Schedatura dei bandi della Regione Lombardia per il commercio, 2003-2018 ,
1. L’avanzata della grande distribuzione
3.4. Le traiettorie di trasformazione del commercio a scala comunale
La liberalizzazione del commercio ad opera del “Decreto Bersani” è stata un vero e proprio spartiacque. Lo si coglie guardando all’andamento del- le unità locali e degli addetti nel comparto distributivo (tab. 7). Nel decen- nio 1991-2001 ha agito una prima deregulation – la “riforma tacita” della / ± FKH KD GXUDPHQWH FROSLWR LO SLFFROR FRPPHUFLR ,O SURFHV- so ha coinvolto anche la උඎආ, determinando un forte calo delle unità locali HGHLSRVWLGLODYRUR1HOGHFHQQLRVXFFHVVLYRGLSLHQD operatività del “Decreto Bersani”, il quadro cambia: gli addetti tornano a crescere, mentre le unità locali continuano a diminuire, ma con un tasso ben SLFRQWHQXWRGHOSDVVDWR4XHVWHWUDLHWWRULHDOGLOjGHLYDORULLQ
11 Nella උඎආDIURQWHGLDGGHWWLQHOVLUHJLVWUDQRDGGHWWLQHOH
DGGHWWLQHO/DGLQDPLFDDOLYHOORGLVXEDUHHqFRPXQTXHGL൵HUHQ]LDWDLQSDUWLFR- lare, nel lungo periodo (1991-2016), le sub-aree di Milano, Pavia e Lecco hanno perso addetti.
Tab. 7 – Variazione % unità locali e addetti del commercio al dettaglio nella ਕ, 1991-2016
Ambiti province Unità locali Addetti
nella Regione urbana 1991-2001 2001-2011 2012-2016 1991-2001 2001-2011 2012-2016 milanese, Milano 1,1 -16,4 Monza-Brianza -13,9 -3,1 -7,3 14,6 Varese -20,1 -7,6 -4,2 9,2 -1,7 Como -9,6 -4,2 10,3 1,0 Lecco 6,1 -6,3 Lodi -14,6 6,2 9,1 Pavia -20,4 -13,3 -7,7 -13,4 3,7
Regione urbana milanese -22,6 -2,4 12,6 2,4
Media -6,3 -6,0 17,2 -0,6 Val. minimo -100,0 -100,0 -100,0 -100,0 -100,0 -100,0 Val. massimo 200,0 1.624,10 Deviaz. standard ʍ 34,1 33,7 24,7 90,1 104,2 Comuni in crescita, N° 116 171 171 &RPXQLLQFUHVFLWD 19,9 29,3 23,6 29,3 39,0
, Solo le Province di Milano, Monza-Brianza e Lodi sono interamente comprese nella උඎආ
Fonte: elaborazioni su dati ංඌඍൺඍ
gioco, permangono anche nella fase successiva (2012-2016), benché la crisi HFRQRPLFDV¿GLODWHQXWDGHOODUHWHGLVWULEXWLYDHGHOO¶RFFXSD]LRQH
Va tenuto presente che il calo delle unità locali, pur procedendo a tassi decrescenti nel tempo, avviene in una situazione di aumento della popola- ]LRQHGDFLzFRQVHJXHODVLJQL¿FDWLYDULGX]LRQHGHOODGHQVLWjGHOVHUYL]LR FRPPHUFLDOHXQLWjORFDOLDELWDQWL,QROWUHOD³GLVWUX]LRQHFUHDWLYD´ legata all’avanzata della grande distribuzione postliberalizzazione ha gene- UDWRVuXQDXPHQWRGHJOLDGGHWWLPDTXHVWRKDFRQVHQWLWRDOSLLOULWRUQR ai livelli occupazionali registrati nel 199111. Anche il tipo di occupazione è
FDPELDWR QRQ SL ODYRUR DXWRQRPR PD WDQWR ODYRUR GLSHQGHQWH H VSHVVR IUDJLOHSUHFDULRSRFRTXDOL¿FDWR
Altro aspetto da segnalare è l’estrema variabilità delle situazioni a scala comunale. Alle realtà dove la rete distributiva si dissolve o si assottiglia dra- sticamente, si contrappongono realtà interessate da una crescita esponenzia- le di unità locali e addetti, conseguente all’apertura di grandi insediamenti FRPPHUFLDOLIXRULPLVXUDULVSHWWRDOODORURWDJOLDGHPRJUD¿FD$QFKHRVVHU-
Tab. 8 – Traiettorie del commercio al dettaglio nella ਕ, 1991-2016, val. %
Ambiti province A B C D E
nella Regione Unità loc.:- Unità loc.:+/0/+ Unità loc.: -/- Unità loc.: +/0 Assenza di urbana milanese, Addetti: - Addetti: +/+/0 Addetti: +/0 Addetti: -/- commercio
Milano 19,4 16,4 6,0 - Monza-Brianza 67,3 12,7 - Varese 13,4 7,2 1,0 Como 60,3 16,7 7,7 - Lecco 17,2 19,0 3,4 1,7 Lodi 30,0 10,0 10,0 1,7 Pavia 67,6 17,6 2,9 2,9
Regione urbana milanese 60,3 13,7 6,7 1,0
FRPXQL (107 comuni) FRPXQL (39 comuni) (6 comuni)
Milano 37,3 26,1 32,1 - Monza-Brianza 36,4 36,4 - Varese 32,0 30,9 32,0 4,1 1,0 Como 10,3 - Lecco 22,4 37,9 31,0 6,9 1,7 Lodi 11,7 10,0 1,7 Pavia 41,2 32,4 13,7 4,9
Regione urbana milanese 34,6 26,9 6,3 1,4
(202 comuni) FRPXQL FRPXQL (37 comuni) FRPXQL Milano 20,1 17,2 11,9 - Monza-Brianza 32,7 23,6 - Varese 23,7 14,4 13,4 - Como 42,3 23,1 24,4 9,0 1,3 Lecco 22,4 17,2 12,1 3,4 Lodi 46,7 20,0 13,3 1,7 Pavia 42,2 30,4 14,7 4,9
Regione urbana milanese 17,3 12,7
(263 comuni) (137 comuni) (101 comuni) (74 comuni) (9 comuni) 1991-2001 (riga=100%)
2001-2011 (riga=100%)
2012-2016 (riga=100%)
, Solo le Province di Milano, Monza-Brianza e Lodi sono interamente comprese nella උඎආ
Fonte: elaborazioni su dati ංඌඍൺඍ
vando la ripartizione dei Comuni in crescita e in riduzione nei vari periodi, WUDVSDUHXQDFHUWDGL൵HUHQ]LD]LRQHGHLSHUFRUVLHYROXWLYLDOLYHOORORFDOH
Molto interessante la dinamica della sub-area di Milano. Fra 1991 e 2001 qTXHOODSLLQGL൶FROWjLQXQPRPHQWRQHOTXDOHLOFRPPHUFLR±HSLLQJH- nerale il sistema economico – è investito da un forte decentramento. Ma poi è la realtà che registra le migliori performance nella ripresa dell’occupazione, WUDWWRFKHSHUPDQHQHOODIDVHSLUHFHQWHTXDQGROHVXEDUHH circostanti registrano crescite modeste o addirittura riduzioni.
129HGLOHWDYYHQHOODSDUWH¿QDOHGHOYROXPHSS
Tab. 9 – Traiettorie del commercio al dettaglio nella ਕ: riposizionamento dei Comuni, SHUODGH¿QL]LRQHGHOOHWUDLHWWRULHVLYHGDODWDE
Fonte: elaborazioni su dati ංඌඍൺඍ
Considerando congiuntamente la variazione delle unità locali e degli ad- GHWWLDOFRPPHUFLRSHURJQL&RPXQHSRVVRQRHVVHUHLGHQWL¿FDWHWUHSULQFLSD- OLWUDLHWWRULHHYROXWLYHWDE
– indebolimento (caso A), in presenza di un calo di unità locali e addetti; – espansione (caso B), in presenza di una crescita di entrambe le variabili
considerate;
– ristrutturazione (caso C), quando al calo delle unità locali si associa un aumento degli addetti.
Si possono trovare, in aggiunta, due situazioni minoritarie: Comuni con una rete distributiva stabile nel tempo (caso D), oppure del tutto privi di atti- YLWjFRPPHUFLDOLFDVR(
9DOHODSHQDVR൵HUPDUVLVXOODWUDLHWWRULD$ODSLSUREOHPDWLFD)UD HHVVDSUHYDOHQHWWDPHQWHFRLQYROJHQGRLOGHL&RPXQL)RUWH l’addensamento – a disegnare campi ampi e compatti – nell’estrema fascia meridionale della උඎආ (lungo la Padana inferiore), nella Brianza milanese e lungo l’asse del Sempione. Per contro, ampi clusters di Comuni si trovano in situazioni diverse, specie nel triangolo Milano-Pavia-Lodi che, in questa IDVHKDUHJLVWUDWRXQ¶LQWHQVDFUHVFLWDGHPRJUD¿FD12.
Comuni Posizione comuni: 2001-2011
traiettoria: Traiett. A Traiett. B Traiett. C Traiett. D Traiett. E
1991-2001 N. % N. % N. % N. % N. % $ 111 109 31,0 30,7 21 6,0 3 0,9 B - 107 44,9 31 29,0 21 19,6 6 1 0,9 & 29 36,3 22 21 26,3 10,0 - - D - 39 14 16 41,0 7 17,9 2 - - ( - - 2 33,3 - - - - 1 16,7
Comuni Posizione comuni: 2012-2016
traiettoria: Traiett. A Traiett. B Traiett. C Traiett. D Traiett. E
2001-2011 N. % N. % N. % N. % N. % A - 202 42,1 60 29,7 31 12,4 1 % 91 37 20,6 33 10,0 1 0,6 & 72 30 19,1 32 20,4 23 14,6 - - D - 37 21,6 21,6 1 2,7 ( - - 2 - - - - 6
Fra 2001 e 2011, i Comuni connotati da un processo di indebolimento GHOFRPPHUFLRVLULGXFRQRVHQVLELOPHQWHGHOWRWDOH/DWUDLHWWRULD A resta prevalente, ma non è schiacciante come nel decennio precedente. Si UD൵RU]DQRVLDODWUDLHWWRULD%VLDVRSUDWWXWWROD&FKHTXDVLUDGGRSSLDLOVXR SHVR,FDVLGLLQGHEROLPHQWRGHOFRPPHUFLRVLPROHFRODUL]]DQRQHOODඋඎආ, pur mostrando una certa concentrazione nella fascia meridionale e nei settori estremi a ovest ed est di Milano. È possibile seguire nel dettaglio il muta- mento delle traiettorie, ma un dato è certo: la liberalizzazione ha rimescolato OHFDUWHWDE1HOGHFHQQLRVROR&RPXQLGHOWR- tale) mantengono inalterata la precedente traiettoria, qualunque essa sia; gli DOWULO¶KDQQRPRGL¿FDWD7XWWDYLDSURSULRODWUDLHWWRULD$PRVWUDODPDJJLRU SHUVLVWHQ]DLOGHL&RPXQLFKHIUDHVLWURYDYDQRLQTXHVWD situazione, nel decennio successivo non hanno mutato la loro posizione. Nel SHULRGRSLUHFHQWHL&RPXQLLQWUDLHWWRULD$DXPHQWDQR del totale), ma i casi di indebolimento persistente rispetto alla fase preceden- te sono ancora numerosi. Tutto ciò indica come anche in una regione urbana dinamica, snodo di reti globali, ci possono essere realtà avvolte in una spirale GLFULVLGHOFRPPHUFLRGL൶FLOHGDVSH]]DUH