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Il Vietnam e la ristrutturazione dell’economia: grande opportunità per l’Italia.

LA COOPERAZIONE ECONOMICA TRA L’ITALIA E IL SUD EST ASIATICO

2.3 Il Vietnam e la ristrutturazione dell’economia: grande opportunità per l’Italia.

Il Vietnam, con una popolazione di oltre 94 milioni di abitanti ed un’economia che ha registrato negli ultimi decenni una sostenuta crescita, rappresenta ormai uno dei Paesi emergenti del Sud-est asiatico, tra i più dinamici e promettenti sullo scenario regionale e globale161. Il processo di riforme economiche lanciato nel 1986, il “Doi Moi162”, e l’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 2007 hanno avviato una progressiva liberalizzazione e apertura dell’economia al commercio internazionale, stimolando una crescita sostenuta e costante, che ha raggiunto, nel primo decennio degli anni 2000, una media del 7%.

Dopo quasi 30 anni spesi nel portare avanti una duplice politica di riforme, ristrutturazione interna e politica di apertura, il Vietnam ha ottenuto impressionanti progressi. Da un’inflazione galoppante intorno al 280% all’anno del periodo 1985- 1988163, l’inflazione è stata ridotta ad una sola cifra nel corso degli anni Novanta. Da un’economia stagnante come quella degli anni Ottanta, il Vietnam è diventato un’economia dinamica tanto che nel 2010 è entrato nella categoria dei Paesi a medio reddito, ponendosi l’obiettivo di diventare un paese industrializzato entro il 2020164.

161 Cfr. G. Romano, S. Scagliotti, T. Thanh Hai, A. Tavella, Investire in Vietnam: il paese, la cultura, il sistema economico, Camera Di Commercio Italia Vietnam, Neos Edizioni, Torino 2009.

162 “Doi Moi” o anche “rinnovamento” è la forma idiomatica adottata per connotare la positività del nuovo

corso avviato dopo l’ottenimento dell’indipendenza del Vietnam. Tale sistema di riforme implicava un triplo processo di ristrutturazione dello Stato e del settore pubblico, di sviluppo del settore privato, e di apertura agli investimenti esteri e al mercato globale in vista della costruzione di una «multi-component economy».

163Cfr.J. Litvack e D.A. Rondinelli, Market Reform in Vietnam: Building Institutions for Development,

Praeger, 1999.

164 V. B. Van, Exploring Government Budget Deficit and Economic Growth: Evidence from Vietnam’s Economic Miracle, in “Asian Affairs: An American Review”, Taylor & Francis Group, LLC, 2015, p. 129.

63 Nel 2016 il PIL ha registrato un aumento del 6,2%, comunque contenuto - rispetto alle previsioni più ambiziose del 6,5% - per effetto dei fenomeni di siccità e di intrusione salina nel delta del Mekong, cui il Paese è severamente esposto. A trainare la crescita del Paese hanno contribuito in particolare l’espansione del comparto manifatturiero, la domanda interna e il turismo, grazie ad un afflusso record di 10 milioni di visitatori nel 2016165. La partecipazione del Vietnam ad una fitta rete di accordi di libero scambio166

offre alle aziende operanti nel Paese vantaggi notevoli in termini di riduzioni tariffarie nell’esportazione dei propri prodotti, in particolare sui mercati regionali. A tal proposito va aggiunto che, il 15 dicembre 2015 e il 23 gennaio 2017, il Vietnam ha recepito rispettivamente il Protocollo sul Trade Facilitation Agreement167 e quello che modifica

l’Accordo TRIPS. Inoltre, il formale stabilimento dell’ASEAN Economic Community, a partire dal 1 gennaio 2016, rappresenta per il Paese il completamento di una fase importante del processo di integrazione con le economie dell’area e va ad integrarsi al sistema di agevolazioni già previste nell’area di libero scambio (con asimmetrie tariffarie che assicurano ai prodotti vietnamiti un trattamento preferenziale).

Nel 2015 il Vietnam ha chiuso i negoziati di FTAs con partners che compongono il 65% del PIL mondiale: Corea, Unione Euroasiatica, Unione Europea e Trans Pacific Partnership. I negoziati del FTA con l’Unione Europea si sono conclusi invece il 2 dicembre 2015168. Il testo è attualmente oggetto di revisione concordata tra le due parti.

Gli elementi più qualificanti dell’accordo riguardano la liberalizzazione tariffaria al 99% (con condizioni particolarmente interessanti per le aziende europee nei settori degli alcolici, automotive, macchinari, pellame e arredamento); la tutela della proprietà

165 Dati forniti dalla Scheda Paese fornita da SACE consultabile al link https://www.sace.it/. 166 Il Vietnam è anche membro del WTO dal 2007.

167 Il “Trade Facilitation Agreement” (TFA) è l’Accordo sulla facilitazione del commercio. Permette infatti

di facilitare gli scambi, concedere ai Paesi in via di sviluppo maggiori opportunità, garantire la sicurezza alimentare ed incrementare il commercio.

168Tratto dall’articolo “Vietnam un Paese in crescita e molte opportunità da cogliere” di Mercati in tempo

64 intellettuale e delle indicazioni geografiche; la predisposizione di un set di misure tese a offrire alle aziende europee un “level playing field” per le esportazioni e gli investimenti (previsioni NTB, consistente ventaglio di settori aperto alle imprese UE nel campo dei servizi, investimenti, appalti, disciplina dei sussidi delle imprese di Stato).

Nel 2016 l’economia vietnamita ha registrato il primo rallentamento dal 2012169.

Nonostante ciò l’interscambio commerciale ha continuato ad espandersi in modo significativo generando un surplus di 2,9 miliardi USD, rispetto al deficit di 3.55 miliardi USD registrato l’anno precedente170. Tale risultato è stato ottenuto nonostante condizioni

interne ed internazionali non del tutto positive, soprattutto per quanto riguarda le coltivazioni tradizionali e per l’andamento dei prezzi sui mercati internazionali di alcuni prodotti (dal petrolio al caffè) che figurano tra le principali voci dell’export vietnamita171.

L’espansione dell’interscambio appare confermare che la crescita economica è sostenuta da una domanda interna in continua espansione e da una produzione industriale fortemente “export oriented172”. La ripartizione geografica e la composizione merceologica dell’interscambio non si discostano dalle tendenze riscontrate negli anni precedenti. Il principale partner commerciale risulta sempre la Cina con una quota del 21,07% sull’interscambio globale173 (primo fornitore e secondo cliente). Al secondo

posto figurano gli Stati Uniti (primo cliente e sesto fornitore) con una quota del 13,83% sull’interscambio globale ed un saldo favorevole per il Vietnam di quasi 30 miliardi USD.

169 I dati sono tratti dal Rapporto 2016\2017 prodotto da ICE, L’Italia nell’economia internazionale,

Marchesi Grafiche Editoriali, 2017, consultabile al link

https://www.ice.it/it/repository/archivio_rapporti/Rapporto_Ice_2016%20-2017_web.pdf/.

170 M.A Nguyen Ming Trang, Accademia Diplomatica del Vietnam, L’economia del Vietnam in ristrutturazione e la cooperazione economica tra il Vietnam e l’UE, Centro Studi Eurasia Mediterraneo,

11\12\2014.

171Osservatorio delle Economie Emergenti di Torino, Integrazione Del Vietnam nell’economia Mondiale. Luci E Ombre, in F. Abbate e L. Chiaravalli (a cura di), in “Relazioni internazionali e International political

economy del Sud-Est asiatico”, TWAI, Torino, Vol. 1, n°3, luglio 2016, p.12.

172 I dati sono tratti dal rapporto sul Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT sul Vietnam fornito

dal MAECI, 2017, consultabile al link www.enit.it/zh/.../8-rapporti-enitmae-rapporti-enitmae-asia-e- oceania/vietnam/.

173Si veda la scheda “Scambi Commerciali Vietnam-Italia” consultabile al sito

65 Nel 1976 l'Italia fu uno dei primi Paesi dell’Europa occidentale a stabilire relazioni diplomatiche con il Vietnam. Da allora i rapporti bilaterali hanno vissuto una costante intensificazione attraverso numerosi scambi di visite ai massimi livelli174. La collaborazione in campo economico-commerciale è stata parallelamente consolidata nell’ambito del Partenariato strategico (sottoscritto nel 2013), con i Piani di Azione per la sua attuazione (da ultimo quello 2017-2018 sottoscritto a Roma nel novembre 2016) e a seguito della costituzione della Commissione Economica Mista (la cui più recente sessione si è svolta ad Hanoi nel novembre 2017)175. Inoltre i MoU tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano e l’omologo vietnamita sulla collaborazione nel settore dei trasporti e tra il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare italiano e quello vietnamita delle Risorse Naturali e dell’Ambiente hanno contribuito all’avvio di una nuova fase nei rapporti bilaterali in settori strategici per le aziende italiane, dotando queste ultime di un quadro istituzionale di riferimento. Tutti questi Accordi hanno permesso all’interscambio italo-vietnamita di continuare a crescere. Tra il 2006 e il 2016 esso è infatti decuplicato e nel 2016 ha registrato un incremento del 6,83% su base annua, superando i 4 miliardi di Euro176. Si può quindi affermare che il Vietnam

oggi è il primo partner commerciale italiano tra i Paesi ASEAN.

Nel 2017 l’interscambio ha raggiunto i 3,7 mld € (-7,5% su base annua). Le nostre importazioni sono scese a 2,53 mld € (-14,5%) mentre le nostre esportazioni sono cresciute a 1,17 mld € (+12,4%), determinando un miglioramento del saldo, pur sempre deficitario, per l’Italia. Gli investimenti italiani, triplicati tra il 2008 e il 2013, hanno raggiunto a luglio 2018 il valore complessivo di 388,28 milioni USD per 89 progetti, concentrati prevalentemente nel settore manifatturiero. Inoltre, le maggiori aziende hanno

174 S. Scagliotti, Le relazioni Italia-Vietnam: una stagione di grande intensità, in “Relazioni internazionali

e International political economy del Sud-Est asiatico”, TWAI, Torino, op. cit., p. 9.

175 Ibidem.

176 Il dato è tratto dal Rapporto di Gruppo CDP (SACE e SIMEST), Obiettivo Vietnam: Una guida per le imprese italiane, 2017, p. 14.

66 incrementato il proprio investimento iniziale, confermando la scelta del Vietnam quale piattaforma produttiva e Hub regionale per i mercati dell’area177. Sono circa cinquanta le aziende italiane presenti nel Paese, di cui 33 sotto forma di IDE/joint ventures e 18 quali uffici di rappresentanza178. A tal proposito, degna di nota è la presenza della Piaggio179, da anni ormai sul mercato, i cui motocicli Vespa si sono affermati come una delle voci più importanti dell’export italiano e che ha costituito un impianto di produzione (Vinh Phuc, nell’area di Hanoi) con un investimento di 30 milioni di dollari (il principale IDE italiano in Vietnam), con una produzione prevista a pieno regime di 100.000 motocicli l’anno. Altrettanto importante nel Paese è la presenza degli uffici di rappresentanza di Eni, Assicurazioni Generali, Unicredit e Intesa Sanpaolo nei settori assicurativo e di sostegno all’esportazione, oltre che di CAE180, operatore del monitoraggio ambientale.

Rilevanti commesse, inoltre, sono state aggiudicate alla società Finmeccanica, leader europeo nella produzione di navi complesse e ad alto contenuto tecnologico sia in ambito mercantile che militare, che attraverso la sua controllata VARD181, segue con interesse l’evoluzione di un’articolata serie di progetti in loco.

Nel contesto del Piano d’Azione 2013-2014 del Partenariato Strategico, con la visita del Sottosegretario agli Affari Esteri Della Vedova nel novembre 2014, si è tenuta la prima riunione della Commissione economica mista, che ha contribuito a intensificare i rapporti economici bilaterali in tutti i settori. L’ultima riunione della Commissione si è tenuta nel novembre 2017 in concomitanza con la missione imprenditoriale guidata dal

177 S. Scagliotti, Le relazioni Italia-Vietnam: una stagione di grande intensità, op. cit., p. 20. 178 Ibidem.

179 M. Maritato, Piaggio sbarca in Vietnam. Da Simest il sostegno finanziario all'iniziativa, Sole24ore,

8\10\2007.

180 Centro Assistenza Ambientale.

181 Quotata alla borsa di Singapore e controllata da Fincantieri da gennaio 2013, Vard Group è uno dei

leader mondiali nella costruzione di navi specializzate per il mercato offshore. Ha cinque cantieri: in Norvegia, due in Romania, uno in Brasile e uno in Vietnam. Questi assicurano la giusta combinazione di funzionalità, capacità, controllo dei costi e prossimità al mercato per soddisfare i desideri di un ampio e diversificato portafoglio internazionale di clienti al massimo livello.

67 Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, con oltre 60 aziende partecipanti nell’obiettivo di conseguire un fatturato commerciale di 6mld di dollari tra il 2017 e 2018182.

Nel comparto dei macchinari si segnalano i due centri finanziari del MISE – con stanziamenti di 610.000 Euro ciascuno – nell’ambito del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy 2015 e realizzati da ICE in collaborazione con le associazioni di categoria e istituti di formazione italiani e vietnamiti183. Tali Centri hanno lo scopo primario di supportare lo sviluppo dell'industria locale e curano, attraverso specifici corsi, la formazione professionale del personale vietnamita impiegato. Il Centro Tecnologico per il settore calzaturiero è stato inaugurato nel settembre 2017 ed è già operativo. Allestito presso la sede dell’Associazione vietnamita LEFASO – Vietnam

Leather Footwear and Handbag Association -, è stato realizzato con il coinvolgimento

dell’associazione italiana ASSOMAC184 che opera attraverso il Politecnico

Internazionale per lo Sviluppo Industriale ed Economico (PSIE) e del partner vietnamita Ho Chi Minh City Industry and Trade College. Tale Centro è stato visitato in occasione della citata missione del Sottosegretario Scalfarotto che, contestualmente, ha inaugurato l’altro Centro per il settore tessile, realizzato in collaborazione con l’Associazione di produttori di macchine tessili ACIMIT e con il partner locale HCMC University of

Technology.

Ulteriori contributi operativi alla partnership italo-vietnamita sono stati assicurati

dalla firma del MoU tra Confindustria Marmomacchine e i due partners “Vietnam

182Per approfondimenti si veda il sito del MAECI consultabile al link

https://ambhanoi.esteri.it/ambasciata_hanoi/it/i_rapporti_bilaterali/cooperazione_economica/.

183 G. Bolelli, Assomac ha inaugurato in Vietnam il primo Centro Tecnologico Italo-Vietnamita,

20\07\2017, consultabile al link https://it.fashionnetwork.com/news/Assomac-ha-inaugurato-in-Vietnam- il-primo-Centro-Tecnologico-Italo-Vietnamita/.

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Associations for Building Materials” e “Luc Yen White Marble Association”, relativo ad

attività di formazione nel settore della lavorazione della pietra185.

Altri settori di profilato interesse per la collaborazione istituzionale bilaterale, in sinergia con il forte impegno della nostra cooperazione allo sviluppo, sono quelli dell’energia, in particolare le energie rinnovabili e dell’ambiente. Il 5 giugno 2018 è stato infatti firmato un MoU di collaborazione tra i due Ministeri dell’Ambiente.

Figura n°6186

185 F. Abbate, A. Chiaravalli, L’integrazione Del Vietnam Nell’economia Mondiale. Luci E Ombre, op. cit.,

p. 14.

186 Fonte: Dati forniti da SACE- Scheda Paese\Vietnam sono riportati sul sito di SACE, consultabile al link

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Figura n°7187

Figura n°8188

187 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. Per approfondimenti consultare

il sito https://www.infomercatiesteri.it.

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2.3 Le aziende italiane sbarcano a Manila. Riuscirà a realizzarsi un