo quadro normativo e di quello in materia di politica industriale; la promozione di una cooperazione tra aziende e tra cluster di aziende;
l’avviamento di un dialogo sulla proprietà intellettuale, sulla corporate
governance e sulla responsabilità sociale delle imprese, sulla protezione dei
consumatori, sulla cooperazione giudiziaria (in particolare nel diritto commerciale internazionale) per migliorare l'applicazione delle norme internazionali sul lavoro;
la promozione di dialoghi settoriali in aree di interesse reciproco, tra cui il settore automobilistico e quello medico e sanitario al fine di costruire una strategia di cooperazione a lungo termine finanziata dalle pertinenti sovvenzioni di ricerca.
membri dell'ASEAN, il Segretariato dell'ASEAN e altre organizzazioni correlate come il Consiglio consultivo aziendale dell'ASEAN.
344 Come nel caso del progetto pilota in materia di sistema di transito informatizzato dell'ASEAN, ASEAN Computerised Transit System.
127 Molto interessanti sono stati inoltre i progressi sul piano della sicurezza dove UE e ASEAN hanno concordato di sviluppare un partenariato più ampio. Dal 2012 alti funzionari dell’UE partecipano annualmente alle riunioni ministeriali del Forum Regionale dell’ASEAN (ARF345), mentre sul tema della sicurezza marittima Bruxelles ha
organizzato il primo incontro al vertice con l’ASEAN a Giacarta, in Indonesia, nel novembre 2013, avviando una serie di iniziative specifiche per il controllo dei pericoli e dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari, e ha partecipato al Dialogo di Shangri- La346 nel 2014 e nel 2015. La sicurezza marittima è considerata una sfida centrale e una preoccupazione condivisa in quanto quasi il 50% della navigazione mondiale passa attraverso il Mar cinese meridionale. Le forniture di energia, materie prime e merci in transito in queste acque sono di vitale importanza per la maggior parte dei Paesi, compresi quelli dell'UE, che nutre quindi un forte interesse per il mantenimento della stabilità e della sicurezza in questo tratto di mare347, accompagnato dal rispetto del diritto internazionale che comprende la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS)348.
In considerazione delle loro responsabilità globali, l'UE e l'ASEAN condividono anche l’interesse a sviluppare un più efficace dialogo intraregionale sui cambiamenti climatici.
345 ASEAN Regional Forum è un’iniziativa su base regionale che riunisce allo stesso tavolo nazioni in
competizione tra loro per dialogare a livello multilaterale sulla sicurezza regionale. L’UE condivide con l’ASEAN l’idea che la sicurezza regionale sia una questione unica, non divisibile e che vada affrontata tramite un dialogo costante che rafforzi la fiducia reciproca. https://www.ilcaffegeopolitico.org/55025/ue- asean-verso-una-partnership-strategica
346 Il Dialogo di Shangri-La è un forum di riferimento per le tematiche di sicurezza in Asia a cui prendono
parte rappresentati governativi e militari dei Paesi della regione. Si svolge ogni anno e l’ultimo evento si è tenuto il 1 Giugno 2018 ed è stata l’occasione per trattare questioni di grande attualità quali la gestione della minaccia nucleare nordcoreana, l’impego di nuove tecnologie e la formulazione di architetture di dialogo multilaterali per la prevenzione dei conflitti regionali, nonché la tutela della sicurezza marittima. Notizia tratta dal giornale La Stampa, F. Manenti “1/3 giugno - Shangri La Dialogue, il forum sulla
sicurezza in Asia”, 28/5/ 2018.
347 L'UE ha ripetutamente invitato alla risoluzione pacifica e cooperativa delle controversie territoriali e
sostiene pienamente gli sforzi in corso da parte di ASEAN e Cina per concordare un codice di condotta per il Mar cinese meridionale, incoraggiando una rapida conclusione dei negoziati.
348 D. Davolio, UE-ASEAN: Verso una nuova partneship strategica, “Il Caffè Geopolitico”, 30 Maggio
2017, consultabile al seguente link https://www.ilcaffegeopolitico.org/55025/ue-asean-verso-una- partnership-strategica/.
128 Entrambe infatti condividono gli obiettivi di mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2ºC e di sviluppare economie e società a basse emissioni di carbonio e capaci di resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici. L’UE è stata dunque pronta a sostenere l'ASEAN tramite finanziamenti mirati al settore "cambiamenti climatici, ambiente e gestione delle catastrofi" nell'ambito del suo programma regionale 2014-2020, a sostenenere le azioni di mitigazione, adattamento e resilienza, nonché varie forme di cooperazione in materia di gestione delle catastrofi, offrendo al contempo la possibilità di affrontare il cambiamento climatico e le sue cause profonde in modo integrato349. Tema, questo, molto delicato nel Sud-est asiatico che da sempre è soggetto a catastrofi naturali, la maggior parte delle quali sono state inevitabilmente legate al problema del cambiamento climatico stesso. Si ricordano in particolare lo tsunami del 2004 che colpì principalmente l’Indonesia, il ciclone Nargis nel 2008 in Myanmar e lo spaventoso tifone Haiyan del 2013 che devastò le Filippine con gravissime perdite di vite umane, non solo tra i cittadini dell'ASEAN ma anche tra quelli dell’Unione Europea350.
Stretta è anche la cooperazione tra le due organizzazioni nel campo della lotta al traffico illegale di esseri umani, di stupefacenti e di fauna selvatica, in quello della sicurezza e della criminalità informatica compresa la lotta contro la pedo- pornografia in rete, in quello della non-proliferazione e del disarmo, dell’estremismo violento, della tutela delle minoranze etniche locali, del monitoraggio in occasione di elezioni351.
349 Già dal 2012, l'UE attraverso i programmi DIPECHO (Programmi formulati dall’ECHO ossia l’Ufficio
Umanitario della Commissione Europea), forniva aiuti a questi Paesi al fine di sviluppare una più efficace capacità di allerta precoce e di intervento d'emergenza per gestire le catastrofi naturali (anche quelle provocate dall'uomo).
350Come già accennato nelle pagine precedenti, l'UE è uno dei principali finanziatori del centro di
coordinamento dell'ASEAN per l'assistenza umanitaria (Centro AHA) e ha rafforzato i legami con le strutture nazionali di reazione alle crisi, ad esempio in Myanmar e nelle Filippine. Sostenendo inoltre lo sviluppo dell'AADMER (un accordo nell'ambito dell'ASEAN per la gestione delle catastrofi e la risposta emergenziale). L'UE e l'ASEAN si concentreranno sul rafforzamento della resilienza delle popolazioni per far fronte alle sfide imposte dalle catastrofi nonché sulla riduzione del rischio, in particolare in ambiente urbano. La notizia è tratta dal documento della Commissione Europea, UE- ASEAN: Un Partenariato con
obiettivi strategici, Comunicazione Congiunta al Parlamento Europeo e al Consiglio, op.cit. p. 10. 351 N. Thuy Ngan e N. Minh Trang, UE-ASEAN: La cooperazione in un contesto di integrazione, saggio in
129 Infine, per quanto riguarda il turismo, la cultura e l’istruzione, ogni anno circa 10 milioni di persone viaggiano tra l’Europa e il Sud-est asiatico. Tra questi, 7 milioni di cittadini europei viaggiano verso i Paesi dell’ASEAN per lavoro, per studio, per ragioni familiari o visite ufficiali. Inoltre, lo scambio di studenti e ricercatori sta aumentando: ogni anno, più di 1.300 tra studenti e membri del personale accademico dell’area ASEAN ricevono borse di studio da parte dell’UE e circa 600 studenti europei raggiungono i Paesi del Sud-est asiatico per il programma Erasmus+352.
352 Ibidem.
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