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qualità degli ecosistemi agroforestal

ALI

indirizzato a gruppi importanti per l’analisi eco- logica di habitat naturali ed agroforestali, cioè i Fitoseidi, i Ragni, gli Ortotteri e gli Apoidei sel- vatici. In ecosistemi forestali le indagini hanno interessato diversi ordini di Insetti, Aracnidi, Diplopodi, ecc., ma anche i Micromammiferi. I Fitoseidi sono acari predatori in grado di con- trollare le infestazioni di acari dannosi come i Tetranichidi Panonychus ulmi e Tetranychus

urticae. La loro presenza sulle colture dipen-

da da fattori come la vicinanza di vegetazione spontanea (Duso et al. 2004 Acarol. 44 (1-2):

Lo studio della

biodiversità entomologica

nella valutazione della

qualità degli ecosistemi

agroforestali

PAOLO F ONT ANA , C RISTINA S AL VADORI , G INO A NGELI

La biodiversità è l’insieme di tutte le forme vi- venti geneticamente diverse e degli ecosiste- mi ad esse correlati; è una risorse irrinuncia- bile e un patrimonio dell’umanità da tutelare. Lo studio della biodiversità abbraccia molte branche della scienza, dalla tassonomia alla biologia molecolare, dall’ecologia alla climato- logia. L’impegno è rivolto a vari livelli, da quello locale, con le relative implicazioni dovute al- la presenza di ambienti naturali ed agrari, fi- no all’Italia, l’Europa e anche al Messico. Lo studio della biodiversità è stato fino ad oggi 1 Oaxaca colorata, una

nuova specie di un nuovo genere descritti nel 2011 da Fontana

et al.

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LO STUDIO DELLA BIODIVERSIT à ENTOMOLOGICA NELLA V ALUT AZIONE DELLA QUALIT à DEGLI ECOSISTEMI AGROFOREST ALI

FEM > CENTRO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO > RAPPORTO 2012 > LE RELAZIONI

31-47), la gestione del cotico erboso (Baldes- sari & Angeli 2005 IOBC/WPRS Bull. 28 (7) 133-137; Baldessari et al. 2010 IOBC/WPRS

Bull. Vol. 54:132) e la selettività degli agrofar-

maci (Angeli & Ioriatti 1994 Exp. Appl. Acar. 18: 669-679; Angeli et al. 1996 New Stud. in

Ecotox. 1-4; Baldessari et al. 2010 L’Inf. Agr.

45: 67-70). Lo studio dei Fitoseidi è di grande importanza nel controllo integrato o biologico dei parassiti delle colture ed è uno strumento per valutare il grado di complessità degli agro ecosistemi (Angeli 2006. Ann. Rep. IASMA

Research Centre, 63-64; Duso et al. 2008 BioControl; Malagnini et al. 2009 IOBC/WPRS Bull. Vol. 50: 53-55). I Ragni sono aracnidi

predatori con un grande ruolo negli ambienti naturali come in quelli agrari. La loro presenza, diversità e abbondanza sono state studiate in meleti e pereti del Trentino anche in relazione agli input fitosanitari (Angeli et al. 1996 Redia 113-121; Angeli 2000 Inf. Fitopat. 50: 1-2; Angeli & Finato 2002 Atti XIX Congr. naz. Ital.

di Entom. 1: 743-748). Le cavallette sono in-

setti legati più alla struttura dell’habitat ed al-

le sue caratteristiche geo-climatiche che alla presenza di determinate piante ospiti: sono considerati degli ottimi bioindicatori (Fontana

et al. 2002 Guida al riconoscimento e allo stu- dio di Cavallette Grilli Mantidi e Insetti affini del Veneto 592 pp). In Trentino si sono condotti

approfonditi studi degli effetti della gestione dei prati-pascoli sulla biodiversità, utilizzando come organismi target le cavallette, unitamen- te alle farfalle ed alla vegetazione (Marini et al. 2008 Jour. of Appl. Ecol. 45: 361-370; Ma- rini et al. 2009 Agric., Ecos. and Envir. 132: 232-236; Marini et al. 2009 Biol. Cons. 142: 394-403; Marini et al. 2009 Insect Cons. and

Div. 2: 213-220). Nuove problematiche deri-

vanti da locali infestazioni di cavallette in Tren- tino (Fontana et al. 2012 Terra Trent. 57 (2): 45) sono oggetto di studio e questi fenomeni sono monitorati. Molte sono le specie nuove per la scienza scoperte in Italia e descritte in questi ultimi anni (Kleukers et al. 2010 Zoo-

taxa 2506: 26-42; Fontana et al. 2011 New Zootaxa 2862: 39-55). Di grande utilità anche

nelle analisi ecologiche è il volume XLVIII della collana Fauna d’Italia dedicato agli Orthoptera (cavallette) che vede tra gli autori uno speri- mentatore del CTT e che mette gli entomologi europei in grado di identificare tutte le specie italiane (Massa et al. 2012. Orthopera Fauna

d’Italia XLVIII).

Molte sono le pubblicazioni scientifiche relative alla descrizione di nuove specie di paesi esteri ed in particolare del Messico (Buzzetti et al., 2010, Boll. Soc. Entom. 142 (3): 99-110; Buz- zetti et al. 2010 Zootaxa 2661: 59-68; Fonta- na et al. 2011 Zootaxa 2872: 18-34; Fontana

et al. 2011 Zootaxa 2879: 22-32; Fontana et al. 2011 Zootaxa 2784: 51-61; Fontana et al.

2012 Terra Trent. 47(2): 44-45), dove si sono svolte anche analisi ecologiche (García-García

et al. 2010 Southw. Entom. 35(3): 317-329).

Relativamente alla biodiversità degli ambienti agrari sono state fatte indagini sulla presen- za e abbondanza di apoidei selvatici in meleti in diverse tipologie di paesaggio più o meno intensive (Marini et al. 2012 Basic and Appl.

Ecol. 13: 681-689).

Lo stesso tipo di studio è stato fatto in cilie- geti ed è in corso l’analisi dei dati. In ambito forestale gli studi sulla biodiversità si sono concentrati soprattutto in due aree, rappre- sentative delle principali realtà boschive tren- tine, sottoposte da oltre vent’anni a monito- raggio integrato. Con periodicità variabile, si FIG. 2

FIG. 1

FIG. 3

FIG. 1 Copertina

del volume XLVIII della collana Fauna d’Italia dedicato agli

Orthoptera

FIG. 2 Si è dimostrata

la variazione negativa del numero di specie di ortotteri (cavallette) in relazione all’incremento dell’altezza dell’erba di un prato FIG. 3 Si è dimostrata la variazione positiva del numero di specie di lepidotteri (farfalle) in relazione all’aumento della ricchezze di specie di piante di un prato

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LO STUDIO DELLA BIODIVERSIT à ENTOMOLOGICA NELLA V ALUT AZIONE DELLA QUALIT à DEGLI ECOSISTEMI AGROFOREST ALI

The STudy of enToMologiCAl biodiverSiTy To ASSeSS The quAliTy of AgriCulTurAl And foreST eCoSySTeMS

The study of biodiversity involves many branches of science, such as taxonomy, molecular biology, ecology and climatology. In this context, the Centre is committed to action at various levels, both in Trentino, with all the implications due to the presence of specific natural and agricultural environments, and in Italy, Europe and even in areas as far away as Mexico. Until now the study of arthropod biodiversity has been addressed to some zoological groups important for ecological analysis of natural and agro-forestry habitats: spider mites, spiders, grasshoppers, bush-crickets and wild bees. In forest ecosystems surveys have covered a wide range of arthropods (several classes of insects, arachnids, millipedes etc.), but also focused on groups such as micromammals.

censiscono Artropodi e Micromammiferi per una caratterizzazione zoologica degli am- bienti e per individuare eventuali modifiche di biodiversità da correlare ai fattori ambientali (Bonavita et al. 1998 Chemosphere 36: 1055- 1060; Salvadori & Ambrosi 2005 Acta biologi-

ca 81, suppl.1). Tali indagini hanno consentito

l’individuazione di bioindicatori del degrado ambientale, fondamentali nello studio della stabilità ecologica dei boschi. Quali organi- smi utilizzabili per una valutazione ecologica dei soprassuoli forestali di montagna sono emersi i Lepidotteri, i Collemboli, gli Omotteri Auchenorrinchi e i Coleotteri Stafilinidi (Carl

et al. 2005 Acta biologica, 81, suppl. 1: 167-

217). Alcune indagini sono state estese ad aree più ampie, come ad esempio quelle sugli Ortotteri legati ad ambienti forestali (Agabiti et

al. 2007 Forest observer, vol. 2/3: 281-314).

Lo studio della biodiversità è un campo mol-

to vasto, che richiede competenze interne, una rete di collaborazione con altre istituzioni scientifiche e una visione globale delle proble- matiche al fine di ottenere un’adeguata valu- tazione della conservazione degli ecosistemi e quindi dell’impatto delle attività umane. Tut- to quanto viene operato in tal senso poi non deve far dimenticare che lo scopo ultimo di queste ricerche è di “raggiungere ad ogni co-

sto un serio legame tra le popolazioni umane e le risorse naturali che caratterizzano il terri- torio in cui vivono” (Massa 2010 Biodiversità: manuale per l’uso).

2 Pullulazione della cavalletta Barbitistes vicetinus in vigneto 3 Microcosmo biodiverso: Lepidottero, Coleottero e Dittero appoggiati sullo stesso fiore

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LA TIPOLOGIA : I PRA TI