3.2. Consumo di energia nei settori di uso finale 1 Il settore Residenziale e Terziario (Civile)
3.2.1.2 Il settore terziario
Il settore terziario comprende le attività di erogazione di servizi, quelli non vendibili, offerti dal settore pubblico, e quelli vendibili quali commercio, ristorazione, credito ed assicurazioni, comunicazioni ed altri.
Il consumo finale di energia nel settore terziario è stato, nel 2005, pari a 15,7 Mtep, che corrispondono al 34% circa della richiesta complessiva del settore civile e all’ 11% circa del totale impieghi finali (tabella 3.23).
Nel 2005 si è registrata un aumento della domanda di energia del terziario del 6,1% rispetto all’anno precedente, aumento superiore a quello registratosi nel settore civile (+5,2%) e a fronte della stagnazione del valore aggiunto settoriale. La forte disparità nello sviluppo della domanda di energia e del valore aggiunto ha avuto come conseguenza un notevole aumento dell’intensità energetica del settore che è passata da 19,3 tep/milioni di euro nel 2004 a 20,4 tep/milioni di euro nel 2005, con uno incremento di circa il 6%.
Tabella 3.23 - Consumi di fonti energetiche nel settore terziario (ktep). Anni 1990-2005
Fonti Energetiche 1990 1995 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Valori assoluti (ktep)
GPL 188 251 619 596 576 611 593 614
Gas 4,322 5,113 5,856 6,158 5,793 6,526 6,786 7,343
Gasolio 1,156 881 755 789 730 700 647 631
Olio combustibile 344 136 266 286 276 271 215 209
Carbone 20 18 7 8 1 1 0 0
Legna 5 7 9 9 7 7 5 5
Energia elettrica 3,441 4,248 5,333 5,576 5,917 6,334 6,546 6,897
Totale 9,476 10,654 12,846 13,422 13,300 14,449 14,792 15,700
* *energia elettrica a 860 kcal/kWh;
Fonte: elaborazione ENEA su dati MAP
La struttura dei consumi finali del terziario nel 2005 mette in evidenza il ruolo dell’energia elettrica e del gas naturale, che insieme soddisfano più del 90% della domanda di energia. La dinamica recente di queste due fonti evidenzia una crescita lenta ma costante dell’energia elettrica e un andamento più erratico della domanda di gas naturale.
La spiegazione di questo andamento altalenante sembra in parte dovuto alle condizioni climatiche e al diffondersi dell’uso del gas naturale per il riscaldamento e il condizionamento nelle grandi unità locali (quali centri commerciali ed ospedali), ma anche con l’andamento del prezzo del gas.
31 Figura 3.13 - Alcuni indicatori del settore terziario (Numeri indice 2000=100)
70 80 90 100 110 120 130
90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05
valore aggiunto concatenato ai prezzi base
unità di lavoro
consumi finali di energia
Fonte: elaborazioni su dati MSE, ISTAT
Figura 3.14 - Alcuni indicatori del settore terziario (Numeri indice 2000=100)
75 80 85 90 95 100 105 110 115 120
90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05
valore aggiunto concatenato ai prezzi base per unità di lavoro consumo di energia per unità di lavoro
intensità energetica
Fonte: elaborazioni su dati MSE, ISTAT
Il gas naturale continua ad essere la principale fonte energetica con il 46,8% del consumo energetico totale del settore seguita dall’energia elettrica con il 43,9%. Nonostante la sua quota di consumo sia inferiore al gas, i consumi di energia elettrica sono più che raddoppiati nel periodo 1990-2005 (quasi il 7,0% annuo di incremento) contro un incremento di quasi il 70% del gas naturale (5% annuo).
Il consumo di prodotti petroliferi è rimasto praticamente costante dopo tra il 2004 e il 2005, riducendo ulteriormente la quota relativa di consumo dei prodotti petroliferi (dal 9,8% al 9,2%). Il GPL è l’unica fonte che ha mostrato un andamento positivo (+6,1%), mentre sia il gasolio che l’olio combustibile hanno confermato la tendenza alla diminuzione già evidenziata negli anni precedenti.
32 Il consumo di energia elettrica nel 2005 ha subito un aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Tutti i settori di attività del terziario hanno presentato un incremento dei consumi elettrici ad eccezione del settore Credito e assicurazioni. La distribuzione dei consumi energetici è rimasta praticamente invariata (tabella 3.24): i servizi vendibili assorbono il 75,4% dei consumi totali, il solo settore Commercio rappresenta il 29,1% del totale, seguito da Alberghi, ristoranti e bar con il 15,4%. Il settore Commercio è l’unico settore che presenta un aumento costante della quota di consumo.
Tabella 3.24 - Consumi di energia elettrica per settori di attività (GWh)
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Commercio 13.797 14.749 15.632 16.359 17.520 18.992 20.141 21.471
Alberghi, ristoranti e bar 8.133 8.516 8.944 9.312 9.745 10.431 10.674 11.388 Credito e assicurazioni 2.340 2.410 2.411 2.440 2.463 2.572 2.587 2.520
Comunicazioni 2.751 2.849 3.115 3.337 3.278 3.583 3.671 3.681
Altri servizi vendibili 10.067 10.719 11.259 12.206 13.279 14.329 14.938 16.585 Totale servizi vendibili 37.088 39.243 41.361 43.654 46.284 49.906 52.011 55.644 Pubblica Amministrazione 3.234 3.364 3.453 3.500 3.604 3.898 3.971 4.040
Illuminazione pubblica 5.184 5.374 5.471 5.561 5.700 5.791 5.918 6.104
Altri servizi non vendibili 5.566 5.918 6.310 6.521 7.244 7.832 8.056 8.088 Totale servizi non vendibili 13.984 14.656 15.234 15.582 16.547 17.520 17.944 18.231
Totale 51.072 53.898 56.595 59.235 62.831 67.426 69.955 73.875
Fonte: TERNA
A seguito del decreto legislativo 79 del 16 marzo 1999, la quota di energia elettrica acquistata al mercato libero sul consumo totale è passata da 2,7% nel 2000 al 31,2% nel 2005 (tabella 3.25).
Questa evoluzione è frutto dell’aumento del numero dei clienti idonei24, i quali riscontrano una convenienza economica nel ricorrere al mercato libero in cui il prezzo dell’energia elettrica è solo in minima parte costituito da una tariffa amministrata (attività di trasmissione) mentre il resto è determinato dai prezzi di mercato e da contratti bilaterali.
L’aumento del numero dei clienti idonei, per i quali la soglia di idoneità stabilità dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas nel 2003 è 100 MWh, è sintomo anche della crescita della dimensione delle unità locali del terziario.
Tabella 3.25 - Consumi di energia elettrica secondo modalità di acquisto* (GWh)
2000 2001 2002 2003 2004 2005
Mercato libero 1.537 3.808 7.956 12.941 21.041 25.967 Mercato vincolato 54.675 54.867 54.427 54.033 57.806 57.139
Totale 56.211 58.674 62.383 66.974 78.847 83.106
*Gli autoconsumi non sono inclusi Fonte: TERNA
L’intensità elettrica nel 2005, come si nota dalla tabella 3.27, mantiene l’andamento crescente mostrato negli anni precedenti: +4,7% nel 2005 a fronte di un incremento medio annuo del 3,6% tra il 2000 e il 2004.
24 Nel mercato elettrico viene definito cliente idoneo il soggetto che ha la capacità di stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore o distributore di energia
33 Tabella 3.26 - Efficienza del settore terziario
1990 1995 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Unità di lavoro (migliaia) 12.745 12.729 13.149 13.325 13.700 14.014 14.275 14.436 14.507 14.536 Valore aggiunto concatenato ai
prezzi base (milioni euro) 609.132 653.524 686.774 701.713 731.814 749.618 756.746 759.015 764.740 770.810 Consumo energetico per unità di
lavoro (ktep) 0,743 0,836 0,897 0,966 0,937 0,957 0,931 1 1,019 1,08
Consumo elettrico per unità di
lavoro (GWh) 2,8 3,5 3,9 4 4,1 4,2 4,4 4,7 4,8 5,1
Intensità energetica (tep/milioni
euro) 15,5 16,3 17,2 18,4 17,5 17,9 17,6 19 19,3 20,4
Intensità elettrica (MWh/milioni
euro) 65,7 77,6 74,4 76,8 77,3 79 83 88,8 91,5 95,8
Fonte: elaborazione ENEA su dati ENEA, ENEL, TERNA SpA, ISTAT
Gli indicatori in tabella 3.26 permettono anche di sottolineare lo sviluppo che il consumo di energia elettrica ha avuto nel periodo 1990-2005. Dalla tabella si nota che il consumo elettrico per addetto ha subito un incremento dell’82% nel periodo 1990-2005, dovuto essenzialmente alla crescita del consumo a fronte di un aumento del 14% delle unità di lavoro. Anche l’intensità elettrica ha subito un notevole incremento (+45,8%), sebbene inferiore a quello del consumo per unità di lavoro e bilanciato solo in parte dall’aumento del valore aggiunto del settore (+26,5%).
3.2.2 Il settore trasporti