• Non ci sono risultati.

Scheda C2: capacità d’uso dei suol

Nel documento PARTE E: L'IMPATTO DELL'UOMO SUL SUOLO (pagine 68-71)

Tra i sistemi di valutazione del territorio,

elaborati in molti paesi europei ed ex- tra-europei secondo modalità ed obiet- tivi differenti, la Land Capability Clas- sification (Klingebiel e Montgomery,

1961) viene utilizzato per classificare il territorio per ampi sistemi agro-pasto- rali e non in base a specifiche pratiche colturali. La valutazione viene effettua- ta sull’analisi dei parametri contenuti nella carta dei suoli e sulla base delle caratteristiche dei suoli stessi. Il con- cetto centrale della Land Capability non si riferisce unicamente alle proprie- tà fisiche del suolo, che determinano la sua attitudine, più o meno ampia, nella scelta di particolari colture, quanto alle

limitazioni da questo presentate nei confronti di un uso agricolo generi- co; limitazioni che derivano anche dal-

la qualità del suolo, ma soprattutto dal- le caratteristiche dell’ambiente in cui questo è inserito. Ciò significa che la limitazione costituita dalla scarsa pro- duttività di un territorio, legata a precisi parametri di fertilità chimica del suolo (pH, C.S.C., sostanza organica, sali- nità, saturazione in basi) viene messa in relazione ai requisiti del paesaggio fisico (morfologia, clima, vegetazione, ecc..), che fanno assumere alla stessa limitazione un grado di intensità diffe- rente a seconda che tali requisiti siano permanentemente sfavorevoli o meno (es.: pendenza, rocciosità, aridità, de- grado vegetale, ecc.).

I criteri fondamentali della capacità d’uso sono:

• di essere in relazione alle limitazioni fisiche permanenti, escludendo quindi le valutazioni dei fattori socio-economici; • di riferirsi al complesso di colture pra- ticabili nel territorio in questione e non ad una coltura particolare;

• di comprendere nel termine “difficoltà di gestione” tutte quelle pratiche conser- vative e sistematorie necessarie affinché, in ogni caso, l’uso non determini perdita di fertilità o degradazione del suolo; • di considerare un livello di conduzio- ne abbastanza elevato, ma allo stesso tempo accessibile alla maggior parte de- gli operatori agricoli;

La classificazione si realizza applicando tre livelli di definizione in cui suddividere il territorio:

a) classi b) sottoclassi c) unità

a) Le classi sono 8 e vengono distinte in

due gruppi in base al numero e alla seve- rità delle limitazioni: le prime 4 compren- dono i suoli idonei alle coltivazioni (suoli arabili) mentre le altre 4 raggruppano i suoli non idonei (suoli non arabili), tutte caratterizzate da un grado di limitazione crescente. Ciascuna classe può riunire una o più sottoclassi in funzione del tipo di limitazione d’uso che la caratterizza (erosione, eccesso idrico, limitazioni

68

Scheda C2 - Capacità d’uso dei suoli climatiche, limitazioni nella zona di radi- camento) e, a loro volta, queste posso- no essere suddivise in unità non prefis- sate, ma riferite alle particolari condizio- ni fisiche del suolo o alle caratteristiche del territorio.

b) Le sottoclassi sono individuate ag-

giungendo alla classe una delle seguenti lettere: s, w, e, o c, (Costantini, 2006) e le unità sono indicate con numeri relativi

alle tipologie di limitazione:

s: limitazioni legate a caratteristiche sfa-

vorevoli del suolo

• profondità utile per le radici (1) • tessitura (2)

• scheletro (3)

• pietrosità superficiale (4) • rocciosità (5)

• fertilità chimica dell’orizzonte superficiale (6)

• salinità (7)

• drenaggio interno eccessivo (8)

CLASSE DESCRIZIONE ARABILITA’

I

suoli senza o con modestissime limitazioni o pericoli di erosione, molto profondi, quasi sempre livellati, facilmente lavorabili; sono necessarie pratiche per il mantenimento della fertilità e della struttura; possibile un’ampia scelta delle colture

si

II

suoli con modeste limitazioni e modesti pericoli di erosione, moderatamente profondi, pendenze leggere, occasionale erosione o sedimentazione; facile lavorabilità; possono essere necessarie pratiche speciali per la conservazione del suolo e delle potenzialità; ampia scelta delle colture

si

III suoli con severe limitazioni e con rilevanti rischi per I’erosione, pendenze da moderate a forti, profondità modesta; sono necessarie pratiche speciali per proteggere il suolo dall’erosione; moderata scelta delle colture si

IV

suoli con limitazioni molto severe e permanenti, notevoli pericoli di erosione se coltivati per pendenze notevoli anche con suoli profondi, o con pendenze moderate ma con suoli poco profondi; scarsa scelta delle colture, e limitata a quelle idonee alla protezione del suolo

si

V non coltivabili o per pietrosità e rocciosità o per altre limitazioni; pendenze moderate o assenti, leggero pericolo di erosione, utilizzabili con foresta o con pascolo razionalmente gestito

no

VI non idonei alle coltivazioni, moderate limitazioni per il pascolo e la selvicoltura; il pascolo deve essere regolato per non distruggere la copertura vegetale; moderato pericolo di erosione

no

VII limitazioni severe e permanenti, forte pericolo di erosione, pendenze elevate, morfologia accidentata, scarsa profondità idromorfia, possibili il bosco od il pascolo da utilizzare con cautela

no

VIII

limitazioni molto severe per il pascolo ed il bosco a causa della fortissima pendenza, notevolissimo il pericolo di erosione; eccesso di pietrosità o

rocciosità, oppure alta salinità, ecc. no

69

Scheda C2 - Capacità d’uso dei suoli

w: limitazioni legate a drenaggio sfavore-

vole o a rischio di inondazioni • drenaggio interno limitato (9) • rischio di inondazione (10)

e: limitazioni dovute al rischio di

erosione

• pendenza (11)

• erosione idrica superficiale (12) • erosione di massa (13)

c: limitazioni dovute al clima

• interferenza climatica (14)

La classe I non ha sottoclassi perché i suoli ad essa appartenenti presentano poche limitazioni e di debole intensità. La classe V comprende solo le sotto- classi indicate da w, s o c, in quanto i suoli in classe V sono caratterizzati da una modesta o nulla erosione.

Per esempio, la sottoclasse IIe, indica che il rischio principale è rappresenta-

to dall’erosione se non si mantiene una adeguata copertura del suolo con le specie vegetali. La lettera w indica che l’acqua può costituire un impedimento alla crescita delle specie vegetali o alla coltivazione (in alcuni suoli l’eccesso idrico può essere in parte corretto con opere per il drenaggio artificiale). La lettera s indica che il suolo è limitato principalmente perché poco profondo, arido od eccessivamente ricco di sche- letro. La lettera c indica invece che la principale limitazione è legata al clima, troppo freddo o troppo secco.

La lettura delle indicazioni riportate nel- le classi della land capability permette di ottenere informazioni importanti sul- le attività silvo-pastorali effettuabili in un area territoriale, come si comprende anche dal grafico che segue, che de- scrive le attività silvo-pastorali ammis- sibili per ciascuna classe di capacità d’uso (Fig 19).

Fig. 19

Relazioni concet- tuali tra classi di capacità d’uso, intensità delle limitazioni e rischi per il suolo e in- tensità d’uso del territorio (Costan- tini EAC, 2006 modificato)

70

Scheda C3 - Attitudine delle terre (Land Suitability)

Schema per la valutazione

attitudinale secondo la Land

Nel documento PARTE E: L'IMPATTO DELL'UOMO SUL SUOLO (pagine 68-71)