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Dal nodo alla rete dell’identità: uno scenario strategico per la Val d’Agr

3. Scenario strategico

Le analisi svolte hanno portato sia alla definizione dei caratteri princi- pali del paesaggio, da utilizzare come elementi di valorizzazione territoria- le, sia alla valutazione dei suoi elementi di criticità. Lo scenario strategico costruito tenta tuttavia di trasformare quelle stesse debolezze in punti di forza. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono coerenti con quelli definiti dagli strumenti di Pianificazione e Programmazione Locale, e orga- nizzati in modo da integrarsi l’un l’altro in un unico strumento di control- lo; in questo modo gli interventi e le azioni proposte potranno usufruire di risorse finanziarie effettive.

La realizzazione del modello di sviluppo autosostenibile si basa su fi- nalità di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali, insediative, rurali e naturali, mirate al miglioramento delle condizioni ambientali, economiche e di vivibilità della popolazione. Per il raggiungimento di tali obiettivi si prevedono tre linee di intervento indirizzate al potenziamento del ruolo funzionale, alla connessione e all’integrazione dei nodi urbani e del patri- monio architettonico, archeologico e naturale con l’intero sistema ambien- tale, al miglioramento dell’attrattività del territorio, ai fini dello sviluppo del turismo rurale e naturale, all’organizzazione del territorio e al migliora- mento fruitivo delle risorse (figura 2).

Strategie e azioni

Lo scenario strategico è un progetto territoriale, che si configura come costruzione coerente di un’immagine di trasformazione complessiva e di lungo periodo nel luogo. Lo scenario strategico ha esplicitamente una forte componente utopica (tab. 1); non è infatti un documento operativo né normativo, ma ha invece lo scopo di fornire un indirizzo generale, una razionalità comune, alle azioni specifiche che lo dovrebbero mettere in atto (Magnaghi 2001: 47). Esso è proposto sulla base delle analisi svolte per le unità di paesaggio, le quali, essendo caratterizzate da fattori storico-cultur- ali e funzionali specifici, racchiudono tutte le componenti necessarie sulle quali operare, per il raggiungimento degli obiettivi. La maglia agricola, in particolare, assume un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie, perché rappresenta l’elemento che offre maggiori possibilità di sviluppo economico e di valorizzazione ambientale, attraverso la collaborazione at- tiva della popolazione, e le relazioni che la legano all’intero contesto territo- riale.Per ciascuna unità di paesaggio individuata sono definite nel dettaglio specifiche strategie, composte di azioni localizzate sul territorio in modo da soddisfarne le criticità e adattando lo scenario strategico alle caratteristiche dei luoghi.

Nel complesso lo scenario strategico prevede: lo sviluppo delle attiv- ità rurali e l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli; il potenziamento della multifunzionalità dell’agricoltura per consentire di aumentare il livello di biodiversità e di incrementare i collegamenti funzionali tra gli elementi; la conservazione delle risorse genetiche legate alla produzione di prodotti di qualità; la tutela del territorio e delle risorse idriche superficiali e profonde e la valorizzazione ambientale del sistema lago-fiume per fini turistico-di- dattici-ricreativi; la tutela e la valorizzazione delle componenti del paesag- gio agrario; il miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e per la popolazione; la tutela e la conservazione dell’aspetto fisico e vegetazionale della copertura forestale presente, importante per l’equilibrio ecologico; il miglioramento infrastrutturale per la fruizione del patrimonio paesaggistico; la tutela e la valorizzazione del patrimo- nio edilizio esistente e delle aree di maggior importanza dal punto di vista storico-culturale e archeologico; la tutela e la valorizzazione dei centri abitati, il potenziamento del ruolo funzionale ed la loro rivitaliz- zazione produttiva.

La pianura alluvionale del

Lago del P

er

tusillo

STRATEGIE fini turistico-didattici-ricreativiValorizzazione ambientale del sistema lago-fiume per

AZIONI

- Interventi per la sistemazione delle sponde del tor- rente Sciaura, del fiume Maglie e dell’area lacustre

- Realizzazione e ristrutturazione di itinerari e percor- si segnalati che relazionino i diversi elementi del pae- saggio, per la fruizione turistica dell’area

STRUMENTI Progetto Integrato Territoriale (PIT) Val d’Agri

Parchi e borghi tematici

Le azioni previste nello scenario strategico si traducono in un nuovo disegno dell’assetto del territorio. La valorizzazione delle aree agricole, co- me supporto alla multifunzionalità della pianificazione e come elemento determinante per la messa in valore del patrimonio ambientale, paesistico, culturale ed economico, consente di individuare una serie di «parchi agricoli» riferiti non ad una visione vincolistica, tipica delle aree pro- tette, ma basati sull’utilizzazione integrata degli spazi rurali. Il patri- monio edilizio e i caratteri peculiari degli insediamenti forniscono lo spunto per progetti mirati al recupero produttivo del patrimonio abi- tativo storico e alla realizzazione di sistemi di fruizione delle risorse naturalistiche, con lo sviluppo di attività di carattere artigianale, cultu- rale e di servizi alla persona.

I centri abitati in questo modo, assumono il ruolo di «borghi fun- zionali» integrati nel territorio e riconoscibili per i propri caratteri identitari.

La proposta progettuale di «parchi e borghi tematici» si basa su una rete di fruizione del paesaggio ben definita, da realizzare attraverso una serie di percorsi di collegamento interno tra i diversi paesaggi rurali, natu- rali e urbani, ripristinando le strade storiche ove possibile, e realizzan- done di nuove lungo le principali vie d’acqua, per la costituzione di itinerari che vadano ad integrare quelli già esistenti. La rete dei percor- si si caratterizzerà per la presenza di elementi con valore architettonico di pregio, i quali, attraverso interventi di recupero, diverranno i punti di riferimento per la localizzazione di aree per la sosta e la conoscenza del paesaggio (figura 3).

4. Conclusioni

Il risultato del percorso progettuale dimostra come l’attuazione delle strategie, possa portare a una riorganizzazione multisettoriale dell’area e ad una sua maggiore riconoscibilità, in quanto «ogni elemento valo- rizzato nella sua specificità (ecologica, produttiva, paesistica, energeti- ca, fruitiva) è messo in relazione con gli altri e gioca un ruolo puntuale nel disegnare la figura territoriale complessiva del sistema» (Magnaghi 2007: 101).

L’applicazione del modello reticolare comporta azioni e iniziative di valorizzazione delle risorse territoriali, affrontando il tema dello sviluppo locale secondo l’approccio autosostenibile del progetto di territorio. In un contesto come quello analizzato nel presente lavoro, nel quale le speranze di uno sviluppo futuro sono affidate ad attività che degradano il territorio solo perché fonti di grandi disponibilità finanziarie, l’alternativa risulta essere la valorizzazione delle specifi- cità territoriali, che se ben gestite assicurano uno sviluppo duratu- ro nel tempo. La riscoperta e la messa in valore del patrimonio, il mantenimento dell’equilibrio tra insediamento umano e ambiente, deve essere affidato alla capacità di gestione delle comunità locali. Il nuovo disegno di territorio dovrebbe quindi rientrare in un progetto vasto, dove i canoni tradizionali della pianificazione agiscono in con- comitanza con quelli dei programmi innovativi, tenendo conto del contesto ambientale, economico e socio-culturale, e attuando azioni di tutela che portino a un reale sviluppo attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti.

Figura 3. La proposta progettuale «Parchi e Borghi tematici» per la Val d’agri

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