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SOCIALEOLIE: COMUNICARE E COMUNITÀ

3.1 LA RIVOLUZIONE DEL WEB

Mai come nel periodo odierno Internet è considerato un fenomeno pervasivo, gran parte della popolazione mondiale si muove tra diversi dispositivi, gli utenti sono sempre connessi ed i social media sono ormai alla portata di tutti, quei luoghi digitali in cui s‟instaurano relazioni sociali per la sola voglia di esserci, di partecipare, di contribuire. Sono gli utenti a trovare le informazioni che ricercano, oppure il contrario? Indubbiamente l‟avvento dei media sociali è uno degli avvenimenti più importanti del periodo contemporaneo, ha rivoluzionato modi di fare, e principalmente il modo di fare marketing convenzionale poiché non si tratta più di una semplice trasmissione di spot pubblicitari ma di un costante dialogo con i clienti o utenti che parlano a loro volta dei prodotti sui social media.

Il web, come il turismo, non ha mai smesso di crescere e svilupparsi ed è tutt‟ora in perpetua evoluzione e questo lo si deve, soprattutto, al continuo aumento di utenti che lo utilizzano. I media sono frutto di continui usi e di ri- mediazioni, quindi se per un attimo accostassimo internet ad un approccio prettamente metaforico noteremmo come si sia passati da una concezione analitica, reticolare ad una totalizzante, globale; ovvero ad uno strumento nuovo, uno spazio o cyberspazio in cui si snodano e scambiano contenuti informativi in tutta regolarità.39

Ma che cosa è il Web? Afferma Antonino Di Sparti:

«Internet è diventato uno dei luoghi principali della comunicazione umana. Consente di sviluppare la partecipazione all‟attività e alle conoscenze degli

39 Di Sparti A., Un computer non più calcolatore. Linguistica e informatica, Palermo, Sellerio, 2004, p.

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altri, influenzando fortemente il nostro esserci nella società dell‟informazione. »40.

La rete è un luogo di socialità, una comunità in cui poter instaurare rapporti sociali virtuali, dove mettere in comune interessi, dove poter partecipare ad attività o di crearne di nuove. Al suo stadio iniziale il web era uno strumento di comunicazione da uno a molti, una vetrina dove i contenuti venivano esposti da grandi aziende ma con la sua crescente diffusione sono nate sempre più agenzie web che hanno cominciato la produzione di siti e servizi, purtroppo, anche se vi era una maggiore produzione di contenuti da parte degli utenti, vi erano forti limitazioni in termini di costi e conoscenze tecniche. Allo stadio attuale, il web è una piattaforma dove la maggior parte dei contenuti vengono generati dagli utenti stessi, una serie di applicazioni ad alto livello d‟interazione.

Secondo Tim O‟Reilly, autore di quello che può essere considerato il manifesto del nuovo web, il Web 2.0 è:

«un insieme di tendenze economiche, sociali e tecnologiche che formano la base per la prossima generazione di Internet – un più maturo e distinto mezzo caratterizzato dalla partecipazione degli utenti, dall‟apertura e dagli effetti della Rete»41

Oggi tutto ciò che riguarda Internet è 2.0, ciò che lo caratterizza principalmente è la maggiore interazione tra gli utenti, il nuovo modo di comunicare e condividere le informazioni, il ruolo di piattaforma e una maggiore dinamicità.

Un altro punto cardine è sicuramente il suo uso come piattaforma42:

40 Ivi, p. 171

41 Prati G., Web 2.0. Internet è cambiato, Trento, UNI Service, 2007, p. 15 42

77  di elaborazione: perché la rete oggi mette a disposizione delle applicazioni che a differenza di quelle installate sul proprio PC non hanno vincoli e possono essere usate liberamente, con la possibilità aggiuntiva di condividere il proprio lavoro con parti o l‟intera rete per collaborare a tale lavoro;

 di sviluppo: perché oltre ai contenuti, vengono messi in rete vere e proprie Web API (Application Programming Interface), app per lo sviluppo di applicazioni.

E grazie a questa serie di applicazioni che gli utenti danno vita alla rete, il risultato di queste azioni e reazioni può essere riassunto secondo quattro parametri :

 connessione: dar vita ad una vita digitale, interagendo e ampliando le relazioni sociali con il proprio network;

 condivisione: scambiare online informazioni di qualsiasi tipo (conoscenze, esperienze) usufruendo anche di quelle degli altri utenti;  comunicazione: instaurare rapporti sociali con altri utenti della rete;  collaborazione: piena partecipazione alla produzione di un output

comune che siano informazioni, conoscenza o contenuti.

Il web 2.0 si caratterizza per il grande protagonismo degli utenti, un intelligenza collettiva che contribuisce al suo sviluppo, potremmo definirlo come un „eterno beta‟, in cui il prodotto viene continuamente testato e migliorato a sua volta. (Clerici, De Pra, Salviotti,, 2012, pp. 30-31).

Non a caso, uno dei maggiori mercati economici che più di tutti desta interesse, il turismo, è stato tra i primi ambiti sovvertiti con i cambiamenti introdotti dal web 2.0. Le destinazioni turistiche, attualmente, traggono beneficio da opportunità mai possedute, la loro promozione sui canali social, ed in particolare grazie all‟ausilio del web marketing ha raggiunto livelli altissimi rispetto la pubblicità convenzionale precedente.

Internet rappresenta, oltre alla più grande comunità esistente al mondo, una virtuale vetrina di promozione. Se una destinazione, a livello istituzionale o

78 amatoriale, non si trova sul World Wide Web (www) vuol dire che essa non è in linea con ciò che vuole il mercato, una finestra dove a bassi costi si può (Ejarque, 2003, p. 249):

 facilitare i contatti con gli utenti.

 articolare le informazioni in modo immediato, rendendole fruibili a chiunque, principale differenza rispetto ai metodi tradizionali usati in precedenza.

applicare una vera e costante politica di web marketing attraverso una diffusione a livello non solo locale ma anche regionale, nazionale e intercontinentale.

Il sito principale di una destinazione turistica, sempre a seconda del servizio offerto, ha assunto un ruolo circostanziato rispetto ad anni fa, oggi tutto il traffico si sposta sui social media e su centinaia di blog poiché consentono immediatezza nell‟interazione utente/destinazione. .

Per quanto riguarda le isole minori, anche se soggette ad altri tipi di turismo e ad un minor numero di visitatori, sempre dal punto di vista istituzionale o amatoriale, hanno la possibilità di sfruttare la grande popolazione e strumenti del web a basso costo per promuovere il proprio territorio mettendo in secondo piano quelli che fino a poco tempo fa erano i principali metodi di promozione convenzionale, spot pubblicitari, l‟uso di brochure, articoli pubblicitari su riviste che rappresentavano un sacrificio in fatto di tempo e di denaro.

Cosa contrassegna questi paradisi terrestri dal resto delle destinazioni? Il turismo di mare che, secondo la formula tradizionale voleva dire bel mare e bel tempo, adesso ha subito cambiamenti con la frammentazione della domanda. Non ci si può più affidare solo al sole e alla spiaggia, ma bisogna tener conto che i turisti sono sempre alla ricerca di nuove ed interessanti esperienze da vivere; sono sempre più informati ed esperti grazie alle informazioni reperibili sul web; e sono esigenti, si aspettano quel qualcosa in più che li spinga a partire. I motivi principali per cui oggi si sceglie una

79 destinazione marittima sono: il clima, il mare, il relax e la cura della persona, la cultura, le tradizioni, le attrazioni naturali, il rispetto dell‟ambiente. La destinazione oggi deve specializzarsi o distinguersi, scegliere alcune caratteristiche sulle quali puntare e che portino a differenziazione e unicità. Le peculiarità di una destinazione sono fondamentali in una realtà ormai digitale in cui regna la competitività. (Ejarque J, 2003)

Il web è ad oggi, l‟iper-luogo in cui si crea la motivazione del viaggio. La navigazione in rete, dal punto di vista turistico, avviene con lo scopo di soddisfare un certo bisogno, lasciando che si venga orientati da ciò che esiste e troviamo per primo online.

Sotto questo punto di vista i social media hanno assunto un ruolo determinante, sia come strumento di informazione sulle destinazioni, sia in luogo del vecchio passaparola.

Secondo una ricerca condotta da Google, nel 2014 la percentuale di persone che ha reperito informazioni in rete è stata pari al 65%, dei quali l‟83% si è mosso in base alle notizie trovare sui social network.

Un altro aspetto significativo riguarda la diffusione delle tecnologie digitali che ha impattato significativamente la produzione di dati, statistiche e informazioni utili alla comprensione del fenomeno. L‟utilizzo ed esponenziale diffusione di applicativi per smartphone e tablet contribuisce in modo non indifferente al reperimento di informazioni di vario genere. L‟analisi semantica di tali dati (giudizi, opinioni, preferenze, gusti) alimenta il sentiment di una destinazione turistica, facendo si che si comprendano punti di forza e di debolezza oltre al tracciamento di un profilo dettagliato del consumatore, in modo tale da consentire agli operatori del settore di diversificare l‟offerta, migliorarla ma soprattutto personalizzarla.

Il nuovo tipo di turista può essere definito SO.LO.MO.PRO.:  social: condividono le proprie esperienze sui canali digitali; local: accedono ad esperienze locali;

80  mobile: ricercano esperienze sui propri dispositivi;

prosumer: sono fruitori e promotori di esperienze.

Il turista ormai è digital poiché grazie alla quantità d‟informazioni reperibili in rete (i social network in particolare) organizza e condivide la propria vacanza. Rispetto al turista tradizionale, in quello che potremmo definire e-tourism il viaggio viene pianificato secondo cinque modalità:

dreaming in cui si cerca l‟ispirazione e si reperiscono più informazioni possibili leggendo articoli su blog o post su social network.

planning in cui, una volta cercate le informazioni ed esser stato influenzato da community apposite, si passa alla pianificazione del viaggio.

booking affrontato dalla maggior parte dei turisti online in quanto sempre più fiduciosi di opinioni, consigli e recensioni altrui che della pubblicità.

living in cui condividere in rete e in tempo reale tramite il proprio smartphone o tablet la vacanza sui propri canali social (Facebook, Twitter, Instagram) o Blog.

sharing dove, una volta rientrato a casa, il turista continua a condividere online la propria esperienza tramite contenuti che vanno dalle recensioni e commenti fino a quelli fotografici, i più significativi e diretti in quanto riescono a cogliere l‟attenzione e suscitare emozioni nel lettore.

In questa direzione, il turista non solo è fruitore della destinazione ma anche promotore della destinazione stessa ed i social network vengono usati come leve di promozione stimolando engagement, ovvero generando affinità e coinvolgimento in modo tale che sia il turista stesso a parlare della destinazione consigliandola e promuovendola.43

43 Ejarque J., 2013, Reputazione e visibilità online delle destinazioni: raccomandazioni e influencer, nuove leve di promozione., in Dove sta andando il turismo in Italia?, BIT 2013 Forum Federturismo 15

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