F. CAPITANI(1), C. ALESSI(1), E. CIAMPANI(1), P. CINGOTTINI(1), A.
MANELLI(1), M. ROSATI(1), B. ALMI(1), S. CIAMPOLI(1), R. DEL BRAVO(2), M. FERRETTI(3), R. PERNIA(3), E. EGIZIANO(3), M. BUONCOMPAGNI(4).
(1) UOC Terapia Intensiva Post Operatoria, AOUS Siena.
(2) UO Soddisfazione dell’Utenza e Sociologia Sanitaria, AOUS Siena.
(3) UO Psicologia Clinica liason, AOUS Siena.
(4) UO Anestesia e Rianimazione, Ospedale S. Maria alla Gruccia, Montevarchi (AR).
Abstract
Presentazione dei risultati di uno studio sulla percezione della rianima-zione aperta da parte degli operatori sanitari (43 intervistati tra medici, in-fermieri ed OSS), da parte dei familiari dei degenti (35 intervistati) e da parte dei degenti (31 intervistati tra ex degenti). Confronto con i dati raccolti tra gli operatori di altre terapie intensive: Terapia intensiva di Arezzo (47 intervista-ti) e Terapia intensiva NCH di Siena (5 intervistaintervista-ti) non coinvolte nel proget-to di rianimazione aperta. Per lo studio sono state impiegate risorse esterne al nostro reparto ovvero uno statistico ed un gruppo di psicologi per la crea-zione dei questionari e la loro somministracrea-zione agli ex degenti. Dai risultati si evidenziano differenze sostanziali tra i favorevoli ed i parzialmente favore-voli nella rianimazione in cui è in atto un processo in itinere di rianimazione aperta (60,5%) mentre risultano meno favorevoli gli operatori dove questo processo non è in corso (37%). Si evidenza quindi la necessità di «aprire»
solo dopo un corretto processo formativo e di coinvolgimento degli operatori.
Introduzione
L’apertura della rianimazione ormai non ha controindicazioni né medico-scientifiche né di natura relazionale-organizzativa, quindi la sua apertura si rende necessaria laddove l’obiettivo dell’equipe dei sanitari sia soddisfare i bi-sogni relazionali del paziente.
Obiettivo
L’obiettivo della ricerca è rilevare il numero di operatori (medici, infermie-ri, OSS) favorevoli all’apertura e rilevare le potenzialità (vantaggi) e le criticità (svantaggi o fonti di stress) che essa comporta.
Metodi
Vengono intervistati tramite questionario gli attori interessati all’apertura della terapia intensiva (operatori sanitari, parenti ed amici, pazienti). Il perio-do delle interviste dura 3 mesi, vengono esclusi dalla ricerca le degenze in tera-pia intensiva inferiori alle 24h ed i pazienti non in grado di compilare il que-stionario. I pazienti verranno intervistati dagli psicologi successivamente alla loro dimissione dal reparto di terapia intensiva. Vengono inoltre intervistati degli operatori appartenenti a terapie intensive dove non è stato ancora affron-tato a nessun livello l’argomento rianimazione aperta.
Verso la rianimazione aperta. Siamo pronti al «salto»? 45
Risultati
I vantaggi e gli svantaggi secondo gli operatori:
la media è ricavata su una scala proposta al compilatore che va da 1 a 10 dove 10 significa la massima importanza. Gli operatori intervistati sono 43 (me-dici, infermieri ed OSS) e fanno parte della Terapia Intensiva Post-Operatoria dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
Vantaggi Media Svantaggi Media
Migliora il rapporto del per-sonale sanitario con i parenti
6,35 Intralcio durante le manovre mini-in-vasive o di assistenza
7,30
Stimola una maggiore atten-zione all’assistenza da parte del personale sanitario
4,52 Aumenta il rischio infettivo 4,67
Diminuisce lo stress per il paziente
6,90 Genera stress ulteriore per gli operatori 6,28
Aiuta il paziente nei proces-si di adattamento
7,92 Aumenta lo stress per il paziente 3,53
Aiuta il paziente a conserva-re i legami con i familiari
6,65 Determina la possibilità che accadano dei danni causati dall’inesperienza dei familiari
4,32
Aiuta la famiglia ad affron-tare meglio l’evento della morte del paziente
6,65 Obbliga ad operare in presenza di per-sone che guardano, giudicano, inter-pretano e raccontano
6,00
Il familiare può essere di supporto nella gestione del paziente agitato
7,25 Determina la possibilità di richieste reiteranti di informazioni su parame-tri significativi
6,87
Aumenta la sicurezza e la tutela dei sanitari in quanto i familiari sono testimoni del loro operato
4,70 Aumenta il carico di lavoro derivato dalla gestione della componente emo-tiva dei familiari
6,90
Riduce gli spazi privati per gli opera-tori
6,38
Obbliga ad eseguire manovre di urgen-za e contemporaneamente a gestire rea-zioni emotive di forte entità dei fami-liari
7,92
Esiste una inadeguatezza dei locali a ricevere i familiari
8,68
I vantaggi e le fonti di stress secondo i familiari-amici:
I familiari e gli amici intervistati sono 35. Tutti hanno avuto un proprio caro ricoverato in terapia intensiva per un periodo superiore alle 24 ore.
Vantaggi Media Fonti di stress Media
Soddisfa soprattutto le vo-stre esigenze
6,90 Assistere ad una manifestazione di di-sagio del suo parente (dolore, movi-menti inspiegabili, ecc. ...).
6,60
Migliora il vostro rapporto con il personale sanitario
8,06 Non avere le conoscenze per compren-dere gli interventi a cui è sottoposto il vostro familiare
6,33
Stimola ad una maggiore at-tenzione all’assistenza pre-stata al suo familiare
6,91 Trovarsi di fronte ad una tecnologia di cui non conosce il significato
5,90
Diminuisce lo stress per il paziente
7,87 Percepire il peggioramento (anche momentaneo) dello stato di salute del suo parente e vedere che la cosa viene ritenuta insignificante da parte degli operatori
6,85
Soddisfa soprattutto le esi-genze del paziente
7,72 Essere presente a manovre assistenziali che provocano disagio e/o dolore al suo parente (mobilizzazione, bronco aspi-razione, ecc. ...)
7,03
Aiuta il paziente a conserva-re i legami con i familiari
8,34
Aumenta la vostra sicurezza in quanto testimoni dell’ope-rato dei sanitari
7,63
Ricevere risposte o spiegazioni parzia-li o non soddisfacenti dagparzia-li operatori sanitari perché impegnati nella routi-ne assistenziale
7,53
Aiuta ad affrontare meglio l’evento della possibile mor-te del pazienmor-te
6,86 Violare la privacy del paziente 4,74
Verso la rianimazione aperta. Siamo pronti al «salto»? 47
I vantaggi e le fonti di stress secondo i pazienti:
I pazienti sono stati intervistati dal gruppo degli psicologi dopo la dimis-sione dalla terapia intensiva, sono stati esclusi quelli con degenza inferiore alle 24h e quelli non in grado di compilare il questionario. I pazienti intervistati sono stati 31.
Vantaggi Media Fonti di stress Media
Soddisfa soprattutto le esi-genze dei suoi familiari
6,63 Provare una sensazione di disagio di fronte ad un suo familiare (dolore, pau-ra, ecc. ...).
5,95
Migliora il rapporto del per-sonale sanitario con i suoi familiari
5,75 Difficoltà nel comunicare per lunghi periodi
5,05
Aiuta il suo orientamento ri-spetto al tempo ed allo spa-zio
5,70 Ricevere visite da persone a lei non gra-dite o comunque che vorrebbe vedere in un altro contesto
5,10 Assistere a reazioni di forte entità da parte del suo familiare (paura, pianto, ecc. ...)
6,85
Diminuisce il suo stress 6,57 Essere sottoposto a manovre assisten-ziali che le provocano imbarazzo in presenza di un suo familiare (mobiliz-zazione, igiene, bronco aspirazione, ecc.)
5,68
Soddisfa soprattutto i suoi bisogni
6,58 Percepire l’ansia di un suo familiare dovuta al suo stato di malattia
6,95
Aiuta a conservare i legami con i familiari
6,40 Vedere non rispettata la propria privacy 4,07
Aumenta la vostra sicurezza in quanto testimoni dell’ope-rato dei sanitari
7,63
Aiuta ad affrontare meglio i momenti critici
7,00
Aumenta la sua sicurezza per-ché i familiari sono testimoni dell’operato dei sanitari
6,00
Confronto tra operatori di diverse terapie intensive:
la tabella successiva mostra i diversi risultati ottenuti tra due terapie inten-sive alla somministrazione del medesimo test. La differenza sostanziale è che mentre nella TIPO (terapia intensiva post-operatoria) di Siena è in corso un processo formativo sulla rianimazione aperta gli operatori della Rianimazione di Montevarchi sono praticamente digiuni sull’argomento. Gli operatori inter-vistati a Siena sono 43 mentre quelli interinter-vistati a Montevarchi sono 47. La domanda è: Cosa pensa delle esperienze di «rianimazione aperta» dove con tale termine è inteso un prolungamento dell’orario di visita?
Conclusioni
Commentare i risultati sulle tabelle dei vantaggi, svantaggi e fonti di stress non è semplice ed ognuno può trarre le conclusioni che vuole. Mi viene solo da dire che la privacy, certamente molto importante anche ai fini etici e giuridici, è spesso usata come pretesto per far rimanere chiusa una rianimazione è molto meno sentita come problema sia dai parenti che dai pazienti stessi rispetto ad altre fonti di stress. Inoltre il confronto tra le due terapie intensive evidenzia differenze sostanziali tra i favorevoli ed i parzialmente favorevoli nella riani-mazione in cui è in atto un processo in itinere di rianiriani-mazione aperta (60,5%) mentre risultano meno favorevoli gli operatori dove questo processo non è in corso (37%). Si evidenzia quindi la necessità di «aprire» solo dopo un corretto processo formativo e di coinvolgimento degli operatori. Per la cronaca la TIPO dal 4 novembre 2009 passa da 1 ora a 6 ore di apertura per le visite dei parenti a conclusione di un percorso formativo sugli aspetti relazionali durato quasi 2 anni. A febbraio presumibilmente la prima verifica tramite riunione del perso-nale per vedere «come vanno o non vanno le cose» … Grazie per l’attenzione!
TIPO di Siena (%) R. Montevarchi (%)
Del tutto favorevole 27,9 14,9
Abbastanza favorevole 32,6 21,3
In parte favorevole 20,9 12,8
Poco favorevole 18,6 29,8
Per niente favorevole 19,1