3. La complessa fenomenologia delle reti nella realtà economica: modelli di classificazione delle aggregazion
3.2. Le reti verticali e le reti orizzontal
Un ulteriore parametro alla luce del quale è possibile operare una tassonomia dei molteplici modelli assunti dalle reti è quello che prende in considerazione la loro specializzazione produttiva. Nello specifico, in relazione al fatto che le imprese aderenti appartengano o meno allo stesso settore merceologico - ossia si situano nella stessa fase della filiera86 oppure operano in diverse fasi della produzione - si possono distinguere due tipi di reti di impresa: le reti c.d. verticali e quelle c.d. orizzontali.
Le prime aggregano imprese che condividono interessi legati a tutta la filiera produttiva (dette anche reti inter-fasi), con obiettivi di consolidamento e responsabilizzazione. Questa tipologia di aggregazione può essere inserita, anche, all’interno della casistica delle reti c.d. a cooperazione simbiotica 87.
Le reti orizzontali - dette anche reti a cooperazione competitiva 88 -
riuniscono al loro interno imprese appartenenti alla medesima specializzazione produttiva o dello stesso settore merceologico e sono potenzialmente concorrenti, che si aggregano in rete al fine di superare l’ostacolo della scarsa
86 La filiera – denominata in inglese supply chain – deve essere intesa come quell’insieme
delle attività interrelate che si articolano lungo la catena del valore di un prodotto/servizio, comprende tutte le attività che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di quel prodotto/servizio stesso.
87 In tal senso ALTER, HAGE, Organizations working together, Sage Publications, London,
1995, p. 59. Gli autori, sempre in ragione del criterio che le imprese aderenti appartengano o meno allo stesso settore merceologico, effettuano un’ulteriore distinzione tra reti a cooperazione competitiva – che coincidono quindi con quelle definite come reti orizzontali – e reti a cooperazione simbiotica – che coincidono con quelle orizzontali.
88 Le reti cooperazione competitiva a loro volta posso essere ripartite in tre distinti
sottoinsiemi: le reti competitive a cooperazione limitata, basate su relazioni semplici alla stregua dello scambio di informazioni, di beni sociali ed economici che non necessitano di complesse forme di coordinamento; le reti competitive a cooperazione moderata, le quali hanno ad oggetto relazioni a contenuto tecnologico, economico o politico strumentali, aventi finalità di supporto rispetto ad altre attività, come ad esempio la produzione; le reti competitive
a cooperazione elevata, fondate su articolate relazioni di natura tipicamente strategica
finalizzate al raggiungimento di obbiettivi competitivi che implicano adeguate forme di coordinamento e controllo. In tal senso PROVASI, Il sistema evoluto delle reti d’impresa: le
visibilità e del basso potere di negoziazione ovvero per proporre un’offerta più articolata ai consumatori89.
In entrambi i casi, la rete si distingue per essere uno strumento idoneo alla regolamentazione, attraverso legami contrattuali, di sistemi complessi in cui coesistono diversi livelli di competizione e cooperazione.
Le reti a cooperazione simbiotica, in particolare, possono rappresentare un’efficace alternativa all'integrazione societaria tra fasi, effettuata attraverso acquisizioni verso l'alto - produttori acquisiti da distributori- o, viceversa, verso il basso90. In questa prospettiva, il ricorso a reti verticali presenta il vantaggio di permette un trasferimento più rapido di informazioni dal mercato alla produzione, consentendo l’adozione di strategie congiunte per il controllo della qualità del prodotto. L’incidenza di siffatte reti verticali, che integrano contrattualmente, includendo anche la disciplina societaria, produzione e distribuzione, è determinata anche dai mutamenti del processo produttivo e dalla crescente importanza dei marchi in molti settori.
Naturalmente la situazione si presenta come differente per le reti orizzontali formate da imprese collocate nella stessa posizione sulla filiera produttiva. Soprattutto a livello internazionale, ad esempio, esiste la necessità
89 Per un maggiore approfondimento sul tema delle reti orizzontali si rimanda a
BARTEZAGHI, RULLANI, Forme di reti: un insieme diversificato, in AIP -Associazione Italiana Politiche Industriali- (a cura di), Reti d’impresa oltre i distretti, Nuove forme di
organizzazione produttiva, di coordinamento e di assetto giuridico, IlSole24Ore, Milano,
2009, p.47. Tale modello di aggregazione – definito dai citati autori anche come “impresa estesa” – tende ad unire imprese dotate di un elevato grado di specializzazione e disperse sul territorio che operano allo stesso stadio nella catena di produzione o in business complementari. Tali imprese, si aggregano attorno a opportunità di mercato determinate, ponendo in comune specifiche competenze distintive. I settori nei quali è riscontrabile una maggiore incidenza delle reti orizzontali sono quelli caratterizzati da una domanda di prodotti complessi ed integrati - ma divisibili in base a competenze specifiche o in relazione alle diverse fasi del processo di produzione - ed in cui vi sia una bassa concentrazione di clienti. Gli autori riportano come esempio tipico del modello in analisi quello delle reti di PMI nel settore meccanico in Emilia.
90 Un tipico caso è rappresentato dalla acquisizione delle aziende del segmento produttivo da
parte del settore commerciale o viceversa. Questa fusione può essere motivata dalla ricerca di una presenza sui mercati internazionali o dalla ricerca di una qualificazione dell’offerta tramite una standardizzazione qualitativa della produzione.
di un coordinamento tra il committente e le imprese produttrici, che può essere realizzato dal primo verso le imprese o da una coalizione delle imprese verso il committente.
Attraverso un’analisi empirica del fenomeno, è stato riscontrato che, in concreto, lo strumento reticolare orizzontale risulta di sovente fallimentare qualora imprese concorrenti istaurino forme di collaborazione tese, a titolo esemplificativo, ad accedere a nuovi mercati o a sviluppare nuove tecnologie. Al contrario, sembrano presentare esiti più fruttosi i casi di strutture reticolari di tipo verticale, in cui le imprese che partecipano alla produzione delle diverse componenti si aggerano mediante l’istituzione di legami contrattuali o societari al fine di stabilizzare la cooperazione91.
3.3. Le reti dotate di un centro di riferimento: Solar System