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RENDERE LE CITTÀ E GLI INSEDIAMENTI UMANI

10.1.1 - Tasso di crescita delle spese della famiglia o del reddito pro capite del 40 per cento più povero della popolazione

GOAL 11 RENDERE LE CITTÀ E GLI INSEDIAMENTI UMANI

INCLUSIVI, SICURI, RESILIENTI E SOSTENIBILI

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Presentazione del Goal

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Il Goal 11 si occupa del tema della sostenibilità urbana. Le città svolgono un ruolo essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: la metà della popo-lazione mondiale e un terzo della popopopo-lazione europea vive in aree urbane3. In tutti i paesi, e in misura maggiore nei paesi in via di sviluppo, si assiste a una crescente concentrazione della popolazione nelle aree urbane. Le città sono responsabili della maggiore quota di consumo energetico e di emissioni di carbonio, della crescente pressione sull’ambiente e delle connesse problematiche legate alla salute pubblica. Il governo dello spazio urbano è, quindi, un fattore cruciale di sviluppo che pone sfide e opportunità. Sono molte le dimen-sioni da considerare in modo sistemico, inclusivo e integrato, per far sì che le città possano continuare a prosperare in modo sostenibile. Alla popolazione che vive, lavora o transita nelle città va garantito, infatti, accesso alla mobilità e qualità degli alloggi, sicurezza, sia in termini di adeguatezza strutturale di edifici e infrastrutture pubbliche e private, sia con riferimento alla tutela da forme di criminalità predatoria, violenze o molestie. Sul piano del-la salute pubblica, del-la riduzione dell’inquinamento e il miglioramento deldel-la qualità dell’aria costituiscono un aspetto centrale, insieme alla gestione dei rifiuti, del ciclo dell’acqua e delle acque reflue. Alle fasce più deboli, a rischio e più vulnerabili (persone con disabilità, anziani, bambini, le fasce più povere di popolazione) va assicurata eguale garanzia di ac-cesso e fruibilità dei servizi. La presenza di spazi verdi e di spazi pubblici, la protezione del patrimonio culturale e naturale, la riqualificazione di aree degradate, i rapporti con le zone periurbane e rurali sono essenziali per la comunità tutta. Sul tema della gestione e sicurezza del territorio, ulteriori elementi da mettere a sistema sono: l’uso del suolo, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione dei loro effetti, la resilienza ai disastri, la gestione del rischio idrogeologico (l’impatto delle piogge intense e delle alte temperature). È evidente, dunque, l’ampiezza e la complessità del tema della sostenibilità urbana e la rilevanza di in-terventi di rafforzamento della capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata.

1 Goal 11 - Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable.

2 Questa sezione è stata curata da Giovanna Tagliacozzo ed hanno contribuito Domenico Adamo, Chiara Coluccia. 3 Sustainable development in the European Union. Monitoring report on progress towards the SDGs in an EU context.

2017 edition. Statistical books. Eurostat. http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3217494/8461633/KS-04-17-780-EN-N.pdf/f7694981-6190-46fb-99d6-d092ce04083f

Target

Il Goal 11 è declinato in dieci target, di cui tre riferiti agli strumenti di attuazione: 11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso a un alloggio e a servizi di base adeguati,

sicuri e convenienti e riqualifica dei quartieri poveri.

11.2 Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani.

11.3 Entro il 2030, promuovere un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano in tutti i paesi.

11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo.

11.5 Entro il 2030, ridurre in modo significativo il numero di morti e il numero di persone colpite da calamità, compresi i disastri provocati dall’acqua, e ridurre in modo sostanziale le perdite economiche dirette in termini di prodotto interno lordo globale dovute ai disastri naturali, con una particolare attenzione alla protezione dei poveri e delle persone in situazioni di vulnerabilità.

11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti.

11.7 Entro il 2030, fornire l’accesso universale a spazi verdi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilità.

11.a Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale. 11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani

che adottino e attuino politiche e piani integrati orientati all’inclusione, all’efficienza delle risorse, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”, la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli.

11.c Sostenere i paesi meno sviluppati, anche attraverso l’assistenza tecnica e finanziaria, nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti che utilizzino materiali locali.

I target definiti per monitorare il Goal 11 riguardano molteplici dimensioni tipiche delle città e si articolano in quindici indicatori SDGs. Ulteriori target rilevanti per il tema della so-stenibilità urbana sono presenti anche in altri Goal; ad esempio il target 12.5 sulla riduzione della produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo ed il 16.1 sulla riduzione di tutte le forme di violenza.

Indicatori diffusi dall’Istat

Gli indicatori diffusi dall’Istat sono diciasette riferiti a nove dei dieci target.

Gli indicatori diffusi coprono la maggior parte delle dimensioni individuate. In alcuni casi questi sono del tutto corrispondenti a quanto definito nel framework degli SDGs, in altri sono simili o comunque rilevanti per il contesto nazionale e misurano diversi elementi di criticità per la sostenibilità urbana, anche se non sempre sono declinati a livello urbano. In prospetti-va, sarà necessario sviluppare anche indicatori relativi ad altri obiettivi, ma considerandone, quando possibile, la dimensione urbana secondo il principio “no one left behind”.

Tabella 11.1 - Elenco indicatori SDG e indicatori diffusi dall’Istat

Indicatori Rispetto all’indicatore

SDG Valore ultimo periodo disponibile SDG 11.1.1 - Percentuale di popolazione che vive in baraccopoli urbane, insediamenti informali o alloggio inadeguato

Percentuale di persone in abitazioni con problemi strutturali o problemi di umidità (Istat,

2016, %) Proxy 21

Percentuale di persone in abitazioni sovraffollate (Istat, 2016, %) Proxy 27,8

Percentuale di persone in abitazioni con problemi di rumore dai vicini o dalla strada (Istat,

2016, %) Proxy 16,2

SDG 11.2.1 - Percentuale di popolazione che ha un accesso comodo al trasporto pubblico, per sesso, età e persone con disabilità

Famiglie per livello di difficoltà di collegamento con mezzi pubblici nella zona in cui risiedono

(Istat, 2017, %) Di contesto nazionale 33,3

SDG 11.3.1 - Rapporto tra tasso di consumo di suolo e tasso di crescita della popolazione

Dinamica delle aree densamente edificate in rapporto alla popolazione (Istat, 2011, m2/

abitante) Proxy 364

Copertura di suolo artificiale pro capite (Ispra, 2016, m2/ab) Proxy 380

Abusivismo edilizio (Cresme, 2017, %) Di contesto nazionale 19,4

SDG 11.4.1 - Spesa totale (pubblica e privata) pro capite per la preservazione, la tutela e la conservazione di tutto il patrimonio culturale e naturale, per tipologia del patrimonio (culturale, naturale, mista e Patrimonio Mondiale designazione Centro), livello di governo (nazionale, regionale e locale / comunale), tipo di spesa (spese di funzionamento / investimento) e il tipo di finanziamento privato (donazioni in natura, settore non profit privato e di sponsorizzazione)

Spesa pubblica pro capite a protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici (Istat, 2016,

euro pro capite) Proxy 48,7

SDG 11.5.1 - Numero di morti, dispersi e delle persone direttamente colpite, attribuito a disastri per 100.000 abitanti

Numero morti per frane (Ispra, 2015, numero) Proxy 12

Numero morti per alluvioni (Ispra, 2016, numero) Proxy 6

Numero di feriti per alluvioni (Ispra, 2016, numero) Proxy 17

SDG 11.6.1 - Percentuale di rifiuti solidi urbani regolarmente raccolti con un adeguato conferimento finale sul totale dei rifiuti prodotti in città

Rifiuti urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani raccolti (Ispra, 2016, %) Proxy 24,7

SDG 11.6.2 - Livelli annuali medi di particolato sottile (PM2,5 e PM 10) nelle citta (ponderato sulla popolazione)

Esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato <2.5μm

(Eurostat, 2015, micro g/m3) Identico 21,7

Esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato <10μm

(Eurostat, 2015, micro g/m3) Identico 30,7

Superamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10 nei comuni capoluogo di

provincia (Istat, 2016, Numero di giorni) Proxy 34

SDG 11.7.1 - Percentuale media dell’area urbanizzata delle città che viene utilizzata come spazio pubblico, per sesso, età e persone con disabilità

Incidenza delle aree di verde urbano sulla superficie urbanizzata delle città (Istat, 2016, m2

per 100m2) Proxy 9

SDG 11.7.2 – Percentuale di persone vittime di molestie a sfondo sessuale per età, genere, disabilità e luogo negli ultimi 12 mesi

Persone di 14-65 anni che hanno subito almeno una molestia a sfondo sessuale negli ultimi

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