GLI STRUMENTI PER LE POLITICHE PUBBLICHE
13. Con riferimento al trattamento economico, i dati del conto annuale 2013 evidenziano un valore della retribuzione complessiva superiore in media per i
dei Comuni nelle classi Media dipendenti per Comune Dipendenti ogni 1.000 residenti Dipendenti (non dirigenti) per dirigente e/o segretario
Classe 0 (da 1 a 499 residenti) 0 695 10 3 9,3 52,7
Classe 1 (da 500 a 999 residenti) 1 881 13 5 7,3 24,7
Classe 2 (da 1.000 a 1.999 residenti) 4 1.251 19 9 6,1 28,9
Classe 3 (da 2.000 a 2.999 residenti) 4 803 12 13 5,2 33,1
Classe 4 (da 3.000 a 4.999 residenti) 7 939 14 19 4,9 47,6
Classe 5 (da 5.000 a 9.999 residenti) 14 1.008 15 33 4,7 57,0
Classe 6 (da 10.000 a 19.999 residenti) 17 618 9 68 4,9 50,3
Classe 7 (da 20.000 a 59.000 residenti) 22 346 5 175 5,3 39,1
Classe 8 (da 60.000 a 99.999 residenti) 8 51 1 502 6,6 45,9
Classe 9 (da 100.000 a 249.999 residenti) 8 27 0 1.034 7,1 48,7
Classe 10 (da 250.000 a 499.000 residenti) 3 5 0 3.053 9,5 50,2
Classe 11 (oltre 500.000 residenti) 13 5 0 13.010 9,7 91,4
TOTALE 100 6.629 100 48 6,1 49,3
(1) Direttori generali, dirigenti a tempo indeterminato ea tempo determinato, dirigenti ex art. 110 del TUEL. (2)
Personale appartenente alle Categorie da A a D e alte specializzazioni ex art. 110 del TUEL. (3)
Personale a tempo determinato ex art. 90 del TUEL e personale contrattista. (4)
Personale a tempo determinato, con contratto di formazione lavoro, interinali, LSU. Espressi in unità annue. Fonte: elaborazione su dati RGS-IGOP e Istat
I Comuni di minime e minori dimensioni demografiche hanno una media di dipendenti in organico che varia da poco più di 3, per quelli appartenenti alla classe demografica con meno di 500 abitanti, a 33 per quelli della classe demografica da 5 a 10 mila abitanti. I dipendenti dei Comuni appartenenti alla classe da 20.000 a 60.000 residenti, la più importante in termini di popolazione complessiva dell’intero aggregato, sono in media 175.
Nei dieci comuni più popolati (che raggruppano il 16 per cento della popolazione dell’aggregato) si concentra il 25 per cento del totale dei dipendenti.
I dirigenti - presenti in modo significativo a partire dai Comuni con più di diecimila abitanti - coordinano mediamente circa 50 dipendenti, valore che arriva a 91 nei Comuni di maggiori dimensioni. Il rapporto supera il valore di 1/100 a Milano e si avvicina a tale valore a Napoli e a Roma.
13. Con riferimento al trattamento economico, i dati del conto annuale 2013 evidenziano un valore della retribuzione complessiva superiore in media per i
dipendenti delle Regioni rispetto a quella percepita dal personale delle Province e dei Comuni (tavole 5 e 6).
TAVOLA5 RETRIBUZIONI MEDIE2013DEL PERSONALE DIREGIONI
A STATUTO ORDINARIO, PROVINCE ECOMUNI
REGIONE
REGIONI PROVINCE COMUNI
Dirigenti (1) Non dirigenti (2) Dirigenti (1) Non dirigenti (2) Dirigenti (1) Non dirigenti (2) TOTALE % Accessorio su totale TOTALE Accessorio su totale TOTALE Accessorio su totale TOTALE Accessorio su totale TOTALE Accessorio su totale TOTALE Accessorio su totale Piemonte 115.903 50 39.370 32 101.667 54 30.498 21 86.391 45 29.776 22 Liguria 95.145 43 34.100 23 94.526 52 28.617 16 89.443 48 27.995 17 Lombardia 116.146 44 34.373 27 104.435 52 29.079 18 94.716 52 28.234 18 Veneto 95.973 46 30.789 24 102.405 54 28.592 18 91.333 49 28.139 18 Emilia Romagna 103.785 53 32.235 23 85.528 46 27.755 14 82.247 41 26.849 15 Toscana 109.245 52 33.759 27 91.997 47 27.496 15 84.036 46 27.223 15 Umbria 90.002 37 32.228 20 95.585 46 27.856 16 84.068 43 27.472 16 Marche 101.628 48 31.053 20 94.847 50 27.792 15 83.660 43 27.144 16 Lazio 117.410 58 36.352 33 127.171 62 30.160 21 112.386 58 29.740 22 Abruzzo 100.891 52 32.059 25 102.552 55 27.444 16 85.418 45 26.689 17 Molise 112.576 59 36.501 30 113.231 58 29.438 15 81.973 45 27.079 17 Campania 117.385 60 34.537 27 110.037 54 29.128 15 86.818 47 27.907 16 Puglia 95.674 47 33.832 24 93.614 49 28.837 17 87.719 48 28.186 18 Basilicata 105.109 46 34.439 24 109.838 53 28.506 15 88.458 47 26.801 16 Calabria 103.589 54 32.419 24 104.173 54 27.905 13 82.215 47 26.263 14 TOTALE 107.513 51 34.109 27 100.438 52 28.854 17 90.610 48 28.116 18 (1)
Direttori generali, dirigenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, dirigenti ex art. 110 del TUEL. (2)Personale appartenente alle Categorie da A a D e alte specializzazioni ex art. 110 del TUEL.
Fonte: elaborazione su dati RGS-IGOP
TAVOLA6 RAPPORTO FRA LE RETRIBUZIONI MEDIE2013DEL PERSONALE
DIREGIONI A STATUTO ORDINARIO, PROVINCE ECOMUNI
CATEGORIA Regioni su Province Regioni su Comuni Province su Comuni Dirigenti 1,07 1,19 1,11 Non dirigenti 1,18 1,21 1,03
Fonte: elaborazione su dati RGS-IGOP
La differenza è meno evidente per i dirigenti regionali rispetto a quelli provinciali (+7 per cento – dato, peraltro, non omogeneo e fortemente influenzato dalle elevate retribuzioni nella Regione Lazio e in Campania). Più elevata la differenza tra le retribuzioni dei dirigenti regionali rispetto a quelli dei Comuni (+10 per cento).
Per quanto attiene al restante personale di ruolo, la differenza è pari al 18 per cento fra Regioni e Province ed al 21 per cento tra le Regioni ed i Comuni15.
15
La differenza nelle retribuzioni medie è evidente anche tra enti della medesima tipologia.
Per le Regioni le retribuzioni medie oscillano, per la dirigenza, dai 90.000 euro in Umbria ai 117.000 in Campania e Lazio e, per i funzionari, dai 31.000 in Veneto ai 39.000 in Piemonte.
Particolarmente significativo il divario nei trattamenti accessori che dipendono dal diverso dimensionamento dei fondi unici di amministrazione nei singoli enti16.
Più volte la Corte ha sottolineato gli effetti distorsivi, in termini di entità complessiva della spesa di personale, anche sotto il profilo della disomogeneità delle retribuzioni nei diversi enti per effetto di alcune norme introdotte nella contrattazione collettiva a partire dal quadriennio normativo 1998-2001 che hanno consentito, senza la fissazione di un tetto massimo, l’integrazione delle risorse per la contrattazione di secondo livello a fronte del raggiungimento di parametri non sufficientemente severi di virtuosità finanziaria.
Numerosi enti hanno altresì fatto ampiamente ricorso alla possibilità - anch’essa prevista dalla contrattazione collettiva nazionale – di incrementare i fondi unici in connessione con asserite operazioni di riordino amministrativo e di assunzione di nuovi servizi.
Da una apposita indagine compiuta sulla base di specifiche elaborazioni effettuate dalla RGS-IGOP e trasfuse nella Relazione 2013 sul costo del lavoro pubblico è emersa, inoltre, una non uniforme applicazione della normativa in materia di vincoli alla crescita dei fondi unici. Per numerosi enti è stato evidenziato un aumento delle risorse pur nel periodo di vigenza dei predetti limiti previsti dal decreto-legge n. 78 del 2010.
Per i dirigenti le differenze nel trattamento accessorio riflettono il diverso valore dell’indennità di posizione di parte variabile (per la quale comunque la contrattazione collettiva fissa un tetto massimo) e dell’indennità di risultato che dipende esclusivamente dal numero dei dirigenti in servizio e dall’ammontare della residue disponibilità dei fondi unici .
Le modalità di pagamento dell’indennità di risultato (corrisposta spesso in anni successivi a quello di svolgimento delle attività) rende difficile l’interpretazione dei dati del conto annuale che sono espressi in termini di cassa.
Relativamente al personale non dirigente (Categorie da A a D) le disponibilità presenti nei fondi sono state utilizzate in gran parte per finanziarie nel tempo procedure di progressione verso livelli economici superiori.
A carico dei fondi unici è posta, inoltre, la corresponsione al personale di categoria D titolare di posizione organizzativa delle indennità di posizione e risultato.
Le predette indennità presentano valori medi particolarmente significativi per i funzionari delle Regioni e contribuiscono a determinare le evidenziate differenze nella retribuzione media, tenuto conto del forte addensamento (47 per cento) del personale regionale nella Categoria più elevata.
La tavola 7 evidenzia, al netto delle disponibilità utilizzate per le progressioni economiche, l’utilizzo delle risorse presenti nei fondi unici tra le diverse finalità.
retribuzione più elevata per il personale non dirigente si registra in Lazio e Piemonte (30.000 euro annui lordi a fronte di una media 28.800).
Per i Comuni il diverso trattamento retributivo dipende più che dalla ubicazione geografica dalle diverse caratteristiche demografiche degli enti.
Per una analisi dettagliata delle differenze retributive, si rinvia alle tabelle contenute nella citata delibera della Sezione delle Autonomie.
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Con riferimento alle componenti stipendiali della retribuzione (il cui valore è determinato in modo uniforme per tutti gli enti del comparto dalla contrattazione collettiva nazionale) il divario per la dirigenza riflette, da un lato, la maggiore o minore presenza di figure atipiche (dirigenti generali, dirigenti con contratto a termine, dirigenti fiduciari assunti ai sensi dell’art. 110 del TUEL) che beneficiano mediamente di trattamenti superiori e, dall’altro, il peso della tredicesima mensilità, che include la quota relativa alla retribuzione di posizione e a quella di risultato.
Per il restante personale la differenza di trattamento fisso medio è da ricondurre alla percentuale di concentrazione dei dipendenti nei livelli più elevati delle fasce professionali e delle categorie economiche all’interno di queste ultime.
Emerge una disponibilità per i compensi legati alla produttività significativa solo per le Regioni, mentre per il personale dei Comuni, la politica incentivante può beneficiare di poco più di 800 euro lordi annui.
TAVOLA7 TRATTAMENTO ACCESSORIO2013 -PERSONALE DELLECATEGORIE DAAAD
REGIONI A STATUTO ORDINARIO E RELATIVEPROVINCE ECOMUNI
CATEGORIA Indennità di Comparto Indennità di vacanza contrattuale Straordinario Rischio -Disagio Produttività Posizioni organizzative Altre voci TOTALE Regioni 565 170 242 536 2.683 3.290 1.607 9.094 Province 543 163 287 439 1.259 775 972 4.439 Comuni 530 155 733 716 817 1.052 948 4.951
Fonte: elaborazione su dati RGS-IGOP
Un discorso particolare riguarda la retribuzione dei segretari comunali e provinciali (tavola 8).
A fronte di un trattamento fisso analogo a quello dei dirigenti, i segretari con incarico presso le Province percepiscono un accessorio di gran lunga superiore nei valori medi rispetto a quelli in servizio presso i Comuni.
In particolare, la retribuzione di posizione risulta il doppio per gli incarichi presso la Provincia (tutti riservati ai soggetti collocati nella fascia più elevata di inquadramento), così come maggiormente elevato è il valore medio delle altre voci retributive previste dalla contrattazione collettiva (risultato, rogito, diritti di segreteria, perequazione con i dirigenti generali).
Si tratta di differenze che dovrebbero venire riassorbite nella prospettiva indicata dal disegno di legge sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione che prevede la soppressione della categoria e l’ingresso dei segretari appartenenti alla fasce superiori nel ruolo della dirigenza unica di Regioni ed Enti locali.
TAVOLA8
FOCUS SULLA RETRIBUZIONE DEI SEGRETARI DIPROVINCE ECOMUNI(RSO)
REGIONE
PROVINCE COMUNI
Voci stipendiali
(1)
Posizione Risultato Altre voci (2) RETRIBU-ZIONE Voci stipendiali (1)
Posizione Risultato Altre voci (2) RETRIBU-ZIONE Piemonte 51.112 45.347 16.645 24.714 137.818 44.684 15.587 4.829 26.745 91.845 Liguria 47.230 45.206 8.892 64.350 165.677 44.699 18.613 5.118 24.167 92.598 Lombardia 48.568 45.678 9.565 41.768 145.579 45.039 20.284 5.957 28.954 100.234 Veneto 47.304 46.342 8.849 48.986 151.482 44.980 21.206 5.111 26.311 97.609 Emilia Romagna 48.608 44.309 9.522 26.884 129.324 45.677 21.558 5.526 24.614 97.375 Toscana 49.446 45.476 12.011 38.302 145.234 44.918 21.633 5.338 20.218 92.107 Umbria 48.083 47.637 6.344 41.076 143.138 44.983 20.351 5.764 19.265 90.364 Marche 48.328 46.480 6.410 7.308 108.526 45.552 18.670 3.917 18.950 87.089 Lazio 48.395 36.057 15.655 64.100 164.208 44.230 20.038 5.172 16.640 86.081 Abruzzo 49.404 48.265 4.432 47.602 149.703 44.384 16.335 2.467 13.254 76.440 Molise 47.990 47.181 8.277 5.070 108.518 43.440 12.355 2.885 12.126 70.806 Campania 51.577 47.986 8.357 36.141 144.061 44.777 17.897 4.748 11.822 79.243 Puglia 47.939 46.758 7.568 21.297 123.563 45.485 23.722 4.803 15.389 89.400 Basilicata 48.404 45.947 19.652 54.117 168.119 44.472 17.760 4.049 15.240 81.522 Calabria 49.511 48.013 8.207 39.088 144.819 44.681 16.253 3.049 12.828 76.812 TOTALE 48.958 45.609 10.141 36.688 141.395 44.868 19.023 4.852 20.815 89.558
Fonte: elaborazione su dati RGS-IGOP
14. Lo scenario sopradescritto sottolinea con forza l’urgenza di mirati interventi di