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Schedatura dei bandi della Regione Lombardia per il commercio, 2003-2018 ,

1. L’avanzata della grande distribuzione

3.3. La rete dei centri commercial

La tav. 310 restituisce l’assetto dei centri commerciali nella උඎආ al giugno

2FFRUUHXQDSUHPHVVDPHWRGRORJLFD/DFDUWDGHULYDGDOO¶LQWHJUD]LRQH GLYDULHIRQWLHYDVHJQDODWDXQDFHUWDGL൶FROWjQHOUHSHULUHHFRQIURQWDUHL dati. Non sono pubbliche le informazioni su ampliamenti e refurbishment e ciò non rende agevole ricostruire l’evoluzione temporale dei centri commer- FLDOL&RQWDDQFKHODPDQFDQ]DGLXQDFKLDUDGH¿QL]LRQHGLTXHVWRIRUPDW GLVWULEXWLYRLPSURSULR/DSULPDGH¿QL]LRQHX൶FLDOHULVDOHDJOLDQQL2WWDQWD e il “Decreto Bersani” ha fatto ordine, tuttavia i dataset consultati assumono parametri diversi. È importante poter contare su elenco pubblicoD൶GDELOH dei centri commerciali, che rappresentano i principali antagonisti dei centri VWRULFL'DTXDOFKHDQQROD5HJLRQHKDUHVRQRWDO¶DQDJUD¿FDGLWDOLVWUXWWXUH ma essa è incompleta e inesatta.

1RQRVWDQWH OD FULVL HFRQRPLFD O¶,WDOLD q XQR GHL SDHVL GHOO¶(XURSD RF- FLGHQWDOH SL GLQDPLFL QHO PHUFDWR LPPRELOLDUH GHL FHQWUL FRPPHUFLDOL &XVKPDQ :DNH¿HOG 0ROWHOHUHDOL]]D]LRQLUHFHQWLHDQFKHSHULO

futuro si prospettano rilevanti investimenti. L’area milanese è epicentro di questa vivacità, basti pensare alle strutture aperte nel 2016 ad Arese (Il Cen-

tro) e a Locate Triulzi (Scalo Milano City Style), entrambe con il recupero di

DUHHLQGXVWULDOLGLVPHVVHGLQRWHYROLGLPHQVLRQL $OID5RPHR6DLZD (QWUR LOVLSUHYHGRQRDOWUHJUDQGLUHDOL]]D]LRQLSHUORSLOHJDWHDFDSLWDOLVWUD- QLHUL 6HJUDWH0LODQR&DVFLQD0HUODWD&LQLVHOOR%DOVDPR6HVWR6DQ*LR- vanni). Non va dimenticato Citylife, inaugurato nell’autunno 2017 nell’area della vecchia Fiera Milano, a pochi passi dal cuore della città. Si tratta di uno

shopping district urbano di 32.000 mq, ad alta accessibilità con il trasporto

SXEEOLFRXQPRGHOORVLFXUDPHQWHQXRYRSHUO¶,WDOLDDQFKHVHQRQQXRYRSHU SDHVLFRPHOD*HUPDQLDGRYHODFROORFD]LRQHXUEDQDGHLFHQWULFRPPHUFLDOL è la regola.

La situazione è quasi paradossale: mentre l’e-commerce avanza e i consu- mi ristagnano, l’industria dei centri commerciali non si ferma. Anzi, punta su VWUXWWXUHVHPSUHSLJUDQGLHVXOO¶HVDOWD]LRQHGHOO¶HVSHUHQ]LDOLWj,OPHUFDWR è spaccato in due: da un lato, i grandi malls FKHFDWDOL]]DQRÀXVVLDGDPSLR UDJJLRGRYHqGL൶FLOHWURYDUHQHJR]LV¿WWLGDOO¶DOWURLFHQWUL di minori di- PHQVLRQLFRQPROWLQHJR]LYXRWL DOXQJR HFDQRQLG¶D൶WWRLQULGX]LRQH 8QDGLFRWRPLDFKHVLSUR¿ODFKLDUDDQFKHQHOFDVRPLODQHVH

Nella උඎආ sono presenti 147 centri commerciali, localizzati in 109 Co- muni, con una Gross Laseable Area (඀අൺ SDULDFLUFDPLOLRQLGLPT,O JUDGR GL GL൵XVLRQH GL TXHVWH VWUXWWXUH q QRWHYROH FRLQYROJH LO  GHL Comuni), con un forte addensamento attorno a Milano.

*LjQHJOLDQQL6HWWDQWDIXURQRDSHUWHGLYHUVHVWUXWWXUHGLVORFDWHEHQORQ- tane le une dalle altre, al centro di vaste aree di mercato (Montebello della Battaglia, Paderno Dugnano, Cinisello Balsamo). La trama si è poi notevol- PHQWHLQ¿WWLWD1HOODඋඎආ convivono centri commerciali di tre generazioni (Savelli, 2013), da quelli “funzionalistici” ruotanti attorno all’àncora iper- PHUFDWRDTXHOOLSLUHFHQWLFRQPROWHDQFRUHHXQ¶LQWHJUD]LRQHshopping-

leisure che ne dilata le temporalità d’uso. Sono prevalenti i centri commer-

FLDOL QHOOD IDVFLD GLPHQVLRQDOH  PT PD OH UHDOL]]D]LRQL SL recenti tendono ad avere dimensioni ben maggiori. Quasi la metà delle strut- WXUHVRQRVWDWHUHDOL]]DWHGRSRLO³'HFUHWR%HUVDQL´,QUHDOWjLOYHURERRP si è avuto negli anni Novanta, quando furono aperte circa 70 strutture, una quantità quattro volte superiore alle aperture registrate nel ventennio prece- GHQWH5LVSHWWRDOOHVXSHU¿FLLQJLRFRSHUzqQHOODIDVHSRVWOLEHUDOL]]D]LRQH che avviene l’espansione maggiore, con aperture ex-novo di rilevanti dimen- sioni, ampliamenti e refurbishment.

Dal punto di vista localizzativo, è evidente come in alcune aree l’insedia- PHQWRGHLFHQWULFRPPHUFLDOLVLDDYYHQXWRSULPDGHOPDJDULHVVLVRQR stati ristrutturati negli anni successivi e hanno agito come punti di agglome- razione per altre strutture di vendita medie e grandi, ma il quadro degli storici SUHVLGLQRQVLqPRGL¿FDWRÊTXHVWRLOFDVRGHOORGLJLDQRHGHOYRJKHUHVH Nel quadrante meridionale della උඎආ, dove le densità insediative sono basse,

l’assetto dei centri commerciali è puntiforme e statico nel lungo periodo. 'LYHUVDODVLWXD]LRQHQHOODIDVFLDVHWWHQWULRQDOHGRYHODWUDPDJLj¿WWDSULPD GHOVLqXOWHULRUPHQWHDGGHQVDWD,OUDSSRUWRFRQOHJUDQGLGLUHWWULFLGHO- la mobilità è stretto: valga l’esempio del Sempione e della Padana superiore, ³FROODQH´GLFHQWULFRPPHUFLDOL'RSRLOVRQRVWDWHDSHUWHVWUXWWXUHGL notevoli dimensioni, una tendenza che negli ultimi anni ha fatto leva sul recupero di aree dismesse, incentivato dalla Regione. Le aperture postlibe- ralizzazione seguono due logiche: 1) la segmentazione dei bacini d’utenza locali, con nuovi insediamenti in posizione intermedia fra strutture già attive; 2) la realizzazione di centri commerciali di eccezionali dimensioni, legati alla grande mobilità, riferiti a bacini d’utenza non locali.

Nel complesso, il ruolo polarizzante dell’area milanese è chiaro, specie per quanto riguarda i grandi centri commerciali di ultima generazione. La WHQGHQ]D VL UD൵RU]HUj LQ IXWXUR VLD SHU H൵HWWR GL QXRYH DSHUWXUH ± FRPH TXHOOHSUHYLVWHD6HJUDWH H['RJDQD HD6HVWR6DQ*LRYDQQL H[)DOFN ± sia a seguito della ristrutturazione di poli esistenti con forti incrementi di VXSHU¿FLH DG HVHPSLR D &LQLVHOOR %DOVDPR DUHD %HWWROD  ,O retail che si internazionalizza vede Milano e l’immediato intorno come ambito priori- tario d’investimento, a scapito del resto della උඎආ,FHQWULFRPPHUFLDOLGL ultima generazione puntano su grandi dimensioni, sull’esperenzialità, sulla massima cura progettuale e sono approdo per brands che fanno tendenza. Tutto ciò è ricco di implicazioni. Finora, nelle nostre letture, abbiamo privi- legiato i rapporti di piccola scala, concentrandoci sull’antagonismo fra centri commerciali e centri storici. Ma le gerarchie si riarticolano anche a vasta scala. Nella උඎආ, la ripolarizzazione in atto su Milano mette sotto pressione le città medie capoluogo di Provincia, non altrettanto dinamiche e attrattive SHU JOL LQYHVWLWRUL *Lj SHQDOL]]DWH GD XQD SHULIHUL]]D]LRQH GHO FRPPHUFLR di prossimità, ora esse devono fare i conti anche con l’attrazione ad ampio UDJJLRGLJUDQGLSROLFRPPHUFLDOLORFDOL]]DWLQHOO¶DUHDPLODQHVHFKHR൵URQR esperienze d’acquisto uniche.