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Questionario sulle abitudini di lettura: i dati di sfondo dell’unità di analis

CAPITOLO QUINTO Risultati della ricerca

5. Introduzione al capitolo quinto

5.1 Questionario sulle abitudini di lettura: i dati di sfondo dell’unità di analis

Il questionario sulle abitudini di lettura ha avuto come obiettivo quello di raccogliere dati sull’esperienza di lettura degli studenti sia a scuola che a casa, indagando sugli interessi e sulle pratiche di lettura, che costituiscono i dati di sfondo per la ricerca. In questo paragrafo vengono riportati i principali risultati emersi, prendendo in considerazione l’intera unità di analisi.

Il questionario è stato suddiviso in tre sezioni tematiche. La prima riguarda le abitudini di lettura in generale, la seconda si concentra su domande riguardanti il contesto scolastico e la terza quello familiare.

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Abitudini di lettura

In questa sezione sono state previste 14 domande. Di seguito vengono riportati i dati più rilevanti emersi.

Alla domanda “ti piace leggere?” quasi la totalità dei bambini risponde “molto” (53,1%) o “abbastanza” (39,3%) mentre il restante 6,6% risponde “poco” o “per niente”. Questo risultato conferma i dati delle indagini ISTAT che rilevano in Italia percentuali elevate di lettori “forti” nella fascia di scuola primaria. L’89,1% dei bambini a cui è stato somministrato il questionario infatti dichiara di leggere, oltre ai libri scolastici, altri libri nel tempo libero.

Alla domanda “quali caratteristiche deve avere un libro affinché ti attragga” la maggioranza degli studenti risponde che deve “avere un titolo interessante” (39%) oppure “essere scritto in modo semplice e comprensibile” (21,3%). Un 10% dei bambini ha invece scelto come alternativa che il libro deve “avere anche voci, suoni, musica e immagini in movimento” e si può ipotizzare che i bambini si riferissero a libri animati come ad esempio i libri digitali o i libri su CD-rom.

Restando sul tema della multimedialità è stato chiesto ai bambini se la visione di un film ha mai suscitato loro l’interesse a leggere un determinato libro; la risposta è stata “sì” nel 68,3% dei rispondenti mostrando che in questa fascia di età esiste una relazione tra i diversi media con cui è possibile narrare le storie.

Infine è stato rilevato che i bambini trovano generalmente i libri che leggono: in casa (34,6%), in libreria (25,3%), nella biblioteca scolastica (18,4%) o nella biblioteca di classe (16%). Si pratica anche lo scambio tra amici (5,7%).

Da questa sezione è emerso che a 9 bambini su 10 piace leggere, che i libri sono scelti prevalentemente sulla base del titolo e che sono trovati a casa, nella scuola o in libreria, in percentuali sostanzialmente analoghe. E’stato rilevata anche la presenza di un preciso interesse per gli strumenti multimediali e per le interconnessioni esistenti tra diversi sistemi.

Lettura nel contesto scolastico

Con questa sezione si è voluto verificare la rispondenza dell’unità di analisi alle esigenze della ricerca, con particolare riferimento alle pratiche di lettura svolte nel contesto scolastico. Si ricorda infatti che l’interesse della ricerca è stato quello di

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selezionare classi in cui venisse promossa la lettura attraverso attività didattiche innovative e di qualità.

E’ stato chiesto ai bambini se ritenessero che la biblioteca della loro scuola fosse sufficientemente fornita. Più della metà dei bambini (64,9%) conosce la biblioteca della propria scuola e sostiene che sia abbastanza fornita. Oltre a conoscerla il 31,1% se ne avvale abitualmente (diverse volte al mese).

Una domanda è stata mirata a rilevare la percezione degli studenti sulla proposta didattica volta alla promozione della lettura. Nella Tabella n.11 sono elencate alcune delle attività a cui ai bambini è stato chiesto di rispondere utilizzando una scala di frequenza Likert a tre punti: “molte volte”, “poche volte”, “mai”.

Dai dati emerge che nella maggioranza delle classi si svolgono spesso attività di lettura di diverso tipo. Le attività principali che vengono proposte in classe sono la lettura condivisa ad alta voce condotta dall’insegnante e la lettura individuale e libera. Meno frequenti attività di invenzione e costruzione di storie.

Tabella n. 11 Attività di lettura svolte in classe nell’ultimo anno scolastico

Molte volte Poche volte Mai Ascoltato l'insegnante leggere un libro 55,6 % 33,2 % 11,2 %

Letto liberamente in classe 50,2 % 34,6 % 15,1 %

Letto libri consigliati dagli insegnanti 43,9 % 37,1 % 19 %

Illustrato libri letti 40 % 43,4 % 16,6 %

Inventato libri o storie 32,2 % 39 % 28,8 %

Costruito libri 17,6 % 31,7 % 50,7 %

Un ruolo importante sembra riguardare le biblioteche presenti a scuola, che rappresentano diffusamente la principale fonte di libri per i bambini coinvolti nella ricerca.

I dati rilevati in questa sezione confermano la validità della selezione dell’unità di analisi individuata: i bambini infatti dichiarano che nelle loro scuole viene curata con attenzione la proposta delle biblioteche e che vengono spesso promosse attività didattiche che coinvolgono la classe nella lettura.

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Lettura nel contesto familiare

Il contesto familiare generalmente influenza la formazione dei lettori: dai dati ISTAT viene rilevato che la varietà di libri posseduti in casa è un fattore predittivo del tipo di lettore che si forma.

Raccogliere dati sulle consuetudini di lettura in casa è stato quindi ritenuto interessante al fine di verificare come questa variabile possa contribuire a influenzare il profilo del bambino lettore.

Agli studenti è stato chiesto di indicare quanti libri fossero presenti nelle proprie case. Per dare un’idea approssimativa, utile a quantificare il numero di libri, è stata utilizzata una scala da “0” a “più di 500”, suddivisa in fasce e rapportata al numero di scaffali. Sebbene non possa essere considerata una misura precisa e attendibile, i dati emersi sembrano comunque utili per avere un’idea indicativa.

Nella Tabella n.12 sono riportati i risultati. La maggioranza dei bambini ritiene di avere tra gli 11 e i 100 libri (44,5%) mentre il 17,1% risponde con il valore massimo della scala: “più di 500” libri.

Nella sezione in cui verranno analizzati i dati in maniera congiunta sarà interesse della ricerca verificare se questi dati trovano riscontro nelle abitudini di lettura e nelle prove di comprensione. Un’attenzione sarà dedicata anche alla percentuale più bassa di bambini che dichiara di non avere quasi nessun libro in casa al fine di approfondire se e in che modo questo dato influenza il piacere della lettura e le relative competenze.

Tabella n.12 Numero di libri presenti in casa

Numero di libri presenti in casa Percentuale

di risposte

nessuno o pochi (1-10 libri) 7,6%

abbastanza da riempire una mensola (11-50 libri) 22,7% abbastanza da riempire uno scaffale (51-100 libri) 21,8% abbastanza da riempire due o tre scaffali (101-250 libri) 18,5% abbastanza da riempire più di tre scaffali (251-500 libri) 10,9%

molti (più di 500 libri) 17,1%

Totale 98,6%

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Un’altra domanda del questionario analizza le pratiche di lettura in famiglia. È stato chiesto ai bambini se i genitori erano soliti leggere per loro libri ad alta voce, e con che frequenza. Solo l’8,6% risponde “mai” mentre tutti gli altri si distribuiscono uniformemente tra “qualche volta” (31,1%), “spesso” (27,3%) e “tutte le sere” (33%). Un’altra domanda indaga invece sulle preferenze di lettura. Si chiede se i familiari leggono prevalentemente libri, o giornali/riviste, o pagine internet, o e-book, oppure niente. Durante la somministrazione del questionario è emersa una difficoltà dei bambini a rispondere a questa domanda se il lettore fosse solo uno dei due genitori. È stato quindi chiesto ai bambini di rispondere facendo riferimento al “genitore lettore”. Dai dati è risultato che a prevalere sono ancora i libri (40,7%) seguiti da giornali e riviste (31,1%). Rimangono basse le percentuali relative alle pagine internet (12,4%) e ai libri elettronici (11,5%). Questa rilevazione suscita altre domande: forse il tempo che i genitori dedicano di fronte a uno schermo non viene percepito dai bambini come attività di lettura? O effettivamente la maggioranza dei genitori legge prevalentemente libri? Solo il 4.3% sostiene che i propri familiari non leggono “niente”.

Un’ultima domanda è stata posta per indagare sull’accessibilità in famiglia alle nuove tecnologie per raccogliere informazioni sull’eventuale conoscenza pregressa dei dispositivi da parte dei bambini. È stato chiesto se in casa avessero la possibilità di utilizzare il computer, la connessione internet e il tablet. Di seguito, nella Tabella n.13 vengono riportati i risultati.

Tabella n.13 Possibilità di usare le tecnologie in casa

no totale

Computer 81,3% 18,7% 100%

Internet 70,3% 29,7% 100%

Tablet 74,2% 25,8% 100%

Dalla Tabella è possibile notare la larga diffusione dei tablet che, negli ultimi anni si è estesa notevolmente, raggiungendo quasi quella dei computer. La presenza di internet nelle case sembra essere nel 70,3% degli studenti. Questo dato è relativamente basso, confrontato con i dati relativi alla presenza dei computer. Si può ipotizzare che i bambini, nel rispondere a questa domanda, abbiano fatto riferimento alla possibilità che loro stessi hanno di accedere autonomamente alla rete internet e non alla presenza di internet in assoluto.

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Dall’analisi dei dati emersi in questa sezione è stato possibile definire il contesto familiare dal quale provengono i bambini coinvolti nella ricerca, necessario per completare le informazioni relative all’unità di analisi scelta. I dati rilevati attraverso il questionario sulle abitudini di lettura sono stati utilizzati per verificare la loro incidenza sui livelli di apprendimento rilevati attraverso le prove di comprensione della lettura, presentate nei prossimi paragrafi.

5.2 Il Motivation for Reading Questionnaire: esiti dell’analisi