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98 raffreddamento o di acqua calda sanitaria per ciascuna unità abitativa Inoltre, nei casi in cui l’uso di contator

Nel documento Rapporto annuale efficienza energetica 2017 (pagine 98-100)

Efficienza energetica negli edifici pubblic

98 raffreddamento o di acqua calda sanitaria per ciascuna unità abitativa Inoltre, nei casi in cui l’uso di contator

individuali non sia tecnicamente possibile o efficiente la stessa Direttiva prevede che, in alternativa, siano impiegati sistemi di contabilizzazione indiretti. Infatti, la contabilizzazione dei consumi di energia termica come un importante strumento per migliorare l’efficienza energetica, stabilendo che il consumatore debba essere incoraggiato a gestire meglio i propri consumi attraverso la contabilizzazione individuale e la fatturazione dei consumi effettivi.

Relativamente ai benefici attesi conseguenti all’installazione di sistemi di contabilizzazione individuale in termini di risparmio energetico, la nota interpretativa della Direttiva 2012/27/UE stima che questi possono arrivare fino anche al 30%57. In letteratura scientifica gli studi sulla valutazione dei benefici attesi relativi ai Paesi europei non sono particolarmente numerosi. Tali studi descrivono risparmi energetici che variano da un minimo dell’8% a un massimo del 40%.

In particolare in una recente sintesi bibliografica degli ultimi 80 anni58 vengono esaminati i risultati di 32 studi relativi alla contabilizzazione individuale e fatturazione dei consumi effettivi nei climi continentali (Polonia, Germania, Austria, Svizzera, Russia, ecc…) di cui solo 5 basati sulla misura dei consumi prima e dopo l’installazione dei sistemi misura. Dallo studio si stima un risparmio medio in Europa di circa il 20%.

Gli studi empirici sulla valutazione dei benefici attesi relativi ai Paesi europei non sono particolarmente numerosi. Tali studi descrivono risparmi energetici che variano da un minimo dell’8% a un massimo del 40%59. Le Autorità nazionali degli Stati Membri hanno adottato approcci talvolta diversi nel recepimento della Direttiva EED. In particolare, con riferimento all'obbligo di installare contatori individuali di consumo per il riscaldamento degli edifici esistenti, si possono citare i seguenti esempi:

 in Germania l’obbligo è esteso alla quasi totalità degli edifici esistenti,  in Svezia l’esenzione dall’installazione sembra essere invece pressoché totale;

 in Francia e in Finlandia l’obbligo/esenzione è definito in relazione all’età di costruzione ed alle prestazioni energetiche dell’edificio;

 in UK l’approccio adottato è quello di richiedere sempre una valutazione preventiva della fattibilità tecnica/economica attraverso un tool informatico appositamente sviluppato.

Si ritiene particolarmente interessante l’approccio assunto in UK ai fini della fattibilità economica e del risparmio energetico generato dai sistemi di contabilizzazione individuale descritto nel regolamento nazionale60 (in fase di revisione). Relativamente alla stima del beneficio energetico atteso in UK si segnala l’analisi riportata nel documento del BRE (Building Research Establishment61) nel quale viene indicato un valore minimo di risparmio atteso del 15-17%, con punte fino al 30%. Il BRE nel suddetto studio ha verificato, inoltre, un ritardo di 1-2 anni nel cambiamento effettivo delle abitudini dei consumatori dopo l’installazione di sistemi individuali.

Per quanto riguarda invece i risparmi potenziali conseguenti alle modalità di feedback diretto/indiretto ed alla fatturazione informativa all’utente finale, non si dispone di studi specifici per il settore calore. Il DECC (Department of Energy &Climate Change of UK) ha inoltre messo a disposizione degli utenti un tool informatico per la valutazione

della fattibilità tecnica ed economica della contabilizzazione individuale dei consumi di

riscaldamento/raffreddamento/acqua calda sanitaria. Al livello nazionale al fine di valutare i benefici energetici reali conseguenti dall’installazione dei sistemi di contabilizzazione, ENEA, in collaborazione con Dipartimento DICEM dell’università di Cassino, ha implementato un modello per stimare il potenziale risparmio energetico atteso dall’obbligo di contabilizzazione e termoregolazione negli edifici si fonda sui seguenti punti:

57

I. Bertini, L. Canale, M. Dell’Isola, B. Di Pietra, G. Ficco, G.Puglisi, S. Stoklin: Impatto della contabilizzazione del calore sui consumi energetici in Italia - 17th CIRIAF National Congress.

58

Clemens Felsmann, Juliane Schmidt, Tomasz Mróz. Effects of Consumption-Based Billing Depending on the Energy Qualities of Buildings in the EU., 2015.

59

S. &. H. B. Siggelsten, Incentives for individual metering and charging, Journal of Facilities Management, 2002.

E. Commission, Guidance note on Directive 2012/27/EU on energy efficiency, amending Directives 2009/125/EC and 2010/30/EC, and repealing Directives 2004/8/EC and 2006/32/EC, 2013.

L. &. M. Gullev, The installation of meters leads to permanent changes in consumer behaviour, 2006. 60

Metering requirements for Heating, Cooling and Hot Water networks. IA No: DECC0154 Date: 25/06/2014 Stage: FinalType of

measure: Secondary Legislation

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 Analisi statistica delle abitazioni residenziali italiane: l'analisi è stata realizzata sui dati derivanti dall'ultimo censimento degli alloggi e degli edifici italiani (2011) reso disponibile da ISTAT attraverso un database liberamente interrogabile online. L'indagine condotta ha consentito di individuare la distribuzione regionale delle abitazioni, divise per epoca e numero di abitazioni per edificio e la distribuzione regionale degli impianti termici centralizzati.  Individuazione degli "edifici tipo" per quantificare il consumo regionale energetico per riscaldamento: la

determinazione delle classi edilizie "più probabili" del settore residenziale italiano è stata effettuata associando, alle categorie di abitazioni ricavate dall'analisi statistica su base regionale (divise per epoca costruttiva e dimensioni), una tipologia costruttiva e, di conseguenza, una trasmittanza attesa62.

 Quantificazione dell'ordine di grandezza dei consumi energetici per riscaldamento del settore residenziale e in particolare per i condomini potenzialmente soggetti all’obbligo: tale stima è stata ottenuta attraverso un bilancio energetico stazionario applicato agli edifici “tipo” di ciascuna regione, seguendo un metodo di calcolo semplificato descritto di seguito.

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Ciò è stato possibile grazie alla Building Typology Brochure, risultato di un lavoro condotto dal PoliTO nell'ambito del progetto TABULA.

Progetto europeo Publenef

P.Falconi, W. Guo

È il progetto Europeo approvato, nell’ambito del programma quadro europeo H2020, e iniziato a febbraio 2016 con una durata complessiva di 36 mesi, che ha come obiettivo di assistere la Pubblica Amministrazione nell’implementazione delle politiche di sostenibilità energetica (con focus specifico sull’efficienza energetica), attraverso:

la condivisione delle buone pratiche nonché gli strumenti di sopporto (linee guide, tools tecniche, ecc.) già attuate/utilizzati da altri Stati Membri a livello locale, regionale e nazionale;

il dialogo e lo scambio di informazioni per una replica appropriata delle buone pratiche, identificate insieme alla pubblica amministrazione coinvolta, secondo le diverse esigenze specifiche del contesto locale.

Il consorzio che ha presentato il progetto PUBLENEF è costituito, oltra che ad ENEA, da 12 partner comunitari il cui coordinatore del progetto è l’organizzazione olandese JIN.

La prima fase del progetto è stata caratterizzata dalla raccolta delle informazioni relative alle “Buone Pratiche” già esistenti nel campo dell’efficienza energetica e ai principali “Fabbisogni” presenti all’interno dei paesi che sono rientrati nel perimetro di analisi. Sono state raccolte compressivamente55 Fabbisogni e 54 Buone Pratiche all’interno di 13 paesi dell’Unione Europea, attraverso specifiche checklist volte ad indirizzare i principali articoli delle Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (EED, 2012/27/EU). Il flusso di raccolta delle informazioni è sintetizzato nella figura a lato.

Per le “Buone Pratiche” sono state richieste una serie di informazioni, tra cui le principali: l’ambito coperto all’interno della EED, i meccanismi di finanziamento, le tecnologie utilizzate, i principali risultati ottenuti in termini di efficienza energetica, ed il livello al quale è stata implementata (nazionale, regionale e locale). Anche per la raccolta dei “Fabbisogni” sono state richieste tutte le informazioni necessarie per permettere di identificare quali sono state le principali difficoltà riscontrate nell’attuazione della EED. Tutte le informazioni, una volta raccolte, sono state valutate e classificate, secondo i più significativi articoli della EED, al fine di creare una matrice di raccordo tra le attuali Buone Pratiche ottenute ed i principali Fabbisogni riscontrati.

Nella figura a lato si riporta una esemplificazione della matrice “fabbisogno – buona pratica”. Per tutte le Buone Pratiche raccolte è stato rappresentato, oltra con il riferimento agli articoli EED coperti, anche con la indicazione del livello (nazionale, regionale e locale). Al fine di rendere efficace il superamento delle principali barriere identificate ad oggi è in corso la raccolta dei principali tool, presenti a livello nazionale ed europeo, a supporto delle politiche di efficienza energetica.

La seconda fase del progetto prevede l’implementazione di roadmap al fine di porre in essere le azioni necessarie per:

superare le barriere presenti che ostacolano l’efficace implementazione delle politiche di sostenibilità energetica, misurare i risultati ottenuti

replicare le roadmap in altre realtà, in maniera tale da massimizzarne i benefici per la Comunità. ENEA ha proposto le due roadmap di seguito:

la prima relativa all’Individuazione del quadro normativo e finanziario dei contratti EPC per edifici, finalizzata alla loro valorizzazione, diffusione e sviluppo del mercato in Italia;

la seconda relativa al monitoraggio dei consumi degli impianti geotermici per il riscaldamento ed il raffrescamento installati negli edifici pubblici al fine di verificare i risultati in termini di efficienza energetica.

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Nel documento Rapporto annuale efficienza energetica 2017 (pagine 98-100)

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