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Problematiche riscontrate nella ricerca

NOME PRIMO

5. Problematiche riscontrate nella ricerca

Nella selezione preliminare delle MPAs da coinvolgere, il campione doveva includere aree di ogni continente fra quelle appartenenti alle zone temperate, oltre che un numero superiore a uno di Aree Marine Protette italiane.

I contatti, però, sono risultati difficili, come si può evincere dalla tabella riportata nel paragrafo precedente, e in molti casi sono stati persi. La difficoltà maggiore riscontrata in sede di raccolta dei dati è stata quella di individuare il responsabile della gestione delle varie Aree Marine Protette ed ottenerne i contatti.

Nel caso delle MPAs statunitensi, sotto la giurisdizione del NOAA, le risposte arrivavano nel giro di pochi giorni quando ad essere contattati erano componenti che si trovavano ai livelli inferiori dell’organigramma, ovvero al di sotto dei manager di area, nelle posizioni con responsabilità più specifiche

American Samoa

Gray Marine Sanctuary X X X

Fegatele Bay Monitor National Marine

Sanctuary Flower Garden Banks

National Marine Sanctuary Olympic Coast National

(per esempio, responsabile delle comunicazioni).

In molti contesti, come quello africano, le domande dovevano

necessariamente passare attraverso l’ente nazionale di gestione, essendo quasi impossibile rintracciare contatti diretti con la MPA. Nel caso delle MPA appartenenti all’Africa mediterranea è stato necessario svolgere le

comunicazioni in lingua francese. Probabilmente, la lingua ha rappresentato una barriera per la compilazione del questionario.

Nel caso delle MPAs sudamericane, i primi contatti si sono svolti con tempistiche piuttosto veloci, salvo poi interrompersi dopo pochi scambi.

Per quanto riguarda le MPA italiane, le risposte, quando giungevano, non erano mai fornite direttamente dal responsabile.

In quasi tutti i casi, il periodo di tempo intercorso fra le varie

comunicazioni è stato di circa due settimane, tranne nel caso del Parco Nazionale delle Sporadi Settentrionali, dove la gestione ha impiegato pochi giorni a rispondere al questionario.

Nella maggioranza dei casi, chi ha ricevuto il questionario si è detto non in grado di rispondere alle domande e ha fornito un contatto alternativo, oppure ha interrotto le comunicazioni senza mai più ripristinarle, nonostante i solleciti.

Parlando delle MPAs asiatiche, i livelli gerarchici più alti delle MPAs sono stati impossibili da raggiungere, anche passando attraverso le istituzioni responsabili dei programmi di protezione del mare; nel caso del Giappone, ad esempio, lo stesso Nature Conservation Bureau del Ministero per l’Ambiente non è stato in grado di fornire alcun contatto di manager di MPAs giapponesi, e, dopo aver preso visione del questionario, ha ipotizzato una risposta simile anche nel caso di presa di contatti con il Ministero per le Attività di Pesca. La previsione si è rivelata corretta.

6. Il campione

al questionario comprende

8. National Marine Park of Northern Sporades (Grecia):

il Parco Nazionale delle Sporadi Settentrionali ha la sua collocazione nelle acque circostanti all’Isola di Alonissos. Si estende per 2265 chilometri quadrati e comprende oltre ad Alonissos e all’area di mare adiacente anche sei isole minori (Peristera, Kyra Panagia, Gioura, Psathoura, Piperi e Skantzoura), 22 isolotti disabitati e alcuni affioramenti rocciosi. L'area dell’isola e del piccolo arcipelago è di interesse sia scientifico, sia educativo che culturale, a seguito di scoperte archeologiche risalenti all’età preistorica, classica e bizantina (grotte, relitti, antichi monasteri e chiese). È una delle poche aree del Mar Mediterraneo in cui è possibile avvistare la foca monaca

mediterranea, oltre ad alcune specie di delfini e di balene di grandi e medie dimensioni (come il capodoglio). Le temperature e il clima sono miti durante tutto l’anno, con estati più fresche rispetto a quelle del resto della Grecia, dovute alla presenza di particolari venti del Mar Egeo chiamati meltemi. L’isola ha conosciuto un periodo di calo demografico, attualmente conta su un numero stabile di abitanti (circa 3000) che portano avanti attività tradizionali di produzione e

commercio194.

8. Olympic Coast National Marine Sanctuary (Washington, USA): questo santuario copre un territorio di 2408 miglia nautiche quadrate (più di 8000 chilometri quadrati) al largo della costa frastagliata della Olympic Peninsula, nella costa ovest degli Stati Uniti, estendendosi fra le 25 e le 50 miglia verso il mare. I confini del Santuario coprono gran parte della piattaforma continentale e diversi grandi canyon

sottomarini. Fa parte della rete del Sistema Nazionale di Aree Marine Protette degli Stati Uniti e del sistema di Santuari Marini Nazionali. Le

194 Sito ufficiale del Parco Nazionale Marino di Alonissos delle Sporadi Settentrionali,

acque del Santuario e le coste sono zone di riproduzione frequentate dai mammiferi marini, come orche, foche comuni, leoni marini, e lontre, oltre che un importante snodo per le rotte migratorie degli uccelli. In aggiunta alle importanti risorse ecologiche, vi è ricco patrimonio culturale e storico, con più di 200 relitti documentati. A livello di comunità locali, le tribù Makah, Quileute, Hoh, e Quinault svolgono ancora le loro attività di sfruttamento delle risorse secondo metodi tradizionali. Il clima è mite, quasi mediterraneo, con estati temperate195. 8. Gray’s Reef National Marine Sanctuary (Georgia, USA):

questo santuario marino si trova sulla costa sud-est statunitense, a 16 miglia di distanza verso est dall’isola di Sapelo, e rappresenta l’unico esempio di santuario marino istituito nello stato della Georgia. Fa parte anche questo del network del Sistema Nazionale di Aree Marine

Protette degli Stati Uniti, così come del Sistema Nazionale dei Santuari Marini. La sua estensione è ridotta, circa 22 miglia quadrate (75

chilometri quadrati approssimativi), ma il suo valore come habitat naturale marino risiede nei suoi fondali, che si sono guadagnati

l’appellativo di “Live Bottom”, grazie alla ricchezza di grandi invertebrati che vivono fra le rocce sommerse, come spugne, coralli non rocciosi, e ascidie. La presenza di queste specie fornisce nutrimento a molti pesci e attrae anche mammiferi marini come delfini, lamantini e balene. L’area è oggetto di ricerca da parte di paleontologi di tutto il mondo grazie alla presenza di numerosi reperti fossili risalenti al

Pleistocene196.

8. Area Marina Protetta Isole Egadi (Sicilia, Italia):

questa MPA, istituita nell’arcipelago delle isole Egadi siciliane,

195 Sito ufficiale del Santuario Marino Nazionale della Olympic Coast,

http://olympiccoast.noaa.gov/ , ultima visita effettuata in data 9 febbraio 2016

196 Sito ufficiale del Santuario Marino Nazionale di Gray’s Reef, http://graysreef.noaa.gov/ ,

comprende le isole di Favignana, Marettimo e Levanzo, e gli isolotti di Maraone e Formica. È suddivisa in 4 zone con diversi gradi di

protezione, partendo dalla riserva integrale fino ad arrivare ad una multiple-use, dove sono consentite anche attività di pesca sportiva. Con la copertura di una superficie di quasi 540 chilometri quadrati conta numerose specie di fauna e flora marina, dovute alla sua

posizione, alle correnti provenienti dall’Oceano Atlantico che risalgono in superficie in corrispondenza di questa area e alla profondità delle sue acque. Dal 2013 si è visto il ritorno in queste acque anche della foca monaca mediterranea, oltre alla presenza fissa di alcune specie di delfini alla ricerca di cibo e riparo e di tonni, oggetto di tradizionale mattanza nel mese di giugno197.