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LA SICILIA ED I DISTRETTI TURISTIC

ISOLE EOLIE: UNA DESTINAZIONE DA MILIONI DI STELLE

2.1 LA SICILIA ED I DISTRETTI TURISTIC

Tenendo conto dello stato dell‟arte turistico a livello incoming ci si inoltrerà sempre più in ambito territoriale con particolare riferimento alla Sicilia, ma soprattutto alle Isole Eolie oggetto di questo elaborato e di come piccole realtà aziendali, una futura DMC per la precisione, debbano sfruttare il territorio, anche se di minore importanza, per creare opportunità economiche all‟interno della destinazione stessa.

Il potenziale turistico della Sicilia è molto significativo, è da sempre stata nei sogni dei ricercatori di esperienze, soprattutto di quelli che ne hanno fatto una tappa fissa e mai pentiti dei soggiorni che vi hanno trascorso. È sempre stata una meta agognata da persone colte e curiose, capaci di cogliere nei luoghi visitati ciò che di positivo, ma anche di negativo, è stato offerto loro. In quest‟ottica la maestosità dei paesaggi, il clima mite, la ricchezza dei siti archeologici e monumentali, non va dimenticato che la Trinacria è la regione italiana che vanta il maggiore numero di siti Unesco21; la cortesia della gente locale, l‟eccellenza enogastronomica ed il folclore sono fattori che hanno sempre fatto passare in secondo piano certe difficoltà pratiche con cui si entra in contatto sull‟isola.

Molte difficoltà di fatto vengono riscontrate:

 nell‟accessibilità al territorio stesso, dovuto alla condizione d‟insularità che paradossalmente la distingue positivamente in quanto meta turistica e negativamente per condizioni questioni relative alle condizioni necessarie per raggiungerla;

21 Cinque sono siti culturali (Valle dei Templi, Villa Romana del Casale, Val di Noto, Siracusa e

Pantalica, l’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù), due naturali (Eolie ed Etna) e tre immateriali (Opera dei pupi, Dieta mediterranea e vite ad alberello di Pantelleria)

32  nella carenza di un sistema di infrastrutture moderno ed efficace, che intacca il sistema non solo il comparto turistico ma l‟economia generale regionale, che rende difficile anche gli spostamenti più semplici sia dal punto di vista stradale che ferroviario;

 nella conseguente dipendenza dall‟alta stagionalità che comporta impatti negativi in termini di pressione sul territorio con: degrado ambientale, inquinamento e sovra consumo di acqua;

 nella ancora debole infrastruttura digitale.

Nonostante tali fattori critici, un recente rapporto della Banca D‟Italia sull‟economia regionale siciliana attesta che in base ai contatti con gli operatori del settore i flussi turistici verso la Sicilia hanno segnato un aumento. Dai risultati dell‟indagine della Banca d‟Italia sul turismo internazionale emerge una crescita delle presenze straniere (16,5 per cento), a fronte di un aumento degli arrivi più contenuto (3,1 per cento). Tra le maggiori regioni italiane, la Sicilia ha registrato la migliore performance in termini di presenze straniere.22

Uno spunto interessante, oltre ad essere un‟opportunità economica da valorizzare, soprattutto nel mezzogiorno, riguarda le seconde case. I dati necessari all‟analisi dell‟offerta turistica in Italia derivano dalle banche dati Istat, reperite presso le diverse tipologie di strutture ricettive. Ciò presenta delle difficoltà nel commento in cui si parla di strutture extralberghiere, con maggiore rilevanza in riferimento alle seconde case.

La difficile misurazione di tale fenomeno sta nel fatto che non esista alcun obbligo di rilevazione degli arrivi e presenze nelle case vacanza in affitto turistico a causa delle varie politiche regionali. Reperire dati sul movimento dei turisti in questo comparto, però, sarebbe utile sia per stimare impatti economici positivi in termini di valore aggiunto e occupazione, sia per valutare effetti negativi in termini di pressione turistica generata sul territorio. Il fenomeno ha particolare rilevanza al centro sud del paese, si tratta di

22

33 abitazioni sfruttate dai proprietari solo per poche settimane l‟anno. Se messe a reddito potrebbero rappresentare una risorsa significativa, sia a livello di domanda che di offerta in quanto: da un parte i clienti potrebbero godere di strutture ricettive tipiche del luogo, immergendosi nelle realtà locali infatti dal punto di vista dell‟affittuario ciò potrebbe essere un contributo al mantenimento delle stesse, data la ingente tassazione, se non una vera e propria fonte di reddito. Occorrerebbero inoltre delle realtà aziendali di supporto preposte a promuove l‟affitto delle seconde case, facendo da intermediari tra domanda e offerta ed eventualmente offrendo servizi accessori che siano da valore aggiunto alle comunità locali. 23

Lo sviluppo recente di portali web appositi è un primo passo verso la crescita di tale mercato, ma non sufficiente poiché è necessario che vi siano realtà aziendali pronte a farsi carico dell‟offerta e che vadano a promuoverla presso fiere del settore, come anche eventi del comparto real estate.

Come fatto presente precedentemente l‟eterogeneità dei beni e dei servizi che compongono un prodotto destinazione con le complesse relazioni che si instaurano, grazie all‟intervento di una realtà di meta-management come una DMC, tra fornitori interni ed esterni e soprattutto per i turisti ed i residenti caratterizzano il turismo come un sistema. La relazione tra turismo e territorio è tipica di un‟entità sistemica dal momento in cui si riesca a far leva su processi d‟integrazione e cooperazione tra le componenti dell‟industria turistica che determinano la specializzazione nell‟offerta territoriale. Più concentrate e funzionali sono le dinamiche organizzative all‟interno di una destinazione e più solide sono le relazioni tra i componenti del sistema turistico, allora più alte saranno le probabilità di successo in termini di mercato per una certa destinazione.24

23

Cassa depositi e prestiti, FOCUS: Le seconde case: un’opportunità ancora da valorizzare, in

L’industria del turismo. Le azioni prioritarie per valorizzare la “destinazione Italia”, CDP, Roma, 2016 24 Giannone M., Per lo sviluppo del turismo: armonizzazione, valorizzazione e ruolo dei

34 Dal punto di vista giuridico amministrativo, l‟importanza di un approccio sistemico nell‟organizzazione del turismo in una determinata area e l‟importanza della dimensione spazio territoriale sono confermate in Italia a partire dalla seconda Legge quadro 135/2001 (art. 5) in materia turistica con la quale si istituiscono i „Sistemi Turistici Locali‟, che vengono definiti come: «… i contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall‟offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell‟agricoltura e dell‟artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate»

I sistemi turistici locali costituiscono un modello di riferimento da adottare per la riorganizzazione del turismo regionale Italiano e per la definizione di un‟offerta turistica territoriale. L‟intento del legislatore è quello di promuovere l‟integrazione di politiche turistiche da una parte, e lo sviluppo economico ed amministrativo dall‟altra; inoltre va trovato un punto d‟incontro tra settore privato e pubblico dove lo sviluppo territoriale sia di comune interesse. Lo scopo sembra focalizzarsi sulle opportunità offerte dal turismo nello sviluppo regionale attraverso l‟accrescimento dei sistemi e delle reti locali, seguendo una logica bottom-up. In questo contesto le risorse locali vengono considerate strategiche per il rinforzo della capacità produttiva del territorio. In linea con la legge di stampo nazionale, la Sicilia, con la Legge regionale 10/2005 (artt. 6 e 7), legifera una propria versione dei S.T.L. e definisce «… Distretti Turistici i contesti omogenei o integrati comprendenti ambiti territoriali estesi anche a più province e caratterizzati da offerte qualificate di attrazioni turistiche e/o di beni culturali, ambientali, ivi compresi i prodotti tipici dell‟agricoltura e/o dell‟artigianato locali … i Distretti Turistici possono essere promossi da enti pubblici, enti territoriali e/o soggetti privati che intendono concorrere allo sviluppo turistico del proprio territorio, o di più territori appartenenti anche a province diverse, attraverso la predisposizione e l'attuazione di specifici progetti»

35 Usando il termine distretto, l‟intento della Regione Sicilia, era quello di enfatizzare il vantaggio competitivo risultante da alcune condizioni economico-territoriali, definite in letteratura come economia dei distretti.25 Questa economia si basa sulla tendenza di una concentrazione spaziale di aziende o brand che operano nel medesimo settore, dalle quali scaturisce un vantaggio, essendo vicine l‟une alle altre, in termini di riduzione dei costi di produzione e di transazioni; ed incrementando l‟efficienza di in input produttivi. In questo modello, la relazione tra l‟economia ed il sistema sociale che struttura l‟offerta gioca un ruolo fondamentale.

Dunque sia i sistemi che i distretti sono largamente basati sul modello dei distretti industriali, caratterizzati dalla localizzazione delle aziende nella stessa area e da un sistema di complesse relazioni che connettono i vari attori, il territorio e le istituzioni. Entrambi infatti sono volti allo sviluppo turistico del territorio, accrescendo l‟efficienza produttiva e la competitività della destinazione.26

Tuttavia, considerando l‟eterogeneità e complementarietà degli operatori turistici, la loro interconnessione con le istituzioni, le connessioni che il turismo ha con altri settori produttivi e di come di fatto entrino in competizione individualmente da una parte e di come determinino insieme un vantaggio competitivo di una determinata area, in questo caso il modello che meglio rappresenta un tale sistema è di fatto il cluster di Porter. Infatti, spesso, concetti come distretto, sistema locale e cluster vengono adoperati in modo intercambiabile ed a questo punto l‟uso di distretto da parte della Regione Sicilia risulterebbe solo una questione terminologica. Tuttavia, su una più attenta analisi, il termine distretto presenta una connotazione più marcata rispetto a sistema per almeno due aspetti: delimita un‟area ben localizzata ed è il risultato di uno spontaneo processo di integrazione e di strutturazione di relazioni nel corso del tempi tra aziende, istituzioni e territorio. Dunque, il

25 Becattini G., Mercato e forze locali: il distretto industriale, Il Mulino, Bologna, 1987 26

36 distretto ha le propria fondamenta in un network già esistente sul territorio, quindi ciò che emerge dal termine distretto è la sua associazione con gli aspetti economici e finanziari dello stesso.

Sono stati individuati 25 distretti turistici secondo il Decreto Assessoriale n.4/201027 che ha disposto:

 i presupposti, ovvero la presenza di elementi di attrazione turistica e di emergenze culturali, ambientali e paesaggistiche che caratterizzano il territorio;

 i requisiti a loro volta divisi in:

o dimensionali: almeno 12 comuni aderenti; o demografici: almeno 150.000 abitanti;

o ospitalità a fini turistici: non meno di 7500 posti letto ed 1 esercizio commerciale ogni 350 abitanti;

o governance: almeno il 30% della compagine sociale a titolarità privata;

 gli obiettivi che possono essere riassunti nel miglioramento dell‟offerta turistica complessiva, la fruibilità, l‟accessibilità alle attrazioni;

 la forma suddivisa in tematica e territoriale;

 la redazione di un piano di sviluppo turistico su base triennale, corredato di piano finanziario e piano di marketing;

 la verifica degli obiettivi del paino di sviluppo, pena la revoca di tale riconoscimento.

Di seguito i „distretti turistici territoriali‟, individuati tra territori contigui (Figura 4):

 Selinunte Il Belice e Sciacca Terme,  Sicilia Occidentale,

 Distretto Turistico degli Iblei,

27 Si rimanda alla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n. 19 del 16/04/2010 in cui viene reso

37  Il Mare dell‟Etna,

 Golfo di Castellammare,  Palermo Costa Normanna,  Valle dei Templi,

 Tirreno Nebrodi,

 Thyrrenium Tyndaris Parco dei.

Ed i „distretti turistici tematici‟, ovvero quelli dove nonostante l‟assenza di contiguità del territorio questi sono accumunati da un tema specifico caratteristico (Figura 5):

 Miti, Siracusa e Val Di Noto,  Venere di Morgantina,  Taormina Etna,

 Isole ed Arcipelaghi di Sicilia,  Monti Sicani e Valle dei Platani,

 Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera,  Sicilia Centro Meridionale,

 Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari siciliane,  Vini e sapori di Sicilia,

38  Le Terre del Mito,

 Borghi Marinari,

 Pescaturismo e cultura del mare,  Sud-est,

 Ecosicily – Parchi, riserve e terre dei Normanni, Miniere,  Targa Florio-Aci.

L‟intenzione regionale è quella di promuovere un cambio di mentalità orientando i distretti turistici verso una visione strategica a cui saldare concrete progettualità e singoli percorsi attuativi.

Secondo un analisi da parte dell‟assessorato turistico siciliano la nuova prospettiva strategica è un processo a lungo termine dato che28:

28

Regione Sicilia (2014), I Distretti turistici per una Sicilia attraente e competitiva. Ricerca di

marketing-performance di sviluppo turistico, attuali e potenziali, del territorio siciliano, con particolare riferimento ai singoli ambiti geoturistici,

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Turismo SportSpettacolo/PIR_Turismo/PIR_Attrattiva_Sicilia2014/3_Presentazione_SiciliaDistretti_Tecnicoop. pdf

39  il successo dei distretti non è garantito in partenza; in quanto dipendono dalle risorse disponibili, da politiche e strategie regionali e dalla capacità competitiva dei singoli distretti;

 devono essere valorizzati all‟interno di una cornice promo- commerciale e comunicativa unitaria attraverso: innovazione, politiche formative, innalzamento della qualità infrastrutturale e di servizio;  è necessaria una direzione permanente con ruolo di indirizzo

strategico, programmazione e controllo, che identifichi politiche e promuova azioni garantendo: efficacia, efficienza e proattività.

Il ruolo che la Regione Siciliana si pone di assumere nello sviluppo dei distretti è quello di:

 un consolidamento della cultura turistica per cogliere opportunità ancora non chiaramente visibili29;

 una diversificazione dell‟offerta ed un innalzamento della qualità dei servizi.

Rispetto ai concorrenti, non basta il primato della Sicilia per dotazioni intrinseche (il mix di mare-cultura-bellezza-clima-alimentazione-arte-storia). Bensì un organizzazione e comunicazione per stare al passo con la domanda, e dunque un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, specie nelle iniziative di comunicazione e promo-commercializzazione, vedi la rete internet, per un dialogo con nuovi segmenti e mercati emergenti. Occorre pertanto:

 una conoscenza dei target di riferimento. Sono necessarie informazioni nitide e bene argomentate sul pubblico dei turisti circa provenienze, abitudini, motivazioni, atteggiamenti e attese. Il far riferimento solo ed esclusivamente sul turismo estivo porta a semplificare la percezione dei gusti del turista. I flussi turistici non

29 L’identità dei distretti è un sentimento comune: la valorizzazione del territorio siciliano è un

40 estivi sono fondamentali per far crescere i numeri e migliorare la redditività delle imprese legate al turismo.

 reperire informazioni relative ad opportunità di mercato che favoriscano l‟adeguamento del settore ricettivo in funzione dei segmenti individuati, garantendo di conseguenza standard qualitativi adeguati ai bisogni e richieste del turista attuale e potenziale attraverso:

o finanziamenti e incentivi mirati al consolidamento e allo sviluppo di forme ricettive e di servizio in sintonia con la proposta distrettuale;

o supporto e incentivazione alla creazione di aggregazioni d'imprese e circuiti ricettivi;

 un censimento del reparto extra alberghiero per giovani e stranieri che richiedono un buon rapporto qualità-prezzo e maggiori contenuti esperienziali;

 crediti d'imposta e agevolazioni al credito per le imprese turistiche innovative che comprendono:

o per il riutilizzo a fini turistici del patrimonio residenziale e del recupero di architetture di pregio a fini turistico-ricettivi;

o portali ad hoc per monitorare e promuovere on line le abitazioni private ad uso turistico;

 il costante monitoraggio del gradimento e della soddisfazione attraverso l‟utilizzo di strumenti di rilevazione della qualità percepita via web.

Un altro obiettivo in Sicilia, in linea con la direzione nazionale, è instillare la consapevolezza del valore e del potenziale impatto del settore turistico per lo sviluppo regionale Questo può avvenire: sensibilizzando i cittadini e le imprese con percorsi partecipativi; consolidando e accrescendo competenze di base e specialistiche, stimolando soluzioni progettuali e imprese innovative, attraendo risorse in ambito turistico.

41 La formazione ed informazione sono requisiti cardine dello sviluppo turistico nonché un‟infrastruttura sistemica sono necessari al fine di:

 un sistema formativo a scopo turistico per: formazione di base, tecnico specialistica e manageriale;

 percorsi di formazione sulle nuove professioni nel turismo legate all‟utilizzo del web come strumento di comunicazione, accoglienza e promo-commercializzazione;

 percorsi di partecipazione per imprese e cittadini nella pianificazione turistica;

 programmi di formazione e aggiornamento permanente per chi già opera nel settore;

 realizzazione di piattaforme web per: la fruizione di percorsi formativi gratuiti on line;

La Regione punta ad una crescita durevole con effetti a medio - lungo termine che abbia ricadute positive sul sistema sostenibile regionale divenendo in particolare:

 incentivo alla valorizzazione di tutti i beni storici, culturali e ambientali;  tutela del territorio e difesa delle risorse naturali;

 sviluppo di altre attività sociali ed economiche presenti sul territorio;  equa distribuzione dei benefici economici del turismo;

 contribuzione all‟esperienza turistica della popolazione residente, valorizzando i costumi e lo stile di vita locale.30

Il nuovo scenario del turismo siciliano e l‟organizzazione del territorio in distretti turistici rivela come sia strategicamente importante, per una competizione sul mercato, l‟analisi della domanda e la definizione dei tipi di

30Per uno sviluppo turistico in linea con le aspirazioni delle popolazioni e che miri a valorizzare

l’insieme delle capacità delle comunità locali nell’incontro con i visitatori. La zona che esprime la migliore vivibilità per la popolazione residente è anche la destinazione turistica più attraente e competitiva.

42 turisti che scelgono la regione come meta turistica, tutti argomenti che verranno trattati in seguito.