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PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA

CAPITOLO 2 – IL PROCESSO DI REVISIONE

2.6 LE PROCEDURE DI VALIDITA’

2.6.1 PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA

Le procedure di analisi comparativa sono una procedura che il revisore attua in diversi momenti del processo di revisione, in sede di pianificazione del lavoro, esse avranno l’obiettivo di identificare e valutare i rischi di errori significativi come da ISA 31574

mentre durante l’esecuzione delle attività saranno svolte come procedure di validità

70Principio di revisione internazionale ISA Italia 540 – REVISIONE DELLE STIME CONTABILI DEL FAIR VALUE E

DELLA RELATIVA INFORMATIVA

71 Fonte: Principio di revisione internazionale ISA Italia 540 – REVISIONE DELLE STIME CONTABILI DEL FAIR

VALUE E DELLA RELATIVA INFORMATIVA

72Principio di revisione internazionale ISA Italia 705 – MODIFICHE AL GIUDIZIO NELLA RELAZIONE DEL REVISORE

INDIPENDENTE

73Principio di revisione internazionale ISA Italia 580 – ATTESTAZIONI SCRITTE

74Principio di revisione internazionale ISA Italia 315 – L’IDENTIFICAZIONE E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DI

come riportato nel principio di revisione ISA 52075 il quale sarà di seguito analizzato al

fine di comprendere in dettaglio modalità, estensione e tempistiche di tali procedure di validità.

Con procedure di analisi comparativa si intende la valutazione dell’informazione finanziaria mediante analisi di reazioni plausibili tra i dati non solo di natura finanziaria. Esse comprendono l’indagine delle fluttuazioni anomale o delle relazioni identificate come non coerenti con le altre informazioni acquisite in sede di pianificazione del lavoro e, in particolare, della comprensione dall’andamento dell’impresa.

In conformità con il principio di revisione ISA 33076 infatti spetta al revisore identificare

se le procedure di analisi comparativa sono sufficienti ai fini di eseguire delle procedure di validità o se è necessario abbinarle a dei test di dettaglio. Questo dipenderà in prima istanza dalle asserzioni che egli dovrà coprire con le procedure di validità in base ai rischi significativi identificati e sulla base dell’attendibilità e della significatività dei dati sui quali il revisore ha sviluppato le proprie aspettative. Il revisore tuttavia, prima di identificare quale sia la procedura idonea da svolgere, può pianificare dei colloqui con la direzione al fine di capire quali saranno i dati a disposizione, le modalità con cui l’impresa li predispone e quindi il loro grado di affidabilità.

L’attendibilità dei dati è influenzata non solo dalla loro natura ma anche dalla fonte e dalle circostanze in cui essi sono stati generati per questo motivo il revisore in sede di pianificazione delle procedure dovrà valutare se i dati a disposizione sono generati da soggetti interni o da esterni all’impresa, la comparabilità delle informazioni a disposizione nel caso in cui si voglia confrontare i saldi con quelli di altri competirors del settore, la pertinenza delle informazioni fornite e la presenza di un sistema di controllo interno che ha predisposto dei controlli efficaci che monitorano le modalità attraverso le quali vengono generati i dati.

Generalmente l’analisi comparativa come procedure di validità è più adatta a verificare grandi volumi di operazioni che tendono ad essere prevedibili nel tempo, dati di bilancio nei quali sono identificabili delle relazioni e quando un modello previsionale non sofisticato può essere sufficiente. Un esempio in questo senso può essere l’impresa che

75Principio di revisione internazionale ISA Italia 520 – PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA

76Principio di revisione internazionale ISA Italia 330 – LE RISPOSTE DEL REVISORE AI RISCHI IDENTIFICATI E

ha un numero noto e poco altalenante di dipendenti a retribuzione stabile nel corso di un periodo amministrativo, per il revisore sarà sufficiente avere queste informazioni nei due esercizi di confronto per stimare accuratamente il costo totale del lavoro e confrontarlo con il dato presente in bilancio così da crearsi un’aspettativa e valutare eventuali scostamenti significativi da indagare mediante altre verifiche di dettaglio.

Le procedure di analisi comparativa comprendono il confronto tra saldi di bilancio dell’esercizio in corso con gli stessi di periodi amministrativi precedenti, con i budget che l’impresa si era prefissata di raggiungere o con le informazioni di settore comparati sia in termini di andamento che di indici di bilancio come ad esempio può essere l’indice di rotazione del magazzino o dei crediti. Per svolgere queste procedure tuttavia esistono diversi metodi che differiscono dai semplici confronti fino all’ analisi degli scostamenti rispetto ad avanzati dati statistici e in conclusione queste possono essere applicate indifferentemente a bilanci individuali o a bilanci consolidati, l’importante è che si confrontino dati tra loro omogenei.

Per valutare il grado di affidabilità dei dati ottenuti al fine di identificare errori significativi nel bilancio il revisore dovrà includere nelle sue valutazioni il livello di accuratezza con il quale questi possono essere previsti. Ad esempio egli può ritenere più obiettivo confrontare il margine operativo lordo di due periodi amministrativi diversi piuttosto che confrontare il singolo saldo delle spese di ricerca in quanto determinati fatti intercorsi nell’anno potrebbero averne distorto l’andamento. Maggiore sarà il livello di disaggregazione attraverso il quale il revisore svolgerà le proprie analisi comparative minore sarà la possibilità che per ottenere un rischio di revisione sufficientemente basso egli debba includere ulteriori verifiche di dettaglio al processo di revisione.

Qualora il revisore, effettuando l’analisi comparativa, identificasse un rischio di errore significativo non identificato in sede di pianificazione del lavoro o qualora dovesse riscontrare una variazione anomala non attesa egli dovrà valutare l’impatto dello stesso su tutta la strategia di revisione come da principio di revisione ISA 315.

Le procedure di analisi comparativa svolte come procedure di verifica sono infatti molto simili a quelle svolte in sede di pianificazione e quindi le loro conclusioni, sebbene fatte con scopi diversi, possono essere le stesse.